L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
Ma davvero credi sia meglio che 1 persona sola decida il destino di tutti, piuttosto che il 51% sul resto?
Ma davvero credi che l'autoritarismo sia meglio dell'autorevolezza?
Ma davvero credi che l'assolutismo sia meglio del pluralismo?
Non sarà la forma di governo migliore, ma è quella che permette a te (e a tanti altri) di dire parecchie minchiate.
Non intervengo mai, ma ogni tanto passo di qua e leggo e osservo come il vento autoritario aumenti ogni giorno sempre più, e con essa la voglia di usare il potere manganellando invece di dialogare con chi non la pensa come te.
Ascò Giorgio, te lo chiedo per piacere pensa a fare di più quello che sai fare meglio, sfondare culi, ti preferisco in questa versione.
Si confonde spesso la democrazia intesa come "governo della maggioranza" con lo "stato di diritto", che è stato al contrario la grande rivoluzione culturale degli ultimi secoli ed è lo scheletro su cui si regge il sistema politico e istituzionale in cui viviamo e grazie al quale possiamo criticare e perculare quello stesso sistema*. È una realtà fragile e contaminabile ma paradossalmente più resiliente dell'assolutismo, perché la Storia dimostra che prima o poi questi cadono. È facile capire perché: spesso si basano sul carismo (o la crudeltà) di una persona sola, che cade quando si scontra con un tiranno più forte. I regimi "diversamente" democratici che durano di più sono quelli basati sul partito, quindi un ampio insieme di persone che riesce ad avere un controllo sulla burocrazia e quindi sull'amministrazione statale come dimostra il caso della Cina ma per farlo devono essi stessi aprirsi all'esterno, come dimostra sempre nel caso cinese l'apertura al capitalismo e obtorto collo ad Internet al netto delle censure statali. Voler mettere in discussione lo stato di diritto di matrice liberale e sociale così come nato dalle ceneri della WW2 non significa voler andare avanti, ma in realtà andare indietro. Signore, ci abbiamo già provato e non ha funzionato! (cit. Waylon Smithers)
* si pensi alla celebre frase di Vittorio Foa a Giorgio Pisanò
Mi ritrovo nelle parole di Floppy, che come sempre dimostra di essere più fresco di letture di noi cariatidi
Cosa sia la democrazia è domanda che solo apparentemente prevede una risposta semplice. Si può dire che sia libera scelta dei propri rappresentanti, un sistema di contrappesi tra diversi poteri, la possibilità di esprimere liberamente la propria opinione o di fare libera impresa.
Però se prendo solo questi tre aspetti mi sento meno certo di quanto non si immagini, perché nella storia ciò non ha impedito di fare danni (pensiamo a fascismo e nazismo frutto di libere elezioni).
Insomma, che da qualche anno le democrazie siano oggetto di ripensamento non mi pare così scandaloso ecco....
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Insomma, che da qualche anno le democrazie siano oggetto di ripensamento non mi pare così scandaloso ecco....
Questo perché quando diminuisce il benessere e le certezze che abbiamo tendono a ridursi subentra il bisogno direi ancestrale di una figura "forte", un capo popolo o un gruppo di "brave persone" (cit. estdipendente) che possa navigarci attraverso i mari tempestosi di qualunque cosa ci stia rovinando i "bei vecchi tempi". E non importa sapere quale sia questa novità: può essere l'emergere di nuove potenze politiche, una scissione religiosa, una pandemia, un disastro naturale, improvvise innovazioni scientifiche che finiscono per alterare anche in modo drammatico costumi, usi e abitudini. In ogni caso la tendenza "umana, troppo umana" (cit. Nietzsche) è quella di ripiegarsi prima non dico di accettare - mica è detto che il nuovo sia meglio a prescindere - ma almeno di comprendere. Eppure non sono passati tanti anni da quando in Italia e in altri Paesi sono iniziati a cicciare fuori partiti "antisistema" che promettevano di risolvere tutto in pochi anni, di "sbattere i pugni sul tavolo" nei palazzi dove albergano le "élite della plutocrazia" e così via. Risultato? Tutta aria fritta, tutta metafisica inapplicabile basata su cazzate o distorsioni cognitive, che trovavano un catalizzatore formidabile nella combinazione tra un sentire comune che è quello che è e la necessità di avere risposte semplici e immediate visto che aprire un libro è troppo faticoso. Però la realtà la fuori non cambia, così come non cambia il fatto che non dittatura non si sta meglio che in democrazia, anzi. Però in democrazia puoi dire che ritieni che staresti meglio in dittatura, anzi ha pieno diritto di dirlo e scriverlo su forum e social anche più e più volte.
una societa' cosi' divisa non e' una bella societa'
- Elezioni regionali in Sardegna. Sardegna, non le politiche nazionali;
- È andato a votare un sardo su due, più o meno;
- La Todde ha vinto per poche migliaia di voti;
- La legge elettorale, una roba strana di cui nessuno si ricorda ma che è la più importante quando si parla di elezioni, prevede sbarramenti e premi di maggioranza per cui stai sicuro che ci sarà un effetto deformante sul risultato: https://temi.camera.it/leg19/dossier/OC ... degna.html
Tranquillo che cinquant'anni fa la società era molto più divisa di adesso, e c'era anche chi metteva mano alla pistola.
una societa' cosi' divisa non e' una bella societa'
- Elezioni regionali in Sardegna. Sardegna, non le politiche nazionali;
- È andato a votare un sardo su due, più o meno;
- La Todde ha vinto per poche migliaia di voti;
- La legge elettorale, una roba strana di cui nessuno si ricorda ma che è la più importante quando si parla di elezioni, prevede sbarramenti e premi di maggioranza per cui stai sicuro che ci sarà un effetto deformante sul risultato: https://temi.camera.it/leg19/dossier/OC ... degna.html
Tranquillo che cinquant'anni fa la società era molto più divisa di adesso, e c'era anche chi metteva mano alla pistola.
La polarizzazione creata dalla propaganda (qui' in occidente) e' un passo indietro. Con la guerra in ucraina secondo me stiamo solo peggiorando le cose.
L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
Primo punto: non è una ricerca su quanto o perché la società sia divisa, ma sulle opinioni delle persone in merito a quanto secondo loro sia divisa la società.
Punto secondo: l'Italia non mi sembra il Paese messo peggio, anzi.
Insomma, che da qualche anno le democrazie siano oggetto di ripensamento non mi pare così scandaloso ecco....
Questo perché quando diminuisce il benessere e le certezze che abbiamo tendono a ridursi subentra il bisogno direi ancestrale di una figura "forte", un capo popolo o un gruppo di "brave persone" (cit. estdipendente) che possa navigarci attraverso i mari tempestosi di qualunque cosa ci stia rovinando i "bei vecchi tempi". E non importa sapere quale sia questa novità: può essere l'emergere di nuove potenze politiche, una scissione religiosa, una pandemia, un disastro naturale, improvvise innovazioni scientifiche che finiscono per alterare anche in modo drammatico costumi, usi e abitudini. In ogni caso la tendenza "umana, troppo umana" (cit. Nietzsche) è quella di ripiegarsi prima non dico di accettare - mica è detto che il nuovo sia meglio a prescindere - ma almeno di comprendere. Eppure non sono passati tanti anni da quando in Italia e in altri Paesi sono iniziati a cicciare fuori partiti "antisistema" che promettevano di risolvere tutto in pochi anni, di "sbattere i pugni sul tavolo" nei palazzi dove albergano le "élite della plutocrazia" e così via. Risultato? Tutta aria fritta, tutta metafisica inapplicabile basata su cazzate o distorsioni cognitive, che trovavano un catalizzatore formidabile nella combinazione tra un sentire comune che è quello che è e la necessità di avere risposte semplici e immediate visto che aprire un libro è troppo faticoso. Però la realtà la fuori non cambia, così come non cambia il fatto che non dittatura non si sta meglio che in democrazia, anzi. Però in democrazia puoi dire che ritieni che staresti meglio in dittatura, anzi ha pieno diritto di dirlo e scriverlo su forum e social anche più e più volte.
Dipende. Se la dittatura ti riempe la pancia per la maggioranza è meglio la dittatura
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Dipende. Se la dittatura ti riempe la pancia per la maggioranza è meglio la dittatura
Può farlo a breve termine, non a lungo. A un certo punto non sarà più sufficiente riempire la pancia ma occorrerà creare le basi per sviluppo, crescita, innovazione e benessere che sono i veri pilastri di un Paese degno di questo nome. Una dittatura non può farlo per definizione essendo una sorta di bastione nazionale e morale contro la "corruzione" che c'è al di fuori. Basti pensare a quelle del Novecento: crollate quasi tutte, o sotto i colpi della guerra da lo stesse scatenate (fascismo e nazismo) o perché come l'URSS implose sotto il peso della propria pesantezza burocratica, della mancanza di contatto con la realtà e della concorrenza economica spietata con il capitalismo, che con tutti i suoi difetti e le disuguaglianze che produceva e produce è anche quello che ci permette ancora di reggerci in piedi. Sei un liberale, lo dovresti sapere meglio di me.
Inoltre, come già dissi in passato, in democrazia se non ti piace un leader lo mandi via alle elezioni. Tanto per fare un esempio concreto: se gli americani pensano che Biden sia diventato una sciagura, voteranno Trump. Nel 2028, se ritengono che Trump sia stato ancora peggiore lo manderanno via in favore dell'avversario e così via. Tutto questo restando dentro la cornice dello stato di diritto; alterare quella presuppone a mio avviso intenzioni malevole e non va confusa con la semplice "sburocratizzazione", termine peraltro fumoso.
Eh si era partita più cauta e non mi dispiaceva. Ha fatto un comizio a Cagliari che sembrava Renzi ma anche meno simpatica
Tu sei sempre convinto che terminerà il mandato?
Finché Salvini conta come il 2 di coppe con briscola bastoni si
E poi il cdx ha preso metà dei voti in Sardegna ma ha scelto un candidato del cazzo. Anche l'Abruzzo può finire cosi
L'ultimo sondaggio (immediatamente precedente al voto sardo) dava il centrodestra in vantaggio dell 0.8%. Qui il campo è sterminato, dai transfughi di Forza Italia a Rifondazione comunista e oltre.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Primo punto: non è una ricerca su quanto o perché la società sia divisa, ma sulle opinioni delle persone in merito a quanto secondo loro sia divisa la società.
Punto secondo: l'Italia non mi sembra il Paese messo peggio, anzi.
Me è irrilevante se sia divisa oppure no se il voto è l’espressione di un elettorato che pensa che lo sia
Di fatto lo è o lo diventa
L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.