Brevetti infranti per la cura dell'AIDS

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
bellavista
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 23872
Iscritto il: 21/04/2005, 23:46
Località: Sticazzi.

#16 Messaggio da bellavista »

cimmeno ha scritto:
bellavista ha scritto:Cimme è una gran cazzata quello che hai scritto, economicamente parlando ovviamente. ;)
accetto ogni critica
Per le industrie la ricerca è un investimento. Trovare la cura per una malattia è il risultato di questo investimento. Monetizzare questa scoperta è quello che fa l'azienda.
appunto. il 90 % dei malati di aids vive in paesi che economicamente non hanno gli occhi per piangere. se i paesi dell'africa centrale facessero come il brasile , abbott si ritroverebbe con almeno il 40 -50 % dei sieropositivi mondiali che si curano gratis con un suo principio attivo. se altre patologie offrono un possibile guadagno più elevato , dirigeranno i propri sforzi verso patologie che colpiscono soggetti più ricchi, e che più facilmente pagheranno.
Ora torniamo al topic: se un paese povero decide di fottersene dei brevetti per curare la sua gente, l'industria farmaceutica prende atto della cosa, punto. Continua la sua ricerca come sempre, e nella prossima trattativa cercherà  di accordarsi sui prezzi, sapendo che non ha il coltello dalla parte del manico.
o dirige l'investimento verso alzheimer , parkinson, diabete .le aziende hanno il coltello dalla parte dle manico, poichè nessuno le obbliga a fare ricerca su determinate malattie.


Nel mentre di queste logiche di mercato, magari qualche milione di brasiliani non moriranno d'adis ;)
[/quote]

confondi la perdita con la riduzione di profitto. ;)

trovare la cura per una malattia (o anche medicinali per alleviarla) creano profitti enormi, anzi ENORMI :D

Di questi guadagni ENORMI il fatto che un paese decida di fare a meno dei brevetti e poco più di una riduzione degli ENORMI profitti, non certo una perdita.

Il discorso ovviamente cambierebbe se il WTO decidesse di cancellare ogni brevetto sui medicinali... ma questo è un altro discorso che non c'entra con questo.

E comunque se proprio vogliamo fare economia pure, anche senza brevetti ci sarebbe comunque convenienza a fare innovazione. Infatti un medicinale lo produce l'industria farmaceutica non lo produci tu o io nella cantina. Come un vestito o una radio. Potremmo farceli noi ed invece li compriamo da chi li fa, anche se non hanno l'esclusiva della fabbricazione.

Un nuovo medicinale che cura l'aids verrebbe venduto a milioni di persone, e senza un brevetto si ridurrebbero semplicemente di un po' i caricamenti, ma i margini di profitto ci sarebbero sempre, anche se ogni industria medica lo potesse produrre.

W la libera concorrenza non imbrigliata da leggi e lobby! ;)
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”