Se i dirigenti RAISET fossero in buonafede e si trattasse solo di evidente incapacità degli stessi, si potrebbe tranquillamente definire in quel modo (una cagata).bocha ha scritto:a mio parere la rai, commercialmente, ha fatto una cagata e la /, se la cosa si concretizzerà, farà un grande acquisto (tipo Ibra al milan)
PURTROPPO, questa "cagata" non è stata fatta in buonafede.
Shakespeare direbbe che c'è del metodo in questa cagata...
Vedete, la questione è tutta qui. Ognuno di noi può legittimamente sostenere, come fa zio, ad esempio, che Santoro rappresenta un modo di fare informazione deontologicamente scorretto. Io non sono d'accordo con questa posizione, ma ammetto la possibilità che Annozero possa non piacere ad una parte del pubblico e riconosco che, talvolta, Santoro si lascia prendere la mano, assecondando un po' troppo le sue legittime opinioni a scapito dell'oggettiva narrazione dei fatti. D'altra parte, il suo è un giornalismo scopertamente e onestamente schierato. Per amore di verità, però, andrebbe anche aggiunto che il problema della presunta scorrettezza deontologica e parzialità del giornalismo italiota non affligge solo il povero Michele Santoro...
I telespettatori che seguono Annozero sanno perfettamente quale sia l'opinione del conduttore. E' chiarissima fin dall'incipit... quei cinque minuti di "anteprima di annozero" dove il conduttore afferra per le corna il tema, la notizia o la polemica del giorno e rende evidente a tutti quale sia il suo pensiero. Quindi, in questo senso, nessuno può essere "traviato" o imbrogliato da Santoro. Poi, si può essere d'accordo o no sulle cose che dice... ma questa è un'altra questione.
Detto, quindi, che Santoro è così - e detto anche che è un grandissimo professionista e un eccellente autore di trasmissioni - un ragionamento oggettivo e sereno porterebbe a concludere che in RAI, e non solo lì, oltre a Santoro, ci sono anche altri autentici fuoriclasse della scorrettezza deontologica. Di questi altri, per motivi politici, non si parla; e a questi altri, sempre per gli stessi motivi, non si rimprovera o addebita nulla.
Paga solo Santoro... e magari, come fa la Santanchè (una miracolata da Santoro!), da qualche parte si stapperanno pure le bottiglie di spumante per festeggiare questo "divorzio consensuale". Già me li vedo, Belpietro e Sallusti, ebbri di gioia e ciuchi come due ubriaconi... manco Santoro gli avesse scopato le figlie!
La RAI(set) con questa decisione scellerata perde non solo la faccia ma anche e soprattutto uno dei suoi più clamorosi punti di forza. In termini commerciali, un clamoroso autogol; un vero regalo alla concorrenza! In termini politici, la dimostrazione evidente che se vuoi lavorare in Rai(set) e non avere problemi non puoi posizionarti in modo critico verso il presidente del consiglio.
... quel presidente del consiglio che è già il proprietario di 3 dei 7 network televisivi nazionali!
Il mio timore è che più si avvicinerà la fine (politica) di Berlusconi - che è di fatto involontariamente annunziata in scelte "editoriali" o "industriali" di questo tipo - più assisteremo ad un delirio e ad una febbre liberticida nel campo della comunicazione e della informazione.