certo che no, voglio solo vedere che marca di mutandine indossa marrazzo.svogliato ha scritto:Scusa davvero ti interessa vedere Marrazzo trapanato dal trans?Drogato_ di_porno ha scritto:quand'è che il video finisce su emule o bittorrent?
[O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
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Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
per completezza del 3d postiamo la verità. Aggiungo che, al contrario di come mi è apparsa la vicenda sulle prime, ora posso dirvi che i fatti sono tutti qui e non vi sono mandanti occulti. I polli hanno fatto tutto da soli, sognavano di svoltare coi soldi di Pierino ispirandosi alla vicenda Sircana. ehm.. essì.. come i carabinieri delle barzellette si.
Cassazione IV Penale, 19.4.2010 n. 15082 (qui per intero http://www.altalex.com/index.php?idnot=10847 )
"[..] In realtà, la ricostruzione della vicenda oggetto di esame, da parte del tribunale, si presenta corretta e coerente rispetto alle acquisizioni probatorie in atti, dalle quali trae fondamento l’ipotesi d’accusa proposta dagli inquirenti, secondo cui gli indagati hanno organizzato all’ex presidente della Regione Lazio, le cui “debolezze” erano, evidentemente, ad essi ben note, un vero e proprio agguato culminato con l’irruzione nell’abitazione di “X.”.
Non risponde al comune senso logico sostenere, con il ricorrente, che i due carabinieri si sono portati in detta abitazione per verificare la consistenza della presunta “notizia criminis”, confidenzialmente ricevuta dall’informatore C., circa lo svolgimento di “festini” con l’uso di droga in quell’appartamento, e senza neanche conoscere i soggetti che vi erano coinvolti. Invero, che l’azione condotta dai due indagati non sia stata quella di due agenti di PG, chiamati ad intervenire per interrompere condotte delittuose ed assicurare alla giustizia i responsabili, è attestato non solo da quanto dichiarato da “X.” e dal M., della cui complessiva attendibilità giustamente il tribunale non ha dubitato, alla stregua di quanto fino ad oggi emerso dalle indagini, ma anche, e soprattutto, dalla condotta tenuta dai due carabinieri durante l’irruzione nell’abitazione e nei giorni successivi, certamente non riconducibile a quanto ci si aspetterebbe da rappresentanti delle forze dell’ordine impegnati in compiti d’istituto.
Non risulta, invero, né gli indagati lo hanno sostenuto, che durante l’irruzione essi abbiano agito nel rispetto dei loro doveri d’ufficio. Non risulta che abbiano dato atto, con regolare verbalizzazione, del loro intervento, né che di esso abbiano informato i superiori, né che abbiano posto sotto sequestro lo stupefacente rinvenuto nell’abitazione, né che abbiano proceduto alla perquisizione della stessa; operazioni queste, che sempre accompagnano interventi del genere di quelli esaminati. Risulta, viceversa, che essi, o eventuali complici introdottisi con loro nell’appartamento, hanno eseguito delle significative riprese video del M. in atteggiamento certamente compromettente, specie per un uomo che ricopriva un importante ruolo istituzionale; riprese le cui finalità non erano certo quelle di assicurare, a fini di giustizia, le tracce di reati, o di individuare i colpevoli di condotte delittuose, ma solo di registrare situazioni scabrose per ottenere indebiti vantaggi.
Questa la ragione per la quale i due hanno impedito al M., secondo quanto da costui dichiarato, di tirar su i pantaloni: la ripresa in mutande aveva, evidentemente, per i fini perseguiti dagli indagati, ben maggiore effetto e ben altro valore, cosi come ben altro valore avrebbe avuto la “scena del crimine” se fosse stata opportunamente “condita” dalla presenza di droga. Di qui l’accurata preparazione di quella scena, che prevedeva non solo la presenza della droga, ma anche, nello stesso tavolino, accanto al piatto che la conteneva, della tessera personale della vittima, affinché non vi fossero dubbi sulla identificazione del personaggio. A tale esigenza rispondevano quelle riprese ed i primi piani sull’uomo in mutande, sul tavolino con la droga e la tessera e sulla stessa auto di servizio dell’ex presidente.
Un comportamento, dunque, chiaramente proteso a non dar scampo al M., a renderlo, come già accennato, vulnerabile e disponibile a soddisfare ogni possibile richiesta, di denaro, effettivamente preteso, sul momento, secondo quanto riferito dal M. e da “X.”, o di altre elargizioni o favori; un comportamento proteso a confezionare un documento “appetito” dalla stampa scandalistica, e dunque proficuamente commerciabile.
Non meno significativa, né più lontana dalla richiamata tesi difensiva, è logicamente apparsa al giudice del riesame la condotta degli indagati nei giorni successivi, trascorsi nell’affannosa ricerca di soggetti interessati all’acquisto del compromettente video. Condotta non solo evidenziata dai testi escussi, ma ammessa dagli stessi indagati.
A fronte di ciò, correttamente il giudice del riesame ha ritenuto significativo, in tesi d’accusa, il quadro probatorio acquisito e prive di concreto rilievo le lamentate contraddizioni, peraltro su temi secondari della vicenda, nelle dichiarazioni del M. e del transessuale.
Altrettanto esattamente, lo stesso giudice ha ritenuto persistenti le esigenze di cautela in considerazione, non solo dalla preoccupante gravità dei fatti contestati, anche perché commessi, dall’odierno ricorrente, con abuso della propria qualità e proprio sul territorio ove ai suoi doveri d’istituto egli avrebbe dovuto attendere, ma anche per il grave rischio di inquinamento probatorio connesso al protrarsi delle indagini per il definitivo chiarimento della complessa e torbida vicenda; indagini da eseguirsi in ambienti facilmente influenzabili ed esposti ad intimidazioni ed a condizionamenti. Né avrebbe potuto escludersi il pericolo di reiterazione, essendo ancora possibili strumentalizzazioni della vicenda, in considerazione del ruolo istituzionale ricoperto dal M. al tempo dei fatti e della sua posizione centrale nel contesto politico regionale. [..]. "
Cassazione IV Penale, 19.4.2010 n. 15082 (qui per intero http://www.altalex.com/index.php?idnot=10847 )
"[..] In realtà, la ricostruzione della vicenda oggetto di esame, da parte del tribunale, si presenta corretta e coerente rispetto alle acquisizioni probatorie in atti, dalle quali trae fondamento l’ipotesi d’accusa proposta dagli inquirenti, secondo cui gli indagati hanno organizzato all’ex presidente della Regione Lazio, le cui “debolezze” erano, evidentemente, ad essi ben note, un vero e proprio agguato culminato con l’irruzione nell’abitazione di “X.”.
Non risponde al comune senso logico sostenere, con il ricorrente, che i due carabinieri si sono portati in detta abitazione per verificare la consistenza della presunta “notizia criminis”, confidenzialmente ricevuta dall’informatore C., circa lo svolgimento di “festini” con l’uso di droga in quell’appartamento, e senza neanche conoscere i soggetti che vi erano coinvolti. Invero, che l’azione condotta dai due indagati non sia stata quella di due agenti di PG, chiamati ad intervenire per interrompere condotte delittuose ed assicurare alla giustizia i responsabili, è attestato non solo da quanto dichiarato da “X.” e dal M., della cui complessiva attendibilità giustamente il tribunale non ha dubitato, alla stregua di quanto fino ad oggi emerso dalle indagini, ma anche, e soprattutto, dalla condotta tenuta dai due carabinieri durante l’irruzione nell’abitazione e nei giorni successivi, certamente non riconducibile a quanto ci si aspetterebbe da rappresentanti delle forze dell’ordine impegnati in compiti d’istituto.
Non risulta, invero, né gli indagati lo hanno sostenuto, che durante l’irruzione essi abbiano agito nel rispetto dei loro doveri d’ufficio. Non risulta che abbiano dato atto, con regolare verbalizzazione, del loro intervento, né che di esso abbiano informato i superiori, né che abbiano posto sotto sequestro lo stupefacente rinvenuto nell’abitazione, né che abbiano proceduto alla perquisizione della stessa; operazioni queste, che sempre accompagnano interventi del genere di quelli esaminati. Risulta, viceversa, che essi, o eventuali complici introdottisi con loro nell’appartamento, hanno eseguito delle significative riprese video del M. in atteggiamento certamente compromettente, specie per un uomo che ricopriva un importante ruolo istituzionale; riprese le cui finalità non erano certo quelle di assicurare, a fini di giustizia, le tracce di reati, o di individuare i colpevoli di condotte delittuose, ma solo di registrare situazioni scabrose per ottenere indebiti vantaggi.
Questa la ragione per la quale i due hanno impedito al M., secondo quanto da costui dichiarato, di tirar su i pantaloni: la ripresa in mutande aveva, evidentemente, per i fini perseguiti dagli indagati, ben maggiore effetto e ben altro valore, cosi come ben altro valore avrebbe avuto la “scena del crimine” se fosse stata opportunamente “condita” dalla presenza di droga. Di qui l’accurata preparazione di quella scena, che prevedeva non solo la presenza della droga, ma anche, nello stesso tavolino, accanto al piatto che la conteneva, della tessera personale della vittima, affinché non vi fossero dubbi sulla identificazione del personaggio. A tale esigenza rispondevano quelle riprese ed i primi piani sull’uomo in mutande, sul tavolino con la droga e la tessera e sulla stessa auto di servizio dell’ex presidente.
Un comportamento, dunque, chiaramente proteso a non dar scampo al M., a renderlo, come già accennato, vulnerabile e disponibile a soddisfare ogni possibile richiesta, di denaro, effettivamente preteso, sul momento, secondo quanto riferito dal M. e da “X.”, o di altre elargizioni o favori; un comportamento proteso a confezionare un documento “appetito” dalla stampa scandalistica, e dunque proficuamente commerciabile.
Non meno significativa, né più lontana dalla richiamata tesi difensiva, è logicamente apparsa al giudice del riesame la condotta degli indagati nei giorni successivi, trascorsi nell’affannosa ricerca di soggetti interessati all’acquisto del compromettente video. Condotta non solo evidenziata dai testi escussi, ma ammessa dagli stessi indagati.
A fronte di ciò, correttamente il giudice del riesame ha ritenuto significativo, in tesi d’accusa, il quadro probatorio acquisito e prive di concreto rilievo le lamentate contraddizioni, peraltro su temi secondari della vicenda, nelle dichiarazioni del M. e del transessuale.
Altrettanto esattamente, lo stesso giudice ha ritenuto persistenti le esigenze di cautela in considerazione, non solo dalla preoccupante gravità dei fatti contestati, anche perché commessi, dall’odierno ricorrente, con abuso della propria qualità e proprio sul territorio ove ai suoi doveri d’istituto egli avrebbe dovuto attendere, ma anche per il grave rischio di inquinamento probatorio connesso al protrarsi delle indagini per il definitivo chiarimento della complessa e torbida vicenda; indagini da eseguirsi in ambienti facilmente influenzabili ed esposti ad intimidazioni ed a condizionamenti. Né avrebbe potuto escludersi il pericolo di reiterazione, essendo ancora possibili strumentalizzazioni della vicenda, in considerazione del ruolo istituzionale ricoperto dal M. al tempo dei fatti e della sua posizione centrale nel contesto politico regionale. [..]. "
"Ciak Sigile" (Danny)
Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
Sigile chissà che lavoro certosino deve fare HB per dividere e selezionare tutte le dispense che ti arrivano da tutti i tribunali d'Italia ( anxi del mondo ).
HB idolo, ti ho nel cuore.
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Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_ROMA
dove aveva fallito er pecora (on. buontempo) stà riuscendo alla grande marrazzo.
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"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
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Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
quando ho sentito del caso Marrazzo ho detto: "Ok, meglio andare a puttane che a trans..."
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
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Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
io non so cosa sia successo. ma se ci sono dei andanti occulti restano occulti.
dico solo che l'impiccato con i piedi che toccano terra fa parte di una simbologia molto chiara....
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donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
Ma farà anche l'inchiesta su stesso? Dopo certe cose la gente dovrebbe avere la decenza di starsene a casa. A Marrà pijate questa:
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
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(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
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Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
rai 3dboon ha scritto:torna in RAI
http://qn.quotidiano.net/spettacoli/tv/ ... orna.shtml
non so se Rai 2




solo rai 2 è poco.

"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
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Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
Calabresella
Piero Marrazzo fermato con un viado sudamericano
‘Il lupo perde il pelo, ma non il vizio’, direbbero i più cattivelli. Già, perché a poco più di un anno dallo scandalo che gli costò la carica di presidente del Lazio, ecco Piero Marrazzo beccato nuovamente in compagnia di un viado. Sudamericano, per la precisione.
Secondo quanto riportato da ‘Libero’, è andata così: la notte fra martedì e mercoledì scorso, intorno alle tre, Marrazzo stava guidando lungo via Tuscolana, a Roma. In zona c’era anche un posto di blocco dei carabinieri, che hanno dunque fermato l’ex esponente del Pd perché insospettiti dalla sua auto di grossa cilindrata e con i vetri scuri.
Si è trattato di un semplice controllo di routine, sia chiaro. Da cui non è emersa alcuna irregolarità. Però seduto accanto a Marrazzo c’era un trans. ‘Sto solo accompagnando a casa un’amica’, avrebbe detto l’uomo alle forze dell’ordine. E pare che avesse anche un inspiegabile accento calabrese, almeno secondo alcune testimonianze: dettaglio davvero bizzarro, questo, visto che il buon Piero è nato e cresciuto nella Capitale.
In ogni caso, evidentemente Marrazzo è un ‘animale notturno’: a parte le vicende che tutti avranno ricordato, anche quattro mesi fa è stato fermato a un posto di blocco durante le ore piccole. Quella volta era al volante della sua Lexus, in via Bruno Bruni, senza libretto di circolazione e senza tagliando assicurativo. E’ tornato a casa con una bella multa
Piero Marrazzo fermato con un viado sudamericano
‘Il lupo perde il pelo, ma non il vizio’, direbbero i più cattivelli. Già, perché a poco più di un anno dallo scandalo che gli costò la carica di presidente del Lazio, ecco Piero Marrazzo beccato nuovamente in compagnia di un viado. Sudamericano, per la precisione.
Secondo quanto riportato da ‘Libero’, è andata così: la notte fra martedì e mercoledì scorso, intorno alle tre, Marrazzo stava guidando lungo via Tuscolana, a Roma. In zona c’era anche un posto di blocco dei carabinieri, che hanno dunque fermato l’ex esponente del Pd perché insospettiti dalla sua auto di grossa cilindrata e con i vetri scuri.
Si è trattato di un semplice controllo di routine, sia chiaro. Da cui non è emersa alcuna irregolarità. Però seduto accanto a Marrazzo c’era un trans. ‘Sto solo accompagnando a casa un’amica’, avrebbe detto l’uomo alle forze dell’ordine. E pare che avesse anche un inspiegabile accento calabrese, almeno secondo alcune testimonianze: dettaglio davvero bizzarro, questo, visto che il buon Piero è nato e cresciuto nella Capitale.
In ogni caso, evidentemente Marrazzo è un ‘animale notturno’: a parte le vicende che tutti avranno ricordato, anche quattro mesi fa è stato fermato a un posto di blocco durante le ore piccole. Quella volta era al volante della sua Lexus, in via Bruno Bruni, senza libretto di circolazione e senza tagliando assicurativo. E’ tornato a casa con una bella multa
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
scusate, cosa c'entra l'accento calabrese ?
- Parakarro
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- Iscritto il: 04/02/2008, 11:27
- Località: Mi sono perso da anni
Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
Che poveri coglioni che sono quelli di Libero... E che poveri coglionazzi chi li finanzia acquistando il loro giornale...
Un cittadino ormai insignificante va a troie...troie con il cazzo... e allora?!
Povero Belpietro... così sagace e così invidioso...
Un cittadino ormai insignificante va a troie...troie con il cazzo... e allora?!
Povero Belpietro... così sagace e così invidioso...
Re: [O.T.] Marrazzo e il trappolone di via gradoli
Libero mica va avanti con quei 4 scemi che se lo comprano...Parakarro ha scritto:Che poveri coglioni che sono quelli di Libero... E che poveri coglionazzi chi li finanzia acquistando il loro giornale...
Un cittadino ormai insignificante va a troie...troie con il cazzo... e allora?!
Povero Belpietro... così sagace e così invidioso...