matador72 ha scritto:
Credo che non ci capiamo .
Io non dico che Basso non andava punito perchè se si dopano tutti allora è giusto.
Io dico che vanno puniti tutti.
Basso in un modo o nell'altro ha pagato ha ammesso di essersi dopato ed è stato fermo due anni, credi che il suo giro vinto nel 2006 abbia valore sia per lui che per gli appassionati di ciclismo?
Ma mentre Basso è un mostro Contador è un "eroe" e qui qualcosa mi non mi torna.
Io non sono un tifoso di Basso, è uno dei ciclisti che mi appassiona di meno , ma come dicevo qualche posta fa , quali sono oggi i ciclisti che si possono dichiarare "puliti"?
Beh innanzitutto i ciclisti che si possono dichiarare puliti sono quelli che non risultano positivi ai controlli.
Non lo dire a me che vanno puniti. I positivi ai controlli vanno puniti.
Io sono da sempre per la radiazione alla prima positività.
Il ciclismo ha bisogno di certezze nelle pene. Altrimenti chi glielo va a dire ad un ragazzotto che passa professionista che deve fare tanta fatica, arrivare fuori tempo massimo e rischiare di non vedersi rinnovato il contratto l'anno dopo... quello si guarda intorno nel gruppo e vede gente come Basso, Sella, Di Luca, Rasmussen, Schumacher (non Riccò, almeno per il momento, la pietà celeste ci ha dispensato da questa piaga...) e si dice ma perché... se l'hanno fatto loro perché non posso farlo io? Quello farà due conti: se non mi dopo ho tutto da perdere, se mi dopo faccio qualche corsa alla grande, divento il fenomeno del momento, e se poi mi beccano, chi se ne frega, sconterò la squalifica come han fatto i miei illustri predecessori. Intanto mi son fatto conoscere, un contratto ce l'ho assicurato.
Purtroppo oggi il ciclismo italiano è funestato da un'altra tragedia:
È morto Andrea Pinarello
Tragedia in corsa al Giro del Friuli per cicloamatori. Durante la prima tappa Tavagnacco-Staranzano è morto per un malore Andrea Pinarello, della famiglia di noti produttori di biciclette e corridore lui stesso.
Andrea Pinarello, 40 anni, è responsabile del marketing della Pinarello holding spa, capogruppo della Cicli Pinarello, famosissima azienda trevigiana di produzione di bici da corsa e per il tempo libero, conosciuta in tutto il mondo, che ha fornito i mezzi a campioni del calibro di Indurain, Battaglin, Delgado, Riis, Bertoglio. Attualmente fornisce le biciclette al Team Sky e alla Movistar top team fra i professionisti.
Lui stesso è appassionato di corse ciclistiche. Organizza la granfondo Pinarello che ogni anno, a luglio, richiama a Treviso migliaia di appassionati. Da ragazzo ha gareggiato con discreti risultati fino alla categoria juniores ed è stato anche giocatore di rugby. Lascia la moglie e due due figli e i fratelli Carla e Fausto, il papà Giovanni e la mamma Ida, tutti conosciutissimi a Treviso. (da La Tribuna di Treviso)