[O.T.] Crisi economica

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hoover
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3166 Messaggio da hoover »

coppia_co ha scritto:
dboon ha scritto:intanto il debito pubblico
aumenta inesorabilmente
[ Immagine
dboon ha scritto:Nuovo record debito pubblico: 1.911 mld.
Praticamente se nel 2008 avessimo cancellato tutti i reati presunti e reali di Silvio e gli avessimo regalato cinquanta miliardi cinquanta di euro cash per levarsi dai coglioni...avremmo risparmiato quasi 200 miliardi di euro. Dio bon, che barzelletta l'Italia...
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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3167 Messaggio da Capitanvideo »

Husker_Du ha scritto: 1) competitivita'. Siamo il paese in Europa all'ultimo posto per grado di competizione nei nostri mercati, interni soprattutto. Quindi liberalizzazioni intelligenti andavano fatte.
E infatti il liberale Silvio stava programmando qualche bel nuovo ordine professionale. (incredibile per una volta devo ringraziare Rutelli):

Liberalizzazioni addio. Arrivano 5 nuovi Ordini

Lontane le modifiche auspicate a luglio dall'Istituto Bruno Leoni
Dovevano finire in soffitta e invece rischiamo di trovarcene tra i piedi cinque in più. No, non si tratta delle province, ma di un altro tormentone italiano rappresentato dagli ordini professionali, di cui tutti criticano le farraginosità, l'obsolescenza egli effetti negativi sull'accesso dei giovani nel mondo del lavoro, ma che nessuno riesce a riformare seriamente. In un impeto liberista il governo aveva inserito nella manovra di luglio addirittura l'abolizione di tutti gli ordini professionali. La norma, che aveva fatto esultare alcune componenti sia della maggioranza sia dell'opposizione e alcuni pensatori liberisti come l'Istituto Bruno Leoni, che da tempo sostiene la necessità di una modifica all'inglese del retaggio corporativista nato sotto il fascismo, ha fatto però allo stesso tempo saltare sulla sedia tutti quei parlamentari che oltre al tesserino da onorevole hanno in tasca anche quello da avvocati. Una valanga di deputati con la toga, tutti del Pdl, minacciando addirittura di non votare la fiducia al testo, hanno costretto il governo a fare marcia indietro.
Una versione, seppure ben più timida, è però ricomparsa anche nella manovra bis. Il comma 5 dell'articolo 3 individua infatti le linee guidaper la riforma degli ordini professionali da effettuarsi entro 12 mesi dall'entrata in vigore del decreto.
Aispirareinuovi ordini dovrebbe essere un sostanziale ridimensionamento degli stessi: a partire dall'accesso libero alla professione e il rispetto della concorrenza.
Qualcosa si muove? Macché. Proprio mentre ieri alla Camera si votava la fiducia, in una commissione di Palazzo Madama i senatori erano impegnati nell'esame di un disegno di legge in materia di sanità. Indovinate il piatto forte?
La creazione di cinque nuovi ordini e venti albi professionali che si vanno ad aggiungere ai circa trenta che attualmente sono riconosciutiin Italia.
Le nuove professioni che si andranno ad affiancare a quelle di giornalista, avvocato, ingegnere o architetto (ma anche i tecnologi alimentari, i consulenti in proprietà industriale e le guide alpine hanno diritto al loro bel tesserino professionale) saranno gli infermieri professionali, ostetriche,
professioni sanitarie della riabilitazione, tecnici sanitari di radiologia medica, professioni tecnichesanitarie della prevenzione.
A lanciare l'allarme sul tentativo di allungare un elenco che nell'altro ramo del Parlamento si vorrebbe sforbiciare è stato Fran cesco Rutelli. «Sarebbe questa la rivoluzione liberale di cui si fa portatrice l'attuale maggioranza?», si è chiesto il presidente del Terzo Polo durante il suo intervento al Senato. «Mi chiedo come sia compatibile», ha proseguito l'ex sin Baco di Roma, «una scelta del genere con l'orientamento assunto dal governo, che a corto di proposte dal punto di vista della crescita economica, ha detto, scritto ed approvato con la manovra su cui ha posto la questione di fiducia, che proprio l'accesso alle professioni deve diventare il primo tagliando per la crescita». Lo sbeffeggiamento di Rutelli ha provocato la sospensione del provvedimento a data da destinarsi (con la giustificazione di dover modificare alcune disposizioni in materia di procedimenti disciplinari), ma a difendere il testo è sceso subito in campo uno schieramento bipartisan.
«Se la sospensione nasce da motivazioni tecniche può essere accettata, purché», sostiene il dipietrista Giuseppe Caforio, «segua presto un atto risolutivo che consenta la rapida approvazione di una legge necessaria per ampliare le tutele del settore». Nessun contrasto con la manovra, spiega invece Luigi D'Ambrosio Lettieri (Pdl). Al contrario, il ddl «recepisce e anticipa le disposizioni in materia di riforma degli ordinamenti professionali». Tra i delusi, inutile dirlo, il Coordinamento nazionale delleprofessioni sanitarie (Conaps).
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bocha
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3168 Messaggio da bocha »

nemmeno tanto male questa cura...

tiffany rayne
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3169 Messaggio da tiffany rayne »

Sono queste giornate di ordinaria cronaca di corruzione. Una corruzione che oramai è diventata sistemica, grazie anche e soprattutto ad un sistema giudiziario sfasciato, ad una politica che si rifiuta di affrontare la Questione Morale, alla società civile che si muove con troppa lentezza e con troppo ritardo contro un sistema economico mondiale che ha dimostrato di non saper funzionare più. Che non può funzionare più.
O meglio, può continuare benissimo a funzionare, ma c’è un “piccolo” (si fa per dire) sacrificio da fare: per assicurare utili di svariati milioni di euro ad un elite ristretta, si distruggono i diritti fondamentali e la dignità di milioni di persone (in alcuni casi le si distrugge e basta, condannandole alla morte certa).
Ci hanno raccontato che questo è il sistema migliore in assoluto, che garantisce la libertà. Ma che tipo di libertà garantisce? Forse quella di imprecare ai poveri, agli sfruttati e ai diseredati, ma non certo assicura la libertà di vivere felici la propria vita nel modo migliore che ci sia. O meglio: garantisce eccessi, lusso e ricchezze non meritate ad una ristretta cerchia di persone, i quali campano di finanza.
Il punto è che questi signori, così attivi a postulare la superiorità del mercato, della concorrenza, agendo nell’allegra giungla della finanza che ha causato questa crisi, non rischiano nemmeno più nulla: perché se una volta il c.d. rischio di impresa era, appunto, dell’imprenditore, ora il rischio di impresa è dello Stato. Sì, l’odiato Stato, l’origine di tutti i mali e di tutti gli sprechi, il nemico da abbattere.
E veniamo quindi al re di tutti i paradossi: de facto, assistiamo ad una forma di Socialismo per i ricchi e l’applicazione delle ferree regole del neo-liberismo per i poveri. Il tutto in nome di non si capisce bene che cosa.
Soffriamo per la crisi economica. Ma è nata da quella morale, che de facto è insita nell’attuale sistema finanziario mondiale: i livelli di profitto da parte di banchieri e finanzieri sono tornati ai livelli pre-crisi, il giro di affari dei derivati che hanno scatenato la crisi idem. Cosa è cambiato? Che gli Stati si sono indebitati, hanno tagliato lo Stato sociale e i burocrati al guinzaglio di questi signori ritornati in panciolle dopo nemmeno tre anni vorrebbero imporre ancora le ricette neo-liberiste. Non per combattere l’ingiustizia sociale, ma per salvare se stessi.
Forse è il caso di dire basta. Dire che è scandaloso che centinaia di miliardi di euro ogni giorno vengano bruciati dalle banche o finiscano nei paradisi bancari e fiscali dei soliti ignoti. Che è vergognoso che ci sia gente che vive con meno di 1 dollaro al giorno, mentre c’è gente che ne spende 10mila in un’ora per comprarsi l’ultima boiata partorita dalle boutique di Prada.
C’era uno striscione, allo sciopero di settimana scorsa: ci vogliono schiavi, ci avranno ribelli. Ecco, siamo arrivati al momento in cui l’indignazione non basta più. Non basta nemmeno più l’organizzazione. Bisogna andare ad occupare in pianta stabile tutte le borse del mondo. La bestia si uccide colpendola al cuore. Forse è il caso che gli studenti si sveglino. Altro che patto generazionale in Costituzione. Qui, per dirla alla Monicelli, ci vuole solo una bella rivoluzione


http://www.enricoberlinguer.it/qualcosa ... ra/?p=5166

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minosse
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3170 Messaggio da minosse »

Husker_Du ha scritto: 2 problemi principali:

1) competitivita'. Siamo il paese in Europa all'ultimo posto per grado di competizione nei nostri mercati, interni soprattutto. Quindi liberalizzazioni intelligenti andavano fatte.

2) Abbiamo un welfare state enorme e siamo l'ultimo paese in europa per income inequality (abbiamo la stessa inequality degli USA ma spendiamo molto di piu', in termini relativi, in welfare). Quindi bisognava andare a toccare il welfare. Non solo le pnesioni ovv., ma qualcosa andava fatto.

Il punto 1) e' utile per la crescita reale. Piu' competizione, piu' efficienza etc. etc.
Il punto 2) e' fondamentale per contenere la spesa pubblica. L'effetto sulla crescita puo' essere indiretto.
il punto 1 è fondamentale, non solo per la competizione e per la crescita, ma anche per le tasche nostre.
ad esempio, non si capisce il perchè le assicurazioni auto siano tra le più care d'europa, ogni anno l'ania accampa scuse per gli aumenti, così come sui carburanti o per l'energia. alla fine lo sappiamo che sotto ci sono accordi di cartello.

per il punto 2 hai ragione, ma dai conti dell'inps dovrebbero essere stornate tutte le pensioni che non c'entrano nulla con quello che i lavoratori versano (vedi invalidità civile; accompagnamento; pensione sociale; bonus bebè; altri istituti assorbiti, ma in deficit; ecc), in quanto la riforma dini ed i suoi aggiustamenti rendono virtuosi i conti dell'inps, sono le altre spese che necessitano di una bella revisionata od adirittura di chiudergli i rubinetti.a andava fatto.

Il punto 1) e' utile per la crescita reale. Piu' competizione, piu' efficienza etc. etc.
Il punto 2) e' fondamentale per contenere la spesa pubblica. L'effetto sulla crescita puo' essere indiretto.[/quote]

il punto 1 è fondamentale, non solo per la competizione e per la crescita, ma anche per le tasche nostre.
ad esempio, non si capisce il perchè le assicurazioni auto siano tra le più care d'europa, ogni anno l'ania accampa scuse per gli aumenti, così come sui carburanti o per l'energia. alla fine lo sappiamo che sotto ci sono accordi di cartello.

per il punto 2 hai ragione, ma dai conti dell'inps dovrebbero essere stornate tutte le pensioni che non c'entrano nulla con quello che i lavoratori versano (vedi invalidità civile; accompagnamento; pensione sociale; bonus bebè; altri istituti assorbiti, ma in deficit; ecc), in quanto la riforma dini ed i suoi aggiustamenti rendono virtuosi i conti dell'inps, sono le altre spese che necessitano di una bella revisionata od adirittura di chiudergli i rubinetti.
Ultima modifica di minosse il 19/09/2011, 13:06, modificato 1 volta in totale.

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minosse
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3171 Messaggio da minosse »

Inchiostro Simpatico ha scritto:Tutti i discorsi sono interessanti se avessimo una classe politica decente e non assoggetata ad una sola persona che, tra le altre cose, non ci sta più con la testa.

Ultima notizia di oggi è la presentazione di un DDL per avere altre 5 corporazioni con annesso albo professionale.

Mia ricetta:

- eliminazione delle province
- riduzione dei parlamentari (100 camera / 100 senato)
- evasione fiscale da combattere con tutti gli strumenti possibili (galera, controlli preventivi, incentivi fiscali, etc etc)
- pensione a 70 anni uomini e donne 65
- federalismo fiscale, serio, ovvero le ragioni che sperperanno rimangono con le pezze al culo
- infrastrutture: eliminazione grandi opere attuali puntando sulla fibra ottica
- rilancio della scuola pubblica per creare persone non lobotomizzate ma pensanti
- investimenti sulle energie rinnovabili

va beh, mi fermo, pura utopia
- eliminazione province? ok, va benissimo
- riduzione dei parlamentari? mi trovi d'accordo
- lotta all'evasione fiscale? più che giusto, però devono essere stanati gli evasori veri, quelli che nascondono i milioni di euro, non solo i pesciolini. anche se la vedo dura, visto che continuano a tagliare i fondi per la lotta all'evasione.
- innalzamento dell'età pensionabile? porca vacca mi vuoi far fare 55 anni di marchette per arrivare a 70 anni? piuttosto mi taglio la gola molto prima! comunque comprendo il problema, anche se come ho scritto in precedenza, si dovrebbero sforbiciare alcune pensioni che sono solo fonte di frode per lo stato
- federalismo fiscale? si, ma è meglio controllare a fondo anche i conti delle "presunte" regioni virtuose.
- infrastrutture? che il ponte sullo stretto non serva ad una cippa è noto, però, data la mia ignoranza in materia, se mi spiegassi condito con qualche dato, i vantaggi di investire sulla fibra ottica te ne sarei grato.
- scuola pubblica? è magari!
- energie rinnovabili? chiaramente sono d'accordo.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#3172 Messaggio da zio »

fonti ben informate dicono che entro il 10 di ottobre finiscono i soldi pubblici in grecia. forse a fine settembre.
la grecia sembra destinata al crack nonostante l'aiuto europeo.
sarà un dente cariato tolto?
ci sarà un'emorragia che ucciderà il paziente euro?
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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Re: [O.T.] Crisi economica

#3173 Messaggio da coppia_co »

zio ha scritto:fonti ben informate dicono che entro il 10 di ottobre finiscono i soldi pubblici in grecia. forse a fine settembre.
la grecia sembra destinata al crack nonostante l'aiuto europeo.
sarà un dente cariato tolto?
ci sarà un'emorragia che ucciderà il paziente euro?
Per qualcuno il default sarebbe già domani 20 settembre !

http://www.zerohedge.com/news/september ... efault-day
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3174 Messaggio da Mr. G »


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Re: [O.T.] Crisi economica

#3175 Messaggio da Capitanvideo »

coppia_co ha scritto:
zio ha scritto:fonti ben informate dicono che entro il 10 di ottobre finiscono i soldi pubblici in grecia. forse a fine settembre.
la grecia sembra destinata al crack nonostante l'aiuto europeo.
sarà un dente cariato tolto?
ci sarà un'emorragia che ucciderà il paziente euro?
Per qualcuno il default sarebbe già domani 20 settembre !

http://www.zerohedge.com/news/september ... efault-day
Assolutamente colpa del famoso neo-liberismo greco.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3176 Messaggio da Mr. G »

Standard and Poor's ha abbassato il rating dell'Italia da A+ ad A

altro che Grecia..
finisce che oggi, 20 settembre, siamo noi a fallire :)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#3177 Messaggio da Capitanvideo »

Mr. G ha scritto:Standard and Poor's ha abbassato il rating dell'Italia da A+ ad A

altro che Grecia..
finisce che oggi, 20 settembre, siamo noi a fallire :)
Beh, quando i titoli di debito te li compra (quasi) di nascosto la BCE per tenerti a galla, si puo' dire che il punto di non ritorno e' praticamente già sorpassato. Ora con il declassamento convincere il popolo a comprare BTP sarà ancora piu' difficile.

L'azzardo continua

di Francesco Carbone

Borse di nuovo giù. Il rally di settimana scorsa pare già archiviabile come un puro short squeeze orchestrato ad arte che, coniugato alla scadenza opzioni e futures, è riuscito ancora una volta a fare lo sporco gioco dei gestori del Truffone. La razionalissima caduta di prezzo delle borse rispecchia perfettamente il fallimento di tutte le loro politiche di stimolo attuate negli ultimi 10 anni, così come la salita dell'oro e dell'argento riflette la progressiva perdita di fiducia nei loro coriandoli. La situazione è davvero sempre più imbarazzante, e loro non possono fare altro che cercare, con tutti i trucchi, leciti e illeciti, di tirare su le prime e buttare giù i secondi.

Adesso, soprattutto alla luce del downgrade del'Italia, annunciato poco fa dall'agenzia S&P, i banchieri centrali si vedono costretti a tirare sul tavolo una nuova serie di assi, altrimenti rischiano una nuova caduta verticale delle borse accompagnata da un incubo che per ora sono riusciti ad evitare: il fallimento di una qualche banca europea che rischia di dare l'innesco a un fatale contagio. Le perdite del sistema bancario ammontano già a miliardi di euro, qualcuno stima già qualcosa come 200 miliardi. Se con la caduta delle quotazioni degli ultimi due mesi la ricapitalizzazione è diventata un puro suicidio, tutto ciò non fa che aumentare le prospettive di nazionalizzazione.

Avevamo detto di stare lontani dalle banche, con l'articolo molto esplicito dal titolo "Lettera all'Azionista di Banca" del 9 giugno ma risalente a un post interno del forum del 13 aprile. Chissà con quali facce i dirigenti delle istituzioni creditizie si presenteranno alle assemblee del prossimo anno. Sarà talmente da ridere vedere le loro facce di tolla che siamo tentati di comprare per la prossima primavera una singola azione ordinaria di una qualche banca quotata in borsa, giusto per avere il diritto di assistere allo spettacolo. Temiamo però di non trovare i soliti buffett di accoglienza per i soci azionisti! Magari giusto qualche panettino di burro, presente solitamente sulle tavole dei ristoranti, per far scivolare meglio le prospettive di fallimento incluse nei loro splendenti piani industriali.

Se domani sarà molto interessante seguire la reazione dei mercati al downgrade italiano, mercoledì sarà invece il turno di Ben l'elicottero. Adesso tocca a lui sorprendere il mondo con qualche nuova diavoleria per distorcere il mercato dei tassi di interesse e dare ai mercati azionari americani ancora qualche mese di vita.

Operation Twist è stata definita quella che probabilmente sarà la nuova follia del banchiere centrale, tesa ad abbassare a zero tutta la curva lunga dei tassi di interesse. Un intervento che sembra a questo punto già interamente prezzato dal mercato azionario americano. Per cui se Barbakkio non dovesse arrivare con qualcosa di più sorprendente anche l'America rischia presto o tardi, di mettersi in pari con le splendide performance dei mercati azionari europei. Qualcuno si spinge ad ipotizzare le seguenti ipotesi:

1) Eliminare gli interessi pagati alle banche commerciali sull'eccesso di riserve, spingendole così a prestare il denaro.
2) Annunciare un tetto al rendimento del 10 anni, ergo, controllo dei prezzi duro e puro. Come fissare per decreto il prezzo del pane. Scaffali vuoti nel giro di poco tempo.
3) Comprare titoli di Stato stranieri, magari europei, allineandosi con la volontà, già manifestata da Russia, Cina e Brasile, di sostenere il carrozzone europeo.
4) Annunciare un tasso di inflazione più alto e/o un tasso di disoccupazione più basso, praticamente allargando i criteri del proprio mandato, e riducendolo di fatto a un solo chiaro ed esplicito obiettivo: INFLAZIONARE senza pietà!
5) Sollecitare nuovi prestiti al settore privato tramite prestiti alle banche a condizioni ancora più favorevoli di quelle già esistenti (il debito è il problema è lui lo risolvebbe con ancora più debito, semplicemente geniale, come peraltro lo è ogni politica monetaria accomodante)

Qualunque sia la strategia annunciata, siamo oramai di fronte a una escalation drammatica dell'intervento del pianificatore sociale nell'ambito monetario e finanziario che non ha precedenti storici. La strada che stanno percorrendo tuttavia è senza vie di uscita e porterà al collasso del sistema economico e sociale.

Nessun banchiere centrale è mai stato arrestato per il reato di aver compromesso l'ordine sociale e distrutto il sistema economico, di cui di fatto è sempre il primo responsabile. Purtroppo! E sottolineo purtroppo! Le conseguenze di lungo termine di una politica economica si perdono infatti di vista, come riuscì a capire bene Bastiat, quasi 200 anni or sono. E loro ne escono sempre impunemente, colpa anche di una teoria economica che li legittima in tutte le loro azioni, al confronto delle quali la falsificazione di denaro perseguita ufficialmente dalla legge è un gioco per bambini che non reca danni.

Sognando un improbabile futuro arresto di tutti i banchieri centrali, per crimini contro l'umanità, continuiamo a seguire questo tragico teatrino oramai nelle loro mani. Sempre con più distacco. Cercando una via di uscita del tutto personale. Che diventa, per tutti, sempre più difficile.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3178 Messaggio da Capitanvideo »

Mr. G ha scritto:Standard and Poor's ha abbassato il rating dell'Italia da A+ ad A

altro che Grecia..
finisce che oggi, 20 settembre, siamo noi a fallire :)
Roubini del Financial Times propone un default e un ritorno alla Dracma per ripartire.

La Grecia e' morta da un pezzo ma si ostinano a tenerla a galla.

Fallimento dell'Euro, moneta piu' politica che economica.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3179 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Capitanvideo ha scritto:Fallimento dell'Euro, moneta piu' politica che economica.
Infatti la Merkel si ostina a tenere in piedi l'euro anche per la partita tutta interna alla Germania contro verdi e socialisti. Le vicende elettorali, di consenso dei singoli stati, hanno il sopravvento o condizionano pesantemente le decisioni sovra-nazionali. Idem negli USA, lo scontro è politico fra la volontà di Obama di tagliare il debito tassando i ricchi/ritirando truppe o la tendenza opposta dei repubblicani (e intanto il debito non lo tagliano). L'anno prossimo ci sono le presidenziali.

Basterebbero questi semplici dati di fatto ad inficiare il materialismo storico di Marx, la sua idea di un condizionamento a senso unico dell'economia sulla politica.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Re: [O.T.] Crisi economica

#3180 Messaggio da Plo Style »

Un altro ottimo articolo di Limes sull'intervento cinese nell'economia europea.

http://temi.repubblica.it/limes/la-part ... iani/26728
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra

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