[/quote]cimmeno ha scritto:accetto ogni criticabellavista ha scritto:Cimme è una gran cazzata quello che hai scritto, economicamente parlando ovviamente.
appunto. il 90 % dei malati di aids vive in paesi che economicamente non hanno gli occhi per piangere. se i paesi dell'africa centrale facessero come il brasile , abbott si ritroverebbe con almeno il 40 -50 % dei sieropositivi mondiali che si curano gratis con un suo principio attivo. se altre patologie offrono un possibile guadagno più elevato , dirigeranno i propri sforzi verso patologie che colpiscono soggetti più ricchi, e che più facilmente pagheranno.Per le industrie la ricerca è un investimento. Trovare la cura per una malattia è il risultato di questo investimento. Monetizzare questa scoperta è quello che fa l'azienda.
o dirige l'investimento verso alzheimer , parkinson, diabete .le aziende hanno il coltello dalla parte dle manico, poichè nessuno le obbliga a fare ricerca su determinate malattie.Ora torniamo al topic: se un paese povero decide di fottersene dei brevetti per curare la sua gente, l'industria farmaceutica prende atto della cosa, punto. Continua la sua ricerca come sempre, e nella prossima trattativa cercherà di accordarsi sui prezzi, sapendo che non ha il coltello dalla parte del manico.
Nel mentre di queste logiche di mercato, magari qualche milione di brasiliani non moriranno d'adis
confondi la perdita con la riduzione di profitto.

trovare la cura per una malattia (o anche medicinali per alleviarla) creano profitti enormi, anzi ENORMI

Di questi guadagni ENORMI il fatto che un paese decida di fare a meno dei brevetti e poco più di una riduzione degli ENORMI profitti, non certo una perdita.
Il discorso ovviamente cambierebbe se il WTO decidesse di cancellare ogni brevetto sui medicinali... ma questo è un altro discorso che non c'entra con questo.
E comunque se proprio vogliamo fare economia pure, anche senza brevetti ci sarebbe comunque convenienza a fare innovazione. Infatti un medicinale lo produce l'industria farmaceutica non lo produci tu o io nella cantina. Come un vestito o una radio. Potremmo farceli noi ed invece li compriamo da chi li fa, anche se non hanno l'esclusiva della fabbricazione.
Un nuovo medicinale che cura l'aids verrebbe venduto a milioni di persone, e senza un brevetto si ridurrebbero semplicemente di un po' i caricamenti, ma i margini di profitto ci sarebbero sempre, anche se ogni industria medica lo potesse produrre.
W la libera concorrenza non imbrigliata da leggi e lobby!
