Contro la censura di internet

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Azophfaz
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Re: Contro la censura di internet

#1231 Messaggio da Azophfaz »

GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 6:03
dostum ha scritto:
16/10/2025, 3:33

IO I MIEI DATI NON LI DO ALLEGRAMENTE A NESSUNO quanto al resto poi lo so che per te se lo fanno qui è "per il nostro bene" se lo fanno gli altri dittatura
Si, ma non urlare.

Non c’è necessità di avere il passaporto se non vuoi andare all’estero, non c’è bisogno di dimostrare la maggiore età se vorrai collegarti a siti vietati ai minori, non ti agitare.
L’analogia col passaporto non sta in piedi nemmeno dal punto di vista tecnico.
Il passaporto è un documento usato solo su richiesta, (ad esempio all’aeroporto, il lettore scansiona localmente il chip e verifica che la firma digitale sia valida.)
Il lettore può interrogare un database per controllare se il documento è rubato o segnalato, tramite una connessione sicura al sistema del Paese o all’Interpol, ma non invia in automatico la cronologia delle tue letture, non tiene nessun log centralizzato di ogni volta che lo mostri (a meno che un Paese non lo implementi intenzionalmente, cosa vietata in tutti gli ordinamenti democratici).
la verifica è “online” del passaporto all'aereoporto solo per controllare se è valido, non per tracciare e non collegato in tempo reale a ogni tua attività.

Un sistema di identificazione online, invece, è per definizione digitale, persistente e interconnesso, usa identificatori univoci che permettono di correlare tutte le azioni associate a quell’ID, richiede server, log, API e database centrali sempre attivi, crea tracce verificabili e permanenti di ogni accesso o interazione, è espandibile per design (basta un aggiornamento o una nuova policy per collegarlo ad altre banche dati).

Quindi no, non è come “avere il passaporto nel cassetto”. È come se ogni volta che esci di casa il tuo passaporto registrasse dove vai, quando e con chi, e quell’informazione restasse archiviata in un data center accessibile da governi, aziende o chiunque lo violi.
GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 6:03
Per avere il telefono i dati li hai forniti, non sarà molto più doloroso, non ti agitare
Quando attivi una SIM, fornisci un set di dati limitato (nome, documento, codice fiscale) che restano presso un singolo operatore, vincolato da contratto di servizio e da obblighi di minimizzazione e retention previsti dal GDPR. Avere i dati della SIM significa che il tuo ISP conosce la tua connessione, ma non il contenuto di ogni sito che visiti (grazie a protocolli e crittografia).
Il contratto con un operatore telefonico è inoltre un rapporto bilaterale e limitato mentre un sistema di ID digitale è un livello di intermediazione universale persistente tra te e qualunque attività online.
Registrarti per avere la SIM è come fare un backup locale su un hard disk cifrato.
Un sistema d’identità obbligatoria è come fare lo stesso backup ma su un cloud governativo condiviso da milioni di utenti, dove chiunque con i permessi giusti può aprire il tuo file.
Quindi mettere le due cose sullo stesso piano è oltremodo sciocco e soprattutto ingenuo di chi non capisce come funziona. Ma Gheishaball è proprio lo specchio dei governanti di oggi
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cicciuzzo
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Re: Contro la censura di internet

#1232 Messaggio da cicciuzzo »

Mah, qualche considerazione sparsa

1) sono sinceramente invidioso delle vostre competenzw tecniche. Ma veramente. Questo per dire che parto da un livello di incompetenza che mi rende decisamente laico in materia

2) non mi sento di affermare fallaci le premesse di geishaballs. Noi abbiamo.social su cui mettiamo le foto delle nostre vacanze, utilizziamo messaggerie e posta elettronica da un quarto di secolo. Tutta roba scaricabile o contenuta im archivi che possono essere visionati da terzi se solo lo si vuole

3) pare pero' che vi sia una stretta in nome di una non meglio precisata tutela dei minori. L'avvocato Greco sulla sua popolare pagina legale su linkedin scrive che un papa' che manda una foto di sua figlia al pediatra rischia che cio' venga segnalato all'autorita' giudiziaria per pedopornografia. E' una boutade o c'e' del vero in tutto cio? Perche se cosi fosse e' decisamemte grave e dico subito che di normative cosi non vi e' alcun bisogno

4) che internet sia una jungla lo sappiamo credo tutti. Basta leggere cio' che scriviamo in rapporto a cio' che siamo. Ma immaginiamo un mondo non connesso? Sarebbe possibile? Direi di no. Questo comporta rischi? Pazienza
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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GeishaBalls
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Re: Contro la censura di internet

#1233 Messaggio da GeishaBalls »

Azophfaz ha scritto:
16/10/2025, 7:11
GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 6:03
dostum ha scritto:
16/10/2025, 3:33

IO I MIEI DATI NON LI DO ALLEGRAMENTE A NESSUNO quanto al resto poi lo so che per te se lo fanno qui è "per il nostro bene" se lo fanno gli altri dittatura
Si, ma non urlare.

Non c’è necessità di avere il passaporto se non vuoi andare all’estero, non c’è bisogno di dimostrare la maggiore età se vorrai collegarti a siti vietati ai minori, non ti agitare.
L’analogia col passaporto non sta in piedi nemmeno dal punto di vista tecnico.
Il passaporto è un documento usato solo su richiesta, (ad esempio all’aeroporto, il lettore scansiona localmente il chip e verifica che la firma digitale sia valida.)
Il lettore può interrogare un database per controllare se il documento è rubato o segnalato, tramite una connessione sicura al sistema del Paese o all’Interpol, ma non invia in automatico la cronologia delle tue letture, non tiene nessun log centralizzato di ogni volta che lo mostri (a meno che un Paese non lo implementi intenzionalmente, cosa vietata in tutti gli ordinamenti democratici).
la verifica è “online” del passaporto all'aereoporto solo per controllare se è valido, non per tracciare e non collegato in tempo reale a ogni tua attività.

Un sistema di identificazione online, invece, è per definizione digitale, persistente e interconnesso, usa identificatori univoci che permettono di correlare tutte le azioni associate a quell’ID, richiede server, log, API e database centrali sempre attivi, crea tracce verificabili e permanenti di ogni accesso o interazione, è espandibile per design (basta un aggiornamento o una nuova policy per collegarlo ad altre banche dati).

Quindi no, non è come “avere il passaporto nel cassetto”. È come se ogni volta che esci di casa il tuo passaporto registrasse dove vai, quando e con chi, e quell’informazione restasse archiviata in un data center accessibile da governi, aziende o chiunque lo violi.
GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 6:03
Per avere il telefono i dati li hai forniti, non sarà molto più doloroso, non ti agitare
Quando attivi una SIM, fornisci un set di dati limitato (nome, documento, codice fiscale) che restano presso un singolo operatore, vincolato da contratto di servizio e da obblighi di minimizzazione e retention previsti dal GDPR. Avere i dati della SIM significa che il tuo ISP conosce la tua connessione, ma non il contenuto di ogni sito che visiti (grazie a protocolli e crittografia).
Il contratto con un operatore telefonico è inoltre un rapporto bilaterale e limitato mentre un sistema di ID digitale è un livello di intermediazione universale persistente tra te e qualunque attività online.
Registrarti per avere la SIM è come fare un backup locale su un hard disk cifrato.
Un sistema d’identità obbligatoria è come fare lo stesso backup ma su un cloud governativo condiviso da milioni di utenti, dove chiunque con i permessi giusti può aprire il tuo file.
Quindi mettere le due cose sullo stesso piano è oltremodo sciocco e soprattutto ingenuo di chi non capisce come funziona. Ma Gheishaball è proprio lo specchio dei governanti di oggi
Ma quella del passaporto era una analogia, bimbo bello, è evidente che se stai a casa e leggi un libro non ti serve ne il passaporto propriamente detto ne l’identità digitale.

Se vuoi vedere il mondo fisicamente o virtualmente dovrai adeguarti a qualche norma di civile convivenza. Se il passaporto digitale ti ci vuole per i siti porno potrai usare i siti di ricette senza registrarti, come puoi andare in giro per il paesello senza passaporto (ma ricorda che se vuoi andare in auto ci vuole la patente)

Sta roba che in internet non devono valere le regole del mondo è veramente da boomer. Come se il mondo reale ormai non includesse il virtuale in tutte le sue accezioni

PS di sicurezza, forse l’avevo già detto, spendo tanti tanti soldini, ma tanti. E so che comunque ci sono rischi. Poi le cose si fanno, non è che se ci sono rischi non fai nulla. Poi arriva Azophas e dice che non si può fare qualcosa perché è sbagliato a prescindere. Ma va là

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GeishaBalls
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Re: Contro la censura di internet

#1234 Messaggio da GeishaBalls »

cicciuzzo ha scritto:
16/10/2025, 8:54
Mah, qualche considerazione sparsa

1) sono sinceramente invidioso delle vostre competenzw tecniche. Ma veramente. Questo per dire che parto da un livello di incompetenza che mi rende decisamente laico in materia

2) non mi sento di affermare fallaci le premesse di geishaballs. Noi abbiamo.social su cui mettiamo le foto delle nostre vacanze, utilizziamo messaggerie e posta elettronica da un quarto di secolo. Tutta roba scaricabile o contenuta im archivi che possono essere visionati da terzi se solo lo si vuole

3) pare pero' che vi sia una stretta in nome di una non meglio precisata tutela dei minori. L'avvocato Greco sulla sua popolare pagina legale su linkedin scrive che un papa' che manda una foto di sua figlia al pediatra rischia che cio' venga segnalato all'autorita' giudiziaria per pedopornografia. E' una boutade o c'e' del vero in tutto cio? Perche se cosi fosse e' decisamemte grave e dico subito che di normative cosi non vi e' alcun bisogno

4) che internet sia una jungla lo sappiamo credo tutti. Basta leggere cio' che scriviamo in rapporto a cio' che siamo. Ma immaginiamo un mondo non connesso? Sarebbe possibile? Direi di no. Questo comporta rischi? Pazienza
La tutela dei minori è la partenza, spero. Mi piacerebbe anche che ci fosse anche una identificabilità (non identificazione a prescindere) per i contenuti che uno mette a disposizione. Quello che si vede è “ti identifichi come maggiorenne per entrare al cinema porno” ma non il “lasci una impronta digitale e non i dati anagrafici in chiaro per scrivere qualcosa sui social”

Di impronte digitali ne hai una ed una sola, nessuno se non il giudice può fare le associazioni con la tua identità reale, scrivi qualsiasi cosa ma per reati sappiamo che puoi essere identificato

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Re: Contro la censura di internet

#1235 Messaggio da cicciuzzo »

GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 13:55
cicciuzzo ha scritto:
16/10/2025, 8:54
Mah, qualche considerazione sparsa

1) sono sinceramente invidioso delle vostre competenzw tecniche. Ma veramente. Questo per dire che parto da un livello di incompetenza che mi rende decisamente laico in materia

2) non mi sento di affermare fallaci le premesse di geishaballs. Noi abbiamo.social su cui mettiamo le foto delle nostre vacanze, utilizziamo messaggerie e posta elettronica da un quarto di secolo. Tutta roba scaricabile o contenuta im archivi che possono essere visionati da terzi se solo lo si vuole

3) pare pero' che vi sia una stretta in nome di una non meglio precisata tutela dei minori. L'avvocato Greco sulla sua popolare pagina legale su linkedin scrive che un papa' che manda una foto di sua figlia al pediatra rischia che cio' venga segnalato all'autorita' giudiziaria per pedopornografia. E' una boutade o c'e' del vero in tutto cio? Perche se cosi fosse e' decisamemte grave e dico subito che di normative cosi non vi e' alcun bisogno

4) che internet sia una jungla lo sappiamo credo tutti. Basta leggere cio' che scriviamo in rapporto a cio' che siamo. Ma immaginiamo un mondo non connesso? Sarebbe possibile? Direi di no. Questo comporta rischi? Pazienza
La tutela dei minori è la partenza, spero. Mi piacerebbe anche che ci fosse anche una identificabilità (non identificazione a prescindere) per i contenuti che uno mette a disposizione. Quello che si vede è “ti identifichi come maggiorenne per entrare al cinema porno” ma non il “lasci una impronta digitale e non i dati anagrafici in chiaro per scrivere qualcosa sui social”

Di impronte digitali ne hai una ed una sola, nessuno se non il giudice può fare le associazioni con la tua identità reale, scrivi qualsiasi cosa ma per reati sappiamo che puoi essere identificato
Rimane un retrogusto che a sensazione non mi piace. Sta roba non mi convince
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Re: Contro la censura di internet

#1236 Messaggio da giorgiograndi »

Azophfaz ha scritto:
14/10/2025, 20:35
L’altro giorno è avvenuto un attacco informatico contro una delle tante piattaforme online che promuoveva l’identificazione degli utenti tramite documenti. I dati raccolti nome, cognome e altre informazioni personali, un'enorme quantità di 2.185.151 immagini di documenti d'identità rilasciati dal governo e selfie inviati sono finiti nelle mani di malintenzionati del cazzo.
La misura di sicurezza annunciata dalla così detta UE e UK fancazzisti, per l’accesso alle sezioni 18+ che prometteva di proteggere l’identità degli utenti, non protegge le piattaforme online dagòli Hacker che quando entrano si ritrovano tutto quel bel cucuzzaro di roba, come era prevedibile.

Tranquilli dicevano, caricate i vostri documenti. mandria di coglioni. Loro e chi ci credeva. Gli utenti uk sono quelli più colpiti siccome loro hanno dovuto identificarsi su praticamente ogni sito di merda
Le normative pensate per i contenuti 18+ non hanno nulla a che fare con la protezione dei minori ma sono inerenti solamente a:
- controllo
- schedatura
- censura
(e un pacco di ignoranza)

L'unica cosa sensata era imporre ai sistemi operativi come android, apple, windows di lavorare con google per creare un database di siti 18+ che possono essere bloccati by default quanto l'account usato su computer o smart phone, appartiene a un minorenne.

Era una soluzione semplice, economica e molto efficace. L'eu non ha voluto nemmeno valutare perche' appunto, lo scopo non e' la tutale dai minori.

L'idea delle istituzioni di oscurare i siti che non si adeguano poi, credo che sia l'apoteosi dell'ignoranza. Chi ha detto una cosa del genere deve andare a raccogliere i pomodori. Ci sono piu di 25 milioni di siti porno online in questo momento (tra gratuiti e free). Credo che un team tra XV, PH, XH and YP avrebbe difficolta' a fare una lista dei primi 200 mila, figurati se l'eu riuscira' mai a oscurare gli altri 24 milioni e 800 mila che forse solo google potrebbe listare/

Tra l'altro, gli operatori parlano di traffico in diminuzione fino al 30-40%, con perdite pari a 1/3 (menu utile = meno dipendenti). Questo senza contare in conseguente aumento dei siti pirata e dei metodi di distribuzione di porno pirata (filesharing, gruppi chiusi, forum e via discorrendo)

Detto questo: l'identita' digitale e' una minchiata colossale. Il pubblico non sara' mai in grado di proteggere dei dati.
Dai un'occhiata al miei toys: THEWONDERTOYS.COM

Dai un'occhiata al miei video: GIORGIOGRANDI.COM


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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome

--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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Re: Contro la censura di internet

#1237 Messaggio da GeishaBalls »

Sembra come la distribuzione di sostanze psicotrope: ci sono le 200.000 farmacie per alcuni prodotti legali e ci sono 25 milioni di spacciatori di cose fuori dalla legalità

Non conosco la materia, ovviamente è GG competente sul tema, e parlo solo in teoria. Se un controllo avesse la funzione di rendere impossibile / più difficile l’accesso ai 25 milioni di spacciatori (siti illegali), per chi opera nella legalità potrebbe esserci una concentrazione del mercato. Da una parte ci sarà il meno 30% del traffico abituale ma ci potrebbe anche anche il concentrare il traffico oggi sparsi sui siti illegali. Certo perdere clienti certi in favore di potenziali clienti non piace a nessuno ma chissà.

Ovviamente la normativa non vien fatta per fare un favore ai grandi siti porno

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Re: Contro la censura di internet

#1238 Messaggio da giorgiograndi »

GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 16:43
Sembra come la distribuzione di sostanze psicotrope: ci sono le 200.000 farmacie per alcuni prodotti legali e ci sono 25 milioni di spacciatori di cose fuori dalla legalità
Non e' vero, sono tutti legali. E' il legislatore che sceglie di creare illegalita'. Tra vendita legale di sostanze psicotrope e vendita illegale, l'illegale vince sempre, perche' non deve giustificare nessuna scelta (commerciale, di sicurezza e via discorrendo)

--

Fare una normativa che diminuisce l'introito di chi propone un servizio e' gia di per-se una cosa che facevano i fascisti prima della guerra.

Il punto non e' proteggere i minori, il punto e' il metodo per farlo. Perche' deve essere una istituzione a farlo attraverso una forma di identificazione e non lasciare a chi propone il servizio l'opportunita' di adeguarsi a sua discrezione? E' quello che esprime la volonta' di controllo. Le istituzioni non hanno strumenti per farlo, li devono creare. Le imprese invece hanno gli strumenti per farlo (google e gli OS), basterebbero pochi click e tutto sarebbe piu' efficiente senza raccogliere nessun dato.

L'eu vuole imporre l'identita' digitale. Non mi pare sia stata nel programma elettorale di nessun partito, per cui non se ne dovrebbe nemmeno parlare.
--
Twitter, per esempio, porta una quantita' di porno fuori dal comune e, da quello che ho capito, e' esclusa. Il loro modo di verificare l'eta (tramite camera e AI) e' accettabile, ma lo stesso metodo per un sito porno non lo e'?

Suvvia, non raccontiamo balle. Si vuole schedare chi guarda porno. Cosi magari quanto qualcuno stupra una ragazza, si puo' andare a vedere che siti porno visitava per capire se quel porno ha influenzato la sua scelta di violentare una cristiana? Magari anche se tocca il culo di qualcuna in un tram? Magari se uno viene denunciato per molestie un giudice autorizza una ricerca tra i siti che ha visitato?
Chi definisce il limite? Un giudice? Magari nella procura di pavia (garlasco dixit)?

Se gli investigatori passano dati ai giornalisti, come fanno adesso, vogliamo vedere scritti i siti internet su cui si e' segato l'imputato? E' se poi viene assolto?
Lasciamo perdere che mi viene la nausea

L'eu sta diventando una cosa fascista, ma comincia a essere proprio pesa. Lo stato dovrebbe rimpicciolirsi, levarsi dai coglioni, evitare di fare cose che non solo non capisce ma non sa nemmeno fare. Che schifo
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Re: Contro la censura di internet

#1239 Messaggio da Azophfaz »

GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 13:55

La tutela dei minori è la partenza, spero. Mi piacerebbe anche che ci fosse anche una identificabilità (non identificazione a prescindere) per i contenuti che uno mette a disposizione. Quello che si vede è “ti identifichi come maggiorenne per entrare al cinema porno” ma non il “lasci una impronta digitale e non i dati anagrafici in chiaro per scrivere qualcosa sui social”

Di impronte digitali ne hai una ed una sola, nessuno se non il giudice può fare le associazioni con la tua identità reale, scrivi qualsiasi cosa ma per reati sappiamo che puoi essere identificato
Ma vedi che sei un boccalone e rientri nel prototipo del tizio ingenuo che crede ad ogni minkiata di 4 governanti beoti.

Te l'ho scritto nel primo messaggio che non ci azzecca nulla la tutela dei minori ed è solo un pretesto, Un sito che ospita contenuti nsfw deve richiedere l'ID, ma il browser che indicizza i risultato non deve chiedere un cazzo perché indicizza solo i risultati dei siti, quindi se vai su googole immagini qualsiasi minore può cercare cose zozze senza neanche verificarsi o un controllo. Non si può chiedere a google una verifica perché indicizza solo le immagini dei siti. Ma vedi che sei proprio un boccalone e ti sei bevuto la stronzata che lo fanno per proteggere i minori quando i minori possono cercare e vedere quel cazzo che vogliono anche semplicemente dalle immagini.
[Scopri]Spoiler
Immagine
Ultima modifica di Azophfaz il 16/10/2025, 18:14, modificato 2 volte in totale.
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Re: Contro la censura di internet

#1240 Messaggio da dostum »

GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 13:55
cicciuzzo ha scritto:
16/10/2025, 8:54
Mah, qualche considerazione sparsa

1) sono sinceramente invidioso delle vostre competenzw tecniche. Ma veramente. Questo per dire che parto da un livello di incompetenza che mi rende decisamente laico in materia

2) non mi sento di affermare fallaci le premesse di geishaballs. Noi abbiamo.social su cui mettiamo le foto delle nostre vacanze, utilizziamo messaggerie e posta elettronica da un quarto di secolo. Tutta roba scaricabile o contenuta im archivi che possono essere visionati da terzi se solo lo si vuole

3) pare pero' che vi sia una stretta in nome di una non meglio precisata tutela dei minori. L'avvocato Greco sulla sua popolare pagina legale su linkedin scrive che un papa' che manda una foto di sua figlia al pediatra rischia che cio' venga segnalato all'autorita' giudiziaria per pedopornografia. E' una boutade o c'e' del vero in tutto cio? Perche se cosi fosse e' decisamemte grave e dico subito che di normative cosi non vi e' alcun bisogno

4) che internet sia una jungla lo sappiamo credo tutti. Basta leggere cio' che scriviamo in rapporto a cio' che siamo. Ma immaginiamo un mondo non connesso? Sarebbe possibile? Direi di no. Questo comporta rischi? Pazienza
La tutela dei minori è la partenza, spero. Mi piacerebbe anche che ci fosse anche una identificabilità (non identificazione a prescindere) per i contenuti che uno mette a disposizione. Quello che si vede è “ti identifichi come maggiorenne per entrare al cinema porno” ma non il “lasci una impronta digitale e non i dati anagrafici in chiaro per scrivere qualcosa sui social”

Di impronte digitali ne hai una ed una sola, nessuno se non il giudice può fare le associazioni con la tua identità reale, scrivi qualsiasi cosa ma per reati sappiamo che puoi essere identificato
Questo di cambiar nome alle cose è un trucco astutissimo:
difesa della libertà di commercio=guerra dell oppio
intervento umanitario=distruzione della libia
tutela dei minori=censura
https://www.bookciakmagazine.it/la-cens ... ei-minori/
Preciso meglio,la totale sfiducia verso certe innovazioni "filantropiche" mi induce a preferire libri cd e dvd a soluzioni senza un supporto stabile,invito tutti i forumisti a vedere la prima versione del film "Rollerball" al riguardo
(ah si potreste obbiettare che la trovo su YT)
https://youtu.be/QjYvdURv3Zw?si=x7RVQdwJ0GGtsRJD
Ultima modifica di dostum il 16/10/2025, 18:13, modificato 1 volta in totale.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

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Re: Contro la censura di internet

#1241 Messaggio da Azophfaz »

GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 13:50

Ma quella del passaporto era una analogia, bimbo bello, è evidente che se stai a casa e leggi un libro non ti serve ne il passaporto propriamente detto ne l’identità digitale.

Se vuoi vedere il mondo fisicamente o virtualmente dovrai adeguarti a qualche norma di civile convivenza. Se il passaporto digitale ti ci vuole per i siti porno potrai usare i siti di ricette senza registrarti, come puoi andare in giro per il paesello senza passaporto (ma ricorda che se vuoi andare in auto ci vuole la patente)

Sta roba che in internet non devono valere le regole del mondo è veramente da boomer. Come se il mondo reale ormai non includesse il virtuale in tutte le sue accezioni

PS di sicurezza, forse l’avevo già detto, spendo tanti tanti soldini, ma tanti. E so che comunque ci sono rischi. Poi le cose si fanno, non è che se ci sono rischi non fai nulla. Poi arriva Azophas e dice che non si può fare qualcosa perché è sbagliato a prescindere. Ma va là

Nessuno dice che “non ci devono essere regole su internet”, ma che la struttura delle regole digitali deve tenere conto della natura tecnica del mezzo, perché diversamente si apre la strada a un controllo capillare che nel mondo reale non accetteremmo mai. Quello che tu fai fatica a capire perché rientri nel tizio alla salvini o shlein di turno o i vari politicanti, che non sanno come funzionano le cose su internet e vogliono seguire altri politici ridicoli dell'uk, rimasti ad una mentalità arretrata del mezzo informatico e pensano che centralizzare tutto sia "democratico" e sano.

Nel mondo fisico, il passaporto o la patente li mostri solo quando serve, e l’atto di mostrarli non viene registrato in un archivio centrale ogni volta. Nessuno tiene un log delle volte in cui entri in un bar, prendi un treno o ti fermi in un hotel (a meno di indagini specifiche e motivate dalle autorità giudiziarie).

Un’identità digitale, invece, funziona attraverso server, database, log e API, ogni autenticazione lascia una traccia verificabile, correlabile e permanente. Questo non è “teoria del complotto”, è semplicemente come funzionano i sistemi informatici.
Le infrastrutture d’identità non devono diventare strumenti di sorveglianza permanente mascherati da “sicurezza”. Perché in Uk quello stanno diventando per reprimere il dissenso e le proteste al governicchio in carica, Ma il signor ghieshaball è convitno che lo hanno fatto per proteggere i minori :lol: In europa con governi sempre più allo sbando e scollati dalla realtà si capisce perché hanno seguito l'esempio dell'uk.
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Re: Contro la censura di internet

#1242 Messaggio da marziano »

vogliono la precog

Immagine
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

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Re: Contro la censura di internet

#1243 Messaggio da marziano »

per me scambiarsi foto con minorenni ultra sedicenni non è reato

e parliamochi chiaro nemmeno che il principe andrew si sia ciulato la 16 virginia giuffre (la cui vicenda mi addolora ma non è pedofilia)

per me guardare porno non è educativo

non voglio che lo guardino i minorenni

non diamo ai minorenni cellulari smart connessi a internet.

fine

che i genitori controllino che cazzo ci fa la loro fglia 16 enne a mar a lago.

fine

CHI INVOCA altre "NORME" VA INTERNATO

esistono le responsabilità personali, amici miei

no a leggi liberticide
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

marziano
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Re: Contro la censura di internet

#1244 Messaggio da marziano »

Azophfaz ha scritto:
16/10/2025, 18:12
GeishaBalls ha scritto:
16/10/2025, 13:50

Ma quella del passaporto era una analogia, bimbo bello, è evidente che se stai a casa e leggi un libro non ti serve ne il passaporto propriamente detto ne l’identità digitale.

Se vuoi vedere il mondo fisicamente o virtualmente dovrai adeguarti a qualche norma di civile convivenza. Se il passaporto digitale ti ci vuole per i siti porno potrai usare i siti di ricette senza registrarti, come puoi andare in giro per il paesello senza passaporto (ma ricorda che se vuoi andare in auto ci vuole la patente)

Sta roba che in internet non devono valere le regole del mondo è veramente da boomer. Come se il mondo reale ormai non includesse il virtuale in tutte le sue accezioni

PS di sicurezza, forse l’avevo già detto, spendo tanti tanti soldini, ma tanti. E so che comunque ci sono rischi. Poi le cose si fanno, non è che se ci sono rischi non fai nulla. Poi arriva Azophas e dice che non si può fare qualcosa perché è sbagliato a prescindere. Ma va là

Nessuno dice che “non ci devono essere regole su internet”, ma che la struttura delle regole digitali deve tenere conto della natura tecnica del mezzo, perché diversamente si apre la strada a un controllo capillare che nel mondo reale non accetteremmo mai. Quello che tu fai fatica a capire perché rientri nel tizio alla salvini o shlein di turno o i vari politicanti, che non sanno come funzionano le cose su internet e vogliono seguire altri politici ridicoli dell'uk, rimasti ad una mentalità arretrata del mezzo informatico e pensano che centralizzare tutto sia "democratico" e sano.

Nel mondo fisico, il passaporto o la patente li mostri solo quando serve, e l’atto di mostrarli non viene registrato in un archivio centrale ogni volta. Nessuno tiene un log delle volte in cui entri in un bar, prendi un treno o ti fermi in un hotel (a meno di indagini specifiche e motivate dalle autorità giudiziarie).

Un’identità digitale, invece, funziona attraverso server, database, log e API, ogni autenticazione lascia una traccia verificabile, correlabile e permanente. Questo non è “teoria del complotto”, è semplicemente come funzionano i sistemi informatici.
Le infrastrutture d’identità non devono diventare strumenti di sorveglianza permanente mascherati da “sicurezza”. Perché in Uk quello stanno diventando per reprimere il dissenso e le proteste al governicchio in carica, Ma il signor ghieshaball è convitno che lo hanno fatto per proteggere i minori :lol: In europa con governi sempre più allo sbando e scollati dalla realtà si capisce perché hanno seguito l'esempio dell'uk.
AMEN
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giorgiograndi
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Re: Contro la censura di internet

#1245 Messaggio da giorgiograndi »

L'uk ha fatto tutta la censura sul porno per strizzare l'occhio alle richieste dei vari Imam, se gliene fosse fottuto qualcosa dei minori avrebbero evitato che centinaia di ragazzine 15enni finissero a fare le schiave sessuali di "risorse" pachistane e, sopratutto, li avrebbero denunciati invece di insabbiare tutto per non sembrare razzisti.

UK e' tra le prime nazioni al mondo per il numero di arresti per liberta' di espressione per dio, esempio del cazzo
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In quel continente di pedofili dove viviamo, dove si fa fuoco e fiamme per la legge zan e per i femminicidi, dove il politicamente corretto e' un mantra, un 60enne puo' infilzare tranquillamente una 14enne coprendola di regali e bamba, ma poi se un figo fa una foto del culo alla tipa che ha rimorchiato al bar la sera prima e la posta sulla chat del calcetto, diventa abuso

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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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