[O.T.] SAMPRAS VS FEDERER / TUTTO TENNIS
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Up!
Finalmente un sorriso anche per l'italico tennis in questo sciagurato inizio di stagione! Robertina Vinci conquista il wta di Barcellona chiudendo una settimana fantastica in cui ha lasciato le briciole alle avversarie...Contentissimo per la tarantina, giocatrice "old-style", manina fatata, piacevolissima da veder giocare
da la gazzetta online:
BARCELLONA (Spagna), 19 aprile 2009 - Non è necessario essere un metro e 80 per diventare una stella del tennis; l'importante è avere la testa, le gambe e la classe di Roberta Vinci che oggi ha vinto il torneo di Barcellona (220.000 dollari di montepremi su terra battuta) battendo in finale la favorita Maria Kirilenko con un perentorio 6-0 6-4 maturato in appena 71 minuti di gioco (guarda le foto). La russa, numero 37 del ranking Wta, ha sofferto non poco le variazioni di ritmo della piccola pugliese (un metro e 63 centimetri) che ha alternato accelerazioni da fondo campo con sapienti palle corte, andando a conquistarsi il punto con pregevoli discese a rete. Il primo set non ha avuto storia; nel secondo invece ci sono stati molti break fino a quando l'azzurra ha allungato mettendo a segno, nel settimo game, quello decisivo che ha mantenuto fino al definitivo 6-4.
CHE TORNEO! - Le due contendenti si erano affrontate tre volte e la Vinci aveva avuto la meglio soltanto sull'erba di Birmingham nel 2004 (6-4 6-3 al primo turno); le altre due sfide erano state conquistate dalla Kirilenko, la prima sulla terra di Berlino nel 2006 (6-4 6-3) e la seconda sul cemento di Portorose nel 2008 (6-1 6-2). Roberta Vinci ha giocato il miglior torneo della carriera superando al primo turno la francese Pauline Parmentier per 6-4 6-7, al secondo Flavia Pennetta per 6-1 6-2, nei quarti la bielorussa Anastasiya Yakimova per 6-2 6-3, in semifinale Francesca Schiavone per 0-6 7-6 6-4 e in finale la bella Kirilenko.
BOGOTA' - Nel corso dei primi quttro mesi dell'anno Roberta Vinci si è migliorata di oltre 25 posizioni entrando stabilmente tra le prime 55 giocatrici del mondo. E il merito è degli ottavi raggiunti a Brisbane (battuta 6-1 al terzo da Ana Ivanovic dopo aver fatto fuori la tedesca Anna Lena Groenefeld), Acapulco (eliminata dalla Szavay dopo il succeso sulla ceca Lucie Safarova), Monterrey, dei quarti di Marbella (piegata al tie break del terzo da Jelena Jankovic dopo aver estromesso Nicole Vaidisova) e soprattutto della vittoria di Barcellona. Non è poi così lontano per la 26enne di Taranto il record stabilito nel marzo del 2006 quando raggiunse il 37° gradino del ranking mondiale (è stata anche numero 12 in doppio), risultato legittimato dalla prima vittoria in carriera ottenuta a Bogotà quando nel 2007 schiantó in finale la connazionale Tathiana Garbin. il successo di Roberta Vinci è il 40° ottenuto dalle italiane nel circuito maggiore della Wta. Il primo fu ottenuto da Sandra Cecchini nel torneo di Taranto dell'aprile del 1984 .
Luca Marianantoni
Finalmente un sorriso anche per l'italico tennis in questo sciagurato inizio di stagione! Robertina Vinci conquista il wta di Barcellona chiudendo una settimana fantastica in cui ha lasciato le briciole alle avversarie...Contentissimo per la tarantina, giocatrice "old-style", manina fatata, piacevolissima da veder giocare
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BARCELLONA (Spagna), 19 aprile 2009 - Non è necessario essere un metro e 80 per diventare una stella del tennis; l'importante è avere la testa, le gambe e la classe di Roberta Vinci che oggi ha vinto il torneo di Barcellona (220.000 dollari di montepremi su terra battuta) battendo in finale la favorita Maria Kirilenko con un perentorio 6-0 6-4 maturato in appena 71 minuti di gioco (guarda le foto). La russa, numero 37 del ranking Wta, ha sofferto non poco le variazioni di ritmo della piccola pugliese (un metro e 63 centimetri) che ha alternato accelerazioni da fondo campo con sapienti palle corte, andando a conquistarsi il punto con pregevoli discese a rete. Il primo set non ha avuto storia; nel secondo invece ci sono stati molti break fino a quando l'azzurra ha allungato mettendo a segno, nel settimo game, quello decisivo che ha mantenuto fino al definitivo 6-4.
CHE TORNEO! - Le due contendenti si erano affrontate tre volte e la Vinci aveva avuto la meglio soltanto sull'erba di Birmingham nel 2004 (6-4 6-3 al primo turno); le altre due sfide erano state conquistate dalla Kirilenko, la prima sulla terra di Berlino nel 2006 (6-4 6-3) e la seconda sul cemento di Portorose nel 2008 (6-1 6-2). Roberta Vinci ha giocato il miglior torneo della carriera superando al primo turno la francese Pauline Parmentier per 6-4 6-7, al secondo Flavia Pennetta per 6-1 6-2, nei quarti la bielorussa Anastasiya Yakimova per 6-2 6-3, in semifinale Francesca Schiavone per 0-6 7-6 6-4 e in finale la bella Kirilenko.
BOGOTA' - Nel corso dei primi quttro mesi dell'anno Roberta Vinci si è migliorata di oltre 25 posizioni entrando stabilmente tra le prime 55 giocatrici del mondo. E il merito è degli ottavi raggiunti a Brisbane (battuta 6-1 al terzo da Ana Ivanovic dopo aver fatto fuori la tedesca Anna Lena Groenefeld), Acapulco (eliminata dalla Szavay dopo il succeso sulla ceca Lucie Safarova), Monterrey, dei quarti di Marbella (piegata al tie break del terzo da Jelena Jankovic dopo aver estromesso Nicole Vaidisova) e soprattutto della vittoria di Barcellona. Non è poi così lontano per la 26enne di Taranto il record stabilito nel marzo del 2006 quando raggiunse il 37° gradino del ranking mondiale (è stata anche numero 12 in doppio), risultato legittimato dalla prima vittoria in carriera ottenuta a Bogotà quando nel 2007 schiantó in finale la connazionale Tathiana Garbin. il successo di Roberta Vinci è il 40° ottenuto dalle italiane nel circuito maggiore della Wta. Il primo fu ottenuto da Sandra Cecchini nel torneo di Taranto dell'aprile del 1984 .
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"Dentro un grande uomo c'è sempre un bambino che vuole giocare"
"Non darmi del Voi prima di tutto. Quando parli con un interlocutore rivolgiti a lui e non generalizzare" (Il Fede)
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- norrin2007
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nel tennis italiano, è ormai da tempo che ad avere i coglioni sono le ragazze...
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
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Visto giocare Federer a Montecarlo temo che sia in piena parabola discendente. Perde con tennisti di seconda fascia e neanche si incazza, ormai non rimane che sperare di vederlo su alti liveli nei tornei del grande slam dove ancora avrà qualche motivazione.
Nadal invece è un vero cannibale e non lascia nulla per strada, ormai è l'incontrastato numero uno del tennis mondiale.
Nadal invece è un vero cannibale e non lascia nulla per strada, ormai è l'incontrastato numero uno del tennis mondiale.
Giornata di pioggia e freddo ieri agli Internazionali di Roma.
Nonostante il brutto tempo c'era veramente tanta gente, cosa che mi ha piacevolmente sorpreso.
Gli unici incontri che ho potuto seguire sono stati i due "suicidi" di Safin e Bolelli, vittoriosi alla fine del primo set e perdenti alla fine del terzo.
Safin è veramente impressionante, fisico imponente e racchetta utilizzata (nel bene e nel male) come una clava. Fino a quando la concentrazione lo sorregge, riesce a coniugare la potenza con la precisione. Alla lunga rimane solo la rabbia. Contro un terraiolo come Robredo, non ci poteva essere altro finale.
Bolelli collezione l'ennesima occasione persa.
Nonostante il brutto tempo c'era veramente tanta gente, cosa che mi ha piacevolmente sorpreso.
Gli unici incontri che ho potuto seguire sono stati i due "suicidi" di Safin e Bolelli, vittoriosi alla fine del primo set e perdenti alla fine del terzo.
Safin è veramente impressionante, fisico imponente e racchetta utilizzata (nel bene e nel male) come una clava. Fino a quando la concentrazione lo sorregge, riesce a coniugare la potenza con la precisione. Alla lunga rimane solo la rabbia. Contro un terraiolo come Robredo, non ci poteva essere altro finale.
Bolelli collezione l'ennesima occasione persa.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
- Lonewolf
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ieri mi è venuta una gran nostalgia di un campione. Tanti sono stati anche meglio di lui per carità ,ma nessuno ha trascinato lo spettacolo del tennis come ha saputo fare Andrè Agassi. Per me resterà sempre il mio preferito.
Punto incredibile a Key Biscaine contro Joyce nel 1996
http://www.youtube.com/watch?v=0xIB2wksxtk
Il suo addio all'US Open nel 2006...da brividi
http://www.youtube.com/watch?v=vdyxeyGQ62Q
Punto incredibile a Key Biscaine contro Joyce nel 1996
http://www.youtube.com/watch?v=0xIB2wksxtk
Il suo addio all'US Open nel 2006...da brividi
http://www.youtube.com/watch?v=vdyxeyGQ62Q
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Intanto prosegue con successo il tentativo di Bolelli di iscriversi nel club dei tennisti italiani che promettono, promettono e non mantengono mai niente. Club in cui risultano iscritti il 90% dei tennisti italici.
Ieri è uscito in maniera imbarazzante dal torneo di Roma, dopo aver vinto il primo set ha perso gli ultimi due con parziali vergognosi 1-6, 0-6 da tale Kohlschreiber.
Ieri è uscito in maniera imbarazzante dal torneo di Roma, dopo aver vinto il primo set ha perso gli ultimi due con parziali vergognosi 1-6, 0-6 da tale Kohlschreiber.
Anche visto dal vivo non ha fatto un'impressione migliore.tiffany rayne ha scritto: Ieri è uscito in maniera imbarazzante dal torneo di Roma, dopo aver vinto il primo set ha perso gli ultimi due con parziali vergognosi 1-6, 0-6 da tale Kohlschreiber.
Ed il tedesco è un'onesto pallettaro senza infamia e senza lode.
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- bigtitslover
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- Località: un cargo battente bandiera liberiana
C'era comunque spettacoloAlexSmith ha scritto:Giornata di pioggia e freddo ieri agli Internazionali di Roma.
"Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette...mentre fuori c'è la Morte!" - Boris 3 -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
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http://www.youtube.com/watch?v=oVleYdLd5iQ
Lo facevo un pó più "orso" il ragazzo, invece tutto sommato...
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Che mondo sarebbe senza Speranzini?!
- lone wolf
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In effetti sono tutte le nostre ragazze ad essere in forma, visto che due settimane fa abbiamo raggiunto la terza finale di fed cup in quattro anni...certo le russe eliminate in semifinale avevano alcune defezioni, peró sempre di piccola impresa si è trattato per le nostre ragazzebocha ha scritto:un torneo di roma abbastanza scontato....speriamo nel femminile con una flavia molto in forma
Che dire...queste hanno "palle" e le vittorie contro avversarie meglio classificate sono abbastanza frequenti...i nostri maschietti prendano esempio

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- lone wolf
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Le imitazioni le ha sempre fatte e nel genere dimostra buon talento...infatti dopo esser stato da Fiorello ne ha tratto subito spunto per imitarloIl Conte ha scritto: http://www.youtube.com/watch?v=oVleYdLd5iQ
Lo facevo un pó più "orso" il ragazzo, invece tutto sommato...
http://www.youtube.com/watch?v=1PenlbW5 ... re=related

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- Drogato_ di_porno
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si sapeva che il padre alcolista la pestava, qualche anno fa al termine di una sconfitta in semifinale a wimbledon si rifiutò terrorizzata di rientrare in albergo. ora salta fuori che la violentava
[b:daddef622d]Jelena Dokic: "Mio padre ha abusato di me"[/b:daddef622d]
La tennista serba, intervistata dal magazine Sport&Style, ha rivelato: "Posso dire con certezza di avere passato le peggiori esperienze di qualunque altra persona nel mondo del tennis professionistico"
Home Sport
prec succ
Sydney (Australia), 4 maggio 2009 - Confessione choc di Jelena Dokic, la tennista serba ha rivelato di avere subito abusi fisici da parte del padre Damir nel corso della tumultuosa relazione che ha segnato i primi anni di carriera nel circuito professionistico della ventiseienne.
"Posso dire con certezza di avere passato le peggiori esperienze di qualunque altra persona nel mondo del tennis professionistico", ha confessato la Dokic in una intervista concessa al magazine Sport&Style.
Oggi per sua fortuna lontana dal padre, dal quale è scappata nel 2002 per chiudere con gli abusi, salita fino al numero 4 del ranking Wta nel 2002, precipitata al 617 nel 2006, è risalita fino al 74.
"Quando ti ritrovi in una situazione del genere, giocare un match di tennis non è una cosa facile", ha detto la Dokic. "Oggi però quando vinco un match provo una soddisfazione decisamente maggiore".
Nel pezzo si specifica anche che Damir Dokic è stato contattato dalla redazione per replicare alle accuse della figlia, ma che ha attaccato il telefono in faccia all'interlocutore.
"La situazione", come la definisce la Dokic nell'intervista, aveva portato la tennista "a desiderare la vita di qualcun altro", perché in quel lungo periodo "non c'era nulla in grado di rendermi felice".
Tanto meno i successi in campo: a cominciare dal clamoroso successo all'età di sedici anni, entrata nel tabellone principale dalle qualificazioni, al primo turno di Wimbledon 1999 sulla svizzera Martina Hingis, alle semifinali dell'anno seguente, ai cinque tornei Wta vinti sempre quell'anno.
Nata nella ex Yugoslavia, ma trasferita a Sydney con la famiglia a causa della guerra, la Dokic ha rappresentato l'Australia alle Olimpiadi del 2000, quindi è tornata a giocare per la Serbia nel 2001 e infine è tornata ‘australiana' nel 2006.
"Perché proprio a me?", ha confessato di avere spesso pensato. "Ma alla fine, qualsiasi cosa ti accade nella vita ti accompagnerà per sempre, fa di te quello che sei", ha detto la Dokic.
[b:daddef622d]Jelena Dokic: "Mio padre ha abusato di me"[/b:daddef622d]
La tennista serba, intervistata dal magazine Sport&Style, ha rivelato: "Posso dire con certezza di avere passato le peggiori esperienze di qualunque altra persona nel mondo del tennis professionistico"
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Sydney (Australia), 4 maggio 2009 - Confessione choc di Jelena Dokic, la tennista serba ha rivelato di avere subito abusi fisici da parte del padre Damir nel corso della tumultuosa relazione che ha segnato i primi anni di carriera nel circuito professionistico della ventiseienne.
"Posso dire con certezza di avere passato le peggiori esperienze di qualunque altra persona nel mondo del tennis professionistico", ha confessato la Dokic in una intervista concessa al magazine Sport&Style.
Oggi per sua fortuna lontana dal padre, dal quale è scappata nel 2002 per chiudere con gli abusi, salita fino al numero 4 del ranking Wta nel 2002, precipitata al 617 nel 2006, è risalita fino al 74.
"Quando ti ritrovi in una situazione del genere, giocare un match di tennis non è una cosa facile", ha detto la Dokic. "Oggi però quando vinco un match provo una soddisfazione decisamente maggiore".
Nel pezzo si specifica anche che Damir Dokic è stato contattato dalla redazione per replicare alle accuse della figlia, ma che ha attaccato il telefono in faccia all'interlocutore.
"La situazione", come la definisce la Dokic nell'intervista, aveva portato la tennista "a desiderare la vita di qualcun altro", perché in quel lungo periodo "non c'era nulla in grado di rendermi felice".
Tanto meno i successi in campo: a cominciare dal clamoroso successo all'età di sedici anni, entrata nel tabellone principale dalle qualificazioni, al primo turno di Wimbledon 1999 sulla svizzera Martina Hingis, alle semifinali dell'anno seguente, ai cinque tornei Wta vinti sempre quell'anno.
Nata nella ex Yugoslavia, ma trasferita a Sydney con la famiglia a causa della guerra, la Dokic ha rappresentato l'Australia alle Olimpiadi del 2000, quindi è tornata a giocare per la Serbia nel 2001 e infine è tornata ‘australiana' nel 2006.
"Perché proprio a me?", ha confessato di avere spesso pensato. "Ma alla fine, qualsiasi cosa ti accade nella vita ti accompagnerà per sempre, fa di te quello che sei", ha detto la Dokic.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”