Drogato_ di_porno ha scritto:Che ne pensate? In questo articolo de "La Stampa" si dice che settimana prox Scajola e Pisanu staccano la spina a Silvio sul voto intercettazioni. Io continuo a non crederci.
ASPETTANDO IL RITORNO DELLA LA BALENA BIANCA - GLI UOMINI DI PISANU E SCAJOLA ORMAI VICINISSIMI A STACCARE LA SPINA AL PATONZA - IL COLPO MORTALE SUL VOTO DI FIDUCIA DELLA PROSSIMA SETTIMANA SULLE INTERCETTAZIONI - NAPOLITANO ASPETTA IL MAGIC MOMENT DA UN PEZZO MA È DURO CONVINCERE I PEONES A FARE A MENO DI 15 MILA EURO AL MESE PIÙ BENEFIT - E RICICCIA PELLEGRINO CAPALDO: “LA DC NON PUÒ RINASCERE MA QUESTO BIPOLARISMO È FINITO”. MAI PIÙ “UNTI DEL SIGNORE”
(comunque, la tristezza assoluta è che, in questo paese, sin dai tempi di Giulio Cesare, anzi di tarquinio il superbo i cambiamenti si fanno solo con le congiure di palazzo)
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Ma il Cavaliere interpreta la parte del "dopo di me, il nulla". «Già, ma il dopo Berlusconi, così come il dopo Luigi XVI, il dopo Napoleone o il dopo Mussolini, c'è per forza». Nessuno di loro ha fatto una bella fine... «Mi pare che la questione sia la lungimiranza di capire quando è il momento di preparare il dopo di sé, mantenendo così intatta la propria autorevolezza. Insomma: Cincinnato è passato alla storia per aver intuito quando era ora di tornare a fare il contadino; Mussolini, se avesse capito che nel Gran Consiglio sarebbe finito in minoranza, avrebbe trovato accordi diversi, e noi avremmo evitato la guerra civile». Il rischio è quello? «Berlusconi dice che non vuol fare la fine di Craxi. Io me lo auguro e penso che non la meriterebbe. Ma purtroppo non se l'è scelta Craxi la fine che voleva fare».
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Ma il Cavaliere interpreta la parte del "dopo di me, il nulla". «Già, ma il dopo Berlusconi, così come il dopo Luigi XVI, il dopo Napoleone o il dopo Mussolini, c'è per forza». Nessuno di loro ha fatto una bella fine... «Mi pare che la questione sia la lungimiranza di capire quando è il momento di preparare il dopo di sé, mantenendo così intatta la propria autorevolezza. Insomma: Cincinnato è passato alla storia per aver intuito quando era ora di tornare a fare il contadino; Mussolini, se avesse capito che nel Gran Consiglio sarebbe finito in minoranza, avrebbe trovato accordi diversi, e noi avremmo evitato la guerra civile». Il rischio è quello? «Berlusconi dice che non vuol fare la fine di Craxi. Io me lo auguro e penso che non la meriterebbe. Ma purtroppo non se l'è scelta Craxi la fine che voleva fare».
Infatti. Non meriterebbe una dorata latitanza con i mignottoni che al venerdì prendevano l'aereo e andavano a trovarlo. Un reclusione con i controcazzi, ecco cosa meriterebbe
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Ma il Cavaliere interpreta la parte del "dopo di me, il nulla". «Già, ma il dopo Berlusconi, così come il dopo Luigi XVI, il dopo Napoleone o il dopo Mussolini, c'è per forza». Nessuno di loro ha fatto una bella fine... «Mi pare che la questione sia la lungimiranza di capire quando è il momento di preparare il dopo di sé, mantenendo così intatta la propria autorevolezza. Insomma: Cincinnato è passato alla storia per aver intuito quando era ora di tornare a fare il contadino; Mussolini, se avesse capito che nel Gran Consiglio sarebbe finito in minoranza, avrebbe trovato accordi diversi, e noi avremmo evitato la guerra civile». Il rischio è quello? «Berlusconi dice che non vuol fare la fine di Craxi. Io me lo auguro e penso che non la meriterebbe. Ma purtroppo non se l'è scelta Craxi la fine che voleva fare».
Infatti. Non meriterebbe una dorata latitanza con i mignottoni che al venerdì prendevano l'aereo e andavano a trovarlo. Un reclusione con i controcazzi, ecco cosa meriterebbe
ok, ma in questa situazione, io gli concederei volentieri dorata latitanza
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Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Arcore - Chiamarla il quartiere a luci rosse di Arcore sembrerà eccessivo, ma è un dato di fatto che le uniche prostitute che esercitano in città sono concentrate nella frazione Cascina del Bruno. E più o meno a ondate, non certo da oggi. Nel triangolo tra via Belvedere, via Buonarroti e il tratto locale della Sp 45, lavorano almeno cinque lucciole. Discrete, per quanto è possibile, a tal punto che lamentele da parte dei residenti non sembrano essercene. Anche qualcuno dei commercianti che lavorano in zona sostiene: «Non ho mai sentito commenti negativi tra i miei clienti e, tra l'altro, so che qualcuna di loro evita le ore diurne quando gli esercizi commerciali vicini sono aperti al pubblico». È il caso della giovane che batte alla fine di via Belvedere, vicino alla rotonda sulla Sp 45, di fronte a un concessionario. Compare di sera, pelle scura, aspetto giovane, all'ombra della vegetazione che lambisce il quartiere industriale.
È una new entry rispetto alle colleghe della zona, rispetto per esempio alla piccola nigeriana che esercita in fondo a via Buonarroti, nella stradina che conduce alle zone verdi del Parco della Cavallera. Lei rifiuta di parlare, saltella sul posto come una ragazzina che ascolta l'iPod e attende i clienti. Qualche parola la scambiano le due straniere che giorno e sera si posizionano in prossimità della rotonda della Bergamina, a lato della trafficata Sp 45, in una piccola radura davanti alla quale l'anno scorso è stata posizionata una sbarra per scoraggiare l'abbandono clandestino di rifiuti. Becky, 36 anni, arriva dal Senegal. «No, non mi va, parlare con una donna mi dà fastidio. Se viene tuo marito paga 50 euro». Poi però scambia qualche chiacchiera. È simpatica, schietta e parla bene l'italiano. Dice di aver perso tutta la famiglia in Senegal e di lavorare da sola. Fa anche qualche commento sugli affari, «con la crisi -dice- c'è poco lavoro, sono le 14 e non ho ancora ricevuto un cliente».
Siede su uno sgabello, vestita un po' osé ma decorosamente, e aspetta, circondata dai suoi oggetti personali appoggiati sulla sbarra anti-spazzatura come se fosse una toeletta. «Non ho figli, ma i bambini sono una cosa bella, dovete farli», esorta. Poi si scusa ma dice basta alla conversazione. Accanto a lei la collega 23enne, mora, romena, piccolo orecchino al naso e abbigliamento da teenager che esce per la sera. Toglie dalle orecchie le cuffie con la musica e, anche se un po' schiva, scambia qualche parola. Dice di essere in Italia da cinque anni e di avere soprattutto clienti giovani, intorno ai 30 anni. Capita di aver paura? «Di giorno no -spiega- ma la sera sì» e poi riconosce che la presenza delle colleghe nei paraggi le fa piacere: «Quando arrivano i clienti - commenta - così siamo più sicure ». È un microcosmo ai margini della comunità arcorese, pieno di storie che probabilmente le ragazze non racconteranno mai per davvero, tutto stretto intorno all'ombra di un palo. Vero o immaginario che sia.
bellavista ha scritto:In argentina hanno aperto un bordello chiamato: "Palazzo Berlusconi"
si vero ma la cosa + ridicola è la lettera di Antonio Bruzzese, Presidente in Argentina della Cna (Confederazione degli artigiani) e dell’Associazione Insieme Argentina al sindaco di Rosario :
Egregio Sig. Sindaco,
Voglio esporre la mia profonda indignazione per l´ esistenza nella città di Rosario di un luogo di dubbia moralità, che porta il nome del Primo Ministro del mio paese, Silvio Berlusconi, chiamato “ Palazzo Berlusconi”, un bordello destinato a un pubblico di alto livello economico.
É molto offensivo che si sia permesso in questo comune l´utilizzo del nome di una delle massime cariche dell´Estato italiano.
Non é la mia intenzione giudicare la moralitá di Berlusconi, tanto meno uscire alla sua difesa, perche il tema trascende la persona e ridicolizza il paese che rappresenta, al di lá della sua gestione di governo.
Mi auguro da sua parte la comprensione di un tema cosi delicato e una rapida risoluzione, in difesa dell´italianitá e le relazioni tra i nostri paesi.
..intanto è volato alla festa di compleanno di Putin a San Pietroburgo, si dice che quello che fanno Omar,Giorgio e Rocco al confronto è roba per Ciellini
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
ma accidenti, abbiano un solo brand forte e riconoscibile in tutto il mondo e ci incazziamo pure se all'estero lo usano...
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Come marchio invece della Mela morsicata Silvio sta pensando alla Patata leccata (multicolore anch'essa perchè a Silvio piacciono di tutte le razze).
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”