[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
nel senso che era nelle nostre possibilita' anche con quell'arbitraggio.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ah beh, sono d'accordo.nik978 ha scritto:nel senso che era nelle nostre possibilita' anche con quell'arbitraggio.
Pero' si sa che siamo piangina quando ci danno contro.
Quando ci hanno dato il rigore inesistente contro l'Australia al 93esimo non si lamentava nessuno.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
mmm... scelgono il modo sbagliato ma su sta cosa che i gobbi si incazzino e vogliano essere rispettati un pò di più sono daccordo anch'io!! eddai.. com'è possibile che non parlino mai? O meglio.. parlano solo quando farebbero bene a stare zitti
Zamparini all'inter: "siete come la juve" hahahahaha... precisando poi.. "come potere mediatico"... il furbone!!! Come dire, siete dei ladri farabutti.. salvo poi salvarsi dal deferimento con la precisazione finale. Perchè volenti o nolenti il comportamento tenuto dai gobbi in questi anni purtroppo li ha identificati come squadra ladra a prescindere. E ogni volta che qualcuno ha recriminazioni da fare tira fuori sta juve.. insomma.. non è bello! Dal mio punto di vista la cosa è semplice.. hanno fatto la cazzata, sono stati beccati, hanno pagato stop! Capita pure a loro di segnare qualche gol in fuorigioco o che non gli venga fischiato contro qualche rigore.. ma sta nella normalità del nostro calcio. Ne più ne meno di tutte le altre squadre. E quantomeno dagli addetti ai lavori, per la storia che ha, la società juventus (come tutte le altre per carità..) andrebbe rispettata maggiormente


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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Negare che in generale le grandi abbiano un trattamento di favore (per fare carriera meglio stare sul cazzo a Campedelli che a Galliani) è come minimo un po' ingenuo...rico ha scritto:mmm... scelgono il modo sbagliato ma su sta cosa che i gobbi si incazzino e vogliano essere rispettati un pò di più sono daccordo anch'io!! eddai.. com'è possibile che non parlino mai? O meglio.. parlano solo quando farebbero bene a stare zitti![]()
Zamparini all'inter: "siete come la juve" hahahahaha... precisando poi.. "come potere mediatico"... il furbone!!! Come dire, siete dei ladri farabutti.. salvo poi salvarsi dal deferimento con la precisazione finale. Perchè volenti o nolenti il comportamento tenuto dai gobbi in questi anni purtroppo li ha identificati come squadra ladra a prescindere. E ogni volta che qualcuno ha recriminazioni da fare tira fuori sta juve.. insomma.. non è bello! Dal mio punto di vista la cosa è semplice.. hanno fatto la cazzata, sono stati beccati, hanno pagato stop! Capita pure a loro di segnare qualche gol in fuorigioco o che non gli venga fischiato contro qualche rigore.. ma sta nella normalità del nostro calcio. Ne più ne meno di tutte le altre squadre. E quantomeno dagli addetti ai lavori, per la storia che ha, la società juventus (come tutte le altre per carità..) andrebbe rispettata maggiormente
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
durante l'intimità (nell'amplesso) Iker Casillas ha rivelato a Sara Carbonero dei particolari su Cristiano Ronaldo che hanno fatto notizia. a questo punto sorge il dubbio che la Carbonero si sia fidanzata con Casillas solo per ottenere rivelazioni che la aiutino nella sua carriera di giornalista.
La Carbonero promuove Mou ma spara a zero su CR7: "E' EGOCENTRICO in campo e fuori"
"Cristiano Ronaldo non è depresso e non ha chiesto aiuto ad uno psicologo, come si racconta in questi giorni. E' sempre stato così".
Promosso Mourinho, bocciato Cristiano Ronaldo. E' il clamoroso giudizio di Sara Carbonero, la giornalista fidanzata di Iker Casillas. Nota ai più per la sua avvenenza, Sara, che lavora per Telecinco e da quest'anno è uno dei volti di 'Premium Football Club', trasmissione di Mediaset Premium, è soprattutto una grande esperta del mondo merengue, che sa raccontare con dovizia di particolari e grande competenza.La Carbonero ha svelato i problemi di CR7: "Cristiano Ronaldo non è depresso e non ha chiesto aiuto ad uno psicologo, come si racconta in questi giorni. E' sempre stato così, egocentrico dentro e fuori dal campo e il Real Madrid era conscio di acquisire le prestazioni di un giocatore del genere". Parole d'elogio invece per Josè Mourinho: "Quello che mi colpisce dell'ex allenatore dell'Inter è il suo essere uomo di spogliatoio, preoccupato del benessere dei giocatori dal punto di vista umano. E questo mancava nel Real". Sara ha rivelato anche che la società madrilena non permetterà allo Special One di allenare il Portogallo, "e di questo è molto arrabbiato...".La bella giornalista spagnola ha infine commentato l'intervento di Ujfalusi su Messi in Atletico Madrid-Barcellona, fallo che è costato all'argentino un infortunio alla caviglia: "Ho capito della pericolosità dell'entrata quando ho visto il replay e lo stato della caviglia di Messi. Leo non è un giocatore qualunque e, senza di lui, manca metà Barcellona. Mi ha colpito molto Guardiola a fine gara quando, dirigendosi verso di noi, ci ha detto: 'Ora sta a voi criticare quello che è successo in campo'"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
rico ha scritto:mmm... scelgono il modo sbagliato ma su sta cosa che i gobbi si incazzino e vogliano essere rispettati un pò di più sono daccordo anch'io!! eddai.. com'è possibile che non parlino mai? O meglio.. parlano solo quando farebbero bene a stare zitti![]()
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La Juve non e' che sia stata negli ultimi due decenni esempio di limpidezza.
Negli anni 90 se ricordi bene c'e' stato lo scandalo doping, se la sono cavata con la prescrizione, che ha impedito un approfondimento del caso.
Guarda qui, che stile Juve

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Old....vai a pagina 2589

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
6kg di eroina nei pantaloni...è anche difficile farceli stare. magari ha imitato renato pozzetto nel film "il povero ricco", li aveva nascosti nel pacco e quando la pula lo ha fermato ha balbettato "ebbè, sono eccitato"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
ma poi il 12 che ha detto montero?
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
6 kg? Sarei curioso di sapere quanto c'è di vero...
Vorrrei tanto aver avuto un passato tragico, giustificherebbe il mio presente
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ah non mi ricordo. Se hai voglia di leggere qui c'e' un riassuntino di quel che successe:nik978 ha scritto:ma poi il 12 che ha detto montero?
Quando Zeman parlò e Guariniello indagò, nessuno poteva immaginare di leggere queste parole «in nome del popolo italiano»: «Vi è la prova piena e certa» che la Juventus «ha somministrato eritropoietina ai suoi giocatori per modificarne la prestazione agonistica, alterando il risultato della competizioni sportive». Invece è quel che si legge nelle 326 pagine di motivazioni, in cui il giudice Giuseppe Casalbore spiega perché, 90 giorni fa, ha condannato Riccardo Agricola a 1 anno e 10 mesi per frode sportiva e somministrazione di farmaci pericolosa per la salute, assolto l´amministratore delegato Antonio Giraudo con formula dubitativa (comma 2 art. 530 Codice di procedura, che assorbe la vecchia insufficienza di prove), e prosciolto o prescritto entrambi per i reati minori contestati dai pm Guariniello, Panelli e Colace.
Ma il giudice spiega pure perché dev´esser processato per frode sportiva anche il vice di Agricola, Riccardo Tencone («l´Epo la somministrava materialmente lui, su ordine di Agricola»); e con lui, per falsa testimonianza, una ventina fra medici e calciatori juventini per le bugie raccontate in tribunale. Da oggi saranno tutti indagati.
Sicuramente Epo. «L´Epo - assicura il professor Pasquale Bellotti, direttore della scuola dello sport del Coni - trasforma in campioni anche i brocchi». E il giudice, come il suo perito Giuseppe D´Onofrio, non ha dubbi: dai valori ematici di Conte e Tacchinardi «emerge un uso “acuto” di eritropoietina, somministrata per brevi periodi» in occasione di ricoveri ospedalieri «per accelerare il recupero agonistico». In uno dei due ricoveri di Conte, lo sbalzo di emoglobina è talmente rapido e cospicuo da spiegarsi solo con «pratiche trasfusionali». Poi «si riscontra anche un uso “cronico” di epo su gran parte dei 20 giocatori considerati»: almeno «Conte, Del Piero, Di Livio, Ferrara, Pessotto, Tacchinardi, Torricelli, Dimas, Iuliano, Montero, Zidane».
Troppi esami sospetti. Curiosamente, «dopo un´apprezzabile permanenza nella società del dr. Agricola, l´emoglobina dei giocatori si assesta su valori più alti di quelli riscontrati al momento dell´arrivo in squadra». Esempio: in un solo anno di Juve, Dimas acquista 3 punti di emoglobina. Il dottore sottoponeva i calciatori a continue analisi del sangue per «monitorare i soggetti per le concomitanti pratiche e terapie vietate».
Pessotto nel ´98 fece 4 esami in 3 mesi. Emersero dati abnormi, mentre dalla campagna Coni «Io non rischio la salute» risultò tutto regolare. E qui Agricola, con un «clamoroso autogol», dice che fu allora che si convinse dell´inefficacia dei protocolli Coni erano «inefficaci». La prova, per il giudice, della sua «perfetta consapevolezza che Pessotto assumeva Epo».
Conte dopato in Champions. Dopo la finale di Champions League del ´96, Conte è ricoverato per un infortunio. L´emoglobina schizza verso l´alto: 3.4 punti in due giorni, al 27 al 29 maggio. Dice la Juve: non c´era motivo per dargli l´Epo, a fine stagione. Ribatte il giudice: «C´era la Nazionale per gli Europei, e Sacchi voleva Conte a tutti i costi». Non solo: «Conte potrebbe aver iniziato la “terapia” ben prima e in previsione della finale di Coppa e continuato a risentire degli effetti dell´Epo anche dopo, proseguendo magari nella pratica vietata per accelerare i tempi di ripresa».
Parole che metteranno in allerta l´Uefa. Altri valori anomali si riscontrano dopo l´infortunio al ginocchio che ferma Conte per sei mesi, dal 9 ottobre ´96: valori che «non si spiegano se non con Epo», per tentare un recupero disperato in vista dell´Intercontinentale a Tokyo, il 26 novembre. Solo dopo si decise di operarlo.
Tacchinardi sputa sangue. Secondo il giudice, Agricola imbottì Tacchinardi di Voltaren e altri antinfiammatori «pur sapendo che era soggetto a gastriti e perdite di sangue dal retto». Così, nell´ottobre ´97, gli procurò un´ulcera gastrica sanguinante. Ma alla stampa fu detto che il ricovero era dovuto a "stress".
In tribunale, poi, Tacchinardi «rende false dichiarazioni per evitare che si conosca quanto capitato. Pur avendo avuto un grave malore, vomitando sangue e perdendone altro attraverso le feci, ha bellamente spiegato che si trattò di un´indigestione per una bibita ghiacciata. Sarà compito del pm individuare chi abbia consigliato al giocatore di fare gravi quanto puerili affermazioni non vere».
I sassolini del giudice. Dopo tre anni di processo, Casalbore si leva qualche sassolino dalle scarpe. Difende come «legittima» l´indagine della Procura. Bolla come «aggressivi e ingiustificati» gli attacchi della «disinvolta» difesa Juve a D´Onofrio, accusato «ingiustamente» di essere prevenuto e di aver sbagliato metodi e calcoli, mentre «aveva completamente ragione». D´Onofrio è talmente imparziale da aver scoperto gli «errori nelle analisi» che avevano portato i pm a sospettare degli ematocriti di Di Livio e Padovano. E poi «ha usato il parametro dell´emoglobina, richiesto dalla difesa».
L´abuso di farmaci. Durissime, anche sul piano professionale, le accuse ad Agricola: «violava le leggi sui farmaci», ma anche il giuramento di Ippocrate, cioè «i doveri del medico» e il «codice deontologico». «Acquistava e somministrava 281 specialità di farmaci, anche dopanti, a giocatori sani», senza «scopi terapeutici», senza «ricette» né indicazioni nelle cartelle. Per lui «i giocatori sono dei quasi-malati» e «il medico sportivo è legittimato a comportarsi diversamente», come se il calcio fosse una «zona franca».
I farmaci (dalla creatina in dosi da cavallo, 20-30 grammi/giorno», ai vietatissimi corticosteroidi) diventavano così «espedienti per migliorare le prestazioni di giocatori affaticati», «con grave rischio per la loro salute». Esilarante, poi, il capitolo sui consulenti stranieri - il «molto chiacchierato» Laich e il suo amico Kraijenhoff - ingaggiati dalla Juve nell´estate ´98 e subito licenziati dopo l´inizio dell´inchiesta.
Juve colpevole. Nessuna «assoluzione per la società», come frettolosamente aveva commentato la difesa: «Agricola non può aver fatto tutto da solo», né «agiva senza l´approvazione dei superiori, se non altro per i gravissimi effetti dell´epo sulla salute dei giocatori e per la responsabilità disciplinare della società, qualora tale somministrazione fosse stata accertata in sede sportiva».
Dunque è «assolutamente condivisibile» che Giraudo «fosse a conoscenza dei comportamenti di Agricola». Ma, a suo carico, «manca la prova piena e diretta». Resta poi «l´ipotesi» che Agricola abbia «agito con la copertura del direttore generale (Moggi, ndr), indicato da Giraudo come il diretto superiore di Agricola». Ma Lucianone, a suo tempo indagato, è stato poi archiviato da Guariniello. E non può più essere processato.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
chissà se il porco in galera fischierà per tutti i falli che vedrà e proverà fisicamente
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Dopo il 4 a 0 all'Udinese la Juve si rilancia anche per la vittoria della Champions.
Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Campione del mondo nel 2006, disoccupato nel 2010:
Simone Barone dopo gli anni trascorsi nel Torino la scorsa stagione si è trasferito al Cagliari. In Sardegna doveva trovare la continuità necessaria per continuare a giocare in Serie A, ma qualcosa è andato storto. Sono lontani quei quattro anni fa quando poteva gioire alzando la Coppa del Mondo. “Quattro anni fa ero al massimo della mia carriera: titolare nel Palermo e Campione del Mondo – dichiara Barone a Sportmediaset –. Poi mi hanno fortemente voluto a Torino: per tre stagioni ho giocato con continuità, ma la squadra ha vissuto annate complicate, culminate con la retrocessione in B. Cairo? È troppo innamorato del Torino e, per questo motivo, vuol fare tutto lui: è presente al 110%". Dopo l'esperienza granata è arrivata la chiamata dal Cagliari, ma qualcosa è subito andato storto: “Tante belle parole, tanti propositi, ma dopo tre partite in panchina, comincio a farmi qualche domanda. Mi dicevano che per il gruppo ero importante ed effettivamente avevo creato dei buoni rapporti con Biondini, Matri, Marchetti e Lazzari, solo per citarne qualcuno. Ma il mio apporto si fermava a quello: non ho mai avuto l'opportunità di ripartire a Cagliari e ancora oggi non capisco il perché. E' stato l'unico anno nella mia carriera in cui non ho avuto continuità". Oggi Barone è senza squadra e si allena con i Crociani Noceto in attesa di una chiamata da una nuova società. "Non mi importa che sia A o B: l'importante è che ci sia un progetto solido. Per ora, devo ringraziare i Crociati perché mi permettono di allenarmi e di tenermi in forma: sono al top sia dal punto di vista fisico, sia da quello mentale, anche se il campo chiaramente mi manca. Quello che ho fatto prima è dimenticato. Voglio ripartire da zero: dev'essere una seconda vita, per me. Ho avuto qualche offerta, ma ho bisogno di richieste concrete: illudersi non è il massimo..”
Simone Barone dopo gli anni trascorsi nel Torino la scorsa stagione si è trasferito al Cagliari. In Sardegna doveva trovare la continuità necessaria per continuare a giocare in Serie A, ma qualcosa è andato storto. Sono lontani quei quattro anni fa quando poteva gioire alzando la Coppa del Mondo. “Quattro anni fa ero al massimo della mia carriera: titolare nel Palermo e Campione del Mondo – dichiara Barone a Sportmediaset –. Poi mi hanno fortemente voluto a Torino: per tre stagioni ho giocato con continuità, ma la squadra ha vissuto annate complicate, culminate con la retrocessione in B. Cairo? È troppo innamorato del Torino e, per questo motivo, vuol fare tutto lui: è presente al 110%". Dopo l'esperienza granata è arrivata la chiamata dal Cagliari, ma qualcosa è subito andato storto: “Tante belle parole, tanti propositi, ma dopo tre partite in panchina, comincio a farmi qualche domanda. Mi dicevano che per il gruppo ero importante ed effettivamente avevo creato dei buoni rapporti con Biondini, Matri, Marchetti e Lazzari, solo per citarne qualcuno. Ma il mio apporto si fermava a quello: non ho mai avuto l'opportunità di ripartire a Cagliari e ancora oggi non capisco il perché. E' stato l'unico anno nella mia carriera in cui non ho avuto continuità". Oggi Barone è senza squadra e si allena con i Crociani Noceto in attesa di una chiamata da una nuova società. "Non mi importa che sia A o B: l'importante è che ci sia un progetto solido. Per ora, devo ringraziare i Crociati perché mi permettono di allenarmi e di tenermi in forma: sono al top sia dal punto di vista fisico, sia da quello mentale, anche se il campo chiaramente mi manca. Quello che ho fatto prima è dimenticato. Voglio ripartire da zero: dev'essere una seconda vita, per me. Ho avuto qualche offerta, ma ho bisogno di richieste concrete: illudersi non è il massimo..”
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