Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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giorgiograndi
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6361 Messaggio da giorgiograndi »

“ La donna nella scena 2 dovrebbe capire che quella affermazione non è un complimento, è un controllo, è una indicazione di non andare fuori truccata. Magari lei si sente sminuita e pensa di non essere brava nemmeno a truccarsi, magari sa che non deve farlo arrabbiare e dice dopotutto ha detto che gli piaccio. Magari si confida con una persona al lavoro che è troglodita come il marito e le dice “ Come può minare la tua autostima se ti dice che gli piaci già al naturale. Aveva senso al contrario cioè "truccati che sei più bella".”

Voi siete fuori come dei balconi.
Avete bisogno di un bravo psicologo tanto quanto il marito e la moglie della scena 2 e 3.
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Django
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6362 Messaggio da Django »

Billy Drago ha scritto:
05/12/2025, 22:49
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Ma sì, dai. Io chiamerei il centro anti violenza anche se mi chiedessero cosa c'è stasera per cena o se ho dato da mangiare al gatto. Tanto ormai vale tutto.

Geisha, tu ti fumi roba buona davvero. Riesci ad inserire una minchiata in un contesto serio, rovinando entrambe :lol:
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Gargarozzo
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6363 Messaggio da Gargarozzo »

questo discorso si articola sotto vari livelli.

Sul discorso giuridico non aggiungo altro, e quindi dico solo 2 parole, probabilmente fuori contesto: se una persona si sente minacciata/offesa, ci sono vari livelli di intensità del percepito, e quanto questa intensità sia evidente ad altre persone dipende molto da quanto la persona che si sente minacciata/offesa si sia fatta comprendere, accettando che la propria percezione in molti casi non è condivisa.

Detto ciò, non fa mai male, specialmente in contesti relazionali, farsi delle domande: quello che dico/faccio (mentre lo sto facendo) che percezione sta creando nell'altra persona?
Oppure, dopo: quello che ho detto/ho fatto, che percezione e che reazione ha creato nell'altra persona?

Non si tratta di criminalizzare niente, ma farsi delle domande, mettere in discussione le proprie certezze, senza per questo accettare la visione dell'altro acriticamente.
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Billy Drago
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6364 Messaggio da Billy Drago »

# NO AL PATRIARCATO

@odioicinefili:
il vostro problema è che percepite la vostra eterosessualità semplicemente come un orientamento e non come un'istituzione politica che regge il gioco al patriarcato. l'eterosessualità esiste perché esiste il patriarcato, sono due facce della stessa medaglia. la prima è

fondamentalmente un'arma di cui si serve il patriarcato per tenere sotto controllo le donne. il modo in cui vivete il vostro amore per gli uomini è intrinsecamente patriarcale ed è basato su uno squilibrio di potere che non vi permetterà mai di vivere una relazione basata su

equità e rispetto e amore, perché sotto il patriarcato l'amore etero non esiste. per questo il separatismo è così temuto e allo stesso tempo così rivoluzionario, perché nel momento in cui decidete di eliminare gli uomini dalla vostra vita il patriarcato perde automaticamente un

po' del controllo che esercitava su di voi. ed è questo che intendiamo quando diciamo che non potete essere femministe se non siete separatiste, come potete abbracciare la lotta femminista e la battaglia contro al patriarcato se ne siete completamente in balia? perché negli spazi

femministi si parla di decostruire l'eterosessualità? (che non vuol dire costringervi a diventare lesbiche) perché solo allontanandovi da certi meccanismi potrete capirli appieno. in una società patriarcale l'eterosessualità non sarà mai semplicemente un orientamento sessuale ma

un'istituzione politica ben definita.

ed è proprio per questo che le lesbiche sono così ostracizzate e discriminate, perché rappresentano una fetta (piccola) di popolazione a cui l'istituzione politica eterosessuale non può arrivare.

detto questo nessuna vi sta obbligando ad essere lesbiche (il lesbismo è una benedizione, non una scelta) nessuna vi sta obbligando a rinunciare agli uomini, sono riflessioni femministe che rimangono su questo social e non influenzano la vostra vita di una virgola. però il fatto

che siate sempre così piccate ogni volta che si portano riflessioni del genere significa che in fondo in fondo la verità la sapete pure voi e vi dà alquanto fastidio vedere donne che riescono a vivere senza uomini mentre voi ne siete completamente in balia
❤️

https://x.com/odioicinefili/status/1996215478214127809

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Django
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6365 Messaggio da Django »

Gargarozzo ha scritto:
06/12/2025, 12:18
Detto ciò, non fa mai male, specialmente in contesti relazionali, farsi delle domande: quello che dico/faccio (mentre lo sto facendo) che percezione sta creando nell'altra persona?
Oppure, dopo: quello che ho detto/ho fatto, che percezione e che reazione ha creato nell'altra persona?
Esatto. Questo deve essere un mantra, a qualsiasi livello.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6366 Messaggio da SoTTO di nove »

GeishaBalls ha scritto:
06/12/2025, 6:53
SoTTO di nove ha scritto:
06/12/2025, 0:38
Come può minare l'autostima di una donna se gli dici che ti piace già al naturale. Aveva senso al contrario cioè "truccati che sei più bella".
Va spiegata, evidentemente,
La frase è un esempio di controllo del marito sulla moglie. Prova a immaginare il contesto.

Scena 1 Al mattino, la donna è appena sveglia, il marito portandole la colazione le dice “sei bella appena alzata, tutta spettinata e senza trucco, mi piaci così”

Scena 2 La donna al mattino ha fatto la lavatrice, pulito il bagno, raccolto i calzini per casa, preparato la colazione al dolce suono delle scorregge del marito che si sveglia. Lui, senza un buongiorno, si è mangiato la colazione e si è rallegrato della conquista del Donbass dicendo “darei due Mattarella per mezzo Putin”. Arriva in bagno con la gazzetta di ieri e la sigaretta in bocca, si gratta il culo e poi annusandosi le dita e dice alla moglie che si trucca per andare fuori: “perché ti stai truccando? a me piaci anche così”

La donna nella scena 2 dovrebbe capire che quella affermazione non è un complimento, è un controllo, è una indicazione di non andare fuori truccata. Magari lei si sente sminuita e pensa di non essere brava nemmeno a truccarsi, magari sa che non deve farlo arrabbiare e dice dopotutto ha detto che gli piaccio. Magari si confida con una persona al lavoro che è troglodita come il marito e le dice “ Come può minare la tua autostima se ti dice che gli piaci già al naturale. Aveva senso al contrario cioè "truccati che sei più bella".

La donna della scena 1 lo ha capito che era un complimento
Il manifesto non fa questa differenza. Dice sostanzialmente che quella frase è SEMPRE violenza. Punto. Non è inventandoti delle situazioni estreme che puoi cambiare le carte in tavola.
L'hanno scritto male o pensano che sia SEMPRE così? Io su chi ha scritto il manifesto non ho dubbi, per loro è SEMPRE così. Te stai solo facendo il giustificatore. (che come sappiamo è il tuo secondo nome)


P.s. Se un troglodita del genere comunque gl dice che non ha bisogno di truccarsi perchè a lui piaci anche così rimane un complimento. Fatto da un troglodita ma complimento rimane. La frase sbagliata sarebbe un imperativo: "Non ti truccare, a me piaci così". Ecco in questo caso andrebbe valutato il contesto di quella frase. (che può andare dalla semplice ignorantaggine del marito che si esprime male nonostante volesse fare un complimento fino al tentativo di pieno controllo della moglie impedendogli di truccarsi)
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6367 Messaggio da giorgiograndi »

Billy Drago ha scritto:
06/12/2025, 13:19
# NO AL PATRIARCATO

@odioicinefili:
il vostro problema è che percepite la vostra eterosessualità semplicemente come un orientamento e non come un'istituzione politica che regge il gioco al patriarcato. l'eterosessualità esiste perché esiste il patriarcato, sono due facce della stessa medaglia. la prima è

fondamentalmente un'arma di cui si serve il patriarcato per tenere sotto controllo le donne. il modo in cui vivete il vostro amore per gli uomini è intrinsecamente patriarcale ed è basato su uno squilibrio di potere che non vi permetterà mai di vivere una relazione basata su

equità e rispetto e amore, perché sotto il patriarcato l'amore etero non esiste. per questo il separatismo è così temuto e allo stesso tempo così rivoluzionario, perché nel momento in cui decidete di eliminare gli uomini dalla vostra vita il patriarcato perde automaticamente un

po' del controllo che esercitava su di voi. ed è questo che intendiamo quando diciamo che non potete essere femministe se non siete separatiste, come potete abbracciare la lotta femminista e la battaglia contro al patriarcato se ne siete completamente in balia? perché negli spazi

femministi si parla di decostruire l'eterosessualità? (che non vuol dire costringervi a diventare lesbiche) perché solo allontanandovi da certi meccanismi potrete capirli appieno. in una società patriarcale l'eterosessualità non sarà mai semplicemente un orientamento sessuale ma

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ed è proprio per questo che le lesbiche sono così ostracizzate e discriminate, perché rappresentano una fetta (piccola) di popolazione a cui l'istituzione politica eterosessuale non può arrivare.

detto questo nessuna vi sta obbligando ad essere lesbiche (il lesbismo è una benedizione, non una scelta) nessuna vi sta obbligando a rinunciare agli uomini, sono riflessioni femministe che rimangono su questo social e non influenzano la vostra vita di una virgola. però il fatto

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6368 Messaggio da Floppy Disk »

GeishaBalls ha scritto:
06/12/2025, 6:53
Scena 2 La donna al mattino ha fatto la lavatrice, pulito il bagno, raccolto i calzini per casa, preparato la colazione al dolce suono delle scorregge del marito che si sveglia. Lui, senza un buongiorno, si è mangiato la colazione e si è rallegrato della conquista del Donbass dicendo “darei due Mattarella per mezzo Putin”. Arriva in bagno con la gazzetta di ieri e la sigaretta in bocca, si gratta il culo e poi annusandosi le dita e dice alla moglie che si trucca per andare fuori: “perché ti stai truccando? a me piaci anche così”
Tolto l'accenno al Donbass (o Dombass) che non ha nulla a che fare con questo argomento e sembra quasi suggerire una convergenza tra comportamenti e visioni politiche, il problema è che se lo scenario è quello da te descritto, probabilmente la povera moglie ha già qualche livido sul viso o sul corpo o è molto vicina ad averli, e magari si sta anche ripetendo "lui mi ama, sono io quella che deve migliorare". La frase oggetto del manifesto nasce e viene detta per elogiare affettuosamente la propria compagna, amica o amante che dir si voglia e trasformarla in una delle tante clave del "patriarcato" è un'operazione intellettualmente disonesta, oltre che profondamente ignorante.
I'm a humanist. Maybe the last humanist.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6369 Messaggio da giorgiograndi »

M poi la cosa ridicola solo “i calzini per casa”. Un uomo che lascia i calzini per casa ha avuto una mamma che non l’ha educato. Se mettevo nel bidone dei vestiti da lavare i calzini senza rivoltarli nel verso giusto, al sabato mattina, quando mia madre faceva là lavatrici, finivo in castigo per tutto il weekend. L’idea che i calzini li lasciavo in giro, non era nemmeno computabile

Tutti sti “patriarchi” odierni (che poi la figura del patriarca in genere in Italia non esiste da almeno una generazione) sono figli di uomini che lavoravano dal mattino alla sera e di donne molto spesso casalinghe che avevano il compito di educare quei ragazzini.
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Se dici a una donna che ti piace struccata è un problema, se dici a una donna che si dovrebbe truccare è un problema. Praticamente con ste donne non bisogna più nemmeno parlarci.

Gente da tso
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6370 Messaggio da Billy Drago »

PORTATE I SALI ALLE TURBO-FEMMINISTE

QUEL VECCHIO PATRIARCA DI CRISTIANO RONALDO È TORNATO A PARLARE DEI TALENTI DELLA FUTURA MOGLIE, GEORGINA RODRIGUEZ:
“SI PRENDE CURA DI ME, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA. IO NON RIUSCIREI A FARE BENE COME LEI, GLI UOMINI IN GENERALE NON RIUSCIREBBERO”

– E INFATTI DAVANTI A COTANTA DEVOZIONE, IL CALCIATORE SPOSERÀ LA MODELLA LA PROSSIMA ESTATE:
“OLTRE ALLE SUE QUALITÀ FISICHE MI PIACE PERCHÈ MI CAPISCE, È L’UNICA PERSONA CHE DESIDERO...”
https://www.dagospia.com/sport/cristian ... non-456083
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6371 Messaggio da SoTTO di nove »

Il braccio è in posizione congrua.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6372 Messaggio da GeishaBalls »

SoTTO di nove ha scritto:
06/12/2025, 17:49
GeishaBalls ha scritto:
06/12/2025, 6:53
SoTTO di nove ha scritto:
06/12/2025, 0:38
Come può minare l'autostima di una donna se gli dici che ti piace già al naturale. Aveva senso al contrario cioè "truccati che sei più bella".
Va spiegata, evidentemente,
La frase è un esempio di controllo del marito sulla moglie. Prova a immaginare il contesto.

Scena 1 Al mattino, la donna è appena sveglia, il marito portandole la colazione le dice “sei bella appena alzata, tutta spettinata e senza trucco, mi piaci così”

Scena 2 La donna al mattino ha fatto la lavatrice, pulito il bagno, raccolto i calzini per casa, preparato la colazione al dolce suono delle scorregge del marito che si sveglia. Lui, senza un buongiorno, si è mangiato la colazione e si è rallegrato della conquista del Donbass dicendo “darei due Mattarella per mezzo Putin”. Arriva in bagno con la gazzetta di ieri e la sigaretta in bocca, si gratta il culo e poi annusandosi le dita e dice alla moglie che si trucca per andare fuori: “perché ti stai truccando? a me piaci anche così”

La donna nella scena 2 dovrebbe capire che quella affermazione non è un complimento, è un controllo, è una indicazione di non andare fuori truccata. Magari lei si sente sminuita e pensa di non essere brava nemmeno a truccarsi, magari sa che non deve farlo arrabbiare e dice dopotutto ha detto che gli piaccio. Magari si confida con una persona al lavoro che è troglodita come il marito e le dice “ Come può minare la tua autostima se ti dice che gli piaci già al naturale. Aveva senso al contrario cioè "truccati che sei più bella".

La donna della scena 1 lo ha capito che era un complimento
Il manifesto non fa questa differenza. Dice sostanzialmente che quella frase è SEMPRE violenza. Punto. Non è inventandoti delle situazioni estreme che puoi cambiare le carte in tavola.
L'hanno scritto male o pensano che sia SEMPRE così? Io su chi ha scritto il manifesto non ho dubbi, per loro è SEMPRE così. Te stai solo facendo il giustificatore. (che come sappiamo è il tuo secondo nome)


P.s. Se un troglodita del genere comunque gl dice che non ha bisogno di truccarsi perchè a lui piaci anche così rimane un complimento. Fatto da un troglodita ma complimento rimane. La frase sbagliata sarebbe un imperativo: "Non ti truccare, a me piaci così". Ecco in questo caso andrebbe valutato il contesto di quella frase. (che può andare dalla semplice ignorantaggine del marito che si esprime male nonostante volesse fare un complimento fino al tentativo di pieno controllo della moglie impedendogli di truccarsi)
Certo che non è SEMPRE così, hai ragione, ma il manifesto non è mica un trattato di sociologia, è un messaggio alle donne che sono manipolate perché riconoscano messaggi a rischio.

E poi sveglia anche te, non è mica la frase “mi piaci” che è sbagliata, è la parte “che ti trucchi a fare”

Un messaggio “mi piaci senza trucco” sarebbe sicuramente d’amore quando la donna lo è senza trucco, non mentre si sta truccando. Quello potenzialmente è un messaggio di controllo, che dice: non sono contento quando ti trucchi, mi sento in diritto di dirti se fai bene o no a truccarti, non mi interessa se tu donna hai deciso di truccarti, tu hai sbagliato ed io te lo dico. Potenzialmente, non sempre

Le donne che sono state o tornate insieme a uomini ripetutamente violenti, manipolativi, controllanti si erano fidati del messaggio “lo fa perché mi ama troppo” . Il manifesto esagera, come fanno le forme di propaganda, ed è disturbante perché frasi così le abbiamo dette anche noi

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#6373 Messaggio da GeishaBalls »

Floppy Disk ha scritto:
06/12/2025, 20:42
GeishaBalls ha scritto:
06/12/2025, 6:53
Scena 2 La donna al mattino ha fatto la lavatrice, pulito il bagno, raccolto i calzini per casa, preparato la colazione al dolce suono delle scorregge del marito che si sveglia. Lui, senza un buongiorno, si è mangiato la colazione e si è rallegrato della conquista del Donbass dicendo “darei due Mattarella per mezzo Putin”. Arriva in bagno con la gazzetta di ieri e la sigaretta in bocca, si gratta il culo e poi annusandosi le dita e dice alla moglie che si trucca per andare fuori: “perché ti stai truccando? a me piaci anche così”
Tolto l'accenno al Donbass (o Dombass) che non ha nulla a che fare con questo argomento e sembra quasi suggerire una convergenza tra comportamenti e visioni politiche, il problema è che se lo scenario è quello da te descritto, probabilmente la povera moglie ha già qualche livido sul viso o sul corpo o è molto vicina ad averli, e magari si sta anche ripetendo "lui mi ama, sono io quella che deve migliorare". La frase oggetto del manifesto nasce e viene detta per elogiare affettuosamente la propria compagna, amica o amante che dir si voglia e trasformarla in una delle tante clave del "patriarcato" è un'operazione intellettualmente disonesta, oltre che profondamente ignorante.
Come detto sopra, la frase vera è “che ti trucchi a fare” non “mi piaci”. Il contesto vero è lei che decide (di truccarsi) e lui dice “perché fai questa cosa, so io cosa è meglio per te”.

E poi il Donbass c’entra, è per dire che anche persone profonde e amanti della pace possono essere dei mariti controllanti e manipolativi

Ricordiamo poi che stiamo parlando di un manifesto che dia la sveglia a qualcuno in fase di negazione della realtà. E poi il tipo di messaggio “so io cosa è meglio per te, mi sento in diritto di correggerti e mi offendo se non lo fai” è anche femminile. Sono forme di controllo e rassicurazione tramite il controllo

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