Contro la censura di internet

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baroccosiffredi
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Re: Contro la censura di internet

#181 Messaggio da baroccosiffredi »

Ho letto che in Italia stavano già tentando di bloccare l'accesso a megavideo, poi per fortuna ci ha pensato l'FBI. :(

Meno male che non mi sono abbonato, ci avevo fatto un pensierino per velocizzare l'upload e le ricerche, ma poi per fortuna ha prevalso una certa diffidenza e anche il senso di inutilità della cosa.

http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=st ... z1k2Z4nAyl

crackpot
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Re: Contro la censura di internet

#182 Messaggio da crackpot »

E' iniziata la grande guerra del copyright, ma gli Usa frenano sulla legge anti pirati

Dopo la Camera, anche il Senato degli Stati Uniti rinvia l'esame delle nuove norme contro il file-sharing. Eppure, secondo esperti e attivisti, la chiusura di Megaupload è il primo passo di una nuova offensiva. Che potrebbe colpire anche Google e Facebook

È cominciata l'offensiva in grande stile ai baluardi della pirateria su internet, fino a ieri intoccabili. Altri siti simili a Megavideo e Megaupload cadranno e certo saranno sostituiti da alternative analoghe. Gli utenti nel breve periodo digeriranno la vicenda quindi con un po' di ricerche online, a caccia di altri siti, ma è nei prossimi mesi che potrebbe arrivare l'effetto maggiore e per niente scontato: mentre infatti anche il Senato degli Stati Uniti ha rinviato dopo le proteste la discussione sulla legge antipirateria (una decisione analoga a quella già presa dalla Camera 1), l'industria del copyright cercherà di restringere la libertà di azione di siti che ora ci appaiono del tutto legali, come Google, Facebook, Youtube. E' questo il senso dei commenti, a caldo, dei maggiori esperti di diritto d'autore su internet.

Il punto sono insomma gli effetti a cascata, globali, che partono da quella che in fondo è l'azione poliziesca delle autorità di un singolo Paese, gli Stati Uniti. Su questo ha trovato da ridire persino la commissaria europea per le nuove tecnologie Neelie Kroes, oggi: perché "l'azione unilaterale" delle autorità Usa impatta immediatamente sugli utenti anche europei. Persino su quelli che avevano usato legalmente Megaupload. Già, perché "Megaupload era un hard disk virtuale su internet e utenti anche italiani ci mettevano anche i propri file, legali, foto e documenti", nota Fulvio Sarzana, avvocato tra i massimi esperti di diritto d'autore su internet. "Adesso hanno perso tutto. Senza averne colpa e senza nemmeno che ci sia stato l'intervento di un'autorità del loro Paese", continua. È un effetto paradossale della doppia natura di internet: è uno strumento di accesso globale alle informazioni, che però sono presenti su server fisici, soggetti alle azioni giudiziarie di singoli Paesi.

Erano ben 1,7 milioni gli utenti italiani di Megaupload, secondo una stima di Fimi (Federazione industria musicale italiana). Più di eMule (990 mila utenti). Ma al primo posto, nei gusti degli italiani a caccia di musica e film, ci sono i circuiti torrent (8 milioni di utenti). Le alternative insomma abbondano, soprattutto per siti tipo Megaupload. Gli utenti infatti vi trovavano musica, film, riviste dopo aver seguito link presenti su altri siti, come forum e blog. Ma su questi ci sono anche link, per le stesse opere, verso molte alternative: Filesonic, Fileserve, Mediafire, Depositfiles e decine di altri. Megaupload era il più usato tra questi, certo, ma sarà presto sostituito. Sono numerosi anche i siti con film in streaming. Megavideo aveva la collezione più ricca, ma gli altri adesso cresceranno occupando l'assenza del gigante oscurato.

Fin qui l'effetto nel breve periodo. Nel giro di qualche settimana però succederà qualcos'altro, probabilmente: "E' evidente che l'industria del copyright ha deciso di avviare l'offensiva e quindi se la prenderanno anche con altri siti simili", dice Guido Scorza, avvocato esperto di questi temi. A conferma, si stanno muovendo con crescente aggressività anche le autorità italiane: "Stavamo per ottenere, da un tribunale, il blocco dell'accesso degli utenti italiani a Megaupload e Megavideo. L'Fbi ci ha anticipati: meglio così", dice Enzo Mazza, presidente di Fimi. Rincara la dose Riccardo Tozzi, presidente Anica: "Siamo favorevoli alla chiusura di quei due siti, che non sono altro che un'iniziativa di business illegale", osserva. "Non è corretto difenderli tirando in ballo la libertà di espressione. Ne sono anzi una minaccia, perché danneggiano il presupposto economico di chi si esprime con musica e film".

Alla chiusura dei siti seguirà l'azione giudiziaria, dall'esito incerto. Cioè in teoria i gestori potrebbero essere assolti e i siti venire riaperti: "non ho nulla da nascondere", ha detto ancora oggi Kim Schmitz, uno dei fondatori di Megaupload, durante l'udienza preliminare. "Certo è che nessun sito finora, simile a quei due, è stato condannato da un giudice; si è sempre trattato, anche in Italia, di sequestri preventivi- dice Scorza. Tuttavia credo che la condanna sia più probabile dell'assoluzione". Il motivo: finora questi siti, e i loro analoghi, si sono giustificati dicendo di essere puri intermediari; e che la responsabilità degli illeciti era solo degli utenti che caricavano sui siti i file pirata. "E' stata la stessa argomentazione di The Pirate Bay, un sito di torrent, che però è stato già condannato; e quello che faceva era anche meno grave: si limitava a indicizzare i file, in un motore di ricerca, mentre questi due siti li ospitavano direttamente sui propri server", spiega Scorza. Le autorità infatti stanno affermando il principio secondo cui quei siti sono illegali perché totalmente organizzati (con lucro, per altro) intorno all'attività pirata. Sarebbero quindi colpevoli di ricettazione e agevolazione alla pirateria.

Ma la caduta di questi giganti potrebbe avere un altro effetto, che riguarda davvero tutti: appassionati di file pirata e non. Di fondo, l'argomentazione "siamo solo intermediari puri, la responsabilità è dell'utente" è quella che regge buona parte di internet; è quella che permette a piattaforme come Google, Facebook, Youtube di operare senza rischiare ogni minuto multe salatissime per le azioni dei propri utenti. Idem per i provider che forniscono servizi di accesso a internet. "Temo insomma che si finirà per buttare il bambino con l'acqua sporca e che, per difendere il copyright, verranno colpiti anche i siti non orientati alla pirateria", dice Andrea Monti, avvocato fondatore dell'Alcei e noto per le battaglia per i diritti degli utenti su internet.

Monti e Scorza hanno un sospetto: che l'attacco a quei due siti sia una reazione alla battaglia di internet contro la proposta di legge Sopa. Che appunto mira ad appesantire le responsabilità, per la pirateria online, in capo a tutti i siti, anche quelli "normali". Confermano il collegamento tra i due aspetti- la mossa dell'Fbi e la battaglia per la libertà di internet- anche i commenti di Mazza: "Google e Wikipedia riflettano sulle loro battaglie per le libertà digitali visto che cosi difendono aziende criminali come Megaupload".

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... -28481320/
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Re: Contro la censura di internet

#183 Messaggio da crackpot »

Schmitz, dalla speculazione alla pirateria, il tedesco XXXL che cade sempre in piedi

Oggi rischia 50 anni di carcere. Ma da quando, giovane hacker, violò le reti di Deutsche Telekom e ne divenne consulente, il fondatore di Megaupload è sempre riuscito a trasformare i tracolli in trampolini per avventure sulla soglia della legalità

Immagine

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... 71817/?rss

Anonymous, la protesta 2.0, In rete i dati del capo Fbi

Immagine

Gli hacker attivisti fanno paura al potere. Così stanno protestando per la chiusura di Megaupload

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... -28482790/
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Re: Contro la censura di internet

#184 Messaggio da Plo Style »

Alla luce del giro d'affari che è emerso dietro Megaupload, la sua chiusura è giusta.
Si è andati oltre il P2P, creando utile sul lavoro degli altri.
Lo scambio fra utenti è sacrosanto, ma nessuno deve trarne profitto.
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Re: Contro la censura di internet

#185 Messaggio da crackpot »

beh, se dobbiamo fare questo ragionamento (cioe avere servizi eccelenti pagati di tasca propia da chi li offre senza un minimo di guadagno) allora TUTTI devono chiudere. oron, fileserve, filesonic, rapidshare,mediafire ecc..ecc..

e tutti i vari tubi che guadagnano mettendo i video porno in streaming. xvideos, xhamster, redtube, pornhub e via anadare...
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Re: Contro la censura di internet

#186 Messaggio da Plo Style »

crackpot ha scritto:beh, se dobbiamo fare questo ragionamento allora TUTTI devono chiudere. oron, fileserve, filesonic, rapidshare,mediafire ecc..ecc..

e tutti i vari tubi che guadagnano mettendo i video porno in streaming. xvideos, xhamster, redtube, pornhub e via anadare...
Ritengo che se metti in condivisione materiale frutto del lavoro degli altri, lo devi fare gratuitamente.
Non puoi chiedere abbonamenti per permettermi la visione di un film coperto da copyright.
Semplice, l'hanno fatta fuori dal vaso.
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Re: Contro la censura di internet

#187 Messaggio da crackpot »

quindi secondo te andrebbero chiusi tutti.
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Re: Contro la censura di internet

#188 Messaggio da Plo Style »

crackpot ha scritto:quindi secondo te andrebbero chiusi tutti.
Se dietro c'è una società che fattura si!
Il P2P è altra cosa.
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Re: Contro la censura di internet

#189 Messaggio da crackpot »

ok ma è praticamente impossibile quello che chiedi.

anche il sito porno (e non solo) piu scrauso che ci sia porta dei soldi in tasca al webmaster che lo ha creato. (tanti o pochi dipende dalla bravura del webmaster)
se fa quello per campare ovvio.

figurati i BIG come i xvideos (giusto per fare un esempio) la vagonata di dollari che guadagnano ogni mese.
basta vedere tutti i banner che ha esposti.
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Re: Contro la censura di internet

#190 Messaggio da Plo Style »

crackpot ha scritto:ok ma è praticamente impossibile quello che chiedi.

anche il sito porno (e non solo) piu scrauso che ci sia porta dei soldi in tasca al webmaster che lo ha creato. (tanti o pochi dipende dalla bravura del webmaster)
se fa quello per campare ovvio.

figurati i BIG come i xvideos (giusto per fare un esempio) la vagonata di dollari che guadagnano ogni mese.
basta vedere tutti i banner che ha esposti.
Ma infatti io non chiedo nulla, dico solo che, se li chiudono, non ci vedo un attentato contro la libertà.
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Re: Contro la censura di internet

#191 Messaggio da crackpot »

ma di fatti si sta parlando solamente di un ottimo servizio gratuito offerto a milioni di utenti che purtroppo ci ha lasciati per colpa della censura. (se c'era qualcuno che ci guadagnava è un altro discorso)

sinceramente se lo paragono a quelli che sono rimasti lo rimpiango.

come se un giorno mi chiudono imagebam e servizi simili, mi spiace eccome. grazie a questi servizi ho caricato e tutt'ora carico migliaia e migliai di foto
come me milioni di utenti su tutti i siti e forum del mondo.

eppure chi offre questi hosting gratuiti ci guadagna con la pubblicità (banner,pop-up ecc..)

senza questi hosting le foto sui forum non esisterebbero tra l altro.
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Re: Contro la censura di internet

#192 Messaggio da Gambo192 »

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Re: Contro la censura di internet

#193 Messaggio da baroccosiffredi »

crackpot ha scritto:
senza questi hosting le foto sui forum non esisterebbero tra l altro.
Una vera tragedia sarebbe, questa ancor di più

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Re: Contro la censura di internet

#194 Messaggio da vertigoblu »

crackpot ha scritto:ma di fatti si sta parlando solamente di un ottimo servizio gratuito offerto a milioni di utenti che purtroppo ci ha lasciati per colpa della censura. (se c'era qualcuno che ci guadagnava è un altro discorso)
stai a vedere che kim shimitz ora è un paladino della libertà... :)
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Re: Contro la censura di internet

#195 Messaggio da crackpot »

se lo dici tu... :)
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