Charlotte Angie: una brutta storia

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giorgiograndi
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#391 Messaggio da giorgiograndi »

Mjasky ha scritto:
18/07/2023, 15:57
giorgiograndi ha scritto:
15/07/2023, 13:32
Floppy Disk ha scritto:
14/07/2023, 22:36
giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 8:33
Giustizia fallimentare, la gerontocrazia (intesa anche come insegnamento), ha rovinato il mondo.
Più che di gerontocrazia, parlerei di incompetenza e soprattutto una grande mancanza di empatia. Sono state tante le sentenze demenziali o quasi nei casi di cronaca nera, e nulla può togliermi dalla mente che spesso derivano dall'incapacità del giudice di mettersi nei panni della vittima. Purtroppo non è un bias facilmente risolvibile, anche perché un conto è essere giustamente garantisti con l'imputato quando non c'è chiarezza su un determinato reato, un conto è pensare ai suoi diritti quando il fatto è palese e dimenticandosi dei diritti della vittima, nonché dei parenti e amici di quest'ultima.
Comunque è solo il primo grado, speriamo nell'appello.
Un giudice non si dovrebbe limitare al dibattimento, ma dovrebbe informarsi sul contesto tecnico dell’industria porno.
È da notare la stampa, come il giudice, abbia da principio decontestualizzato il tutto fuori dal porno.
Un affermazione del tipo “Angie traeva vantaggi dal pazzoide”, significa non avere nessuna idea del contesto.

Per poter giudicare bisogna contestualizzare, è evidente che il giudice, a prescindere dalla durata della pena, non ha capito un cazzo, probabilmente perché troppo vecchio per riuscire comprendere non le motivazioni dell’omicidio, ma il contesto in cui tali motivazioni si sono generate. (Stessa cosa per il procuratore che non ha, nemmeno lui, capito un cazzo)

Ecco perché “gerontocrazia”, una cosa è un medico anziano che acquisisce esperienza con il tempo, una cosa diversa è un vecchio rincoglionito che non ha idea del mondo che lo circonda con tutte le sue sfumature ma si ostina a prendere decisioni per gli altri, generando quel cesso che è la giustizia italiana.

Persone del genere devono fare i pensionati
La contestualizzazione dei fatti è sempre un'arma a doppio taglio.
In questo caso lo dici perché avrebbe aggravato la posizione dell'imputato?
E se invece l'avesse attenuata?

Io capisco l'indignazione. Purtroppo la verità è un'altra. Nessuna condanna sarà mai ritenuta congrua e soddisfacente dinanzi a una tragedia di questo genere.
Nessuno ridarà la vita a quella ragazza. Nessuno ridarà la madre a quel bambino.
È irrilevante
Il compito della giustizia dovrebbe essere appurare la verità, sia che aggravi oppure sollevi la posizione dell’imputato.
Il pazzoide avrebbe potuto ucciderla due giorni prima, quando hanno girato altri contenuti senza averla legata, invece ha scelto il giorno in cui era legata e impossibilitata a muoversi.
Ognuno tiri le proprie conclusioni

Il giudice è un cretino r anche il pubblico ministero ə poco sveglio

Per quanto riguarda la pena.
30 anni di prigione non hanno nulla di rieducativo, è una punizione
Tanto valeva mandarlo per 10 anni in una miniera di cobalto al posto dei bambini congolesi, almeno non peserebbe (ulteriormente) sulla società
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#392 Messaggio da Enrico0104 »

bocha ha scritto:
14/07/2023, 21:16
giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 14:40
Se non conoscono il mestiere della ragazza, il come funziona, non possono ragionare sui fatti.
Quello era uno sfigato. Faceva contenuti "gratis" con la Angie, con cui popolava i propri canali distributivi (contenuti che poi usava anche Angie nei propri, ma la realta' e' che di tipi come lui se ne trovano a tonnellate, di fighe come lei, no). Inoltre la utilizzava come biglietto da visita quando si presentava ad altre ragazza per ulteriori cooperazioni.

Le dichiarazioni di quel giudice sono scandalose, sostanzialmente ignoranti. Trova un giudice che allevia la pena a uno che picchia un ragazzo gay che andava in giro in minigonna.

Vomitevole.
sante parole!!!!! poi chi la conosceva sapeva che era tutt'altro che disinibita se non sul lavoro. Lui merita l'ergastolo. Punto. Spero che la procura vada avanti
Te lo posso confermare, la conoscevo e fuori dal set era una persona completamente diversa, che oltretutto si faceva in quattro anche per la mamma ed il bimbo. Queste cose non le avranno minimamente considerate, solo quello che faceva comodo. La speranza è che magari in appello gli aumentino la pena, ma se pensi a come va la giustizia in Italia non ci confiderei

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#393 Messaggio da GeishaBalls »

Nessuno mette in dubbio che sia stata una brava persona, dopo i titoli fuorvianti dei giornali si è capito che la sentenza non metteva in dubbio questo. Ma comprendo il desiderio di affermarlo è dedicarle un pensiero

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#394 Messaggio da SoTTO di nove »

GeishaBalls ha scritto:
23/07/2023, 16:14
Nessuno mette in dubbio che sia stata una brava persona, dopo i titoli fuorvianti dei giornali si è capito che la sentenza non metteva in dubbio questo. Ma comprendo il desiderio di affermarlo è dedicarle un pensiero
Non l'hanno scritto solo i giornali c'è scritto anche in un passaggio delle motivazioni.
Probabilmente Davide Fontana si è reso contro che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i suoi interessi personali e professionali...
Aggiungere disinibita a che serviva per sostenere la tesi che lo "stava usando"?
Il giudice ha fatto una gaffe o ha aggiunto la parola per rafforzare la sua "tesi" giustificatoria? (l'essere stato usato).
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#395 Messaggio da bocha »

Enrico0104 ha scritto:
23/07/2023, 14:46
bocha ha scritto:
14/07/2023, 21:16
giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 14:40
Se non conoscono il mestiere della ragazza, il come funziona, non possono ragionare sui fatti.
Quello era uno sfigato. Faceva contenuti "gratis" con la Angie, con cui popolava i propri canali distributivi (contenuti che poi usava anche Angie nei propri, ma la realta' e' che di tipi come lui se ne trovano a tonnellate, di fighe come lei, no). Inoltre la utilizzava come biglietto da visita quando si presentava ad altre ragazza per ulteriori cooperazioni.

Le dichiarazioni di quel giudice sono scandalose, sostanzialmente ignoranti. Trova un giudice che allevia la pena a uno che picchia un ragazzo gay che andava in giro in minigonna.

Vomitevole.
sante parole!!!!! poi chi la conosceva sapeva che era tutt'altro che disinibita se non sul lavoro. Lui merita l'ergastolo. Punto. Spero che la procura vada avanti
Te lo posso confermare, la conoscevo e fuori dal set era una persona completamente diversa, che oltretutto si faceva in quattro anche per la mamma ed il bimbo. Queste cose non le avranno minimamente considerate, solo quello che faceva comodo. La speranza è che magari in appello gli aumentino la pena, ma se pensi a come va la giustizia in Italia non ci confiderei
io ci ho mangiato assieme nel settembre precedente ad una festa, per quello ho scritto

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#396 Messaggio da giorgiograndi »

SoTTO di nove ha scritto:
23/07/2023, 16:53
GeishaBalls ha scritto:
23/07/2023, 16:14
Nessuno mette in dubbio che sia stata una brava persona, dopo i titoli fuorvianti dei giornali si è capito che la sentenza non metteva in dubbio questo. Ma comprendo il desiderio di affermarlo è dedicarle un pensiero
Non l'hanno scritto solo i giornali c'è scritto anche in un passaggio delle motivazioni.
Probabilmente Davide Fontana si è reso contro che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i suoi interessi personali e professionali...
Aggiungere disinibita a che serviva per sostenere la tesi che lo "stava usando"?
Il giudice ha fatto una gaffe o ha aggiunto la parola per rafforzare la sua "tesi" giustificatoria? (l'essere stato usato).
Non solo, il contesto (lei si serviva di lui) dice tutto del QI del giudice
Non ha ne capito un cazzo ne ha investigato un cazzo
Una donna che si serve di mr nessuno per cosa? Perché le serviva un pisello per un video? Ne avrebbe trovati a vagonate per qualunque cosa volesse
Era lui che si serviva di lei, quando non abusava della sua pazienza
Povero coglione quel giudice
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#397 Messaggio da GeishaBalls »

SoTTO di nove ha scritto:
23/07/2023, 16:53
GeishaBalls ha scritto:
23/07/2023, 16:14
Nessuno mette in dubbio che sia stata una brava persona, dopo i titoli fuorvianti dei giornali si è capito che la sentenza non metteva in dubbio questo. Ma comprendo il desiderio di affermarlo è dedicarle un pensiero
Non l'hanno scritto solo i giornali c'è scritto anche in un passaggio delle motivazioni.
Probabilmente Davide Fontana si è reso contro che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i suoi interessi personali e professionali...
Aggiungere disinibita a che serviva per sostenere la tesi che lo "stava usando"?
Il giudice ha fatto una gaffe o ha aggiunto la parola per rafforzare la sua "tesi" giustificatoria? (l'essere stato usato).
Argomento già trattato; il giudice ricostruiva le motivazioni soggettive dell’assassino, che, sempre nel suo vissuto, non erano futili. A leggere i giornali sembrava che il magistrato avesse dato un giudizio sulla vittima, che sarebbe stato indigeribile. Non era così

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#398 Messaggio da GeishaBalls »

giorgiograndi ha scritto:
23/07/2023, 17:46
SoTTO di nove ha scritto:
23/07/2023, 16:53
GeishaBalls ha scritto:
23/07/2023, 16:14
Nessuno mette in dubbio che sia stata una brava persona, dopo i titoli fuorvianti dei giornali si è capito che la sentenza non metteva in dubbio questo. Ma comprendo il desiderio di affermarlo è dedicarle un pensiero
Non l'hanno scritto solo i giornali c'è scritto anche in un passaggio delle motivazioni.
Probabilmente Davide Fontana si è reso contro che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i suoi interessi personali e professionali...
Aggiungere disinibita a che serviva per sostenere la tesi che lo "stava usando"?
Il giudice ha fatto una gaffe o ha aggiunto la parola per rafforzare la sua "tesi" giustificatoria? (l'essere stato usato).
Non solo, il contesto (lei si serviva di lui) dice tutto del QI del giudice
Non ha ne capito un cazzo ne ha investigato un cazzo
Una donna che si serve di mr nessuno per cosa? Perché le serviva un pisello per un video? Ne avrebbe trovati a vagonate per qualunque cosa volesse
Era lui che si serviva di lei, quando non abusava della sua pazienza
Povero coglione quel giudice
lo dico anche qui. Il giudice valutava se dare anche l’aggravante dei futili motivi ed ha valutato quelle che erano le motivazioni soggettive dell’assassino. Non ha espresso valutazioni su Carol, ha riportato cosa pensava l’assassino

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#399 Messaggio da SoTTO di nove »

GeishaBalls ha scritto:
23/07/2023, 22:24
SoTTO di nove ha scritto:
23/07/2023, 16:53
GeishaBalls ha scritto:
23/07/2023, 16:14
Nessuno mette in dubbio che sia stata una brava persona, dopo i titoli fuorvianti dei giornali si è capito che la sentenza non metteva in dubbio questo. Ma comprendo il desiderio di affermarlo è dedicarle un pensiero
Non l'hanno scritto solo i giornali c'è scritto anche in un passaggio delle motivazioni.
Probabilmente Davide Fontana si è reso contro che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i suoi interessi personali e professionali...
Aggiungere disinibita a che serviva per sostenere la tesi che lo "stava usando"?
Il giudice ha fatto una gaffe o ha aggiunto la parola per rafforzare la sua "tesi" giustificatoria? (l'essere stato usato).
Argomento già trattato; il giudice ricostruiva le motivazioni soggettive dell’assassino, che, sempre nel suo vissuto, non erano futili. A leggere i giornali sembrava che il magistrato avesse dato un giudizio sulla vittima, che sarebbe stato indigeribile. Non era così
L'argomento già trattato è che lui si sentiva usato. (anche se per me è figlio della ricerca spasmodica di trovargli una attenuante).
Ma non stiamo parlando di questo.

Io faccio notare che nero su bianco questo "sentirsi usato" è stata scritto in un modo invece che in un altro.
Scrivere "si è reso conto che la giovane e disinibita Carol si è servita di lui" invece di "si è reso conto che la Carol si è servita di lui" è farina del sacco del giudice.
"giovane e disinibita" sono aggettivi aggiunti dal giudice.

Dai su, possiamo anche far finta di credere che lui pensasse di sentirsi usato non che lui pensasse di sentirsi usato perchè lei era giovane e disinibita. Che cazzo c'entrano questi due aggettivi con il fatto di raccontare al giudice che si sentisse usato.

Prova a pensare ai colloqui:
"Mi sentivo usato"
"Mi sentivo usato perchè era giovane e disinibita"

Davvero credi che quell'aggiunta sia del Fontana?

Poi potete leggerle e spiegarle come volete. (te e il giudice).
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#400 Messaggio da GeishaBalls »

Non si tratta di attenuanti ma di valutare se addebitare aggravanti dei futili motivi. Se uno ammazza la moglie perché la frittata è fredda sono futili motivi, se invece lo fa perché pensa che la moglie sia disinibita e lo usi e gli rovini la vita allora non lo sono. Ed ovviamente non si tratta di valutare la temperatura della frittata o le inibizioni della donna, ma se il marito lo pensi davvero. Vogliamo dire che il giudice ha valutato male l’animo dell’assassino?

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#401 Messaggio da cicciuzzo »

Peccato che i "futili motivi" siano alquanto opinabili e secondo il mio modesto parere andrebbero eliminati dall'ordinamento giuridico e non utilizzati ai fini del calcolo della pena. In questo caso direi che si sia raggiunto la vetta più estrema. Magari raccontiamolo un giorno al figlio come una sentenza abbia giudicato la mamma che, ricordiamolo, è stata fatta a 1000 pezzi da una testa di cazzo
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#402 Messaggio da giorgiograndi »

GeishaBalls ha scritto:
23/07/2023, 22:27
giorgiograndi ha scritto:
23/07/2023, 17:46
SoTTO di nove ha scritto:
23/07/2023, 16:53
GeishaBalls ha scritto:
23/07/2023, 16:14
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Probabilmente Davide Fontana si è reso contro che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i suoi interessi personali e professionali...
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Il giudice ha fatto una gaffe o ha aggiunto la parola per rafforzare la sua "tesi" giustificatoria? (l'essere stato usato).
Non solo, il contesto (lei si serviva di lui) dice tutto del QI del giudice
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lo dico anche qui. Il giudice valutava se dare anche l’aggravante dei futili motivi ed ha valutato quelle che erano le motivazioni soggettive dell’assassino. Non ha espresso valutazioni su Carol, ha riportato cosa pensava l’assassino
io non considero la pena o le aggravanti
valuto le "considerazioni" del giudice che ci spiegano che o non ha capito un cazzo del contesto, oppure e' un cretino

"Non ha espresso valutazioni su Carol, ha riportato cosa pensava l’assassino"
questa e' una frase pericolosa e nemmeno te ne accorgi

se non fosse che Sotto ha dato una spiegazione esemplare su come sia il contrario (nero su bianco)

punto uno:
Angie non puo' trarre vantaggio da mister nessuno

punto due
essere disinibiti e' un fattore negativo (come si intende dalle parole del giudice)
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#403 Messaggio da SoTTO di nove »

GeishaBalls ha scritto:
24/07/2023, 7:50
Non si tratta di attenuanti ma di valutare se addebitare aggravanti dei futili motivi. Se uno ammazza la moglie perché la frittata è fredda sono futili motivi, se invece lo fa perché pensa che la moglie sia disinibita e lo usi e gli rovini la vita allora non lo sono. Ed ovviamente non si tratta di valutare la temperatura della frittata o le inibizioni della donna, ma se il marito lo pensi davvero. Vogliamo dire che il giudice ha valutato male l’animo dell’assassino?
Ma ho capito che per te l'aggettivo disinibita sia da attribuire al Fontana. Per te Fontana ha detto al giudice di sentirsi usato perchè lei era giovane e disinibita.
Per me non ha senso.
Il giudice ha valutato che fosse veritiera la tesi che lui si sentisse usato. Ok, mi pare una stronzata ma va bene.
Il punto è che scrivere disinibita non c'azzecca nulla. Non leggo da nessuna parte che LUI abbia sostenuto di sentirsi usato perchè lei era giovane e disinibita.

è il giudice che avvalora la tesi di LUI facendo notare a NOI (nelle motivazioni della sentenza) che lei era disinibita. (quindi per il GIUDICE l'essere disinibita rende più probabile il fatto che LUI si sentisse usato)
Ma LUI non l'ha detto. (o almeno non c'è scritto).

è questo il punto. Il giudizio morale è farina del sacco del giudice. Giudice che si doveva limitare a credere che lui si sentisse usato. (da Carol, non dalla disinibita Carol)
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#404 Messaggio da GeishaBalls »

Rispondo a tre messaggi ma poi smetto.

I futili motivi sono una aggravante, se lo togli come concetto lo capisco intellettualmente: quali sono i motivi non futili per ammazzare una persona? Per cui se li togliessimo come dice Cicciuzzo semplicemente non ci sarebbe questa aggravante.

Per valutare questi futili motivi il giudice ha scritto come ha interpretato il movente dell’assassino. Quelle frasi immonde sono la sua visione del pensiero dell’assassino. Lo ha scritto nella sentenza che immagino non abbiate letto, e lo ha poi detto a giornalisti che volevano una intervista. Capisco che sono uno schiaffo ulteriore a chi ha subito una perdita e solidarizzo con la vostra indignazione

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#405 Messaggio da cicciuzzo »

GeishaBalls ha scritto:
24/07/2023, 12:24
Rispondo a tre messaggi ma poi smetto.

I futili motivi sono una aggravante, se lo togli come concetto lo capisco intellettualmente: quali sono i motivi non futili per ammazzare una persona? Per cui se li togliessimo come dice Cicciuzzo semplicemente non ci sarebbe questa aggravante.

Per valutare questi futili motivi il giudice ha scritto come ha interpretato il movente dell’assassino. Quelle frasi immonde sono la sua visione del pensiero dell’assassino. Lo ha scritto nella sentenza che immagino non abbiate letto, e lo ha poi detto a giornalisti che volevano una intervista. Capisco che sono uno schiaffo ulteriore a chi ha subito una perdita e solidarizzo con la vostra indignazione
ho scritto a cazzo, scusa. volevo dire che a fronte un omicidio volontario c'è un omicidio volontario. per me è più che sufficiente per giudicarlo col massimo della pena
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