Mr. G ha scritto:Standard and Poor's ha abbassato il rating dell'Italia da A+ ad A
altro che Grecia..
finisce che oggi, 20 settembre, siamo noi a fallire

Beh, quando i titoli di debito te li compra (quasi) di nascosto la BCE per tenerti a galla, si puo' dire che il punto di non ritorno e' praticamente già sorpassato. Ora con il declassamento convincere il popolo a comprare BTP sarà ancora piu' difficile.
L'azzardo continua
di Francesco Carbone
Borse di nuovo giù. Il rally di settimana scorsa pare già archiviabile come un puro short squeeze orchestrato ad arte che, coniugato alla scadenza opzioni e futures, è riuscito ancora una volta a fare lo sporco gioco dei gestori del Truffone. La razionalissima caduta di prezzo delle borse rispecchia perfettamente il fallimento di tutte le loro politiche di stimolo attuate negli ultimi 10 anni, così come la salita dell'oro e dell'argento riflette la progressiva perdita di fiducia nei loro coriandoli. La situazione è davvero sempre più imbarazzante, e loro non possono fare altro che cercare, con tutti i trucchi, leciti e illeciti, di tirare su le prime e buttare giù i secondi.
Adesso, soprattutto alla luce del downgrade del'Italia, annunciato poco fa dall'agenzia S&P, i banchieri centrali si vedono costretti a tirare sul tavolo una nuova serie di assi, altrimenti rischiano una nuova caduta verticale delle borse accompagnata da un incubo che per ora sono riusciti ad evitare: il fallimento di una qualche banca europea che rischia di dare l'innesco a un fatale contagio. Le perdite del sistema bancario ammontano già a miliardi di euro, qualcuno stima già qualcosa come 200 miliardi. Se con la caduta delle quotazioni degli ultimi due mesi la ricapitalizzazione è diventata un puro suicidio, tutto ciò non fa che aumentare le prospettive di nazionalizzazione.
Avevamo detto di stare lontani dalle banche, con l'articolo molto esplicito dal titolo "Lettera all'Azionista di Banca" del 9 giugno ma risalente a un post interno del forum del 13 aprile. Chissà con quali facce i dirigenti delle istituzioni creditizie si presenteranno alle assemblee del prossimo anno. Sarà talmente da ridere vedere le loro facce di tolla che siamo tentati di comprare per la prossima primavera una singola azione ordinaria di una qualche banca quotata in borsa, giusto per avere il diritto di assistere allo spettacolo. Temiamo però di non trovare i soliti buffett di accoglienza per i soci azionisti! Magari giusto qualche panettino di burro, presente solitamente sulle tavole dei ristoranti, per far scivolare meglio le prospettive di fallimento incluse nei loro splendenti piani industriali.
Se domani sarà molto interessante seguire la reazione dei mercati al downgrade italiano, mercoledì sarà invece il turno di Ben l'elicottero. Adesso tocca a lui sorprendere il mondo con qualche nuova diavoleria per distorcere il mercato dei tassi di interesse e dare ai mercati azionari americani ancora qualche mese di vita.
Operation Twist è stata definita quella che probabilmente sarà la nuova follia del banchiere centrale, tesa ad abbassare a zero tutta la curva lunga dei tassi di interesse. Un intervento che sembra a questo punto già interamente prezzato dal mercato azionario americano. Per cui se Barbakkio non dovesse arrivare con qualcosa di più sorprendente anche l'America rischia presto o tardi, di mettersi in pari con le splendide performance dei mercati azionari europei. Qualcuno si spinge ad ipotizzare le seguenti ipotesi:
1) Eliminare gli interessi pagati alle banche commerciali sull'eccesso di riserve, spingendole così a prestare il denaro.
2) Annunciare un tetto al rendimento del 10 anni, ergo, controllo dei prezzi duro e puro. Come fissare per decreto il prezzo del pane. Scaffali vuoti nel giro di poco tempo.
3) Comprare titoli di Stato stranieri, magari europei, allineandosi con la volontà, già manifestata da Russia, Cina e Brasile, di sostenere il carrozzone europeo.
4) Annunciare un tasso di inflazione più alto e/o un tasso di disoccupazione più basso, praticamente allargando i criteri del proprio mandato, e riducendolo di fatto a un solo chiaro ed esplicito obiettivo: INFLAZIONARE senza pietà!
5) Sollecitare nuovi prestiti al settore privato tramite prestiti alle banche a condizioni ancora più favorevoli di quelle già esistenti (il debito è il problema è lui lo risolvebbe con ancora più debito, semplicemente geniale, come peraltro lo è ogni politica monetaria accomodante)
Qualunque sia la strategia annunciata, siamo oramai di fronte a una escalation drammatica dell'intervento del pianificatore sociale nell'ambito monetario e finanziario che non ha precedenti storici. La strada che stanno percorrendo tuttavia è senza vie di uscita e porterà al collasso del sistema economico e sociale.
Nessun banchiere centrale è mai stato arrestato per il reato di aver compromesso l'ordine sociale e distrutto il sistema economico, di cui di fatto è sempre il primo responsabile. Purtroppo! E sottolineo purtroppo! Le conseguenze di lungo termine di una politica economica si perdono infatti di vista, come riuscì a capire bene Bastiat, quasi 200 anni or sono. E loro ne escono sempre impunemente, colpa anche di una teoria economica che li legittima in tutte le loro azioni, al confronto delle quali la falsificazione di denaro perseguita ufficialmente dalla legge è un gioco per bambini che non reca danni.
Sognando un improbabile futuro arresto di tutti i banchieri centrali, per crimini contro l'umanità, continuiamo a seguire questo tragico teatrino oramai nelle loro mani. Sempre con più distacco. Cercando una via di uscita del tutto personale. Che diventa, per tutti, sempre più difficile.