[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

[zio]

interessantissimo articolo su La Stampa di oggi a firma di Federico Geremicca.

volete che vi dica come mai nel PDL non ci sono voci di dissenso?
vi faccio un esempio? perchè c'è un blocco ai livelli rappresentativi che si autosostiene.
ecco l'ho detto.
quindi: primarie!

La risposta al "primarie" di Formigoni l'ha già data la Santanchè: "Ma voi credete che ci sia qualcuno che possa sconfiggere Silvio Berlusconi alle primarie?"

no.
ma la domanda è malposta dalla troia appositamente, e scusa l'eufemismo.
perchè le primarie non servono per mandare a casa berlusconi ma per scegliere i vari candidati.
alle primarie per l'elezione del segretario ci arriveremo. capisci? non ce le avete mai concesse! ma che stai a dì?

io gli risponderei: ma tu credi che ci sia qualcuno che possa mandarti a casa con le primarie? io si.
e quando berlusconi lascia: tu credi di poter ancora decidere qualcosa? oppure deciderà chi vince le primarie?
che almeno si copi le cose fatte bene dal PD, cazzo.


cmq leggiti l'articolo. è interessante. parla anche della manifestazione di Renzi e della contromanifestazione di Bersani... ma c'avete i giovani....ma perchè disperdersi in mille rivoli? mah...

[MauroG]

https://www.facebook.com/photo.php?v=223037384425855

Condiviso dal Fede, giro il video qui.

Un commento al video:

Il primo è Renato Farina, ex giornalista, deputato (eletto alla Camera nel 2008 nelle liste del PDL) e scrittore, ha ammesso di aver collaborato, quando era vicedirettore di Libero, con i Servizi segreti italiani, fornendo informazioni e pubblicando notizie false in cambio di denaro. Per questo episodio è stato radiato dall'Ordine dei Giornalisti, anche se in seguito la Corte di Cassazione ha annullato tale provvedimento. Attualmente lavora come opinionista di Libero. Il suddetto, protetto da una guardia del copro che paghiamo noi, indegnamente manda a fanculoo la povera vecchietta, che a sua volta lo insulta. L'altro è invece Umbertone Bossi, il padre del trota, che ormai abituato a mangiare, sta sempre a Roma e si divide con gli altri leghisti quel pò di abbacchio che è rimasto nella Capitale!!!!

La signora è decisamente un mito!

[Drogato_ di_porno]

Mah...qualche sera fa ho sentito Fini dire che si voterà nel 2012. Negli ultimi gg sono comparsi decine di articoli come questo:

Le elezioni politiche ad aprile 2012
Pubblicato il 22 settembre 2011 da Pasquale Caterisano
Dagli eventi accaduti negli ultimi due giorni, fra cui l’incontro di Berlusconi con Napolitano e quello con Bossi, si evince un accordo non scritto che potrebbe portare Berlusconi alle dimissioni nel gennaio 2012 subito dopo che si saprà se la consulta approverà o meno il referendum elettorale di pd, idv e sel.
Fino a quel tempo Berlusconi ha chiesto (ed ottenuto) a Bossi massima lealtà, iniziata difatto senza assalti a voto segreto per la carcerazione di Milanese, da poco difatto rigettata. Lealtà chiesta nel suo ruolo di proprietario della lega, avendo si dice pagato a Bossi tutti i debiti di credieuronord. Bossi ha però detto a Silvio che continuando così la situazione, perderà tutti i suoi elettori ed ecco allora, per salvare capra e cavoli, arrivare ad un accordo a termine.
Al capo dello stato Berlusconi ha chiesto ed ottenuto garanzie costituzionali di correttezza del suo ruolo, Napolitano quindi non farà scherzi tipo sciolgliere le camere in presenza di una maggioranza di governo (seppur risicata ed ottenuta comprando parlamentari come noccioline). Altresì nei prossimi mesi dovranno essere approvate dal parlamento decreti legge che difatto garantirebbero al premier una sorta di “buonuscita” dalla politica senza che risch la galera come invece meriterebbe e con buona pace della finta opposizione.
In cambio Bossi e Napolitano hanno ottenuto le dimissioni di Berlusconi, chieste da tutta europa ormai, a fine gennaio 2012.

Ribadisco la mia idea: Berlusconi arriverà al 2013 e si giocherà il tutto e per tutto nella campagna elettorale. Anche se il processo Mills dovesse chiudersi con la sua condanna.

[Drogato_ di_porno]

cmq leggiti l'articolo. è interessante. parla anche della manifestazione di Renzi e della contromanifestazione di Bersani... ma c'avete i giovani....ma perchè disperdersi in mille rivoli? mah...

l'ho letto...lasciare che "i topi ruggiscano" è una costante atavica della "sinistra". D'Altronde non abbiamo il Capo che tiene tutti sotto.

[Il Fede]

Il suddetto, protetto da una guardia del copro che paghiamo noi, indegnamente manda a fanculoo la povera vecchietta, che a sua volta lo insulta. L'altro è invece Umbertone Bossi, il padre del trota, che ormai abituato a mangiare, sta sempre a Roma e si divide con gli altri leghisti quel pò di abbacchio che è rimasto nella Capitale!!!!

La signora è decisamente un mito!

Potrebbe sembrare un errore di battitura ma forse chi lo ha scritto ci ha visto giusto. Stiamo parlando di gente uscita dalle fogne, pagata coi soldi pubblici, difesa e voluta dal popolo feccia.

[dostum]

cmq leggiti l'articolo. è interessante. parla anche della manifestazione di Renzi e della contromanifestazione di Bersani... ma c'avete i giovani....ma perchè disperdersi in mille rivoli? mah...

l'ho letto...lasciare che "i topi ruggiscano" è una costante atavica della "sinistra". D'Altronde non abbiamo il Capo che tiene tutti sotto.

Anche i Formigoni nel loro piccolo si incazzano.

[BARNEY]

Credo semplicemente che Berlusconi sia un fervente sostenitore dell'autaritarismo, in questo senso può aver ammirato Hitler e Mussolini.

Mah, Drughy, su questo ti confesso che ho delle perplessità.

Provo a spiegarmi meglio.

Non credo che Berlusconi abbia mai consapevolmente e totalmente aderito ad una ideologia: fascismo, nazismo o qualunque altra forma di autoritarismo.

Non fa parte del suo D.N.A caratteriale abbracciare una ideologia, aderire ad un sistema di valori (positivi o negativi che siano, non è questo il punto): più semplicemente, Berlusconi è autoritario per carattere, per vocazione naturale e non già per consapevole adesione ad una ideologia che tale profilo imponga come tratto caratterizzante.

Aggiungo che questa sua indole tesa all'autoritarismo è stata vieppiù esaltata dal fatto di essere stato fondatore ed aministratore unico di una impresa importante (Fininvest s.p.a.).

Come è noto, l'impresa è, per definzione, un ente NON democratico, posto che essa fonda il suo ordinato funzionamento su una organizzazione di tipo gerarchico nel quale i lavoratori subordinati sono assoggettati al potere direttivo e disciplinare dell'imprenditore (e dei suoi alter ego dirigenziali).

Vedi, credo che la politica sia ESTRANEA al D.N.A. caratteriale di Berlusconi ache per questo.

La politica è, in ultima istanza, mediazione, conciliazione e trattativa con gli alleati di Governo (negli anni: Casini, Follini, Fini, Bossi, Mastella e Scilipoti) e con le parti sociali (confindustria, sindacati, associazioni di categoria, ecc...), mentre l'imprenditore - e Berlusconi lo è per natura, prima ancora che per professione - NON contratta ma, in posizione apicale nella sua impresa, impartisce ordini e direttive ed esercita il potere disciplinare nei confronti dei dipendenti incorsi in qualche trasgressione (di legge o di contratto).

Nella psicologia bulimica ed ipertrofica del Cavaliere, l'essere costretto a sedersi ad un tavolo per trattare e per negoziare ogni profilo di ogni provvedimento con gli Scaloja, gli Scilipoti, i Mastella o i Rotondi deve essere vissuto come una scocciante ed ingiusta mortificazione della sua schiacciante superiorità (ossia: del suo super -Ego).

Tutto qui: non ci vedo un retroterra ideologica nel suo autoritarismo.

[Drogato_ di_porno]

Sì, l'elemento psicologico cui ti riferisci è indubbio, tutti i grandi dittatori del '900 erano sorretti da smodato egocentrismo e ambizione. In fondo tutti i regimi del '900 erano "grandi aziende". Tuttavia, e qui dissento, penso che il Banana aderisca consapevolmente e volontariamente ad un disegno Reazionario (che non ricalca necessariamente il nazifascismo) suo e di altri, di cui il talento "affaristico" è elemento "funzionale" alla realizzazione. Insomma, credo ad un progetto "antropologico", ad un Uomo Nuovo, ad un Silvio "educatore". Certo, educazione all'acquisto dei suoi prodotti per esigenze affaristiche...ma anche antropologiche.

Non saprei scindere il Banana affarista dal Banana autoritario. Berlusconi entrando in politica aveva indubbiamente di mira la sistemazione dei suoi affari e delle sue aziende ma - e questo è l'aspetto che mi spaventa di Silvio - dietro c'è Altro.

E questo Altro è il motivo per cui non sarà facile scalzarlo.

Opinione personale, ovviamente, può darsi che mi sbagli.

[Drogato_ di_porno]

Aggiungo un paio di considerazioni e poi concludo:

1)L'Italia non è mai stata un paese di sinistra. Da sempre è un paese moderato-conservatore. Dal dopoguerra ad oggi, se si esclude il pareggio del 1976, le forze di centrodestra (riunite) sono numericamente superiori a quelle di centrosx (riunite). Magari di poco, ma superiori. Basti ricordare che Prodi ha vinto 2 volte pur avendo meno voti. Berlusconi non ha inventato nulla, è naturale che chi non era di sinistra nel 1994 abbia votato Silvio. Era il naturale punto di riferimento dopo Tangentopoli per chi prima votava DC ecc.; Silvio ci ha messo del suo, in un modo impensabile per De Gasperi, Tambroni, Fanfani, Andreotti. E credo che quando si è creato il vuoto a causa di Mani Pulite Silvio abbia subito pressioni per scendere in campo.

2)Trovo incredibile che qualcuno riesca a scindere le sorti di Silvio da quelle del PDL. Come se possa esistere un PDL senza Silvio. Morto Silvio, il PDL morirà con lui. Non è un partito, è una banda attorno ad un padrone. Quali primarie? Le primarie si fanno dove c'è una stuttura con consuetudini precise. La Lega è un partito. Il PD è un partito. Il PDL non ha struttura, neppure a livello concettuale. Questo è uno dei motivi per cui Silvio non può mollare.

[GeishaBalls]

concordo in gran parte con Barney, soprattutto per aver tolto dalla valutazione una ideologia - e quindi un ideale superiore - e avere riportato più banalmente alla psicologia personale.

Specifico ulteriormente sul rapporto imprese e democrazia proprio per de-mitizzare la democrazia (le imprese non hanno bisogno di essere dimitizzate). Nelle imprese si decide per fare la cosa migliore, anche se non c'è il consenso della maggioranza. Anzi uno più illuminato porta l'impresa dove gli altri non hanno deciso. Ciò non toglie di poter ascoltare ed utilizzare il parere di gruppi dei più competenti, ma i pareri si pesano, non si contano. Purtroppo - senza ironia - in democrazia il parere del cretino vale quanto quello del premio Nobel. E' il pregio e difetto della democrazia, non abbiamo un sistema migliore, ma non a caso le imprese funzionano meglio delle riunioni di condominio

Se uno ha fatto l'imprenditore è abituato ad ascoltare e poi decidere. In questa logica si comprende il povero Berlusca: lui ritiene di essere migliore, di avere la soluzione e invece come presidente del consiglio non può fare proprio tutto quello che vuole. Non possiamo continuare a farlo soffrire così, mandiamolo a casa

[El Diablo]

http://youtu.be/d1sgemvLc6k

[Miro88]

Aggiungo un paio di considerazioni e poi concludo:

2)Trovo incredibile che qualcuno riesca a scindere le sorti di Silvio da quelle del PDL. Come se possa esistere un PDL senza Silvio. Morto Silvio, il PDL morirà con lui. Non è un partito, è una banda attorno ad un padrone. Quali primarie? Le primarie si fanno dove c'è una stuttura con consuetudini precise. La Lega è un partito. Il PD è un partito. Il PDL non ha struttura, neppure a livello concettuale. Questo è uno dei motivi per cui Silvio non può mollare.

Morto Silvio, il Pdl sarà un partito da cui tutti vedrano bene di andarsene, cosa che peraltro sta già accadendo. Altro che futuro e primarie. Accadrà qualcosa di simile a quanto accadde nell' aprile maggio del '45 tra le fila del NSDAP. Il tutto con le dovute proporzioni.

[Drogato_ di_porno]

Aggiungo un paio di considerazioni e poi concludo:

2)Trovo incredibile che qualcuno riesca a scindere le sorti di Silvio da quelle del PDL. Come se possa esistere un PDL senza Silvio. Morto Silvio, il PDL morirà con lui. Non è un partito, è una banda attorno ad un padrone. Quali primarie? Le primarie si fanno dove c'è una stuttura con consuetudini precise. La Lega è un partito. Il PD è un partito. Il PDL non ha struttura, neppure a livello concettuale. Questo è uno dei motivi per cui Silvio non può mollare.

Morto Silvio, il Pdl sarà un partito da cui tutti vedrano bene di andarsene, cosa che peraltro sta già accadendo. Altro che futuro e primarie. Accadrà qualcosa di simile a quanto accadde nell' aprile maggio del '45 tra le fila del NSDAP. Il tutto con le dovute proporzioni.

Infatti Lele Mora è stato arrestato mentre stava scappando in Svizzera...altra analogia

[rufus t]

[Helmut]

1)L'Italia non è mai stata un paese di sinistra. Da sempre è un paese moderato-conservatore.

Tutto l'Occidente è un blocco moderato-conservatore.
(Il corsivo è del redattore) Nel senso tendente a sostenere il sistema economico-sociale di mercato, attualmente vigente in tutto il pianeta.

Pregasi togliere gli occhiali appannati dall'ideologia.