ho sognato il mio cadavere fatto a pezzi in un campo
i cani mangiavano i miei intestini
le vertebre della schiena erano disarticolate
in questi giorni ho paura di rimanere impotente per colpa del diabete (e' lampante il parallelo fra la schiena e l'erezione), e ripenso a come ho sprecato la mia vita in trastulli da bambino invece che da uomo
Bara, sempre al peggio pensi.
Considera il sogno come un simbolo di una conversione allo Zoroastrismo.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
il problema e' che da ragazzo ci pensavo... moltissimo, ma poi non facevo niente.
Cioe', quando ero ragazzo tante cose erano facili da fare (il mio corpo reggeva) ma non riuscivo a convincere gli altri a darmele (non avevo ne' i soldi ne' il coraggio ne' sapevo come comportarmi)
adesso ho la forza di volonta', i mezzi e il pragmatismo per ottenerle, ma il mio corpo/mente non riesce piu' a farlo/a imparare come si fa.
non pensate solo al sesso, il discorso vale anche per una cavolata come andare in motocross...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Credo che per molti sia così. Quando avevi una fila di 32 denti belli affilati non riuscivi a procurarti il pane. Quando cominciano a comparire le pagnotte e le michette, hai già perso tutti i denti e ti stai già abituando al sapore della minestrina.
Ne racconto uno di stanotte (o meglio, di stamattina, in un arco di sonno molto breve) per qualche riflessione sui sogni.
In un lasso di tempo di circa 1 ora e mezza ho fatto un sogno strano e intenso, di cui ricordo l'ultimo pezzo perchè al risveglio non avevo voglia di fissare i particolari. Era diviso in 3 parti: la prima, mi trovavo all'interno di una facoltà di economia e commercio, ma le aule erano senza banchi e lavagne, e gli studenti giocavano squash, pallamano, skateboard... Era formalmente una facoltà di economia ma all'interno gli studenti giocavano. Altro non ricordo.
La seconda parte: uscito dalla facoltà mi ritrovo su un pullman che procede nella nebbia, insieme ai compagni delle superiori e tantissima gente. Qui si fa tutto confuso, il pullman si fermava e ripartiva più volte, alcuni scendevano, c'era un casino pazzesco (forse memore delle mattine sul pullman per andare a scuola).
La terza parte, l'unica che ricordo: scendo dal pullman con quelli che un tempo erano i miei due migliori amici, che oggi ho perso di vista perchè sono sposati con prole e abitano altrove. Ci inoltriamo in un bosco che ha al suo interno uno spiazzo con una cascina, dove un contadino anziano col forcone sta facendo il fieno. Noi camminiamo sghignazzando e sparando cazzate come ai bei tempi in cui eravamo inseparabili. Io facendo il pirla, mentre passiamo vicino al contadino dico "dentro la cascina ci saranno le pecore che s'incula tutti i giorni"...e mi accorgo di aver detto una cazzata. Il contadino mi ha sentito e si avvicina col forcone minaccioso, parlando un dialetto del sud. Non capisco bene ciò che dice, finchè intuisco che appartiene ad una famiglia mafiosa in lotta con un'altra cosca. Mi chiede se sono un membro della famiglia rivale. Premetto che sia il bosco sia l'episodio specifico hanno un riflesso autobiografico che non sto a raccontare, ma fin qui l'ispirazione mi è chiara.
Io cerco di rabbonire il contadino, lui si convince che sto passando di lì per caso e che non faccio parte della faida. Quindi sembra tutto risolto ma provo un'angoscia pazzesca. Uno dei miei amici sparisce e resto con quello a cui ero più affezionato. Qui inizia il finimondo: vediamo da lontano un commando mafioso che si avvicina dal margine del bosco, venuto a massacrare la famiglia del contadino. Terrorizzati io e il mio amico ci rifugiamo in un minuscolo casolare a pochi metri di distanza, con 2 locali all'interno. Io mi sentivo in colpa per aver messo nei guai i miei amici, ma all'arrivo del commando sono sollevato perchè ci saremmo trovati nei guai comunque (insomma, non era colpa mia). Qui la scena si fa spaventosa: il comando omicida è composto da ragazzi vestiti coi jeans, giubbotto di jeans e lupetto (o t-shirt) viola, armati di mitragliatrici. Si avvicinano al casolare pensando che il contadino e la sua famiglia siano proprio lì dentro, e realizzo quale sbaglio sia stato rinchiuderci lì. Dai vetri non vedono all'interno perchè sono sporchi. Io sono sdraiato a terra disperato perchè so che sto per morire, e a quel punto succede l'incredibile: il mio amico, appoggiato alla porta, si trasforma in Erika Bella, proprio così...la pornostar ungherese (di cui ho visto un video pochi gg fa). E' in topless con solo una felpa arrotolata alla vita a coprirle la patata. Stranamente non sono stupito della cosa e mi sembra normale, ma ho paura che gli assassini possano violentarla in gruppo. Comincio a respirare affannosamente, ho la tachicardia e mi sveglio.
Qualche domanda:
1)perchè i sogni più intensi (e temporalmente lunghi) li faccio in un arco di sonno molto breve? forse li faccio anche nel cuore della notte, solo che non li ricordo?
2) perchè quando un sogno s'interrompe mi sento stanchissimo, come se avessi vissuto dal vivo l'esperienza? se mi sveglio "normalmente" non sono così spossato.
3)perchè nei sogni non si vede mai come va a finire? è una caratteristica del sogno quella di rimanere "a metà", senza una soluzione che faccia capire qualcosa? Quando mi trovo nel clou dell'azione è come se ci fosse un empasse, il film non andasse più avanti. Poi l'immancabile risveglio.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
stanotte ho sognato che mi rubavano la mia amata renault 19 e quando mi chiedevano il riscatto gli rispondevo con un numero impressionante di improperi!
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
stanotte ho sognato che ricevevo il comando di costruire uno strano edificio
come Noe' che sogna le istruzioni per costruire l'arca, o anche quel personaggio di Incontri ravvicinati del terzo tipo che continua a sognare quella montagna e la scolpisce nel pure'.
Non e' che ho sognato le istruzioni: ho sognato un film con protagonista me che ricevo quest'ordine ecc.
Da quello che mi ricordo del sogno, in base alle dimensioni e alla zona, da sveglio ho calcolato che questo edificio sarebbe dovuto costare circa 4 milioni di euro.
Per fortuna sono ateo
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Pero' se i Greys volessero mandarmi un anticipo di un milione di euro, accetterei volentieri il lavoro... ^___^
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Drogato_ di_porno ha scritto:Ne racconto uno di stanotte (o meglio, di stamattina, in un arco di sonno molto breve) per qualche riflessione sui sogni.
In un lasso di tempo di circa 1 ora e mezza ho fatto un sogno strano e intenso, di cui ricordo l'ultimo pezzo perchè al risveglio non avevo voglia di fissare i particolari. Era diviso in 3 parti: la prima, mi trovavo all'interno di una facoltà di economia e commercio, ma le aule erano senza banchi e lavagne, e gli studenti giocavano squash, pallamano, skateboard... Era formalmente una facoltà di economia ma all'interno gli studenti giocavano. Altro non ricordo.
La seconda parte: uscito dalla facoltà mi ritrovo su un pullman che procede nella nebbia, insieme ai compagni delle superiori e tantissima gente. Qui si fa tutto confuso, il pullman si fermava e ripartiva più volte, alcuni scendevano, c'era un casino pazzesco (forse memore delle mattine sul pullman per andare a scuola).
La terza parte, l'unica che ricordo: scendo dal pullman con quelli che un tempo erano i miei due migliori amici, che oggi ho perso di vista perchè sono sposati con prole e abitano altrove. Ci inoltriamo in un bosco che ha al suo interno uno spiazzo con una cascina, dove un contadino anziano col forcone sta facendo il fieno. Noi camminiamo sghignazzando e sparando cazzate come ai bei tempi in cui eravamo inseparabili. Io facendo il pirla, mentre passiamo vicino al contadino dico "dentro la cascina ci saranno le pecore che s'incula tutti i giorni"...e mi accorgo di aver detto una cazzata. Il contadino mi ha sentito e si avvicina col forcone minaccioso, parlando un dialetto del sud. Non capisco bene ciò che dice, finchè intuisco che appartiene ad una famiglia mafiosa in lotta con un'altra cosca. Mi chiede se sono un membro della famiglia rivale. Premetto che sia il bosco sia l'episodio specifico hanno un riflesso autobiografico che non sto a raccontare, ma fin qui l'ispirazione mi è chiara.
Io cerco di rabbonire il contadino, lui si convince che sto passando di lì per caso e che non faccio parte della faida. Quindi sembra tutto risolto ma provo un'angoscia pazzesca. Uno dei miei amici sparisce e resto con quello a cui ero più affezionato. Qui inizia il finimondo: vediamo da lontano un commando mafioso che si avvicina dal margine del bosco, venuto a massacrare la famiglia del contadino. Terrorizzati io e il mio amico ci rifugiamo in un minuscolo casolare a pochi metri di distanza, con 2 locali all'interno. Io mi sentivo in colpa per aver messo nei guai i miei amici, ma all'arrivo del commando sono sollevato perchè ci saremmo trovati nei guai comunque (insomma, non era colpa mia). Qui la scena si fa spaventosa: il comando omicida è composto da ragazzi vestiti coi jeans, giubbotto di jeans e lupetto (o t-shirt) viola, armati di mitragliatrici. Si avvicinano al casolare pensando che il contadino e la sua famiglia siano proprio lì dentro, e realizzo quale sbaglio sia stato rinchiuderci lì. Dai vetri non vedono all'interno perchè sono sporchi. Io sono sdraiato a terra disperato perchè so che sto per morire, e a quel punto succede l'incredibile: il mio amico, appoggiato alla porta, si trasforma in Erika Bella, proprio così...la pornostar ungherese (di cui ho visto un video pochi gg fa). E' in topless con solo una felpa arrotolata alla vita a coprirle la patata. Stranamente non sono stupito della cosa e mi sembra normale, ma ho paura che gli assassini possano violentarla in gruppo. Comincio a respirare affannosamente, ho la tachicardia e mi sveglio.
Qualche domanda:
1)perchè i sogni più intensi (e temporalmente lunghi) li faccio in un arco di sonno molto breve? forse li faccio anche nel cuore della notte, solo che non li ricordo?
2) perchè quando un sogno s'interrompe mi sento stanchissimo, come se avessi vissuto dal vivo l'esperienza? se mi sveglio "normalmente" non sono così spossato.
3)perchè nei sogni non si vede mai come va a finire? è una caratteristica del sogno quella di rimanere "a metà", senza una soluzione che faccia capire qualcosa? Quando mi trovo nel clou dell'azione è come se ci fosse un empasse, il film non andasse più avanti. Poi l'immancabile risveglio.
Era chiaramente una premonizione.
L'Inter perdeva con la Juve.
I mafiosi eravamo chiaramente noi della Juve.
Il contadino era l'incapacità di costruire buone azioni di gioco( impossibilità di un corretto rapporto).
Ps. Ah a proposito.... erica bella.... Rappresenta la traversa all'ultimo minuto. Infatti se continuavi a sognare avresti capito che non te la dava.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
zio ha scritto:Infatti se continuavi a sognare avresti capito che non te la dava.
Impossibile, se fosse vero mi sarei dovuto trasformare in Samuel Etò e una volta calate le braghe Erika non avrebbe potuto dir di no...
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Drogato_ di_porno ha scritto:
3)perchè nei sogni non si vede mai come va a finire? è una caratteristica del sogno quella di rimanere "a metà", senza una soluzione che faccia capire qualcosa? Quando mi trovo nel clou dell'azione è come se ci fosse un empasse, il film non andasse più avanti. Poi l'immancabile risveglio.
Succede anche a me.
Sogno da anni di trombarmi una mia amica, la quale ha affermato categoricamente che non me la darà MAI.
Quando arrivo a infilarmi nel suo letto, e lei è nuda lì che mi aspetta, in quel preciso momento mi sveglio.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Drogato_ di_porno ha scritto:
3)perchè nei sogni non si vede mai come va a finire? è una caratteristica del sogno quella di rimanere "a metà", senza una soluzione che faccia capire qualcosa? Quando mi trovo nel clou dell'azione è come se ci fosse un empasse, il film non andasse più avanti. Poi l'immancabile risveglio.
Succede anche a me.
Sogno da anni di trombarmi una mia amica, la quale ha affermato categoricamente che non me la darà MAI.
Quando arrivo a infilarmi nel suo letto, e lei è nuda lì che mi aspetta, in quel preciso momento mi sveglio.
della serie: quando un bello slogan nasconde un'amara verità!
la vita come un sogno!
un pò di musica please....
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Io sogno spesso di mangiare quintali di cioccolato ( in particolare Kinder Bueno, Tronky ecc. ), ma non riesco a capire il motivo: considerate che nella vita "da sveglio" a me la cioccolata non attira più di tanto. Cioè, mi piace, posso mangiarne un quadretto quando mi capita ma non ho la frenesia della Nutella. Mi attira molto di più il cibo salato, non vado pazzo per i dolci, quindi non riesco davvero a capire cosa il mio subconscio voglia dirmi...
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).