Siamo alla resa dei conti, i leghisti non poi cosi diversi dagli altri. I soliti giochi di potere, hanno la corrente Bossi e la corrente Maroni. Come la DC di una volta con le varie correnti (Fanfani, Andreotti, Donat-Cattin).
Il nodo del contendere è la successione di Renzo Bossi (Il mitico Trota) al padre. Il "cerchio magico" vuole mantenere il controllo sul partito. Non è un mistero che Bossi padre veda in futuro il Trota al suo posto. Non voglio difendere il Trota, che è un ritardato mentale, ma le voci sui presunti festini a base di droga ed escort sono frutto dei Maroniani. Se ne era parlato in questa puntata: http://www.presadiretta.rai.it/dl/porta ... c6c9a.html
Lo scontro era già emerso durante le recenti votazioni a Varese: i Maroniani infatti vantano un certo appoggio a livello di comuni e province (amministrazioni locali).
Che scontro e che livello, uno è un musicista fallito che si è riciclato in politica, l'altro un poveraccio che dopo l'ictus dovrebbe stare a riposo e magari in clinica e che viene usato per il suo carisma passato che fa cosi facile presa sui beoni leghisti. Poi è un bravo papà e cerca di aiutare il figlio sfortunato.
Maroni è piu' pericoloso e infido di Bossi, quindi speriamo in una bella scissione. Ci sarà una Rifondazione Padana?
Missione di Radio Padania a Lourdes “La Madonna sostiene l’identità padana”
Il 31 dicembre l'emittente radiofonica leghista ha mandato in onda uno 'specialino' sul viaggio al Santuario. Perché? Per chiedere a Maria - che capisce il bergamasco - di riconoscere l'amata Padania
Delegazioni di leghisti a Lourdes per chiedere alla Madonna il riconoscimento della Padania. Perché l’Immacolata capisce tutte le lingue, idiomi lombardi inclusi. La prova? E’ apparsa a una bambina a cui ha parlato in bergamasco. Per i militanti del Carroccio, poi, la cittadina francese è la meta di pellegrinaggio prediletta, a differenza di Roma che è ormai caduta nella mani di Satana. Tutto questo è andato in onda il 31 dicembre da Radio Padania.
La registrazione è stata segnalata su L’AntiComunitarista, il blog di Daniele Sensi dove è stato postato l’intervento di Andrea Rognoni, l’inviato della radio del Carroccio. Rognoni si era già distinto in passato per avere definito il terremoto in Abruzzo un “segno profetico dell’imminente islamizzazione dell’Europa”, dichiarato che “Anna Frank non è una santa e crepi con Satana chi ci accusa di moralismo” e invitato i padani a recarsi alla Malpensa “alla ricerca del Sacro Graal” lo scorso luglio . “Siamo in giro per il mondo – spiega in collegamento Rognoni – per uno specialino di 20 minuti da Lourdes” che “sta bene come luogo di elezione perché siamo durante le cosiddette feste di Natale”. Nonostante, osserva, alcuni preferiscano passarle “sulle piste da sci di qualche località montana padano alpina deturpata dalle strutture turistiche”. L’inviato è insieme a una delegazione di militanti per avanzare alla Madonna richieste spirituali a sostegno dell’identità padana. “Maria – spiega – non sta a guardare in faccia soltanto agli stati nazione, alle proterve realtà raffigurate dalle capitali effettive riconosciute da Strasburgo e Bruxelles, ma in qualche modo volge il suo sguardo pietoso anche verso la Padania che non è stata ancora riconosciuta ufficialmente”, prosegue. E si augura un futuro in cui gli idiomi padani siano importanti quanto le lingue nazionali. Con l’aiuto della Madonna, ovviamente. “Chissà che non ci sia un cartello – dice – che riporti il ‘Padre nostro’ in lingua lombarda, veneta, piemontese emiliana” perché Maria “volge lo sguardo comprensivo anche verso queste realtà”.
tiffany rayne ha scritto:Che scontro e che livello, uno è un musicista fallito che si è riciclato in politica, l'altro un poveraccio che dopo l'ictus dovrebbe stare a riposo e magari in clinica e che viene usato per il suo carisma passato che fa cosi facile presa sui beoni leghisti. Poi è un bravo papà e cerca di aiutare il figlio sfortunato.
Maroni è piu' pericoloso e infido di Bossi, quindi speriamo in una bella scissione. Ci sarà una Rifondazione Padana?
di scissioni la lega ne ha subite tante nella sua storia e sono tutte fallite perché Bossi È la lega
Quanto a Maroni si è montato la testa pensando di essere un grande politico quando invece è stato "solo" un bravo ministro, un travet della P.A., niente a che vedere con la politica.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
tiffany rayne ha scritto:Che scontro e che livello, uno è un musicista fallito che si è riciclato in politica, l'altro un poveraccio che dopo l'ictus dovrebbe stare a riposo e magari in clinica e che viene usato per il suo carisma passato che fa cosi facile presa sui beoni leghisti. Poi è un bravo papà e cerca di aiutare il figlio sfortunato.
Maroni è piu' pericoloso e infido di Bossi, quindi speriamo in una bella scissione. Ci sarà una Rifondazione Padana?
di scissioni la lega ne ha subite tante nella sua storia e sono tutte fallite perché Bossi È la lega
Quanto a Maroni si è montato la testa pensando di essere un grande politico quando invece è stato "solo" un bravo ministro, un travet della P.A., niente a che vedere con la politica.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
Il nodo del contendere è molto semplice, non credo sia necessario essere dei raffinati politologi per comprendere quanto sta accadendo.
Il punto di partenza da ci muovere richiede un piccolo salto nel tempo all'indietro: più precisamenet a quando U. Bossi cedette il logo della Lega Nord a Silvio Berlusconi, ottenendone in cambio la remissione delle querele che Silvio aveva presentato contro di lui, una fedeltà politica assoluta e un sostanzioso contributo economico (si vocifera, intorno agli 80 miliardi di vecchie lire).
La Lega Nord da allora NON esiste più politicamente: basti dire, a titolo esemplificativo della dioendenza di Bossi da Silvio, che il logo della Lega Nord (Alberto da Giussano che impugna lo spadone) viene concesso, in comodato d'uso gratuito, da Silvio alla Lega Nord di volta in volta in occasione dei comizi elettorali.
Di qui il totale appiatimento della Lega Nord su posizioni contrarie al sentire comune della base popolare leghista (che, di base, è fascisteggiante) ... i voti a favore di C. Previti, M. Dell'Utri, M. Milanese e N. Cosentino, tanto per citare i casi più eclatanti.
Maroni ed i maroniani - che queste cose le sanno bene - sono stufi di dovere giustificare votazioni e pubbliche difese così lontane dal sentire comune e profondo della base leghista: loro non hanno tratto alcun vantaggio dal pactum sceleris tra Bossi e Berlusconi.
Di qui il redde rationem finale tra bossiani e maroniani.
Comunque l'ultima vicenda dimostra che l'asse Berlusconi-Bossi è sempre ben saldo, il senatur fa solo una commedia (tendente alla farsa) per farlo diventare di nuovo duro alla base leghista. Altro che da ora opposizione dura e pura contro il sistema.
La Lega fa parte di questo sistema, senza non potrebbe sopravvivere. Come Di Pietro, se gli togli Berlusconi che senso avrebbe un Di Pietro politico? Non esisterebbe proprio.