zug ha scritto:Nova, mi fai riflettere e mi hai ricordato una "conclusione" che ho raggiunto diversi anni fa (e che mi ha indotto a cercare una sede anonima per parlare di questo fatto piuttosto che ricorrere ad amici/conoscenti).
C'è qualcosa di scandaloso nella mia posizione: non è, beh ... forse un pochino, che B. sia una puttana di strada o che le mie mani, che hanno cercato il suo corpo comprato, si posano la mattina seguente sui miei figli o mia moglie ... non è solo questo. E' che rendo esplicito, rivendico e, se avessi più palle di quelle che ho effettivamente, urlerei in faccia a tutti un'ambiguità , una contraddizione, un'ipocrisia fatta realtà insomma la schizofrenia da cui siamo marchiati. Lo siamo (marchiati) in quanto uomini/donne, pensanti e sofferenti per ragioni che non è proprio il caso di avventurarsi a discutere in questa sede.
Incapaci di sostenere un peso che si chiama "tempo che passa", la "paura di soffrire" ... riempito con qualche palliativo e qualche modesta dose di piacere.
Mi metti i brividi, zug, la tua è una situazione terribile. Non riesco a capirti, ci stai bene così? Oppure non riesci a cambiare?
Ti comprendo in entrambi i casi, ma ammetto che mai e poi mai vorrei trovarmi in una situazione simile.
Bene Nova! Lo vedi che mi aiuti ... mette i brividi alle persone che ho davanti quando mi viene questa fibrillazione: e scappano, spaventati loro e solo io. Che siano la puttana B. o l'amica di mia moglie S.
Invece, secondo me, parlarne sarebbe una medicina (proprio nel senso originario del termine greco: pharmakón, che non è solo il medicamento ma anche la rappresentazione del potere ... c'entrerà col fallo che comincia mancare l'erezione?) ... certo per me, non per chi non c'è (ancora) arrivato. In effetti, poi, S. c'è arrivata ed ha fatto e cresce da singola due bei gemelli: la conclusione di un quindicennio di storie saltate all'ultimo secondo e di aborti volontari.
E' così, proprio così.
E questo è uno spunto di riflessione ...
da Die Zweite Heimat di Edgar Riesz, il protagonista legge mentre la funivia si arrampica sulla montagna, sullo sfondo lo Zugspitze:
"Non siamo più in grado di definire i sentimenti con parole appropriate. Abbiamo fame e diciamo che vogliamo lavorare. Abbiamo freddo e diciamo che vogliamo possedere una casa. Abbiamo bisogno di solidarietà e diciamo che siamo innamorati. L'amore è solo un mucchio di rovine, e la famiglia è una fabbrica di nevrosi. L'uomo opprime la donna, la donna si vendica sul bambino, il bambino è geloso del padre, il padre si sente colpevole verso la madre. La madre soffoca il bambino con l'amore. Il bambino tenta di fuggire. Il padre dà la colpa alla madre. La madre lo richiama ai suoi doveri. Il padre rappresenta lo stato. Il bambino si ribella. La madre piange, il padre picchia. Esiste un nazismo dei sentimenti. Noi diciamo questa verità . Dopo, nulla è più come prima."
Zug, mi sembri una persona ragionevole e con una certa cultura, hai mai pensato che altre frequentazioni potrebbero farti uscire dal tuo grigiore? Con questo non voglio dire che una prostituta debba essere per forza una cattiva persona, peró, siamo seri, di che argomenti potrà interessarsi? Quando stai con lei di che parli? Di Kafka o del dolce stil novo? O parli di papponi, di soldi, di preservativi, di depravati che le chiedono le meglio schifezze? Non voglio dire che lei debba rimanere da sola e cuocersi nel suo brodo, ma nemmeno tu devi per forza essere il salvatore della patria, secondo me stai cercando la soluzione a una scelta di vita da te ritenuta sbagliata in un'altra ancora più sbagliata. Tu ora hai idealizzato questa ragazza e riponi in lei tutti i tuoi desideri e speranze, perchè illudersi che lei sia la soluzione è più confortante che pensare che la soluzione non c'è o sia altrove.
tiziana ha scritto:
intendevo dire che dopo qualche tempo che stai con una donna e non ahi ancora preso la decisione di sposarla o cmq rafforzare l'unione forse non la ami cosi tanto.. e non vorrei (potrei sbaglaire) tu ora pensi che glia vresti chiesto di sposarti o cmq stare piu seriamente con te solo ed esclusivamente perche rischi di perderla.. chiamiamolo amor proprio, chiamiamola possessività .. chiamiamola come vuoi.. ma quando ami realmente una persona e senti che èq uella della "vita" resto nella convinzione che si avverta e che si agisca in abse e per ilr agigungimento di questo..
baci
Si vede proprio che sei una donna, mi è sembrato di sentire la mia ragazza, le stesse identiche parole.....
zug ha scritto:Bene Nova! Lo vedi che mi aiuti ... mette i brividi alle persone che ho davanti quando mi viene questa fibrillazione: e scappano, spaventati loro e solo io. Che siano la puttana B. o l'amica di mia moglie S.
Invece, secondo me, parlarne sarebbe una medicina (proprio nel senso originario del termine greco: pharmakón, che non è solo il medicamento ma anche la rappresentazione del potere ... c'entrerà col fallo che comincia mancare l'erezione?) ... certo per me, non per chi non c'è (ancora) arrivato. In effetti, poi, S. c'è arrivata ed ha fatto e cresce da singola due bei gemelli: la conclusione di un quindicennio di storie saltate all'ultimo secondo e di aborti volontari.
E' così, proprio così.
E giusto che tu hai voglia di parlare ma non riuscivo a capire perchè, raccontando la tua storia, hai cercato di mettere in ombra la parte importante della tua via (la famiglia) mettendo in risalto solo la storia con le altre donne. Hai perso la speranza di poter ottenere la gratificazione dal la tua vita "per bene" o non l'hai mai avuta? Perchè questo taglio netto nella tua vita, questa divisione. Non c'è un ponte di collegamento tra queste due vite?
peppino
Tu dai alle cose una prospettiva che io non voglio dargli: di cosa parleró? Echissenefrega? Di me, di quel che sento ... potrei stare zitto a guardarla e basta, perdermi nei suoi occhi che mi sembrano curiosi e (incredibilmente) sorridenti.
Delle "perversioni"? In queste cose mi sa che siamo più avanti "noi" delle puttane ...
Potrebbe dirmi qualcosa di lei, banale ma vera. Semplice, come io non riesco ad essere.
Vedremo...
Nova
Non ho raccontato la mia storia, solo un pezzo "in vivo" qui e ora. La famiglia mi gratifica: è che non mi basta e, allo stesso tempo, non credo potrei farne a meno ... non ora almeno.
"Ponti" ce ne sono, mia moglie ha saputo inevitabilmente della storia con la sua amica ed abbiamo avuto molte occasioni di chiarimento e discussione sincera: per questa ragione ho scritto sopra che non me la sentirei di farne a meno nè ho difficoltà a dire che la amo ... ma questo non esaurisce lo "spazio", restano un sacco di bordi liberi ...
zug ha scritto:Nova
Non ho raccontato la mia storia, solo un pezzo "in vivo" qui e ora. La famiglia mi gratifica: è che non mi basta e, allo stesso tempo, non credo potrei farne a meno ... non ora almeno.
"Ponti" ce ne sono, mia moglie ha saputo inevitabilmente della storia con la sua amica ed abbiamo avuto molte occasioni di chiarimento e discussione sincera: per questa ragione ho scritto sopra che non me la sentirei di farne a meno nè ho difficoltà a dire che la amo ... ma questo non esaurisce lo "spazio", restano un sacco di bordi liberi ...
Scusa zug, sono temi delicati quindi perdonami se con le mie domande supero i limiti.
Immagino che tua moglie ha sofferto quando ha saputo del tuo tradimento. Tu avrai sofferto con lei, suppongo. Tutto questo non ti ha fatto pensare che nella vita dare il dolre alla persona amata andrebbe evitato? Forse non a tutti i costi, ma credo che una passione e curiosità nei confronti di un'altra donna non è sufficente per rischiare distruggere un amore.
E poi cosa ti fa credere che la prostituta ha bisogno del tuo aiuto? Se è vero che la consideri una tua pari intellettualmente, forse dovresti aspettare una richiesta esplicita dalla sua parte. E' mai arrivata?
Nova
Ti ripeto: la famiglia non è direttamente in questione, diventa tutto troppo complicato e troppa carne al fuoco non aiuta da nessun punto di vista.
Non mi pare di aver detto, nè penso, che abbia bisogno del mio aiuto: al contrario il mio intuito mi suggerisce che io potrei beneficiare in uno scambio ... le "richieste esplicite" tardano ad arrivare in contesti normali: ti pare possibile in quello in oggetto?
oggi il tempo è tiranno ... "da lei" non lo so.
Vorrei che quel sorriso fosse vero, vorrei parlarle fuori da quel contesto e capire se la mia intuizione è fondata ... vorrei tempo, diciamo così, sincero e spenderlo con lei: non un'altra, non mia moglie, non un'amica ma proprio con questa persona per ora sfiorata. Devo scappare ...
La sincerità che chiedo, un punto di vista ... praticamente? quando mi si prende dal verso giusto non so rifiutare nulla (di quello che riguarda solo me, naturalmente)
Temo peró, queste chiacchiere che facciamo mi aiutano ad essere meno emotivo e più razionale, che dal SUO punto di vista la sincerità sia un lusso in ogni caso da non permettersi: quanto più mi possa aver sentito vicino anche lei (e qui siamo nel campo delle metasensazioni!!) tanto più le scatta un meccanismo di difesa e di allontanamento.
Insomma: cmq sia ... no way out.
Forse lei non le vuole le tue attenzioni, forse la annoi, magari preferirebbe un cliente più tradizionale... Ma difficile che tu lo scopra, visto che la stai comprando.
Non riesco a capirti, ci stai bene così? Oppure non riesci a cambiare? 
