Introduzione
L'ho trovato sotto una pila di libri al mercatino dei libri usati. Mi ha occhieggiato. E' bastato uno sguardo per capire che sarebbe stato mio, la seconda occhiata invece mi ha confermato la qualità dell'opera: un capolavoro appunto!
L'originale (il titolo)
Narra la leggenda che Lovercraft, uno dei più celebri scrittori horror, e comunque del genere fantastico, abbia fatto per anni il mestiere di "negro". Così si chiamano in gergo gli scrittori che esclusivamente per denaro e per diletto, ma non certo per fama, scrivono per altri scrittori più famosi romanzi e racconti che poi questi ultimi pubblicano con il proprio nome. Occasionalmente Lovercraft correggeva, integrava e, in generale, sistemava romanzi e racconti di chi si rivolgeva a lui con questa espressa richiesta. Questa premessa è indispensabile per capire che non ci troviamo di fronte ad una semplice imitazione e, come spiegheró meglio in seguito, non ci troviamo di fronte ad un "nome", ad una scrittrice affermata, ma ci troviamo di fronte e ci inchiniamo ad una vera artista che, lavorando nell'ombra, migliora ed esalta l'originale da cui apparentemente parte.Questo "originale", chiamiamolo così, l'ho visto in mano ad una mia conoscente (in questi casi la disconosco come moglie) che lo stava leggendo, e ne ho inconsapevolmente letto un paio di facciate. I disturbi si sono fatti sentire subito, sono corso in cucina ma il Diger-seltz era finito, e ho provato col citrato (Effervescente Brioschi). Poi masochisticamente sono tornato al libro e me lo sono fatto prestare per leggere il sunto della trama (i disturbi gastrointestinali che ne sono derivati ve li risparmio) e il titolo: "Va dove ti porta il cuore"!Qualsiasi persona di buon senso e con un minimo di intelletto capirebbe che l'unica operazione di recupero di un libro del genere passa attraverso ad uno zippo (meglio se taroccato che fa più trash). Ma la nostra autrice, erede di Lovercraft, ha capito subito che qualcosa da salvare c'era: le prime cinque parole del titolo. Ed è così che è nato il nostro capolavoro: "Va dove ti porta il sesso"!!!Questo tentativo disperato era stato già tentato, con risultati nettamente inferiori, in passato. Speriamo che dal punto di vista giudiziario quest'opera sia stata più fortunata di quella di Luttazzi, "Va dove ti porta il clito", che ha dovuto subire l'onta della denuncia da parte della Tamaro, la quale con alto sense of humor ha pensato bene di buttare via un po' di soldi in una causa persa in partenza. Vale la pena di fare un cenno anche al tentativo forattiniano, "Va dove ti porta il rospo", anche se ovviamente con "Va dove ti porta il sesso" siamo su di un'altra dimensione.
Tecnica (autori)
Umberto Eco giustamente ha speso più volte parole ironiche e sprezzanti sulle "poetesse" dal doppio cognome. Persone per cui la pubblicazione del proprio libro è fine solo al proprio egocentrismo, persone che desiderano solo vedere il proprio nome, cognome nonchè secondo cognome (a rimarcare che sono proprio loro, non qualcun'altra) stampati sulla copertina del libro.Nel nostro caso siamo proprio agli antipodi, "Va dove ti porta il sesso" è scritto addirittura per interposta persona. Per capirci è lo stesso giochetto usato da Socrate con Platone. Se cercate il nome dello scrivente, il nostro Platone, non lo troverete da alcuna parte. Se cercate il nome del vero autore, il Socrate della situazione, vi troverete in prima battuta di fronte ad uno pseudonimo e ad una professione: Blondie, pornostar. Lo pseudonimo sempre per le ragioni di cui sopra è molto spesso sinonimo di un grande autore che, celandosi dietro ad una maschera, vuol far risaltare l'opera e non il proprio io. Parlare di professione nel caso di Blondie è riduttivo, a questo punto appare chiaro anche senza aver letto il libro che si tratta di una missione. Portare la luce in questo mondo grigio e piatto è ció che si prefigge l'autrice. In seconda battuta ci troviamo di fronte anche al suo vero nome: Barbara Exignotis, nel nome la propria storia, potremmo parlare addirittura di cabala o di onomanzia (tanto per seguire Ciapanna). Ma la scelta dell'autrice è esplicita: aprirsi a tutti, raccontare la propria storia, togliere tutti i veli, e per far questo è giusto ad un certo punto sacrificare la propria modestia, e seppure con un bodoni minore, dire anche il proprio nome e cognome.
Trama
In apparenza è semplice, e viene sintetizzata abilmente dal sottotitolo: "da parrucchiera a pornostar". L'opera è rappresentata dalla propria vita e potremmo chiamarla "sindrome di Hemingway". Come per Hemingway infatti la biografia, la vita, la realtà superano l'opera cartacea fatta di futili parole (verba volant, tetta manent). La forza di penetrazione di quest'opera è tutta lì, sotto i nostri occhi. E' una riscoperta del verismo verghiano. La descrizione della propria infanzia povera è lucida, pulita, senza lacrime, senza tanti rimpianti. E' stata così. Basta. Un racconto senza dubbio degno dei Malavoglia, e anche lo stile è aperto, senza falsi pudori e senza veli come si diceva prima.Come Platone anche il nostro anonimo giornalista inevitabilmente aggiunge del suo descrivendo i propri stati d'animo durante l'intervista, ma in questo si fa interprete delle sensazioni sia degli spettatori degli spettacoli dell'artista sia, seppur parzialmente, di quelle del fortunato lettore di quest'opera meravigliosa.Questo realismo è uno dei punti di netto contrasto col testo della Tamaro. Il dialogo tra nonna e nipote è significativo della distanza che c'è tra l'autrice e la vicenda narrata. Viene da pensare anzi che l'adulterio ivi narrato mai sia stato sfiorato dall'autrice. Ma potrei andare anche oltre: viene da pensare che gli stessi rapporti sessuali non siano mai stati affrontati nella realtà dall'autrice. Ebbene sì, signori: io sospetto che la Tamaro sia vergine! Che libro potrà mai scrivere codesta romanziera?
Aspetti socio - politici
Le massime sparse qua e là ricordano molto Voltaire e completano degnamente l'opera integrando la biografia che scaturisce dall'intervista e il saggio che spazia dalla morale alla politica, dalla ricerca interiore allo scavo psicologico, alla ricerca etologica sul pubblico.Parlando di moralità , solo nell'Italia cialtrona degli ipocriti un libro come "Va dove ti porta il cuore" poteva aver successo soprattutto nell'ala benpensante e bacchettona del pubblico. Come conciliano questi signori le storie adulterine della vecchia con la propria integerrima morale? Con i finti intellettualismi della Tamaro? Come non notare invece la coerenza morale della nostra beniamina? Basti solo ricordare che suo marito è anche il suo manager. Si puó usare la parola "tradimento" se il proprio partner è consenziente ed orgoglioso? No di certo!Anche sulle scelte politiche di Blondie non v'è alcun dubbio. Lo spettacolo, illustrato anche fotograficamente, dove lei vestita solo del tricolore brucia il fazzoletto leghista, non avrebbe bisogno dei commenti. Ma lei ci tiene a sottolinearlo, e quindi lo riferisce anche nel testo che personalmente è contro ogni divisione. Dall'intervista emerge anche l'impegno politico in prima persona. Barbara Exignotis si è candidata anche per il consiglio municipale per la zona 16 di Milano, anche se purtroppo non è stata scelta. Commentando poi l'exploit di Cicciolina, Barbara osserva come questa abbia solo gettato fango sul connubio pornostar - politica ("un vero peccato, perchè ci si puó spogliare in pubblico e avere nello stesso tempo una coscienza sociale").Per quello che riguarda la ricerca interiore e psicologica vi accenno solo che prende spunto dal tantrismo per poi arrivare a conclusioni inaspettate.
Illustrazioni
Siamo nell'era delle immagini, solo gli scrittori ottusi e ciechi non hanno ancora recepito quest'assioma. Se l'era del libro stampato non è ancora tramontata (e quest'opera ce lo dimostra), è anche vero che è impensabile pubblicare un libro senza illustrazioni.E anche qui senza falsi pudori e senza veli la nostra autrice ci mostra le sue foto dell'album di famiglia. I suoi genitori da giovani, le sue foto da bimba (le uniche con i vestiti), via via fino alla maggiore età quando, ormai rotta al gioco della vita, ha intrapreso la sua brillante carriera.Le esperienze passate hanno formato l'autrice nella sua completezza, e così il taglio piacevolmente visibile in ogni foto ci ricorda i suoi trascorsi da parrucchiera. Le foto con la collega mostrano invece la sua versatilità in ogni settore della propria professione. L'ammirazione dei suoi fans si rivela tangibile e palpabile in più immagini. Insomma, tutte le foto ci raccontano di lei raccogliendosi fino a mostrare un meraviglioso mosaico.
Chiusa (un particolare)
Considerando che l'edizione in mio possesso è stata reperita tra i libri usati, chiediamoci: quali possano essere stati i motivi che hanno spinto qualcuno a liberarsi di un'opera di così grande pregio? Possiamo solo supporlo: questioni economiche. In quest'Italia in piena recessione, puó essere spesso necessario realizzare il realizzabile, non dobbiamo stupirci quindi se la cultura cede il posto allo stomaco. Ma ditemi quante opere cedute per queste tristi ragioni hanno avuto l'onore della mutilazione di una pagina? Ebbene sì: nella mia edizione manca una pagina!Il precedente proprietario, prima di procede alla vendita di questo bene così prezioso, ha avuto un ripensamento, l'ultimo. Ha voluto trattenere presso di sè almeno una pagina (illustrata, manco a dirlo!), un ultimo ricordo di quest'esperienza che l'ha sicuramente aiutato a crescere interiormente.Lo fareste voi con i "Promessi sposi"? Strappereste la più preziosa illustrazione del Dorè dalla "Divina commedia" prima di cederla al venditore? No, ne sono certo. Nessun altro libro è all'altezza di una mutilazione del genere!Non c'è più alcun dubbio: ci troviamo di fronte ad una delle maggiori opere letterarie di questo secolo infausto.
Dalla rete: Blondie
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Re: Dalla rete: Blondie
peccato sia introvabile,Il portinaio ha scritto:Non c'è più alcun dubbio: ci troviamo di fronte ad una delle maggiori opere letterarie di questo secolo infausto.
e non ve ne è traccia in alcun catalogo...
Re: Dalla rete: Blondie
eccofatto. creato il mito in due post.Lord Zork ha scritto:peccato sia introvabile,Il portinaio ha scritto:Non c'è più alcun dubbio: ci troviamo di fronte ad una delle maggiori opere letterarie di questo secolo infausto.
e non ve ne è traccia in alcun catalogo...
quanti post ci saranno voluti per il santo graal?
Re: Dalla rete: Blondie
Bah, e io che pensavo si trattasse di Blondie la pornostar...
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
Re: Dalla rete: Blondie
Infatti è proprio di lei che si tratta...
Re: Dalla rete: Blondie
ma solo io mi ero perso che era finita a fare teatro con Nino Frassica?