pan ha scritto:
Credo che Alex Teflon si riferiva principalmente a Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina. Non conosco direttamente quei luoghi, ma parecchi di quelle parti che vivono in Italia. Con due amici romeni vediamo spesso il loro Tg che mi traducono. Mi sembra che stiano messi male sul serio.
Il tuo discorso invece mi fa pensare più a Polonia, Repubblica Ceka, Ungheria, Slovenia.
Recentissimamente ho visitato e trattato una ragazza italiana feritasi a un piede a Medjugorie in Bosnia. Trattata nel più vicino ospedale con impacchi di erbe e creme alle erbe (medioevo? magia?), mi ha presentato un arto in preda a una sepsi che minacciava la gangrena. Lontani i tempi della ex-Jugoslavia quando si vedevano pazienti ottimamente curati, con tanto di referti dattiloscritti datati e firmati.
Pieno accordo con il consiglio di Kronos di visitare le mense della Caritas per vedere l'altro (il vero) volto della cura capitalistica della crisi.
Ormai sono piene di insegnanti, impiegati, piccoli commercianti. Una visita d'istruzione da inserire nei programmi scolastici.
Dico la mia per quello che so con due esempi ababstanza chairi.
Ho preso, con finanziamenti UE, l'onere della ristrutturazione di un asilo nido e scuola elementare (interessi privati in atti d'ufficio): ebbene, sorvolando sul fatto che l'ultima modifica all'amianto l'ha fatta il caro Nicola nel 1987, la struttura presenta praticamente una serie di criticità impensabili per un paese normale: sistema fognario da rifare; tubazioni dell'acqua potabile da ricostruire, sistema elettrico con teschio e tibie incrociate di efault...insomma un disastro. Dall'89 nessuno e dico nessuno che abbia messo un punto a sostegno delle colonne portanti; venisse un terremoto (e non è dato di sapere se è zona sismica, visto che la mappatura della pericolosità e dell'accelerazione al suolo è un mistero...), i bambini non farebbero a tempo a correre per le vie di fuga, visto che sono assenti o lucchettate...eppure, il PIL zingaro cresce al ritmo del 1.8/2% annuo, in giro si vedono SUV di crande Germania come fossero funghi in Autunno, è tutto uno sfoggio di paccottiglia consumistica occidentale, si fa a gara a chi ha di più e poi non hanno i soldi per l'affitto. Insomma PIL e qualità della vita sono due incommensurabili: il PIL stesso, come concetto di misura principe del benessere sociale, è una grande scemenza.
Discorso medesimo si può fare per la terra: un paese che svende la propria terra, è un paese che non avrà vita lunga. Possono pure mandare le rimesse a casa, ma i problemi dello Stato Sociale e delle scelte di politica economica restano: Leu strasuper svalutato senza criterio e inflazione fittiziamente tenuta bassa da una politica dei tassi criminale e truffaldina...insomma, la resa dei conti è vicina.