OSCAR VENEZIA ha scritto:A dire la verità non pretendiamo seriamente di avere alcun ruolo geopolitico, neghiamo l'esistenza stessa della geopolitica, esaltando il ruolo delle organizzazioni internazionali.
I paesi come Soverato non c'entrano molto, anche gli Usa o la Francia non hanno la sovranità piena su molti quartieri di molte città.
Tutto il piagnisteo organizzato per ottenere l'intervento massiccio della UE e dell 'ONU conferma quelle che nei testi di relazioni internazionali vengono indicate come costanti della politica estera Italiana. l'Italia è individuato come un paese vittimista, petulante, alla perenne ricerca di un alleato che gli risolva le questioni internazionali.
Va pure bene l'intervento della UE, ma intanto che arrivava è assolutamente inquietante che l'Italia non si sia mai affacciata in Libia per affondare qualche barca, per bloccare qualcuno, per farsi vedere e rispettare.
Gli incursori di marina servono per fare questo tipo di operazioni senza assumersene palesemente la responsabilità.
Se non li usi adesso che cosa li tieni a fare? Di fronte ad un invasione di profughi nessuno stato si sarebbe completamente trincerato dietro la legalità internazionale.
La Svizzera (e sottolineo la Svizzera) anni fa quando la Libia gli sequestrò dei tecnici fra le varie opzioni aveva progettato un incursione militare per andarseli a riprendere .
L'inghilterra quando gli hanno invaso le Falkland (che erano lontane migliaia di miglia) non cominciò ad invocare l'onu.
La Francia quando Greenpeace voleva impedirgli gli esperimenti nucleari gli affondò la nave dentro un porto della Nuova Zelanda.
E noi di fronte ad un invasione verso casa nostra ci lasceremmo sopraffare se non interviene qualcun altro a dirci che è legittimo difendersi? Follia autodistruttiva.
Hai citato tutti casi di esercizio della sovranità esterna. E torniamo al punto iniziale: ma se lo Stato italiano non ha la piena sovranità interna, come può andare in Libia a salvaguardare i propri interessi militarmente?
Non puoi usare come paragone alcuni quartieri USA o francesi, perché quelli sono casi di marginalizzazione
voluti dai rispettivi Stati.
Un po' come fa l'Italia con il fenomeno dei rom: lo stato rende stanziale il nomadismo, però in una zona grigia molto più comoda, più accettabile dal punto di vista economico e sociale (ti immagini che sollevazione causerebbe un'assegnazione massiccia di case popolari ai rom&nomadi in generale fine di smantellare i campi?)
Vai in una qualsiasi zona della Campania (ma anche della Calabria, alcune zone della mia Puglia, in Sicilia o in alcune zone del Lazio) ad aprire un supermercato, scegliendoti accuratamente i fornitori che vuoi. Oppure apriti un'azienda edile (lo so, non è il momento adatto) e vedi con quanta facilità scegli il fornitore di cemento. O vedi cosa succede se "per sbaglio" riesci ad aggiudicarti un appalto che non era destinato a te.
Poi, dopo i vari avvertimenti -che, se si risolvono di lusso, ti causano solo un grosso danno economico-, rivolgiti da buon cittadino alla magistratura e vedi chi la vince alla fine della storia.
E ci preoccupiamo degli spauracchi di turno (isis o come cavolo si scrive, rom, clandestini, ecc.)
Le prime operazioni militari andrebbero compiute in Italia stessa, altro che Libia.