sono tettofiloHusker_Du ha scritto:Perche', tu non apprezzi l'anal??

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sono tettofiloHusker_Du ha scritto:Perche', tu non apprezzi l'anal??
Husker_Du ha scritto:Berlusconiano e tettofilo.
Dimmi che sei pure gobbo ed allora si spiega tutto.
ariva ariva ha scritto:Ecco, a proposito di falsi profeti, chi cazzo è Antonella Randazzo?}}Tristan ha scritto:piu che altro a voler essere manichei si accettano anche falsi profeti certificati (falsi)
con tutto il danno che ne deriva...
http://img526.imageshack.us/img526/8216 ... avagli.jpg
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2 ... ro-il.html
Quello che ho trovato sul tuo link è che si è laureata in Filosofia, nel 2006 ha vinto il prestigioso Premio Ibiskos e che il libro oltre ad identificare come emblema della disinformazione Travaglio (come se fosse lui il problema del giornalismo italiano) spiega come il "sistema" parli di Berlusconi per oscurare argomenti tabù come le scie chimiche e il signoraggio bancario.
Ho come l'impressione che risparmierò euro 19,50 + 8,50 per contributo imballaggio e spese postali
Cacciari è bravo come filosofo ma come politico e sindaco veneziano lascia PIUTTOSTO desiderare.balkan wolf ha scritto:questione silvio 2013
ma state fuori??
il nanetto magico è finito è plateale ... siamo solo all'ultimo capitolo della grande beffa ( berlusconi è paradossalmente un politico punk77 ) di danni se ne possono ancora fare ma cmq. siamo sul finale
mitico cacciari che in un dibattito ha risposto a sta questione con un tono come se tutti gli altri fossero deficenti ... bellisimo lo vedevi che era sincero e non capiva come gli altri non potessero non esserci arrivati
Onestà intellettuale mai, vero?bocha ha scritto:non ha calunniato nessuno, ha solo riferito una cosa vera su boffo(la causa per molestie)iltemplare83 ha scritto:Dato che ha ammesso lui stesso di avere calunniato, ed è stato sospeso dall'ordine stesso, chi si sarebbe dovuto muovere?bocha ha scritto:epurazione? editto bulgaro?
p.s. come mai nessuno si è mosso per la sospensione dall'ordine dei giornalisti per Feltri? la libertà di stampa si deve avere da una parte sola?
Un consiglio, smetti di ragionare da ultras della politica. Sembri quelli che "io non tifo, mi basta che perda la Giuve/l'Inter/il Pizzighettone"
Miccia per te...bocha ha scritto:dai...accendiamo la miccia![]()
Marco Travaglio tace. Non ha ancora risposto alle critiche che il mensile Libero Reporter ha pubblicato con grande evidenza. Le accuse sono penetranti e fastidiose: l’ospite fisso della trasmissione televisiva Annozero avrebbe raccontato e scritto fatti non corrispondenti alla verità. I soggetti della ricostruzione non corretta, anzi, «falsa» come scrive il mensile, sono il senatore Marcello Dell’Utri, e indirettamente Silvio Berlusconi. Il tema della dissertazione è noto e rientra nel teorema travagliano: Dell’Utri e il suo datore di lavoro sono in qualche modo entrambi legati alla mafia siciliana. Senza dimenticare il tramite: il defunto stalliere Vittorio Mangano.
L’ESORDIO
Travaglio divenne famoso la sera del 14 marzo 2001 quando su Rai2, vale a dire alla vigilia delle elezioni politiche, fu ospitato da Satyricon, programma condotto dal comico Daniele Luttazzi. L’autore del libro L’odore dei soldi, scritto insieme a Elio Veltri, narrò ai telespettatori anche i rapporti tra Dell’Utri e Mangano, quest’ultimo per un breve periodo aveva lavorato come giardiniere e uomo tutto fare nella villa di Arcore. Il giornalista, futura spalla di Michele Santoro, nel libro che stava presentando riportava il testo di un’intervista dove il senatore, rivolgendosi a Mangano, avrebbe parlato di «cavalli da mandare in un albergo». Ma chi manda un cavallo in un albergo? Anomalia spiegata dalla probabile consuetudine in uso tra malavitosi che quando usano il termine «cavalli» in realtà intendono partite di droga. La conclusione appare evidente: quelli di Arcore sembravano essere dediti anche al commercio di stupefacenti. Com’è prevedibile la puntata suscitò un putiferio.
LA FONTE
Travaglio per formulare il suo teorema usa una famosa intervista. Quella che il giudice Paolo Borsellino rilasciò pochi mesi prima di essere assassinato (era il pomeriggio del 21 maggio 1992) a due giornalisti francesi, Fabrizio Calvi (pseudonimo di Jean-Claude Zagdoun) e il regista Jean-Pierre Moscardo. Il magistrato rispose con pacatezza alle domande incalzanti dei giornalisti. L’inchiesta dei due francesi non è mai stata mandata in onda: evidentemente non era così sensazionale. Della famosa intervista vi sono due versioni: la prima corrisponde al «girato», vale a dire la registrazione completa senza tagli. La seconda versione, molto più breve della prima, è quella «montata», cioè tagliata non si sa ancora se da un tecnico o dagli stessi autori. La tragica scomparsa dell’intervistato ha lasciato campo libero a interpretazioni e a tagli. Il 21 settembre 2000, il canale d’informazione satellitare Rainews 24 manda in onda la parte montata dell’intervista al compianto Borsellino. L’iniziativa fa alzare un sopracciglio anche all’ex giornalista del Manifesto, Guido Ruotolo, che sul quotidiano la Stampa evidenzia alcune anomalie nella versione montata del filmato. È dunque la trascrizione del filmato messo in onda da Rainews 24 che Veltri e Travaglio riportano nel loro libro L’odore dei soldi. Si scatena un altro putiferio.
LA MENZOGNA
Ciò che alla fine emerge è che quanto raccontato da una fonte attendibile e rispettabile come il giudice Borsellino non può che far pensare che i soggetti siano i protagonisti di loschi traffici: la prova è la telefonata tra il senatore Dell’Utri e «lo stalliere» Mangano che in codice parlano di «cavalli da mandare in un albergo» trattandosi in realtà di droga. Così non è. La ricostruzione non è vera. Ed è lo stesso Veltri a prendere le distanze dall’ipotesi. È tutto scritto in una mail che il coautore dell’Odore dei soldi ha inviato a Gabriele Paradisi, il curatore dell’articolo pubblicato su Libero Reporter: Mangano «a proposito dei cavalli, come sostiene Paolo Borsellino, parlava con un esponente degli Inzerillo e non con Dell’Utri». Dunque la famosa telefonata dei «cavalli da mandare in un albergo» su cui sono stati costruiti tanti teoremi, con Dell’Utri non ha niente a che fare. Veltri evidenzia anche che Borsellino «alle domande dei due giornalisti francesi che con insistenza cercano di fargli pronunciare i nomi di Berlusconi e Dell’Utri, si sottrae, dicendo che non conosce i fatti». Certamente fare apparire il fondatore di Forza Italia al posto di un membro della famiglia Inzerillo è stato un gioco di prestigio che ha permesso la diffusione di manipolazioni.
Infatti Di Pietro ha il 7% e non governa il Paese... dettaglio insignificante, sicuramente.bocha ha scritto:perchè cerchi di interpretare a tuo vantaggio quello che scrivo?Husker_Du ha scritto:Paragonare le magagne di Di Pietro con quelle di Berlusconi, e' come paragonare una giornata do bora a Trieste con lo Tsunami del 2004.bocha ha scritto:pensa te,e lo rimetto in evidenza....se al posto del tonino nazionale ci fosse stato il berlusca
Una roba talmente patetica, che solo gente come Feltri o Belpietro, o comunque giornalisti di quel calibro, possono fare. Guardare la pagliuzza invece della trave.
io ho solo detto: pensa te se al posto di di pietro c'era Berlusconi....
sigile minimo si faceva dare fuoco a piazza montecitorio!!!!
bocha ha scritto:se c'è qualcuno qui che si arrampica, non sta certo dalla parte del governo...Red° ha scritto:Ma ancora cerchi di prendere le parti del nano? Ti stai arrampicando sugli specchi, Bocha...bocha ha scritto:perchè cerchi di interpretare a tuo vantaggio quello che scrivo?Husker_Du ha scritto: Paragonare le magagne di Di Pietro con quelle di Berlusconi, e' come paragonare una giornata do bora a Trieste con lo Tsunami del 2004.
Una roba talmente patetica, che solo gente come Feltri o Belpietro, o comunque giornalisti di quel calibro, possono fare. Guardare la pagliuzza invece della trave.
io ho solo detto: pensa te se al posto di di pietro c'era Berlusconi....
sigile minimo si faceva dare fuoco a piazza montecitorio!!!!
OSCAR VENEZIA ha scritto:Fare i moralisti di mestiere , alla Di Pietro, ergendosi a giudice, enfatizzando tutto e ricorrendo alla demagogia più becera non è il massimo dal punto di vista umano e non conviene nemmeno.
Se poi escono delle foto che ti ritraggono a pranzo con dei mafiosi bulgari puoi solo provare a dimostrare che è un fotomontaggio, in caso contrario se hai parlato con un mafioso sei un mafioso pure tu senza appello perchè queste sono le regole della dialettica politica che hai voluto e non ti puoi incazzare se ti si ritorcono contro.