
[O.T.] Quando ti uccide lo Stato
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Tutto ok, solo per segnalare, stai facendo un lavoro della mad...un grande lavoro 

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Re: [O.T.] Assassini in divisa
se dovessi stare qui a ribadire tutto quello rispetto a cui sono anti
non farei nulla di pro
non farei nulla di pro
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
http://www.youtube.com/watch?v=aRt_-4BQ ... re=related
Dalla trasmissione Blu Notte.
Occhio quando qualcuno vi dirà che è scivolato su una buccia di banana in caserma.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Vi siete spenti come al solito.
Novità:
Cucchi: altri tre medici indagati
16-12-2009
ROMA - Ci sono altri tre medici dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, dove Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre scorso, sotto inchiesta da parte della procura di Roma per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. I loro nominativi, secondo quanto si è appreso, stanno per essere iscritti nel registro degli indagati su iniziativa dei pubblici ministeri Vincenzo Barba e FrancescA Loy, titolari dell'inchiesta giudiziaria.
A questi sanitari gli inquirenti sono arrivati dopo un ulteriore esame della cartella clinica di Cucchi. Da quella documentazione è emerso che i tre hanno avuto a che fare con il detenuto nel reparto penitenziario del Sandro Pertini. Questi ulteriori indagati si aggiungono a tre colleghi dello stesso ospedale (a loro volta iscritti per omicidio colposo) ed a tre agenti della polizia penitenziaria in servizio nel tribunale di Roma (omicidio preterintenzionale).
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 73586.html
Novità:
Cucchi: altri tre medici indagati
16-12-2009
ROMA - Ci sono altri tre medici dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, dove Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre scorso, sotto inchiesta da parte della procura di Roma per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. I loro nominativi, secondo quanto si è appreso, stanno per essere iscritti nel registro degli indagati su iniziativa dei pubblici ministeri Vincenzo Barba e FrancescA Loy, titolari dell'inchiesta giudiziaria.
A questi sanitari gli inquirenti sono arrivati dopo un ulteriore esame della cartella clinica di Cucchi. Da quella documentazione è emerso che i tre hanno avuto a che fare con il detenuto nel reparto penitenziario del Sandro Pertini. Questi ulteriori indagati si aggiungono a tre colleghi dello stesso ospedale (a loro volta iscritti per omicidio colposo) ed a tre agenti della polizia penitenziaria in servizio nel tribunale di Roma (omicidio preterintenzionale).
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Cucchi, supertestimone condannato per droga a due anni
venerdì 18 dicembre 2009
È stato condannato per droga a due anni di reclusione il 21enne gambiano supertestimone nell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il 31enne geometra morto il 22 ottobre scorso all'ospedale Sandro Pertini, sei giorni dopo essere stato arrestato. In particolare il 21enne ha patteggiato la pena davanti al giudice monocratico Gabriele Tomei in accordo con il pm Vincenzo Barba per spaccio di sostanze stupefacenti.
Una condanna in relazione alla quale al giovane sono state concesse le attenuanti generiche in considerazione del suo stato di incensuratezza. Per il testimone il giudice ha anche disposto il ritorno in libertè In precedenza era agli arresti domiciliari in una struttura protetta per tossicodipendenti. Il gambiano fu arrestato perché trovato in possesso di una modica quantità di hashish. Portato nelle celle di sicurezza del tribunale il 16 ottobre scorso, lo stesso giorno di Cucchi. Sentito in sede di incidente probatorio, il 21 novembre scorso il 21enne riferì che in quell'occasione sentì un rumore come di qualcuno che veniva gettato in terra e poi vide Cucchi trascinato in una delle celle. Nel corso del tragitto dal tribunale al carcere di Regina Coeli, il gambiano riferì di aver raccolto le confidenze di Cucchi che asserì di essere stato picchiato.
http://www.lunico.eu/index.php?option=c ... 0&Itemid=1
venerdì 18 dicembre 2009
È stato condannato per droga a due anni di reclusione il 21enne gambiano supertestimone nell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il 31enne geometra morto il 22 ottobre scorso all'ospedale Sandro Pertini, sei giorni dopo essere stato arrestato. In particolare il 21enne ha patteggiato la pena davanti al giudice monocratico Gabriele Tomei in accordo con il pm Vincenzo Barba per spaccio di sostanze stupefacenti.
Una condanna in relazione alla quale al giovane sono state concesse le attenuanti generiche in considerazione del suo stato di incensuratezza. Per il testimone il giudice ha anche disposto il ritorno in libertè In precedenza era agli arresti domiciliari in una struttura protetta per tossicodipendenti. Il gambiano fu arrestato perché trovato in possesso di una modica quantità di hashish. Portato nelle celle di sicurezza del tribunale il 16 ottobre scorso, lo stesso giorno di Cucchi. Sentito in sede di incidente probatorio, il 21 novembre scorso il 21enne riferì che in quell'occasione sentì un rumore come di qualcuno che veniva gettato in terra e poi vide Cucchi trascinato in una delle celle. Nel corso del tragitto dal tribunale al carcere di Regina Coeli, il gambiano riferì di aver raccolto le confidenze di Cucchi che asserì di essere stato picchiato.
http://www.lunico.eu/index.php?option=c ... 0&Itemid=1
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
http://www.lunico.eu/index.php?option=c ... Itemid=615
“Una politica assente e che in alcuni casi vuol trasformarci in una paese di polizia”.
E’ questo uno dei passaggi più critici dell'intervento di Antonio Marazzita durante la conferenza “Ma la droga porta in carcere?” tenuta mercoledì 25 novembre presso l’Ordine degli Avvocati di Roma di fronte ad una platea di giovani avvocati.
Marazzita ha spaziato dal caso Cucchi fino ad argomenti attuali come “la certezza della pena”, il sistema elettorale, il rito breve, il reato di clandestinitè
“Credo che di Cucchi ci dimenticheremo presto, e nessuno pagherà per la sua morte”.
“Manca la politica” ha dichiarato, “questo è alla base delle tragedie come quella di Cucchi.”
E sui sistemi detentivi l’avvocato ha definito “cretino” quel politico che invochi la “certezza della pena”, suggerendo ai giovani colleghi ad interessarsi piuttosto alla “certezza della prova”.
“Questi politici hanno dimenticato cos’è lo Stato di Diritto, e adesso c’è una proposta di legge che mi auguro rimanga tale, che vorrebbe equiparare l’immigrato clandestino al mafioso.”
“Una politica assente e che in alcuni casi vuol trasformarci in una paese di polizia”.
E’ questo uno dei passaggi più critici dell'intervento di Antonio Marazzita durante la conferenza “Ma la droga porta in carcere?” tenuta mercoledì 25 novembre presso l’Ordine degli Avvocati di Roma di fronte ad una platea di giovani avvocati.
Marazzita ha spaziato dal caso Cucchi fino ad argomenti attuali come “la certezza della pena”, il sistema elettorale, il rito breve, il reato di clandestinitè
“Credo che di Cucchi ci dimenticheremo presto, e nessuno pagherà per la sua morte”.
“Manca la politica” ha dichiarato, “questo è alla base delle tragedie come quella di Cucchi.”
E sui sistemi detentivi l’avvocato ha definito “cretino” quel politico che invochi la “certezza della pena”, suggerendo ai giovani colleghi ad interessarsi piuttosto alla “certezza della prova”.
“Questi politici hanno dimenticato cos’è lo Stato di Diritto, e adesso c’è una proposta di legge che mi auguro rimanga tale, che vorrebbe equiparare l’immigrato clandestino al mafioso.”
misha71
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
ma sapete di qualche novità in merito a questa storia?
io non ho più la tv per cui non so se il naso del nano abbia soppiantato del tutto le altre cose (immagino che i saldi però spicchino...)
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misha71
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Nada de nada, l'ultima notizia utile è quella dei 3 medici poco sopra.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
si parla dei dieci km di coda per i saldi a milano
si parla dello scampato pericolo al lago di massaciuccoli
si parla dello chef morto sotto la frana
si parla di come smaltire i kg accumulati sotto le feste...di cucchi non si dice nulla
si parla dello scampato pericolo al lago di massaciuccoli
si parla dello chef morto sotto la frana
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
a proposito...non si parla nemmeno più di gabriele sandri
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Anche tu antisbirro a prescindere?
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
assolutamente NO..ma sono contro l'impunità di chi adopra la divisa per fare il gradasso....El Diablo ha scritto:Anche tu antisbirro a prescindere?
nota bene, vi ricordate che i rapinatori della uno bianca erano poliziotti'???
se nelle forze dell'ordine non si combatte la corruzione e non si fa piazza pulita di quelli che si comportano come giustizieri oppure usano il loror ruolo di tutori dell'ordine per "divertirsi" (Cucchi,Aldrovandi,Bolzaneto, uno bianca, eccetera..) non sono più forze dell'ordine a protezione e tutela della cittadinanza ma solo delinquenti...
io ho fiducia nelle forze dell'ordine
ma la fiducia mia e delle persone va mantenuta, quindi se un poliziotto o un carabiniere manca al suo dovere DEVE ESSERE GIUDICATO E SE COLPEVOLE CONDANNATO PER LE SUE COLPE.
ovvero sia una cosa che in democrazia dovrebbe essere pacifica e "normale"
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Indubbiamente, lo stiamo dicendo dall'inizio del topic.
Ma tu pensi che nessuno dei colleghi degli "agenti" della Uno Bianca sapesse del "doppio lavoro"?
Ci si fa i cazzi propri, si lavora cercando di farlo nel miglior modo possibile, evitando di posare gli occhi dove non si dovrebbe, ossia su di un terreno minato che ti farebbe saltare in aria subito dopo il collega che accusi.
Il polverone sollevato dal caso Cucchi si doveva tenere alto per molto tempo, e invece nisba, si sta già posando del tutto.
Ma tu pensi che nessuno dei colleghi degli "agenti" della Uno Bianca sapesse del "doppio lavoro"?
Ci si fa i cazzi propri, si lavora cercando di farlo nel miglior modo possibile, evitando di posare gli occhi dove non si dovrebbe, ossia su di un terreno minato che ti farebbe saltare in aria subito dopo il collega che accusi.
Il polverone sollevato dal caso Cucchi si doveva tenere alto per molto tempo, e invece nisba, si sta già posando del tutto.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
alcuni colleghi dei Savi sapevano.El Diablo ha scritto:Indubbiamente, lo stiamo dicendo dall'inizio del topic.
Ma tu pensi che nessuno dei colleghi degli "agenti" della Uno Bianca sapesse del "doppio lavoro"?
Ci si fa i cazzi propri, si lavora cercando di farlo nel miglior modo possibile, evitando di posare gli occhi dove non si dovrebbe, ossia su di un terreno minato che ti farebbe saltare in aria subito dopo il collega che accusi.
Il polverone sollevato dal caso Cucchi si doveva tenere alto per molto tempo, e invece nisba, si sta già posando del tutto.
risulta dalle carte processuali ed uno di loro fu anche condannato per aver partecipato ad alcune tra le prime rapine senza sparare e senza partecipare ad omicidi.
poi uscì dalla banda e tacque per anni, fino a che non fu pescato assieme agli altri.
I savi sono poi FORSE collegati anche al massacro avvenuto in una caserma dei carabiniei in un paesino vicino faenza, quattro carabinieri che si sono ammazzati a vicenda una ventina di anni fa circa....
c'è un libro, che si chiama "Uno bianca e trame nere" che ne parla in maniera approfondita e cerca di capire se effettivamente questo collegamento ci fosse tra quei quattro militi morti (Uno di loro si dice ne abbia ammazzati tre per poi suicidarsi, spiegazione ufficiale lo stress).
secondo me in polizia QUALCUNO sapeva e ha coperto i savi,forse per convenienza, forse per coprire lo scandalo, forse per questioni politiche (ricordo che i Savi erano ferocemente e dichiaratamente fascisti e hanno detto di avere agito contro le Coop per colpire il potere "rosso" nella regione "rossa" per eccellenza)
ma la mia è solo uina opinione personale che mi sono fatto ragionandoci un pò sopra e leggendo qualche libro.....
Re: [O.T.] Assassini in divisa
Basterebbe cominciare a chiamare le cose col loro nome...
e diventerebbe un po piu semplice non essere antisbirri per partito preso.
ecco alcuni provvedimenti che aiuterebbero a dividere i buoni dai cattivi (cit.)
fonte:amnesty international
Tortura e maltrattamenti: responsabilità della polizia per l'uso della forza e delle armi
A distanza di 20 anni dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura (Cat) l'Italia resta priva di uno specifico reato di tortura nel codice penale. Di conseguenza, gli atti di tortura e maltrattamenti commessi dai pubblici ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni vengono perseguiti attraverso figure di reato ordinarie (lesioni, abuso d'ufficio, falso etc.) e puniti con pene non adeguatamente severe e soggetti a prescrizione. L'Italia non ha ratificato il Protocollo opzionale alla Cat, che imporrebbe l'adozione di meccanismi di prevenzione della tortura e dei maltrattamenti, tra cui un'istituzione indipendente di monitoraggio sui luoghi di detenzione e non si è dotata di un organismo per il monitoraggio sui diritti umani, né di regole per l'identificazione degli agenti di polizia durante le operazioni di ordine pubblico.
che poi esattamente come nella maggior parte dei lavori
c'è una maggioranza che timbra facendo il minimo necessario e facendosi i cazzi propri(in tutti i sensi)
una parte costretta (vita, condizioni possibilità di scelta) e quindi quasi del tutto indifferente
ed una minima parte che invece fa quello che ha sempre desiderato (chiamasi passione)
l'ultimo blocco è quello che normalmente mantiene la dignita di una qualsiasi categoria sociale
a volergli rendere giustizia, sarebbe un dovere aiutarli a isolare le teste di cazzo
le proposte di amnesty mi sembrano piu che ragionevoli
chi ...politicamente ..avrebbe il coraggio di proporle secondo voi?
intendo dire..senza che sia tacciato di sputare sulle nostre forze armate
e diventerebbe un po piu semplice non essere antisbirri per partito preso.
ecco alcuni provvedimenti che aiuterebbero a dividere i buoni dai cattivi (cit.)
fonte:amnesty international
Tortura e maltrattamenti: responsabilità della polizia per l'uso della forza e delle armi
A distanza di 20 anni dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura (Cat) l'Italia resta priva di uno specifico reato di tortura nel codice penale. Di conseguenza, gli atti di tortura e maltrattamenti commessi dai pubblici ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni vengono perseguiti attraverso figure di reato ordinarie (lesioni, abuso d'ufficio, falso etc.) e puniti con pene non adeguatamente severe e soggetti a prescrizione. L'Italia non ha ratificato il Protocollo opzionale alla Cat, che imporrebbe l'adozione di meccanismi di prevenzione della tortura e dei maltrattamenti, tra cui un'istituzione indipendente di monitoraggio sui luoghi di detenzione e non si è dotata di un organismo per il monitoraggio sui diritti umani, né di regole per l'identificazione degli agenti di polizia durante le operazioni di ordine pubblico.
che poi esattamente come nella maggior parte dei lavori
c'è una maggioranza che timbra facendo il minimo necessario e facendosi i cazzi propri(in tutti i sensi)
una parte costretta (vita, condizioni possibilità di scelta) e quindi quasi del tutto indifferente
ed una minima parte che invece fa quello che ha sempre desiderato (chiamasi passione)
l'ultimo blocco è quello che normalmente mantiene la dignita di una qualsiasi categoria sociale
a volergli rendere giustizia, sarebbe un dovere aiutarli a isolare le teste di cazzo
le proposte di amnesty mi sembrano piu che ragionevoli
chi ...politicamente ..avrebbe il coraggio di proporle secondo voi?
intendo dire..senza che sia tacciato di sputare sulle nostre forze armate

"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill