[O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

Scatta il fluido erotico...

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samsara
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#91 Messaggio da samsara »

pan ha scritto:
Sono passati ventiquattro anni da quando, in un freddissimo pomeriggio di fine gennaio, sulla strada di San Martino, dove sempre passeggiavamo, la mia bella fidanzata mi raccontò di aver conosciuto un tipo in discoteca che le aveva fatto la corte.

Impiegai 4,33265 nanosecondi per capire che la mia sorte era segnata. E poiché ero indubbiamente senza peccato, una grossa pietra volò nella sua direzione, fortunosamente infilandosi in quel vacuum angolare tra collo e la spalla sinistra, altrimenti non sarei qui a raccontare, anzi sì, tra un indulto e la buona condotta…

Si spaventò talmente che continuò a stare con me pensando che non mi accorgessi della compresenza.

Avevo trent'anni e un ritardo dello sviluppo cognitivo, dovuto un po’ agli studi e ai primi anni di lavoro e molto al mio amore per circoli, bar, tennis-tavolo e ombrelloni, ma sotto lo sprone di herpes, più forte in me di Marte e Venere, presi a cercare una via d’uscita dalla compunzione.

Mi rivolsi alla psicanalisi classica, ma i testi consultati emisero un verdetto anche peggiore del male:

-Il geloso è essenzialmente un omosessuale latente che vorrebbe farsi l’amante della sua donna-.

Troppo sbrigativo, e poi neanche l’avevo visto mai, anche se tutte le sue “amiche” mi dicevano che era un bono della madonna con l’intento non disinteressato di sdoganarmi da lei.

Continuai a cercare e a scopare, spesso a ponte bagnato(1), per settimane e settimane fino a imbattermi in Open Pussy - vita e morte di un giornale underground- Per quelle pagine sarò eterno debitore di Bukowsky, specialmente laddove, dopo aver ridicolizzato un figlio dei fiori e del libero amore, nonché direttore di Open Pussy, che un giorno esce con la 44 magnum per sparare al suo redattore che gli fotteva la moglie, se ne esce con una di quelle frasi che sono il fondamento della sua sapienza:

E poi, dopo i trent’anni si diventa francamente patetici”.

Da allora e per sempre mi emendai da questo handicap tanto che, quando in primavera si aggiunse un secondo amante (o terzo, dipende dai punti di vista), in effetti strafichissimo e mi presi un’uretrite che mi mandava in giro col salva-slip, ero talmente guarito che l’urologo, il primario fiorentino del laboratorio che mi parlava sghignazzando di uno zoo microbiologico nei secreti uretrali, tutti i colleghi della scuola di specializzazione, nonché il venerato maestro e capo prof. G.C. napoletano d.o.c., mi chiedevano dettagliati resoconti della vicenda che per l’occasione chiamammo l’Aggiornacorna con cadenza settimanale.

In realtà sapevo assai poco di quanto stesse veramente accadendo tra noi quattro e soprattutto ero ancora a zero riguardo ai fondamenti teorici di tali simpaticissimi fenomeni combinatori.

Intanto tramontavano definitivamente e irreversibilmente per me le illusioni

delle profondità di misteri
in superficie con te gustati
nella segretezza
d’immaginati cortili


sognate e accarezzate fin dalla preadolescenza e innalzate da questi versi di una poetessa bergamasca fino alla soglia della vero.

La pala della rimozione lavorava indefessa come quella di una ruspa dell’A.N.A.S. in una frana che era mia e forse non solo mia, sbancando anche quanto di buono o riutilizzabile potesse residuare tra i detriti.

Fu solo sul finire degli anni 80, a casini ormai passati, che ebbi l’illuminazione tanto attesa. Stavolta fu la pubblicazione di Amare/Tradire del compianto Maestro Aldo Carotenuto, a convincermi della confusione fatta in passato -probabilmente ad arte- nella accezione del verbo trado e nella successiva sua traduzione tradizionale (ma guarda un po’…) nelle lingue europee che venivano alla luce.

Se è vero, come sembrerebbe, che Gesù fu quindi consegnato e non venduto da Giuda al Sinedrio affinché trionfasse e venisse il suo regno, allora chi ci tradisce non fa altro che consegnarci a noi stessi. Ma qui il Maestro neo-junghiano ed io ci dividemmo (cfr. W.Allen in Zelig) perché per lui questa è una tragedia in ogni caso, abbordabile, elaborabile, superabile, ma esperienza necessariamente tragica, mentre io ritengo, in maniera più ruspante (in senso anassiano da A.N.A.S.), che sia una tragedia mooolto relativa perché il come staremo al momento della riconsegna dipende in definitiva dal come stiamo messi con noi stessi in quel momento.

Non capisco perché se abbiamo accettato di nascere e morire soli, di andare al cinema in 120, ai premi di poesia in 60 (quando va bene), allo stadio in 70.000, facciamo poi tante storie per essere proprio in 2 (DUE) in amore, fissandoci su questo che, statisticamente, è il numero più improbabile che esca fuori. E’ vero che Freud diceva che si scopa minimo in 6 [ 2 + le 2 coppie genitoriali], è vero che tanti lo fanno sempre da soli indipendentemente da tutto, ma vero sopra ogni altra cosa è che il 2 è passato così violentemente nel sentire comune quasi certamente per colpa di quegli sfigati dei poeti, che per millenni ci hanno bushobamianamente bombardato con coppie ancora più sfigate di loro: autentica maledizione !

E se oggi per un Romeo e una Giulietta si troverebbero agevoli mediazioni (si scalano banche a destra e sinistra, figuriamoci se non si trova un accordo per due ragazzi di ottime famiglie), ecco che i Signori del 2 prontamente sfornano sempre nuove e inaddomesticabili diadi, riuscendo a trarne a vagonate dall’orrore della contemporaneità.


Spiegazione della nota

(1) Espressione dei marinai dell’U.S. Navy per indicare la sensazione provata dai peni degli ultimi della fila, specie all’inizio del coito, con prostitute subito dopo lo sbarco.
"6 1 o 2?": strani giochi di dadi l'identità, il rapporto a sé e agli altri. o forse un gioco a nascondino. contare ad occhi chiusi? poi un grido: "libero per tutti!".
belle le tue parole pan. chi è la poetessa bergamasca?
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Prof.Fontecedro
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#92 Messaggio da Prof.Fontecedro »

Pan mi hai fatto sentire un pivello che non sa niente della vita.....complimenti per il post!
mi ha molto arricchito

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pan
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#93 Messaggio da pan »

samsara ha scritto:
delle profondità di misteri
in superficie con te gustati
nella segretezza
d’immaginati cortili




"6 1 o 2?": strani giochi di dadi l'identità, il rapporto a sé e agli altri. o forse un gioco a nascondino. contare ad occhi chiusi? poi un grido: "libero per tutti!".
belle le tue parole pan. chi è la poetessa bergamasca?
Elena Bugini.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Helmut
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#94 Messaggio da Helmut »

Vivere, senza malinconia / vivere, senza più gelosia / senza rimpianti / senza mai più conoscere cos'è l'amore

(cit.)

:-D :-D :-D
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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Berlino
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#95 Messaggio da Berlino »

pan ha scritto:Non capisco perché se abbiamo accettato di nascere e morire soli, di andare al cinema in 120, ai premi di poesia in 60 (quando va bene), allo stadio in 70.000, facciamo poi tante storie per essere proprio in 2 (DUE) in amore, fissandoci su questo che, statisticamente, è il numero più improbabile che esca fuori. E’ vero che Freud diceva che si scopa minimo in 6 [ 2 + le 2 coppie genitoriali], è vero che tanti lo fanno sempre da soli indipendentemente da tutto, ma vero sopra ogni altra cosa è che il 2 è passato così violentemente nel sentire comune quasi certamente per colpa di quegli sfigati dei poeti, che per millenni ci hanno bushobamianamente bombardato con coppie ancora più sfigate di loro: autentica maledizione !

E se oggi per un Romeo e una Giulietta si troverebbero agevoli mediazioni (si scalano banche a destra e sinistra, figuriamoci se non si trova un accordo per due ragazzi di ottime famiglie), ecco che i Signori del 2 prontamente sfornano sempre nuove e inaddomesticabili diadi, riuscendo a trarne a vagonate dall’orrore della contemporaneità.
Vorrei dirti anche io che questi racconti scritti per il forum che partono dalle proprie storie e arrivano a chiose surreali li trovo stupendi. Sei tra i pochi ad avventurarsi nei post a taglio lungo e che subito dopo uno Shakespeare award regala un capolavoro. Ad altri è toccata la sindrome da "e adesso che cazzo scrivo?". Per evitare i pompini sul forum ti giro un invito reale: Pan, vieni a casa mia ti faccio scopare mia moglie (cit.).

Said that la tua domanda ma perché si scopa in due e non in diciotto ha un sacco di risposte. E mi verrebbe da dire che un Belnudo ne sa molto più di un Freud, o che Houellebeq ha scritto (stilisticamente peggio di te devo dire) sulla assurdità del rapporto di coppia qualcosa di definitivo.

Ti risparmio Berl il darwiniano che ovviamente sa tutto, per farti una domanda. Pan, come sai per certo che oggi ben oltre la soglia del patetico tu non possa finalmente compiere quell'omicidio che hai solo tentato o che gli antidoti accumulati nel tuo cesto di corna ti possano preservare da una recrudescenza del modulo 72672? Magari in condizioni mutate. Magari per un rapporto non reale. Magari per una forumista incrociata per sbaglio che ti prende perché sai che tutti vorrebbero scoparle il cervello mentre qualcuno si accontenta di scoparle solo la fica. How do you know that?
Ich bin ein Berliner. JFK

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Helmut
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#96 Messaggio da Helmut »

pan ha scritto: Sono passati ventiquattro anni da quando (...) la mia bella fidanzata mi raccontò di aver conosciuto un tipo in discoteca che le aveva fatto la corte.
Caro pan, essere cornuti è uno stato soggettivo, non oggettivo.

E' il vero segreto per portare le corna con leggerezza.

Lo so. :wink:
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docu
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#97 Messaggio da docu »

non sono tanto geloso ...

io sono forte.

come ho distrutto centinaia di forumisti ...

sarei in grado di annientare anche tanti umanoidi

:motosega:
Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-

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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#98 Messaggio da Lilith »

Ho subito l'intervento di gelosectomia (?) di recente. Il decorso post-operatorio procede bene, nessuna compromissione delle funzioni vitali. I risultati dell'operazione saranno maggiormente apprezzabili qualche mese dopo l'intervnto.

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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#99 Messaggio da semplicementeme »

sarò banale, ma la gelosia in una coppia deve esserci: è sintomo di quanto si tiene al proprio partner, è normale. Basta che non sia soffocante, ma a piccole dosi è fondamentale. se il mio uomo è geloso io mi sento anche più desiderata

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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#100 Messaggio da faber-mi »

semplicementeme ha scritto:sarò banale, ma la gelosia in una coppia deve esserci: è sintomo di quanto si tiene al proprio partner, è normale. Basta che non sia soffocante, ma a piccole dosi è fondamentale. se il mio uomo è geloso io mi sento anche più desiderata
Ok, ora però zitta e fila in cucina se no va a finire che prima di sera ti gonfio.
Per oggi ti sei già esposta al pubblico fin troppo e la cosa comincia a darmi fastidio...
:-D :-D :-D
I miei problemi sono iniziati con la prima educazione. Andavo in una scuola per insegnanti disagiati.
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Mia moglie e' una persona veramente immatura. L'altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno e' entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le paperelle!
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}}Tristan
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#101 Messaggio da }}Tristan »

semplicementeme ha scritto:sarò banale, ma la gelosia in una coppia deve esserci: è sintomo di quanto si tiene al proprio partner, è normale. Basta che non sia soffocante, ma a piccole dosi è fondamentale. se il mio uomo è geloso io mi sento anche più desiderata

non è banalità, il problema nel dibattito è che si identifica la gelosia , solo, con gli aspetti piu estremi
quindi se dici che la trovi normale o misura di quanto si è legati, vieni associato a chi porta all'estremo questo sentimento

(retaggio femminista che inglobava la gelosia tout court nell'oppressione,cosa giusta allora, ma magari i tempi
sono maturi per un giudizio un po piu sereno)

la gelosia è presente in moltissimi aspetti della vita, non solo riguardo il rapporto di coppia,
tanto da poter dire che la gelosia è un dato naturale, innato e spontaneo (ma non necessario)

una volta che si è d'accordo su questo, magari diventa piu semplice parlare di come debba essere educato e gestito
anzichè doversi sentire un retrogrado troglodita solo ed esclusivamente perchè si prova un sentimento che non è culturale ma innato.

la contingenza e l'ambiente naturalmente hanno un loro peso
ma è proprio su questi che si puo, e si deve, lavorare,
non sul costringere chi sente la gelosia come parte di se, a soffocarla e basta.
anche perchè...in quesi casi quando si manifesta diventa distruttiva



la gelosia è pepe, è segno di quanto ci si mette in gioco, è l'irrazionale che ci fa sentire vivi...




i sette vanno coi sette
gli otto con gli otto
i nove coi nove

quando si va contro questa regola,
la gelosia diventa insicurezza
tutto diventa una lotta,

uno sguardo un agguato,
un sorriso un tradimento...


ma anche in quel caso, non è la gelosia il problema...quanto le condizioni..



-
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#102 Messaggio da Husker_Du »

semplicementeme ha scritto:sarò banale, ma la gelosia in una coppia deve esserci: è sintomo di quanto si tiene al proprio partner,
Again?????

Essere gelosi e' una cosa assolutamente egoista. Non e' sinomino di quanto si tiene al proprio partner (quindi al suo benessere), ma solo di quanto si e' possessivi verso di lui.

Si e' gelosi perche' non si puo' accettare che il partner possa preferire un altro a noi. Questo non significa affatto dire che ci si tiene al proprio partner, anzi.
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se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#103 Messaggio da }}Tristan »

perdonami,

ma in questo caso lei sarebbe la vittima (nel tuo ragionamento)

lei dice che gli va bene che il suo lui sia geloso di lei

e ne fai una questione di egoismo?

e se ci pensi è logicamente strano che chi dice di voler essere oggetto di gelosia
possa avallare l'equivalenza di gelosia ed egoismo...

o no?
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#104 Messaggio da Husker_Du »

Del fatto che la ragazza abbia delle preferenze verso un partner geloso non ha alcuna rilevanza.

E' la gelosia un sinonimo di quanto ci si tiene al proprio partner? No.
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Re: [O.T.] La gelosia, riflessioni e considerazioni

#105 Messaggio da }}Tristan »

la gelosia non è riferimento assoluto di quanto ci si tiene, ci mancherebbe

ma in chi è geloso si
in chi prova questo sentimento il grado di gelosia è proporzionale al legame


in ogni caso, se la gelosia fosse solo egoismo
tutti coloro che l'apprezzano (nei propri confronti)sono anch'essi dei poveri sfigati?

(dato che accetterebbero , soltanto, di essere equiparati ad oggetti)



la gelosia delle madri verso i figli?
dei padri verso le figlie?
dei figli verso i gentori?

perchè non vengono considerate espressioni di solo egoismo?



e aggiungerei..delle donne verso gli uomini?
(che ammetterai non viene giudicata come la gelosia degli uomini)



non si puo liquidare la gelosia...SOLO come egoismo..per quanto vi sia anche quella componente
ma a voler fare le pulci..anche l'amore potrebbe essere considerato un sentimento egoista..
per quanto diretto verso altri, alla fine è proporzionale a quanto si stia bene con l'altra persona...

cioè, mi importa dell'altro tanto quanto mi dia sensazioni di benessere...


.
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