ottimo. allora lo guardo.Loris Batacchi ha scritto: ↑02/04/2021, 19:54In questo documentario, l'elemento vincente è che l'autore e regista è partito per fare il classico film su quanto siano a rischio gli oceani per la plastica, ma poi, quasi come la risoluzione di un caso di omicidio, scopre via via elementi che deviano dall'idea originaria, andando ad affrontare problemi che sono molto più catastrofici dell'inquinamento da microplastiche. L'autore non ha alcuna tesi, anzi, sembra imparare e approfondire sempre nuove cose durante la narrazione. Si parte dalla plastica, arrivando a quella che viene chiamata come "blood shrimps", enormemente più grave dei diamanti di sangue in termini di vite umane, eppure tutto taciuto. Capitolo a cui viene dato meno spazio per paura di lasciarci la pelle.
Per me un gran lavoro che non segue il solito canovaccio sull'uomo bianco cattivo e avido. Anche perché qui viene fuori l'uomo, come specie, più che l'occidente o l'oriente cattivo che diffonde virus.
p.s.
e, no, i documentari a tesi non sono la regola ma la pessima eccezione.
il fatto che vi siate abituati a questo tipo di visione è perché hanno spacciato quelli di michael moore come fossero "documentari"... seee!
Documentari veri, per esempio: quello su maradona di Asif Kapadia chè non dà nessuna soluzione, ricetta, indicazione, morale.
te lo fa vedere lì. nudo e crudo com'era. inclusa quella scena pazzesca in cui lo imbottiscono di roba per farlo andare avanti che nemmeno i cavalli.