CONCILI ECUMENICI SOLO COLPI DI STATO?
Poi per chi è fresco di liceo classico e molto masochista:Primo concilio di Nicea (325): condannò l'arianesimo e il quartodecimanesimo, adottò il simbolo niceno;
Concilio di Costantinopoli I (381): formulò definitivamente il simbolo niceno-costantinopolitano e vietò ulteriori modifiche senza il consenso di un concilio ecumenico;
Concilio di Efeso (431): condannò il nestorianesimo e il pelagianesimo, adottò il titolo di Theotokos ("Madre di Dio") in riferimento a Maria, madre di Gesù;
Secondo concilio di Efeso (449): condannò il nestorianesimo. Il patriarca Dioscoro di Alessandria dichiarò ortodosso Eutiche;
Concilio di Calcedonia (451): condannò la dottrina di Eutiche (monofisismo), affermò le due nature in Cristo, l'umana e la divina, adottò il Credo calcedoniano;
Concilio di Costantinopoli II (553): confermò delle dottrine accettate nei precedenti concili, condannò di nuovi testi ariani, nestoriani e monofisiti, promulgò la formula Theopaschite;
Concilio di Costantinopoli III (680-681): condannò il monotelismo e affermò che Cristo possiede volontà umana e divina;
Concilio di Costantinopoli IV (691), detto anche Quinsextium ("quinto e sesto") o Concilio in Trullo: si trattò di un concilio a carattere amministrativo che stabilì alcuni canoni di importanza locale e principi di disciplina ecclesiastica;
Concilio di Costantinopoli V (754), detto anche Concilio di Hieria: condannò l'iconodulia;
Concilio di Nicea II (787): condannò l'iconoclastia, ripristinò la venerazione delle icone;
Concilio di Costantinopoli VI (869-870): dispose la deposizione del patriarca Fozio di Costantinopoli, atto non riconosciuto dalle Chiese orientali;
Concilio di Costantinopoli VII (879-880): ristabilì Fozio come patriarca di Costantinopoli, anatemizzò le alterazioni al Credo niceno-costantinopolitano e condannò l'uso del filioque.
Concilio Lateranense I (1123);
Concilio Lateranense II (1139);
Concilio Lateranense III (1179);
Concilio Lateranense IV (1215);
Concilio di Lione I (1245);
Concilio di Lione II (1274);
Concilio di Vienne (1311-1312);
Concilio di Costantinopoli VIII (1341-1351): accettò la teologia esicastica secondo Gregorio Palamas e condannò il filosofo occidentalizzante Barlaam di Calabria.
Concilio di Pisa (1409): non venne riconosciuto ufficialmente poiché non era stato convocato da un papa;
Concilio di Costanza (1414-1418): risolse lo scisma d'Occidente, espresse dottrine conciliariste, condannò Jan Hus;
Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze, (1431-1445): avanzò propositi di riunione con le chiese ortodosse, che in seguito non accettarono l'offerta. Venne trattata l'unione anche con altre chiese orientali;
Concilio Lateranense V (1512-1517): tentò di riformare la Chiesa;
Concilio di Trento (1545-1563, con interruzioni): Nella IV sessione vennero fissati i canoni della Sacra Scrittura e si ribadì la loro ispirazione; viene poi accettata come ufficiale la versione della Bibbia detta Vulgata e si respinse la dottrina del libero esame delle Scritture, ribadendo che la loro interpretazione spettava alla Chiesa. Nella V sessione venne ribadita la dottrina sulla giustificazione e sul peccato originale, affermando che il battesimo lava da tale peccato ma nel battezzato rimane una concupiscenza, fomite (causa, tentazione) del peccato. Venne inoltre condannata la teoria calvinista della predestinazione degli Eletti e venne evidenziato il ruolo della libertà umana nella propria salvezza. Nella VII sessione venne infine ribadita la dottrina generale dei sette sacramenti, ritenuti istituiti da Gesù Cristo e efficaci indipendentemente dalla loro esecuzione (ex opere operato). Vennero quindi esaminati nel dettaglio i sacramenti del battesimo e della confermazione. Nella XIII sessione venne ribadita la presenza reale di Cristo nell'eucarestia, la sua istituzione nell'Ultima cena e la dottrina della transustanziazione; si affermò quindi l'importanza del sacramento e vennero quindi confermate le pratiche di culto e di adorazione ad esso collegate (come l'adorazione eucaristica e la festa del Corpus Domini). Nelle sessioni successive si riaffermò poi l'importanza dei sacramenti della penitenza (o confessione) e dell'unzione degli infermi, rifiutati da Lutero ma considerati dalla Chiesa cattolica istituiti direttamente da Cristo. Venne affrontata la questione del sacrificio della Messa, considerato memoria e "ripresentazione" dell'unico sacrificio di Gesù sulla croce, sacerdote e vittima perfetta, condannando con ciò le idee luterane e calviniste della Messa come semplice "ricordo" dell'ultima cena e del sacrificio di Cristo. Nella XXIII sessione si riaffermò il valore del sacramento dell'ordine, considerato istituito da Gesù, e la legittimità della struttura gerarchica della Chiesa, costituita in primo luogo dal pontefice romano, successore di Pietro, e dai vescovi, successori degli apostoli. Vennero quindi approvati i decreti di riforma sulla presenza di seminari in ogni diocesi e sull'ammissione dei candidati al sacerdozio. La XXIV sessione si soffermò invece sul sacramento del matrimonio, considerato indissolubile secondo l'insegnamento di Cristo, e stabilì le norme per un eventuale suo annullamento; venne poi confermata e resa vincolante l'usanza del celibato ecclesiastico. Si decise inoltre che ogni parroco dovesse tenere un registro dei battezzati e degli sposati. Nella XXV e ultima sessione venne infine riaffermata la dottrina cattolica sul Purgatorio e sul culto dei santi, delle reliquie e delle immagini sacre; venne approvata quindi la pratica delle indulgenze. Vennero infine affidate al pontefice e alla curia romana alcune questioni rimaste in sospeso per la mancanza di tempo: la revisione del breviario e del messale, del catechismo e dell'Indice dei libri proibiti;
Concilio Vaticano I, 1870: sancì l'infallibilità papale;
Concilio Vaticano II, (1962-1965): avanzò un rinnovamento della liturgia romana e l'uso delle lingue moderne; emanò decreti pastorali.
http://www.documentacatholicaomnia.eu/0 ... enica.html
Il seguito alle prossime puntate (se dura la voglia e il divertimento)


