[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

[Antonchik]

@Mavco:

Il succo del discorso è che Sanchy ha giocato nel campionato italiano, più difficile tatticamente del campionato spagnolo e molto più rigidamente strutturato. Ergo ha imparato: come saltare l'uomo senza intanarsi in situazioni difficili con l'eventuale raddoppio, come fare spazio per i compagni, come mettersi nella condizione perfetta per servire l'assist.

Dato che il Barca gioca senza una prima punta ma adotta un modulo con Messi che gioca centrale, arretrato, e privo di ogni compito tattico in fase di inserimento, Alexis deve reinventare il suo gioco, imparando un sistema d'attacco in cui non vi è il punto di riferimento centrale e l'unico modo per avere palloni razionalmente giocabili è tagliare all'interno o sfruttare la proiezione in profondità.

L'uno contro uno sull'esterno diventa poco utile perchè non c'è mai una punta che fa movimento al centro dell'area.

[tiffany rayne]

Ancora sul caso Totti-Enrique.

Una volta ricordo che Giagnoni da allenatore del Milan (parliamo del 1976) voleva cedere Rivera "perchè correva poco", anche il presidente di allora, Buticchi, era d'accordo. Bene Rivera si comprò la società, cambio il presidente ed esonerò Giagnoni.

In certi casi con certi monumenti che hanno cosi alta considerazione di se occorre prudenza, se tu hai Totti (il Rivera della Roma) non puoi fare a meno di costruirgli attorno la squadra. Non sarà sempre cosa nobile e giusta ma il mondo del calcio funziona cosi.

[Mavco Pizellonio]

Ma si Anton, questo è chiaro.

Ma io il mio Sanchy l'ho visto scuro in volto, teso, contratto. Non c'era quella fiera e luminosa forza vitale che sprizzava da ogni poro dorato del suo corpo perfetto.

E' diventato l'ingranaggio di una macchina, e ormai asservito al sistema rischia di perdere il contatto con gli dei.

[Plo Style]

Evitiamo discorsi di spiritualità, ad ogni modo l'unico Dio del calcio, colui che sentiva il Vero e il Bello in ogni ingranaggio del magnificente Orologio calcistico, era Maradona.

E difatti era l'unico a tradurre la propria Volontà in miracoli senza alcun filtro.

Poi ci sono state decine di altri calciatori che rappresentavano qualcosa, avendo dissipato il velo su uno o più aspetti, angeli li definirei (esempio: Zidane = eleganza o Pelè = atletismo), ma il Dio è stato solo Diego.

Messi è un ragazzino che gioca sognando, la partita per lui è un sogno, e che ha mezzi tecnici e fisici tendenti all'illimitato per vivere quel sogno. Caratterialmente mette a rischio gli equilibri dello spogliatoio però, non può essere geloso con tutti i nuovi arrivati.

La gelosia è applicabile fra simili. Io posso essere geloso del tuo bel post. Ben scritto, Vero e Bello.
Torniamo però al campo, nel fango, fuori dalla dialettica e dentro al sudore.
Messi, alla sua età, è già il numero uno di sempre. Dati alla mano, fuori da ogni prosa.
Il resto dello spogliatoio non può permettersi antagonismo alcuno.

[Antonchik]

Non lo so Plo, dati alla mano secondo me Messi non può essere il numero uno di sempre.

Perchè? perchè è veloce? Lavezzi è più veloce (dati alla mano è il giocatore più veloce di sempre della storia dell'Argentina).

Perchè segna tanto? C.Ronaldo ha segnato di più l'anno scorso.

Perchè fa movimento? Tutt'altro, la squadra è costruita su di lui.

Perchè fa le scartatelle? Ok. Allora diciamo che nell'uno contro uno è il più grande di sempre.

Ma si Anton, questo è chiaro.

Ma io il mio Sanchy l'ho visto scuro in volto, teso, contratto. Non c'era quella fiera e luminosa forza vitale che sprizzava da ogni poro dorato del suo corpo perfetto.

E' diventato l'ingranaggio di una macchina, e ormai asservito al sistema rischia di perdere il contatto con gli dei.

No Mavco, Sanchez imho non è diventato l'ingranaggio dell'orologio Barca, e proprio per questo è scuro in volto: ha paura di perdere l'occasione di lasciare il segno nella squadra più forte del mondo. Chi non avrebbe paura?

Messi, intanto, a quanto pare ha già iniziato il lavoro fatto l'anno scorso con Ibra. Sanchez è più a rischio perchè 20 gol di base a stagione non li fa.

[Plo Style]

Ancora sul caso Totti-Enrique.

Una volta ricordo che Giagnoni da allenatore del Milan (parliamo del 1976) voleva cedere Rivera "perchè correva poco", anche il presidente di allora, Buticchi, era d'accordo. Bene Rivera si comprò la società, cambio il presidente ed esonerò Giagnoni.

In certi casi con certi monumenti che hanno cosi alta considerazione di se occorre prudenza, se tu hai Totti (il Rivera della Roma) non puoi fare a meno di costruirgli attorno la squadra. Non sarà sempre cosa nobile e giusta ma il mondo del calcio funziona cosi.

Visto che ti seguo da parecchio (virtualmente) e che ti stimo in ambito di analisi calcistica, ti chiedo:

Società nuova, progetto "cantera" fondato sui giovani, Sabatini ecc... è giusto farsi mettere sotto scacco da un 35enne?
O semplicemente bisognerebbe tirare dritti per la propria strada? Vuoi fare il valore aggiunto o vuoi creare problemi?
Del Piero l'ha capita, perchè non possiamo pretendere lo stesso da Totti?

[tiffany rayne]

Ma si Anton, questo è chiaro.

Ma io il mio Sanchy l'ho visto scuro in volto, teso, contratto. Non c'era quella fiera e luminosa forza vitale che sprizzava da ogni poro dorato del suo corpo perfetto.

E' diventato l'ingranaggio di una macchina, e ormai asservito al sistema rischia di perdere il contatto con gli dei.

Anche il Villa del Valencia giocava (per certi parametri) meglio di quello del Barcellona. In effetti gli attaccanti del Barcellona (tolta qualche licenza a Messi che comunque non è cosi anarchico) devono pensare in primis al collettivo che alla gloria personale. Anche la cessione di Eto'o e subito dopo quella di Ibra si spiegano per questo motivo.

Fin quando arrivano i successi, ci saranno Xavi e Iniesta e si gioca cosi bene le cose non cambieranno, quindi Sanchez o si adatta oppure il prossimo anno cambierà squadra. Per il gioco del Barcellona meglio un Pedro tendente al brocco che un Sanchez tendente al divino.

[Antonchik]

Infatti, è proprio così.

Impari il gioco e ti sacrifichi. Il problema sta nella zucca di chi fa gli acquisti al Barca: 80 milioni potenziali per Fabregas e Sanchez. Più utile comprare un paio di difensori, volendo un portiere, e un attaccante neanche di primissimo livello ma che faccia il suo lavoro.

[Mavco Pizellonio]

Signori dite cose molto importanti ma devo interrompere le trasmissioni per un ultim'ora.

L'inter ha preso Poli dalla Samp. Prestito oneroso a 1 milione con riscatto fissato a 6.

Non male.

[Plo Style]

Se ha pazienza lui, chi sono io per non averla:

Queste le parole di Pep Guardiola, nel post partita di Barcellona-Porto (Supercoppa Europea), dodicesimo trofeo da allenatore dei blaugrana per l'ex centrocampista della Roma. "Ci vuole tanta pazienza all'inizio. Se non c'è pazienza nel calcio, non c'è futuro. Luis Enrique è un allenatore bravissimo. Noi lo abbiamo avuto qui al Barcellona e ha fatto benissimo. Sono sicuro che con tranquillità potrà far vedere quello che vale"

[tiffany rayne]

Ancora sul caso Totti-Enrique.

Una volta ricordo che Giagnoni da allenatore del Milan (parliamo del 1976) voleva cedere Rivera "perchè correva poco", anche il presidente di allora, Buticchi, era d'accordo. Bene Rivera si comprò la società, cambio il presidente ed esonerò Giagnoni.

In certi casi con certi monumenti che hanno cosi alta considerazione di se occorre prudenza, se tu hai Totti (il Rivera della Roma) non puoi fare a meno di costruirgli attorno la squadra. Non sarà sempre cosa nobile e giusta ma il mondo del calcio funziona cosi.

Visto che ti seguo da parecchio (virtualmente) e che ti stimo in ambito di analisi calcistica, ti chiedo:

Società nuova, progetto "cantera" fondato sui giovani, Sabatini ecc... è giusto farsi mettere sotto scacco da un 35enne?
O semplicemente bisognerebbe tirare dritti per la propria strada? Vuoi fare il valore aggiunto o vuoi creare problemi?
Del Piero l'ha capita, perchè non possiamo pretendere lo stesso da Totti?

Ognuno ha il suo carattere, comunque in fin dei conti anche alla Juve la presenza di un Del Piero (che non fa mai polemiche) ha bruciato gente come Giovinco e Diego. Totti a Roma lo conoscevano bene e lo conoscevano anche i nuovi dirigenti. Nel suo caso era meglio prospettargli magari un prossimo incarico dirigenziale e una annata da capitano non sempre giocatore. Invece il nuovo allenatore dice che Totti è unico, la nuova dirigenza che la Roma ripartirà da Totti uomo squadra fondamentale.

Mi pare umano che se poi ad inizio di stagione, pur con tante assenze, questo Totti finisce in panchina nella prima gara ufficiale e poi viene sostituito in un momento decisivo in quella di ritorno si incazzi e si senta tradito da questo allenatore.

Insomma patti chiari amicizia lunga, il gioco nuovo di Enrique e il progetto della nuova Roma non prevede Totti titolare indiscusso? bisognava prendere il toro per le corna e dirlo a Totti, se accettava bene, se no peggio per lui. I tifosi romanisti in maggioranza penso che avrebbero capito, non sono poi cosi ottusi e sanno che Totti passa e la Roma rimane.

Queste cose devono capitare a giugno, non all'inizio della stagione perchè in questo caso si rischia di buttare nel cesso tutta la stagione in sterili discussioni tra i pro e contro Totti. Comunque niente di male, le radio romane faranno faville con questa storia. Se anche il campionato dovesse andare male sarà divertente seguire le polemiche romaniste.

[tiffany rayne]

Signori dite cose molto importanti ma devo interrompere le trasmissioni per un ultim'ora.

L'inter ha preso Poli dalla Samp. Prestito oneroso a 1 milione con riscatto fissato a 6.

Non male.

Il Poli della Sampdoria arrivata ai preliminari di Champions League era un bel centrocampista centrale, non troppo appariscente ma che si faceva sentire nella zona decisiva del gioco.

Il Poli della Sampdoria finita in B mi è parso fragile e inconcludente, infatti la sua quotazione è precipitata.

Insomma una sorta di Santon sampdoriano ottimo inizio e poi il tracollo, vedremo all'Inter quale sarà il vero Poli.

[Plo Style]

Ancora sul caso Totti-Enrique.

Una volta ricordo che Giagnoni da allenatore del Milan (parliamo del 1976) voleva cedere Rivera "perchè correva poco", anche il presidente di allora, Buticchi, era d'accordo. Bene Rivera si comprò la società, cambio il presidente ed esonerò Giagnoni.

In certi casi con certi monumenti che hanno cosi alta considerazione di se occorre prudenza, se tu hai Totti (il Rivera della Roma) non puoi fare a meno di costruirgli attorno la squadra. Non sarà sempre cosa nobile e giusta ma il mondo del calcio funziona cosi.

Visto che ti seguo da parecchio (virtualmente) e che ti stimo in ambito di analisi calcistica, ti chiedo:

Società nuova, progetto "cantera" fondato sui giovani, Sabatini ecc... è giusto farsi mettere sotto scacco da un 35enne?
O semplicemente bisognerebbe tirare dritti per la propria strada? Vuoi fare il valore aggiunto o vuoi creare problemi?
Del Piero l'ha capita, perchè non possiamo pretendere lo stesso da Totti?

Ognuno ha il suo carattere, comunque in fin dei conti anche alla Juve la presenza di un Del Piero (che non fa mai polemiche) ha bruciato gente come Giovinco e Diego. Totti a Roma lo conoscevano bene e lo conoscevano anche i nuovi dirigenti. Nel suo caso era meglio prospettargli magari un prossimo incarico dirigenziale e una annata da capitano non sempre giocatore. Invece il nuovo allenatore dice che Totti è unico, la nuova dirigenza che la Roma ripartirà da Totti uomo squadra fondamentale.

Mi pare umano che se poi ad inizio di stagione, pur con tante assenze, questo Totti finisce in panchina nella prima gara ufficiale e poi viene sostituito in un momento decisivo in quella di ritorno si incazzi e si senta tradito da questo allenatore.

Insomma patti chiari amicizia lunga, il gioco nuovo di Enrique e il progetto della nuova Roma non prevede Totti titolare indiscusso? bisognava prendere il toro per le corna e dirlo a Totti, se accettava bene, se no peggio per lui. I tifosi romanisti in maggioranza penso che avrebbero capito, non sono poi cosi ottusi e sanno che Totti passa e la Roma rimane.

Queste cose devono capitare a giugno, non all'inizio della stagione perchè in questo caso si rischia di buttare nel cesso tutta la stagione in sterili discussioni tra i pro e contro Totti. Comunque niente di male, le radio romane faranno faville con questa storia. Se anche il campionato dovesse andare male sarà divertente seguire le polemiche romaniste.

Analisi ineccepibile. Totti unico e uomo squadra fondamentale? Sono dichiarazioni di circostanza. La realtà è un progetto che si declinerà nei prossimi tre anni e che non può focalizzarsi su Totti. La chiarezza è venuta meno, stiamo mettendo la moglie davanti al tradimento compiuto!

[Antonchik]

Io non sono d'accordo: è normale che (cit.) appena arrivi alla Roma, per tenerti buoni i burini, devi fare una dichiarazione pro-Totti.

Il problema sorge quando tu, uomo ingenuo proveniente dall'organizzazione scientificamente meritocratica denominata Barcelona FC, credi che, di fronte all'evidenza di una prestazione di merda, il popolino accetti la sostituzione del Totem.

Dimentichi che, in una terra di santi poeti e navigatori (cit. Helmut), il Totem è una insostituibile maestà.

Ecco dove ha sbagliato Henrique: nell'accettare il lavoro alla Roma, sopravvalutando la cultura calcistica italiana.

[Plo Style]

Io non sono d'accordo: è normale che (cit.) appena arrivi alla Roma, per tenerti buoni i burini, devi fare una dichiarazione pro-Totti.

Il problema sorge quando tu, uomo ingenuo proveniente dall'organizzazione scientificamente meritocratica denominata Barcelona FC, credi che, di fronte all'evidenza di una prestazione di merda, il popolino accetti la sostituzione del Totem.

Dimentichi che, in una terra di santi poeti e navigatori (cit. Helmut), il Totem è una insostituibile maestà.

Ecco dove ha sbagliato Henrique: nell'accettare il lavoro alla Roma, sopravvalutando la cultura calcistica italiana.

Tutto corretto, ma, ieri sera, da trequartista, Totti faceva girare la Roma. Uscito lui, il vuoto pneumatico.
Fermo restando ciò che ho espresso prima.