[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

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fredelux
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24451 Messaggio da fredelux »

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02 ... ato/91233/


Che bello vivere in un paese dove il premier vuole fare causo allo stato. :motosega: :motosega:


http://www.youtube.com/watch?v=GnjM_YeJRoc

Altre perle di Sara Tommasi volata in vacanza a Dubai.....pure il figlio di Larussa è passato da lei ahuuhauhauha che mignotteria.
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W le sopracciglie

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kisho
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24452 Messaggio da kisho »

zio ha scritto:chapeau....complimenti....
e invece riproponi l'eterna domanda di chi e di destra e di chi sta a sinistra. gaber non ti ha insegnato niente.
io invece parlo di cultura. la cultura non ha colore e puo essere ad es. aderente al cattolicesimo seppur nata in ambiente blasfemo.
vedi "i fiori del male" di Baudelaire.
perche oso dire cosi? perche se e del tutto ovvio che non nasce da una cattolicita vissuta, e altrettanto vero che pone l'individuo davanti ad una verita esistenziale. e questo pone la persona ad approfondire il rapporto con cio a cui ha liberamente e coscientemente scelto di aderire. La mette in moto. a differenza di una dottrina cristallizzata (cioe l'ideologia - politica o anche religiosa) il raffronto con la verita dell'espressivita delle menti piu geniali rende capaci di giudizio critico e quindi di promuovere la persona.

vedi il mio problema non e se la destra politica degli anni 2000 ha fatto fuori le voci critiche che nascevano dalla sua stessa parte o viceversa a sinistra (perche sai benissimo che lo stesso e accaduto addirittura dal dopoguerra in poi nell'ambiente di sinistra - si veda Pasolini quando tuono contro l'aborto). questo e un problema piuttosto miope che non ci permette di guardare in lontananza. sicuramente e stato cosi. una visione gestionale delle cose e delle idee rende incapaci di saper accettare elementi critici.
il problema e invece quello della gestione. non del suo consumo, della sua gestione.
ed e indubbio (anche se ti annoia - ma questo e un altro modo dialettico usuale per togliere potenza al discorso dell'altro) che questa e stata demandata alla gestione della sinistra italiana.
basta leggere le lettere di pasolini o pavese ad Einaudi per capire come venivano selezionati i nuovi scrittori. guarda che lo dico avendo in gran conto le opere dei due che ho citato. solo che quando gestivano quel poco di potere che avevano lo facevano cercando di sopprimere un pensiero altro da quello che volevano far prevalere ideologicamente. leggi le loro lettere sulle edizioni dell'opera completa. le trovi subito.

ma il problema e che la gestione politica o ideologica di un elemento non trascurabile come la cultura porta inevitabilmente non a migliorare la qualita della ricerca, bensi ad abbassarla, poiche sei costretto a promuovere solo quelli integerrimi.
cosi posso tranquillamente dire che i pensatori che la sinistra oggi ci propone sono solo personalita piuttosto mediocri.
l'universita e finita cosi, in mano alla mediocrita.
e vengo al tuo primo appunto, che ti unisce a templare, che dice in sintesi: non siamo noi poco preparati, ma e che, ad esempio sappiamo benissimo fare il gelato nel nostro paese che pero e il polo nord.
su questo ci sono statistiche ormai solide che ci ricordano il livello basso delle nostre scuole. non bastasse, posso ormai dire che le lezioni delle materie del primo anno di qualsiasi universita ormai ricalcano solo il programma dei licei. e questo la dice lunga.

sul fatto degli statuti e dei rettori e degli ordinari, chiamati ad autoriformarsi, permettimi che questa e una riforma e non una rivoluzione.
in genere nelle riforme si riforma la forma, appunto, cercando cosi di modificare la sostanza.
nelle rivoluzioni si toglie il potere a chi lo detiene per autoassegnarlo a chi fa la rivoluzione, che lo meriti o no.
bene, che ti aspettavi?
quindi chapeau. peccato lo sviluppo sia fuori tema. :amici:
buongiorno zio, sono a lavoro e non ho molto tempo per rispondere. ma nonostante la nostra visione della vita diametralmente opposta ho sempre piacere sia a leggerti che a rispondere, anche se alle volte sei un po aggressivo.

vorrei innanzitutto giustificare il mio uso della parola noioso, io non volevo togliere potenza al tuo discorso lo trovo solo poco costruttivo. la storia ha un percorso fatto di uomin e non si puo sempre stare a recriminare sul passato, la cosa che mi ha sempre infastidito e sentir dire... "si ma e colpa di chi c'era prima di me". dal tuo punto di vista la cultura era in mano alla sinistra (cosa che io non ritengo del tutto vera) ma ciò ha creato punte di eccellenza, del resto mi citi Pasolini e Gaber (voci fuori dal coro, ma certamente sinistrosi) e lasciato spazio a grandi uomini di destra e ti ricito Montanelli (mio grande amore giovanile).

io non avevo intenzione di riproporre l'eterna domanda chi e di destra e chi e di sinistra non e una cosa che mi interessa, come non mi frega niente della selezione berlusconiana sulla cultura che non infastidisce altrimenti comunista (e non so a che punto comunismo e diventato una parolaccia o una cosa di cui vergognarsi...). a me interessa la qualita non le scelte politiche, anche se le scelte politiche influenzano notevolmente le posizioni culturali... (e cito la treccani) la cultura e “l’insieme delle cognizioni intellettuali di cui e dotata una persona" a differenza dell'erudizione che e solo il possesso di un gran numero di nozioni (quindi puo essere apolitica)... la cultura ha nelle sue fondamenta anche le scelte politiche. la cultura super partes ovviamente non puo esistere.

che chi sta ai vertici della piramide sociale preferisca spingere una certa linea culturale piuttosto che un'altra non mi sorprende (vedi i nostri giorni e l'immagine che il mondo ha di noi), quello che mi sorprende e che ci siano persone che non vanno piu in profondita e scoprono che oltre alla cultura televisiva c'e una cultura pulsante fatta di contraddizioni e punti di vista molto differenti, in cui uomini di destra si confrontano con uomini di sinistra. in cui ad un professore negazionista e possibile dare una lezione su questa sua idea (creando scandalo solo nei telegiornali e sui giornali, non dentro gli ambienti culturali), in cui sociologi scrivono libri elencando le responsabilita dei movimenti giovanili del '68/'70 sullo stato attuale delle cose (e nessuno negli ambienti culturali si scandalizza) e che i professori comunisti danno come testo di riferimento nei corsi di sociologia.
allo stesso modo possono esistere umberto eco e saviano, sinistrosi e rivoltosi.
se guardi oltre la superficie, non c'e un governo (destra, sinistra, centro) che puo proibire il dibattito culturale. ecco perche l'istruzione (non la televisione) e importante e dovrebbe essere a portata di tutti.
personalmente non credo che possa esistere quella che hai definito la "gestione politica o ideologica di un elemento non trascurabile come la cultura". voglia di farlo si. l'effettiva possibilita di realizzazione no. neanche le dittature sanguinarie sono riuscite in questo intento, figurati se possono le dittature democratico-televisive.

il successo della cultura di sinistra in un determinato periodo storico è dato solo dalla sua forza rivoluzionaria in relazione al tempo in cui è stata espressa. forza rivoluzionaria che ormai è persa.

e per concludere un pensiero riguardante l'universita. da quanto tempo non la frequenti? io ne sono uscito un anno fa. e si, sono un prodotto ottimo di questo sistema. io come tanti miei colleghi. lavoro nell'eccellenza perche ho un livello culturale eccellente. l'universita italiana produce eccellenze come mediocrita, ma nessun sistema universitario produce solo eccellenze, al di la di chi possiede il potere. e non sono le statistiche (a me sconosciute ma che ti prego di linkarmi) che decidono il livello culturale di una nazione.
ho avuto professori fortemente di sinistra e fortemente di destra. ho un capo di destra (che, per imbarazzo ne iconfronti dell'attuale governo, alle prossime elezioni votera vendola) ma non mi hanno fatto mediocre le loro scelte politiche. mi hanno aperto la mentre e dato la possibilita di sviluppare un pensiero personale anche contrario alla loro "ideologia". l'insegnante non butta cultura dentro i cervelli come carta in un cestino, ma ti offre le sue idee permettendoti di sviluppare le tue, se non lo fai sei te che hai fallito come uomo, non l'insegnante come parte del sistema.

che poi ci siano i baroni nell'universita ok, impaliamoli tutti in piazza (sarei in prima fila), ma impaliamo anche i baroni della politica. vedi berlusconi, intoccabile e intoccato al governo da anni senza produrre successi tangibili.

[chiedo scusa per la carenza di accenti... ma ho problemi alla tastiera :P ]
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24453 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Altri aforismi, perle di saggezza da parte della bellissima Sara Tommasi. le sue dichiarazioni sono così deliranti che pensavo ad una presa per il culo, un modo per farsi pubblicità. Probabilmente un mix delle 2 cose, follia e spregiudicatezza. Queste a mio avviso le perle migliori, davvero eccezionali:
"la classe politica dirigente ha sempre voglia di 'scopare.', stanno sempre a pensare a 'scopare'"

“la prostituzione non è reato e in Italia bisogna fare sesso a pagamento. Se dei vecchiacci bavosi ti chiedono di far sesso lo devi fare, in modo tale che ti pagano, così sei stipendiata: se sei una bella ragazza hai la fortuna di essere approcciata da vecchiacci bavosi che ti pagano per far sesso, per proteggerti, per darti dei programmi... questa è l'Italia, funziona così”.

"Spero un domani di svegliarmi cessa e che nessuno me la chieda”.
(questa è fantastica, un'altra che devo mettere in firma)
e poi un'articolo sulla sua salute mentale:
La folle vita di Sara Tommasi

Ieri il suo appartamento milanese è stato perquisito per due ore. In casa c’era la madre. Lei non è indagata né è stata sentita come persona informata sui fatti. Però il suo nome è sulla bocca di tutti per gli sms mandati al premier. È Sara Tommasi.
Quasi cinque anni fa, nel 2006, sembrava la nuova promessa della tv. Come Aida Yespica, come Belen Rodriguez. Sveglia, grintosa, aveva un quarto posto all’“Isola dei famosi”, una laurea in finanza alla Bocconi e un calendario molto sexy quando ancora fare un calendario significava qualcosa. La sua carriera sembrava promettente. Sara Tommasi, 29 anni, di Narni, dopo il reality decide di lasciare l’agenzia di Lele Mora e di trasferirsi a Roma per tentare di fare l’attrice “seria”. Anche la vita privata sembrava serena, al fianco dell’imprenditore Simone Giancola, oggi fidanzato di Nicole Minetti, con il quale ha vissuto due anni. Ma di film ne fa pochi, “Ultimi della classe”, “Tutto l’amore del mondo”, qualche fiction. Non sfonda. E la relazione naufraga.
Torna a Milano e, a detta di tutti quelli che la conoscevano, è un’altra persona. Le abbondanti forme mostrate all’“Isola” sono sparite, è più minuta, il look si fa più discreto, l’aria dimessa, lo sguardo diventa quasi perso nel vuoto. Ricomincia a frequentare Mora, il lavoro non le manca: campagne pubblicitarie, serate, ospitate tv, un programma calcistico sulle reti Mediaset. Ma qualcosa non va dentro di lei. I suoi comportamenti sono stravaganti, bizzarri. Chi ha letto gli sms che mandava al premier (ma anche a Paolo Berlusconi, Del Noce, La Russa) si è certamente fatto un’idea: «Silvio vergognati! Mi hai fatta ammalare... paga i conti dello psicologo»; «riprendi subito Ron (Ronaldinho ndr) nella tua squadra di m... o ti faccio escludere da Obama dai Grandi del mondo». «Berlusconi mi voleva candidare, dovevo dirgli di sì» e «Lele Mora mi metteva droga nel bicchiere» sono altre dichiarazioni che affollano i quotidiani. Ma dietro queste frasi sconnesse c’è di più. Ci sono episodi che si sono verificati da un anno a questa parte, molto chiacchierati nella Milano della moda e della tv. L’ultimo è accaduto venerdì scorso: Sara è stata cacciata dal proprietario di una pizzeria del centro perché si è messa a urlare e buttare vino rosso sui clienti: «Il PdL mi deve un milione di euro», gridava la showgirl all’uscita del ristorante. Durante le cene, gli amici notano che «è silenziosa, assente, ma un istante dopo, magari, si mette a cantare». Ha atteggiamenti molto provocanti con gli uomini.
Nell’ultimo mese non si contano le rivelazioni bollenti fatte sulle riviste di gossip. Ha raccontato flirt con Stefano Ricucci, Ronaldinho, Balotelli, Quagliarella. Gli interessati smentiscono ma pare che, invece, siano storie verissime, magari di una sola notte. «Tutti ci cascano», ammette un ragazzo che l’ha frequentata, «lei è seducente, ti palpeggia e, suvvia, è molto bella. Non riesci a dire di no». Ultimamente vorrebbe «trovare un uomo, sistemarsi e abbandonare questo mondo». Passa da momenti di euforia e libertà sessuale perché ha «un istinto insopprimibile» a periodi in cui nemmeno esce di casa. Fragile, incline alla paranoia. Molte persone del giro di Mora la emarginano per i suoi strani comportamenti. Mesi fa, il suo manager la invita a cena a casa sua. Dopo un’ora di ritardo, Lele chiama Sara per sapere che fine avesse fatto. «Oh, Lele, sei tu», risponde dalla sua Smart, «per fortuna che mi hai chiamato perché non ricordavo più dove dovessi andare...». Scrive sms poco lucidi di insulti ai conoscenti. Oppure avances spinte. Dipende. Un mese fa doveva sottoporsi ad alcune cure, ma ha rinunciato. Episodi estremi sono accaduti anche in tv. A dicembre, “Verissimo” ha dovuto tagliare un suo intervento come ospite perché alla domanda «come conquisti un uomo?» lei ha risposto: «Faccio come Monica Lewinsky» e perché ha offeso una nota conduttrice Rai. Si è presentata dietro le quinte negli studi di Piero Chiambretti e di “Kalispera” di Alfonso Signorini. Dal primo si è seduta su una poltrona bianca senza l’intimo, come Sharon Stone in “Basic Instinct”, ma la scena non è andata in onda; dal secondo è stata allontanata dalla sicurezza. Emilio Fede sobbalzava appena sentiva il suo nome. Mentre tutti parlano di lei, la Tommasi è a Dubai in vacanza. Il suo avvocato, Nicodemo Gentile dice che la sua cliente «non è indagata, né sentita come testimone, cerchiamo di arginare gli attacchi alla sua persona». Ma come sta Sara, dopo la perquisizione di ieri? «Non faccio il medico», dice il legale. E lei, al TgLa7, si difende: «Gli sms? Non li ho mandati io, mi hanno rubato mille volte il cellulare». Intanto Novella 2000 pubblica alcune curiose foto in cui la showgirl va in farmacia e compra un test di gravidanza. Nella didascalia, la scritta: «Sono incinta, anzi no».
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24454 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Segnalo anche un Silvio molto sciupato in volto, forse per via dello stress, anche se sempre bellissimo e attraente agli occhi delle donne.

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24455 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Ieri c'è stata anche una finta recita (di cui Silvio, da grande uomo di spettacolo, è maestro indiscusso) del 25 luglio mussoliniano, o del crepuscolo degli idoli hitleriano (gli ultimi giorni nel bunker della Cancelleria). Ma le cose sono andate diversamente, i pretoriani non lo hanno abbandonato. La storia non si è ripetuta! Silvio ha mutato il corso della storia.
"Se lo ritenete - ha esordito infatti davanti allo stato maggiore del Pdl - se pensate che il problema sia io, sappiate che sono pronto a farmi da parte". Non che ne avesse davvero intenzione, ma la drammatizzazione è riuscita. Tutti i colonnelli e i generali, a quel punto, hanno fatto a gara a chi la sparava più grossa. Landolfi ha proposto "il ripristino dell'immunità parlamentare", la Santanché ha lanciato il suggerimento di "tornare in piazza, perché sono quelli là fuori la tua forza", Cicchitto ha gettato il cuore oltre l'ostacolo: "Ti difenderemo, non accadrà un nuovo '94". I più accesi arrivano a immaginare anche una denuncia di attentato alla Costituzione, articolo 289 del codice penale, contro i magistrati di MIlano.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24456 Messaggio da kisho »

e intanto nel resto del mondo, il buon gusto politico produce questo:

http://video.corriere.it/foto-imbarazza ... 144f486ba6

altro mondo!
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24457 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Quello che sconcerta è come Silvio si è tirato la zappa sui piedi da solo, se la sia cercata. Io avrei fatto volentieri a meno del caso Ruby: non siamo noi che lo abbiamo inseguito, è Silvio che ce lo ha scagliato addosso. Silvio è venuto a bussare alla nostra porta, A ROMPERCI I COGLIONI. E s’incazza pure!

Vi rendete conto che Silvio non è NEANCHE capace di gestire il suo privato? Di impedire che il suo privato debordi nella sfera pubblica?

Solo per questo dovrebbe dimettersi. Se non avesse fatto il pirla, avrebbe continuato a governare tranquillamente. Come può definirsi vittima un uomo che si espone, che presta il fianco in questo modo? Cito da un articolo di Massimo Fini:
Mi riferisco alle due telefonate fatte alla Questura di Milano per influenzare le decisioni della polizia sul destino di Ruby. Questo è un reato gravissimo, si chiama concussione e prevede una pena da 4 a 12 anni ed è la ragione per cui la competenza su tutta la vicenda non è della Procura di Monza ma di quella di Milano (il reato maggiore assorbe il minore). Recita l'articolo 317 c.p.: "Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o delle sue funzioni, costringe o influenza taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito...". Le telefonate del premier sono "in re ipsa" concussione, anche se la Questura non si fosse fatta influenzare dai "desiderata" di Berlusconi come poi invece ha fatto. Berlusconi inoltre ha ingannato la polizia quando ha indicato la Minetti come affidataria. Si è infatti trattato di un affido "pro forma", allo scopo di sottrarre Ruby agli interrogatori e impedirle di rivelare particolari scottanti sui festini di Arcore. Tant'è che la Minetti non l'ha tenuta presso di sé nemmeno quella notte, ma l'ha sbolognata a una prostituta brasiliana, che era l'ultimo posto dove la ragazza doveva finire. E infatti Ruby poco dopo si è messa di nuovo nei guai. E se proprio vogliamo parlare di morale è qui che viene fuori tutta la spietatezza e il ributtante cinismo dell'uomo (altro che la generosità di cui va cianciando) perché dopo aver abusato del proprio ruolo per sottrarla a interrogatori per lui imbarazzanti si è completamente disinteressato del suo destino facendola finire da un casino a un altro.
Silvio dice che a casa sua fa quello che vuole: allora eviti di portarsi in casa minorenni drogate, passibili di arresto. CHIAMI ESCORT AFFIDABILI, PROFESSIONISTE DI PROVATA ESPERIENZA, che sappiano tutelare il nome del cliente.

MERDE UMANE TUTTI COLORO CHE LO SOSTENGONO.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24458 Messaggio da Drogato_ di_porno »

kisho ha scritto:e intanto nel resto del mondo, il buon gusto politico produce questo:

http://video.corriere.it/foto-imbarazza ... 144f486ba6

altro mondo!
In Israele sia Olmert che Katsav si sono dimessi (corruzione e scandalo sessuale).

In Giappone due ministri si sono dimessi di recente: Minoru Yanagida per aver scherzato sulla facilità del suo incarico, il ministro delle finanze Shoichi Nakagawa per un'accusa di ubriachezza...

Nell'Italia fascista il dittatore non si può dimettere. D'altronde Mussolini non si sarebbe mai dimesso, hanno dovuto metterlo in minoranza al gran consiglio.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24459 Messaggio da belnudo »

Silvio ti amo.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24460 Messaggio da dostum »

Berlusca incula la Tommasi dall'Archivio Segreto di Corona
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Gli è anche che Fini è molto + cretino di Ciano
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24461 Messaggio da kisho »

http://tv.repubblica.it/copertina/vieta ... 1744?video

non l'ho mai visto sto film... ma questi minuti sono affascinanati
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24462 Messaggio da belnudo »

dostum ha scritto:.........................
Gli è anche che Fini è molto + cretino di Ciano
anche questa è una verità incontrovertibile

edit, scus Dostum
ERRORE grave,
se nel mio post levo l'immagine dal quote di Dostum, sparisce l'immagine anche dal post di Dostum!!!!
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24463 Messaggio da MauroG »

io continuo a vedere l'immagine di dostum
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24464 Messaggio da dostum »

Uno dei quesiti che ha tormentato la mia adolescenza era se fosse
stata + troia la Marta Marzotto o la Marina Ripa di Meana questo
articolo sul Foglio di (involontario) umorismo non chiarisce il quesito.

Figlia mia che t’indigni… Io domenica starò stretta alle mie sorelle, un tempo mignotte
Io, Marina Punturieri, ex Lante della Rovere, oggi Marina Ripa di Meana, domenica 13 febbraio sarò stretta alle mie sorelle, oggi escort, ai miei tempi mignotte.

Io sono con loro da sempre, da quando abitavo a via Borgognona 12, sopra il ristorante Nino. Una bella casa romana dove hanno vissuto, o venivano in visita, Umberto Melnati, Cesare Garboli, Daniele Varè, Natalia Ginzburg, Marco Vicario, Nicoletta Fiorucci, Susanna Agnelli e tanti altri. Nel vano dell’ascensore campeggiava sull’intonaco, in pennarello indelebile, la scritta: “Marì!, principessa delle mignotte”. Mentre io, nelle mie esplicite sgomitate vitali, mi sentivo pura, “Like a virgin”. Trovavo appropriato e quasi beneaugurante quell’entusiastico urrah!, perché anch’io ero stata una ragazza di una famiglia piccolo-borghese che aveva cercato di emergere, e non avevo esitato a prendere i passaggi in avanti, quando mi si erano presentati.

A tutte le donne che domenica 13 andranno in piazza, e in particolare a mia figlia Lucrezia Lante della Rovere, la mia sola figlia, attrice bellissima e acclamata, come ho visto domenica a Rieti nel magico teatro Flavio Vespasiano di fine Ottocento, che ha scelto di essere testimonial nella “giornata politica antiberlusconi e contro la mignottocrazia imperante”, chiedo perché avete deciso di puntare il dito contro le escort, le prostitute, le presunte mignotte, che vengono avanti nella vita, dalla notte dei tempi, con le occasioni che si presentano, secondo il disegno della sorte, “in progress”, come direbbe Furio Colombo. Ricordo, e di recente è stato rievocato in una fiction televisiva, che quando Sophia Scicolone di Pozzuoli trovò il potente, ricchissimo produttore Carlo Ponti, non aveva ancora chiaro il suo futuro ma arrivò, studiando e con il talento, all’Oscar. E tanto per non andare troppo indietro, rammento la fanciullina tredicenne Ambra Angiolini, portata in tv, radio, cinema e canto con successo pieno, dal suo geniale maestro Gianni Boncompagni. Non a tutte è possibile passare per le aule universitarie, “win a master”, come aridirebbe Furio Colombo. Non tutte hanno nei dintorni famiglie con grandi mezzi. E dunque gli esordi sono sempre incerti, e qualche volta spregiudicati. Vi ricordate, mie care amiche, riflessive signore, quando a Perugia si seppe, due anni fa, che brillantissime laureande accettavano incontri bendati su Internet, poi conclusi nelle case degli interlocutori la sera, pur di non chiedere nuovi aiuti in famiglia?

E io ricordo Dacia Maraini che a trent’anni ha avuto la fortuna di essere introdotta alla scrittura da Alberto Moravia, e vinse tout de suite il premio letterario internazionale Formentor nel 1963 con il suo libricino d’esordio. Così come mi pare nel mio ricordo ancora ieri quando, sempre Dacia, nel 1974 a Venezia alla Biennale, al campo di San Polo e agli ex cantieri navali della Giudecca, presentò “La donna perfetta” con il gruppo della Maddalena. Tanto che il 2 novembre di quell’anno il Patriarca cardinale Albino Luciani, poi Papa Giovanni Paolo I, pronunciò in Basilica un’omelia “Contro le tesi abortiste e l’arte moralmente brutta dei collettivi di donne invitati dalla Biennale”. La stessa Dacia, che nel 1992 pubblicò “Veronica, meretrice e scrittora”.

Perché prendersela tanto oggi con le minorenni, escort, veline, meteorine, e vibrare di sdegno, dunque, anche contro la ninfetta di Balthus, che domina la sala da pranzo romana dove riceveva gli amici l’Avvocato Agnelli, e non parlare più delle tante tele delle ninfette di Balthus che popolano le case dei collezionisti romani, quando nel 1964 l’artista era direttore di Villa Medici? Perché tacere, o di fatto indignarsi con le lolite del grande inventore, poeta e cacciatore di farfalle Vladimir Nabokov, con il suo mondo di madri, zie, parenti di Lolita, tanto amata un tempo e padrona del suo tutore Humbert Humbert, e “dell’ambiguous background”, come arinoterebbe Furio Colombo? Quando tu, Lucrezia, per il tuo talento, potresti da un giorno all’altro, dopo la versione cinematografica di “Lolita” firmata da Stanley Kubrick, ricevere una proposta teatrale sul testo di Nabokov, per interpretare, magari, la madre di Lolita.

L’altra sera da Santoro hai stigmatizzato la pornocrazia, invitando le donne in bianco, che sfileranno dietro le bandiere della pace, a marciare contro questa deviazione che corrisponde, non so se lo ricordi, al titolo della tela più famosa del pittore del simbolismo belga dell’Ottocento, Félicien Rops, “Pornocrate trionfante”. Non sei stata tu, mia cara figlia, tre anni fa a leggere al pubblico che gremiva l’Argentina “I monologhi della vagina” di Eve Ensler, un testo ispirato da Tina Turner, superiore al pene in quanto in essa fa parte il clitoride, dedicato esclusivamente al piacere sensuale? Solo più tardi quel testo fu trasformato, dalla ispirazione panerotica, in testo strumentale di denuncia della violenza sulle donne.

E per finire, cara Lucrezia, non credi che la caccia all’erotismo che ancora perseguita dal 1972 Bernardo Bertolucci per l’“Ultimo tango a Parigi”, quando furono bruciate le copie del film, condannato l’autore, e proibito nel cuore dell’Europa, dove ancora le copie superstiti del film si contano sulle dita di due mani; la forte perorazione nel 1980, prima di morire, di Henry Miller, perché la vera arte non è mai oscena; quando la Turchia, candidata ad entrare nell’Unione europea, bandisce nel 2009 dalle sue librerie il libro di Guillaume Apollinaire “Le vittoriose imprese di un giovane dongiovanni” perché troppo osé, “pura pornografia, osceno e privo di valore letterario”; e l’opera recente di Alain Robbe-Grillet “Un roman sentimental”, uscito a Parigi e attaccato dai bacchettoni di sinistra; non credi che siano questi i temi veri, i pericoli concreti, soprattutto attraverso le esclusioni delle donne, le mutilazioni della loro sessualità, della loro libertà creativa e fisica, in particolare da parte dell’islam, che incombono su questo nostro continente? Non credi che siano queste, e non altre per noi in Italia, le motivazioni prioritarie, le nostre urgenze da esprimersi e organizzare su questi temi, le nostre uscite pubbliche, e non invece riecheggiare, da parte vostra, le intemerate dei partiti contro le escort, le mignotte, le prostitute, le donne che, da che mondo è mondo, sono sempre esistite, hanno sempre cercato di emergere da una condizione solo primaria, fisica, per salire alla poesia, alle grandi opere letterarie, alla pittura, eccetera? E non spendervi, come vi preparate a fare, con le vostre insofferenze implacabili, per sloggiare dal governo Berlusconi perché, negli ultimi mesi, ha replicato da noi l’eterna allegoria di Susanna e i vecchioni, come è scritto nella Bibbia, con la corrispondente tradizione della pittura sacra lungo i secoli, a ricordarlo le tele di Guido Reni, del Tintoretto, del Lotto, di Rembrandt, Rubens e Hayez.

E’ un copione già visto mille volte in questi anni quello di Susanna assediata. Nel Cremlino di Breznev, nello Studio ovale di Bill Clinton e, fino all’ultimo sospiro della sua presidenza, all’Eliseo di François Mitterrand. In Italia, come a Washington, a Mosca e a Parigi, è risorto in modo compulsivo l’instabile libido maschile e adulta alle prese con il travolgente risucchio delle giovani donne, in corsa per riuscire nella vita.
Care amiche, pensateci su prima di sciupare una bella domenica con falsi obiettivi. Voi, espressione della “reflective society”, come ariridirebbe Furio Colombo, resettate il vostro radar femminista.

di Marina Ripa di Meana

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belnudo
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#24465 Messaggio da belnudo »

grande Marina, la voglio su Superzeta.
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