Charlotte Angie: una brutta storia

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GeishaBalls
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#361 Messaggio da GeishaBalls »

marziano ha scritto:
14/07/2023, 18:40
ripeto la frase ma voglio vederla nel contesto delle motivazioni.

le sentenze vanno lette per intero senza estrapolazioni.

devo dire che però concordo: se davvero la frase è la seguente non ci ha capito un cazzo.

"si è reso conto che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i propri interessi personali e professionali e che lo aveva usato e ciò ha scatenato l'azione omicida"

la frase corretta avrebbe dovuto essere, al massimo, che l'autore del delitto "si era convinto" del fatto che

se scrivi si "era reso conto" significa che presumi che ciò di cui ci si è resi conto sia "effettivo" e "vero".

come cazzo fa un giudice a scambiare un uomo palesemente abusivo come costui - abusivo su base oggettiva - per uno che si fa strumentalizzare invece di essere uno che vuole solo inculare una tizia in video e che si eccita con la violenza, lo sanno solo loro.

resta peraltro in ombra la ex moglie.
figura che mi incuriosce assai.
Sulle motivazioni del mancato ergastolo è come ipotizzi, il giudice spiega che dal punto di vista dell’imputato quella era la situazione. L’imputato si era davvero convinto che… eccetera.

Quindi non diventa innocente e rimane che vada condannato, ma non c’è l’aggravante dei futili motivi

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Salieri D'Amato
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#362 Messaggio da Salieri D'Amato »

A questo punto gradirei sapere quali sono i futili motivi in un omicidio intenzionale?
Posto che è chiaro che se io sparo ad uno perchè non mi ha acceso la sigaretta, perchè mi guardava storto o perchè me l'aveva ordinato Satana verrà sicuramente trattato come un caso di patologia mentale. In tutti gli altri casi è chiaro che c'è un motivo che per l'assassino è insopportabile.

Parlare poi di decisione maturata nel tempo ed escludere la premeditazione appare un controsenso.

Andando avanti nelle letture di questa vicenda, oggi ho idealizzato nella mia mente il giudice come un moderno inquisitore, suo malgrado costretto a condannare un uomo che ha purificato il mondo da una meretrice, dedita a sabba orgiastici e che aveva soggiogato il poveretto sotto la sua morsa malefica, lui è riuscito a spezzare questa catene mentali ma purtroppo l'ha fatto vendicandosi nel modo sbagliato, ma non vogliamo concedergli almeno delle attenuanti? E che la Misericordia abbia pietà di quest'anima persa.
La via più breve tra due cuori è il pene

gaston
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#363 Messaggio da gaston »

purtroppo quello che scrivi ha un senso. :cry:
è uno scenario ammissibile e non così peregrino come potrebbe sembrare a prima vista
ovviamente imho, non è verità rivelata.

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Salieri D'Amato
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#364 Messaggio da Salieri D'Amato »

Chiaro, le nostre sono tutte ipotesi e speculazioni.
La via più breve tra due cuori è il pene

giorgiograndi
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#365 Messaggio da giorgiograndi »

Floppy Disk ha scritto:
14/07/2023, 22:36
giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 8:33
Giustizia fallimentare, la gerontocrazia (intesa anche come insegnamento), ha rovinato il mondo.
Più che di gerontocrazia, parlerei di incompetenza e soprattutto una grande mancanza di empatia. Sono state tante le sentenze demenziali o quasi nei casi di cronaca nera, e nulla può togliermi dalla mente che spesso derivano dall'incapacità del giudice di mettersi nei panni della vittima. Purtroppo non è un bias facilmente risolvibile, anche perché un conto è essere giustamente garantisti con l'imputato quando non c'è chiarezza su un determinato reato, un conto è pensare ai suoi diritti quando il fatto è palese e dimenticandosi dei diritti della vittima, nonché dei parenti e amici di quest'ultima.
Comunque è solo il primo grado, speriamo nell'appello.
Un giudice non si dovrebbe limitare al dibattimento, ma dovrebbe informarsi sul contesto tecnico dell’industria porno.
È da notare la stampa, come il giudice, abbia da principio decontestualizzato il tutto fuori dal porno.
Un affermazione del tipo “Angie traeva vantaggi dal pazzoide”, significa non avere nessuna idea del contesto.

Per poter giudicare bisogna contestualizzare, è evidente che il giudice, a prescindere dalla durata della pena, non ha capito un cazzo, probabilmente perché troppo vecchio per riuscire comprendere non le motivazioni dell’omicidio, ma il contesto in cui tali motivazioni si sono generate. (Stessa cosa per il procuratore che non ha, nemmeno lui, capito un cazzo)

Ecco perché “gerontocrazia”, una cosa è un medico anziano che acquisisce esperienza con il tempo, una cosa diversa è un vecchio rincoglionito che non ha idea del mondo che lo circonda con tutte le sue sfumature ma si ostina a prendere decisioni per gli altri, generando quel cesso che è la giustizia italiana.

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Floppy Disk
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#366 Messaggio da Floppy Disk »

Salieri D'Amato ha scritto:
15/07/2023, 12:46
A questo punto gradirei sapere quali sono i futili motivi in un omicidio intenzionale?
https://www.altalex.com/documents/news/ ... tto-agente
E’ abietto il motivo turpe, spregevole, che rileva nell’agente un tale grado di perversità da suscitare un senso di ripugnanza nella persona di media moralità; mentre è futile il motivo che è del tutto sproporzionato alla entità del reato commesso, secondo la valutazione media. Il motivo è futile quando la spinta al reato manca di quel minimo di consistenza che la coscienza collettiva esige per operare un collegamento accettabile sul piano logico con l'azione commessa. In altre parole, la determinazione criminosa deve essere stata causata da uno stimolo così lieve, banale e sproporzionato, rispetto alla gravità del reato, da apparire, alla generalità dei consociati, del tutto insufficiente a causare l'azione delittuosa, più che una causa determinante dell'evento, una scusa per l'agente di dare sfogo al suo impulso criminale.
Questo per condividere un po' di materiale tecnico. Il mondo della giurisprudenza italiana è sempre fantastico.
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#367 Messaggio da SoTTO di nove »

Oggi c'è l'intervista ad Eva Generosi, quella vista da Rocco che parla dei messaggi che gli spediva l'assassino quando Charlotte era già morta.
e da quegli stessi messaggi si capisce che sostenere che la Angie lo "usava" non ha senso. Lui se l'aveva ammazzata perchè si sentiva usato non va a cercarne subito un'altra.
https://www.ilgiorno.it/cronaca/carol-maltesi-p95sbpzm
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Salieri D'Amato
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#368 Messaggio da Salieri D'Amato »

Floppy Disk ha scritto:
15/07/2023, 14:37
Salieri D'Amato ha scritto:
15/07/2023, 12:46
A questo punto gradirei sapere quali sono i futili motivi in un omicidio intenzionale?
https://www.altalex.com/documents/news/ ... tto-agente
E’ abietto il motivo turpe, spregevole, che rileva nell’agente un tale grado di perversità da suscitare un senso di ripugnanza nella persona di media moralità; mentre è futile il motivo che è del tutto sproporzionato alla entità del reato commesso, secondo la valutazione media. Il motivo è futile quando la spinta al reato manca di quel minimo di consistenza che la coscienza collettiva esige per operare un collegamento accettabile sul piano logico con l'azione commessa. In altre parole, la determinazione criminosa deve essere stata causata da uno stimolo così lieve, banale e sproporzionato, rispetto alla gravità del reato, da apparire, alla generalità dei consociati, del tutto insufficiente a causare l'azione delittuosa, più che una causa determinante dell'evento, una scusa per l'agente di dare sfogo al suo impulso criminale.
E infatti, venendo incontro alla mia precedente eccezione, che i futili motivi previsti dalla legge sono praticamente sempre riconducibili a problematiche psichiche, l'articolo (seppur io trovi di difficile comprensione il linguaggio tecnico usato) cita:
Secondo un certo orientamento giurisprudenziale, sul piano astratto, non potrebbe sussistere alcuna incompatibilità tra l'aggravante in commento e la situazione di seminfermità mentale, in quanto i due particolari motivi che integrano l'aggravante non costituiscono una costante e diretta estrinsecazione della infermità per effetto della quale la capacità di intendere e di volere può risultare grandemente scemata, ma solo possono esserlo in concreto. Il giudizio di compatibilità, dunque, deve essere svolto in concreto.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#369 Messaggio da GeishaBalls »

Mi sembra di capire che il giudice non deve stabilire se era vero o meno che lei lo avesse sfruttato. Doveva decidere se dare oltre che alla pena per l’omicidio o anche l’aggravante dei futili motivi.

Ha creduto che quel mentecatto si sentisse sfruttato e che quindi avesse i “suoi” motivi. Così capisco cosa è successo anche se non mi convince della bontà della decisione Come abbiamo già scritto il fatto che usasse l’account per andare a trombare qualcun’altra non mi sembra l’atto di una persona disperata e sofferente

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#370 Messaggio da pan »

30 anni a 43 anni sono comunque una condanna pesantissima se scontata per intero.
Sono contrario all'ergastolo per lo stesso motivo per cui sono per l'abrogazione dell'Inferno.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#371 Messaggio da El Diablo »

Vi ricordo che siamo nella repubblica delle banane, sono pochissimi a scontare le condanne per intero, purtroppo .
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#372 Messaggio da GeishaBalls »

pan ha scritto:
16/07/2023, 5:10
30 anni a 43 anni sono comunque una condanna pesantissima se scontata per intero.
Sono contrario all'ergastolo per lo stesso motivo per cui sono per l'abrogazione dell'Inferno.
certo, concordo che sia una pena pesantissima. Ehm, qual è la motivazione per non abrogare l’inferno?

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#373 Messaggio da cicciuzzo »

Lo pensavo anche io un tempo

Adesso no. Alcuni delitti non meritano alcun sconto e resto contrario alla pena di morte perché voglio essere migliore di chi ha tolto la vita.
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#374 Messaggio da sauzer 082 »

cicciuzzo ha scritto:
16/07/2023, 14:44
Lo pensavo anche io un tempo

Adesso no. Alcuni delitti non meritano alcun sconto e resto contrario alla pena di morte perché voglio essere migliore di chi ha tolto la vita.
a me sembra un ipocrisia....ma e solo la mia opinione...

ribadisco quanto detto prima....

la motivazione e disgustosa e nauseante....e il solo pensare della presenza nel mondo di tizi cosi riprovevoli per di piu' anche giudici una notevole aggravante mi fa venire il voltastomaco....

per quanto riguarda quel essere schifoso....ribadisco in linea di principio la mia contrarieta' all'ergastolo ,unito pero' anche alla speranza che il mostro non si faccia meno di 20 anni pieni.
detto questo a titolo personale....se qualcuno in carcere lo facesse fuori non mi dispiacerebbe affatto.....

marziano
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#375 Messaggio da marziano »

GeishaBalls ha scritto:
15/07/2023, 10:37
marziano ha scritto:
14/07/2023, 18:40
ripeto la frase ma voglio vederla nel contesto delle motivazioni.

le sentenze vanno lette per intero senza estrapolazioni.

devo dire che però concordo: se davvero la frase è la seguente non ci ha capito un cazzo.

"si è reso conto che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i propri interessi personali e professionali e che lo aveva usato e ciò ha scatenato l'azione omicida"

la frase corretta avrebbe dovuto essere, al massimo, che l'autore del delitto "si era convinto" del fatto che

se scrivi si "era reso conto" significa che presumi che ciò di cui ci si è resi conto sia "effettivo" e "vero".

come cazzo fa un giudice a scambiare un uomo palesemente abusivo come costui - abusivo su base oggettiva - per uno che si fa strumentalizzare invece di essere uno che vuole solo inculare una tizia in video e che si eccita con la violenza, lo sanno solo loro.

resta peraltro in ombra la ex moglie.
figura che mi incuriosce assai.
Sulle motivazioni del mancato ergastolo è come ipotizzi, il giudice spiega che dal punto di vista dell’imputato quella era la situazione. L’imputato si era davvero convinto che… eccetera.

Quindi non diventa innocente e rimane che vada condannato, ma non c’è l’aggravante dei futili motivi
sì ma non scrive "si era convinto" implicando che si trattass di una cosa falsa.
dice "si era reso conto" con ià implicando che si trattasse di un cosa vera.

ecco a me questo non torna.
il giudice non può swriamente credere che un narcisista patologico fosse un ingenuo verginello innamorato

ripeto: l'assoluta indagine sul background di lui mi dice che l'avvocato difensore era più bravo di quella di parte civile il cui compito è smontare certe cose.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

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