di solito Chiesa non è il massimo dei miei maitre a penser ma stavolta ha fatto la giusta sintesi.Mr. G ha scritto:
O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
I tecnici di palazzo Chigi gelano Monti: “Il nuovo articolo 18 è incostituzionale”
L’esito appare scontato: «Se la riforma dell’articolo 18 va in porto senza ritocchi, verrà immediatamente stroncata dalla Corte costituzionale». I termini non sono esattamente questi, ma la sostanza sì. A palazzo Chigi, alcuni esperti dell’ufficio legislativo non hanno dubbi: così com’è stata configurata, per ora, la norma che cancella l’ipotesi di reintegro di fronte a un licenziamento per un motivo economico illegittimo è «incostituzionale».
La ragione è semplice e si chiama «disparità di trattamento». Vale a dire che il «no» al reintegro per i licenziamenti “economici” col trucco, per i quali il giudice potrebbe disporre solo un indennizzo, violerebbe l’articolo 3 della Legge fondamentale dello Stato.
Si tratta della norma che garantisce il «principio di uguaglianza davanti alla legge» per tutti i cittadini. Con la riforma messa a punto dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, invece, ci si troverebbe di fronte a una evidente disparità di trattamento, sostengono alcuni esperti dell’Esecutivo. Il giudice, infatti, qualora accertasse un licenziamento illegittimo, a esempio, per questioni disciplinari o sindacali, potrebbe optare per il reintegro nel posto del lavoro o per un indennizzo. Mentre nel caso di una ragione economica falsa, avrebbe solo un’alternativa: un po’ di i quattrini (da 15 a 27 mensilità) al lavoratore. Stop.
Un quadro che, di fatto, vedrebbe clamorosamente calpestata la Costituzione. E basterebbe la prima causa di lavoro attorno al nuovo articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, dicono esperti del settore, per consentire a un tribunale di spedire il fascicolo ai Giudici di palazzo della Consulta. «Una denuncia di incostituzionalità dal finale noto» si dice a palazzo Chigi. Ragionamenti, quelli degli esperti, che cominciano a prendere corpo: finora è circolato solo qualche appunto informale, che non è arrivato sulla scrivania del premier, Mario Monti. Ma è assai probabile che nei prossimi giorni vengano confezionati veri e propri pareri legali, quelli previsti per tutti i nuovi testi normativi.
Sta di fatto che i rilievi dei tecnici, ancorché non scritti, sono stati sussurrati alle orecchie di Monti e Fornero. La riforma del lavoro, la scorsa settimana, è stata approvata dal consiglio dei ministri, ma il testo non è stato definito. Sindacati e politici si confrontano quotidianamente con toni sempre più aspri. E le sigle del settore, proprio contro le nuove regole sui licenziamenti facili, si sono compattate e vanno verso uno sciopero generale.
Una situazione complessa da gestire, anche per un Governo tecnico e apparentemente determinato. Monti deve sciogliere, tra altro, la riserva tra disegno di legge “classico” e ddl delega. Tuttavia la questione dell’illegittimità costituzionale potrebbe avere un peso specifico nelle scelte finali. La faccenda scotta sempre di più. E l’ultima parola spetta al premier che sta per tornare dalla missione in Oriente. E nell’ultima limatura del testo i rilievi sulla incostituzionalità del nuovo articolo 18, non è da escludere un dietrofront.
L’esito appare scontato: «Se la riforma dell’articolo 18 va in porto senza ritocchi, verrà immediatamente stroncata dalla Corte costituzionale». I termini non sono esattamente questi, ma la sostanza sì. A palazzo Chigi, alcuni esperti dell’ufficio legislativo non hanno dubbi: così com’è stata configurata, per ora, la norma che cancella l’ipotesi di reintegro di fronte a un licenziamento per un motivo economico illegittimo è «incostituzionale».
La ragione è semplice e si chiama «disparità di trattamento». Vale a dire che il «no» al reintegro per i licenziamenti “economici” col trucco, per i quali il giudice potrebbe disporre solo un indennizzo, violerebbe l’articolo 3 della Legge fondamentale dello Stato.
Si tratta della norma che garantisce il «principio di uguaglianza davanti alla legge» per tutti i cittadini. Con la riforma messa a punto dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, invece, ci si troverebbe di fronte a una evidente disparità di trattamento, sostengono alcuni esperti dell’Esecutivo. Il giudice, infatti, qualora accertasse un licenziamento illegittimo, a esempio, per questioni disciplinari o sindacali, potrebbe optare per il reintegro nel posto del lavoro o per un indennizzo. Mentre nel caso di una ragione economica falsa, avrebbe solo un’alternativa: un po’ di i quattrini (da 15 a 27 mensilità) al lavoratore. Stop.
Un quadro che, di fatto, vedrebbe clamorosamente calpestata la Costituzione. E basterebbe la prima causa di lavoro attorno al nuovo articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, dicono esperti del settore, per consentire a un tribunale di spedire il fascicolo ai Giudici di palazzo della Consulta. «Una denuncia di incostituzionalità dal finale noto» si dice a palazzo Chigi. Ragionamenti, quelli degli esperti, che cominciano a prendere corpo: finora è circolato solo qualche appunto informale, che non è arrivato sulla scrivania del premier, Mario Monti. Ma è assai probabile che nei prossimi giorni vengano confezionati veri e propri pareri legali, quelli previsti per tutti i nuovi testi normativi.
Sta di fatto che i rilievi dei tecnici, ancorché non scritti, sono stati sussurrati alle orecchie di Monti e Fornero. La riforma del lavoro, la scorsa settimana, è stata approvata dal consiglio dei ministri, ma il testo non è stato definito. Sindacati e politici si confrontano quotidianamente con toni sempre più aspri. E le sigle del settore, proprio contro le nuove regole sui licenziamenti facili, si sono compattate e vanno verso uno sciopero generale.
Una situazione complessa da gestire, anche per un Governo tecnico e apparentemente determinato. Monti deve sciogliere, tra altro, la riserva tra disegno di legge “classico” e ddl delega. Tuttavia la questione dell’illegittimità costituzionale potrebbe avere un peso specifico nelle scelte finali. La faccenda scotta sempre di più. E l’ultima parola spetta al premier che sta per tornare dalla missione in Oriente. E nell’ultima limatura del testo i rilievi sulla incostituzionalità del nuovo articolo 18, non è da escludere un dietrofront.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
e per fortuna che sono tecnici....non è che si tratta di un'altra manica di incapaci spacciata per fenomeni in questa itaglietta del piffero ?
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
La solita foglia di fico.Drogato_ di_porno ha scritto: L’esito appare scontato: «Se la riforma dell’articolo 18 va in porto senza ritocchi, verrà immediatamente stroncata dalla Corte costituzionale»

Si invoca il Bellissimo Pezzo di Carta a ogni pié sospinto, quando viene violato furbescamente alla prima occasione.
Si pensi solo alla vergognosa disparità di trattamento tra gli inamovibili lavoratori del pubblico e quelli delle aziende private.
Che pena.

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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
L'eliminazione della quale era uno dei grandi punti programmatici del governo dei professoriHelmut ha scritto:Si pensi solo alla vergognosa disparità di trattamento tra gli inamovibili lavoratori del pubblico e quelli delle aziende private.


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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Precisa responsabilità di Bonanni:ha barattato il via libera alla riforma art.18 con l'inamovibilità degli statali, dal momento che l'80% delle tessere CISL provengono dalla funzione pubblica.Drogato_ di_porno ha scritto:L'eliminazione della quale era uno dei grandi punti programmatici del governo dei professori
I sindacati sono una casta esattamente come i taxisti, i farmacisti, i commercianti, i giornalisti...il cui unico scopo é perpetuare se stessi.

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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Bonanni ha fatto di peggio: dopo il discorso di Bagnasco ha fatto dietrofront sull'Art. 18, ora inneggia al "modello tedesco". Rompendo l'unità sindacale ha permesso la prova di forza della Frignero, per poi rifarsi la verginità. Tipico di CISL e UIL.Helmut ha scritto:Precisa responsabilità di Bonanni:ha barattato il via libera alla riforma art.18 con l'inamovibilità degli statali, dal momento che l'80% delle tessere CISL provengono dalla funzione pubblica.Drogato_ di_porno ha scritto:L'eliminazione della quale era uno dei grandi punti programmatici del governo dei professori
Questo è vero ma sul tema specifico la CGIL è rimasta coerente, difendendo gli uni e gli altri.I sindacati sono una casta esattamente come i taxisti, i farmacisti, i commercianti, i giornalisti...il cui unico scopo é perpetuare se stessi.
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Altra figura di merda:
Esodati, l'errore della Fornero ci costerà fino a 15 miliardi
Il ministro deve trovare un paracadute per quei lavoratori senza impiego, ammortizzatori e pensione: ma costerà una fortuna
La strada si fa sempre più complessa per cercare una soluzione per gli esodati, i lavoratori rimasti a casa in attesa della pensione dopo aver trovato un accordo economico con le aziende e che ora, dopo la riforma di Elsa Fornero, quella pensione l'hanno vista allontanarsi di anni. Il governo è al lavoro per trovare una via d'uscita, ma l'incognita sono i costi: secondo le stime potrebbero sfiorare i tre miliardi l'anno per un massimo di cinque anni. Un totale di 15 miliardi. Un vero e proprio tesoro.
350mila persone - Il nuovo ammortizzatore sarebbe una sorta di indennità di mobilità transitoria che accompagnerà gli esodati alal pensione, un esercito composto da circa 350mila persone. L'errore della Fornerno, insomma, rischia di costarci caro. Elsa ora deve trovare il modo di offrire un paracadute a quelle persone che hanno firmato accordi in buona fede, con le vecchie regole, e che a causa della riforma della previdenza si troveranno nei prossimi anni senza lavoro, senza ammortizzatori e senza soluzioni. Oggi, mercoledì 3 aprile, è prevista una riunione tecnica tra ministero del Lavoro, Inps e Ragioneria dello Stato per verificare i numeri, ma per trovare una soluzione - ha spiegato sempre la Fornero - c'è tempo fino al 30 giugno.
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
E' comunque difesa a oltranza del suo parco tessere.Drogato_ di_porno ha scritto:Questo è vero ma sul tema specifico la CGIL è rimasta coerente, difendendo gli uni e gli altri.
La CGIL non becca un iscritto che sia uno nelle piccole aziende.
D'altronde cosa possiamo aspettarci da sindacati che hanno il 55% di iscritti, dei quali più della metà pensionati.
Rappresentano una minoranza di lavoratori attivi, tra l'altro già ultratutelata.

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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Tecnicamente convengo sul parassitismo sindacale. Tuttavia questa faccenda dell'articolo 18 ha poco di tecnico, dato che i motivi per cui non si investe in Italia sono: fisco, semplificazione, pagamenti ritardati. Dietro ogni fottuta cosa di questo fottuto paese si nascondono giochetti ed equilibri politici (più di uno). Se vogliamo trovare un merito alla Camusso è proprio quello di aver fatto politica.
Napolitano dopo aver premuto sul ddl si è opposto alla fiducia. Non condivido gli attacchi su di lui, ha fatto quel che poteva (prende pur sempre ordini da Berlino).
Napolitano dopo aver premuto sul ddl si è opposto alla fiducia. Non condivido gli attacchi su di lui, ha fatto quel che poteva (prende pur sempre ordini da Berlino).
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Guardiamo oltre.
La riforma art.18 é funzionale alla concentrazione produttiva, vero problema irrisolto.
Le piccole e medie aziende non saranno mai in grado di pagare 15/27 mesi di indennizzo, per la nota sottocapitalizzazione.
Di fatto favorisce le (poche) grandi aziende italiane.
Il valore aggiunto prodotto dal singolo lavoratore italiano é 51.000€ nelle aziende sopra i 1000 addetti, in linea con la media europea (59.000€)
E' spaventosamente basso (24.000€) in quelle tra i 5 e i 500 addetti.
Devono ristrutturarsi o chiudere. La riforma dell'art.18 va in questo senso.
Resta il problema del parassitismo del settore pubblico, dove non si licenzia per mancanza di volontà politica e per massiccia presenza sindacale.

La riforma art.18 é funzionale alla concentrazione produttiva, vero problema irrisolto.
Le piccole e medie aziende non saranno mai in grado di pagare 15/27 mesi di indennizzo, per la nota sottocapitalizzazione.
Di fatto favorisce le (poche) grandi aziende italiane.
Il valore aggiunto prodotto dal singolo lavoratore italiano é 51.000€ nelle aziende sopra i 1000 addetti, in linea con la media europea (59.000€)
E' spaventosamente basso (24.000€) in quelle tra i 5 e i 500 addetti.
Devono ristrutturarsi o chiudere. La riforma dell'art.18 va in questo senso.
Resta il problema del parassitismo del settore pubblico, dove non si licenzia per mancanza di volontà politica e per massiccia presenza sindacale.
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
La riforma mira alla concentrazione produttiva perchè secondo Monti se oltre i 15 dipendenti scatta l'articolo 18 l'azienda non avrà interesse ad ingrandirsi. Sarà più conveniente restare sotto i 15 dipendenti. Con libertà assoluta di licenziare (inclusi i licenziamenti illegittimi) le aziende saranno incentivate ad espandersi.Helmut ha scritto:Guardiamo oltre.![]()
La riforma art.18 é funzionale alla concentrazione produttiva, vero problema irrisolto.
La riforma dell'art.18 va in questo senso.
Ora, io posso essere d'accordo, se contemporaneamente si interviene su tutti gli altri aspetti dell'economia italiana. Altrimenti c'è poco da guardare oltre, finisce che al solito la pigliano in culo gli anelli deboli della catena.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
a me pare che, di fronte al capovolgimento dell'economia mondiale che ci porterà a cambiare completamente modo di vivere e che coincide con la nostra generazione, la discussione e tutta questa rigidità attorno a temi come riforma del lavoro, sia assolutamente ridicola. ridicola nel senso che è giusto parlarne e contrattare una riforma, ma senza eccessiva difesa dei diritti conquistati nè eccessivo liberismo che porterebbe evidentemente un'intera fetta di persone sovraesposta rispetto alla volatilità del mercato finanziario (e non dei beni reali).
inoltre dico che l'italia ha recuperato sui mercati mondiali solo perché a governarci ci sono persone di fiducia (ex colleghi) di chi governa l'economia europea.
inoltre dico che l'italia ha recuperato sui mercati mondiali solo perché a governarci ci sono persone di fiducia (ex colleghi) di chi governa l'economia europea.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
negli ultimi dieci anni gli stipendi dei funzionari statali sono stati aumentati di
€ 40 miliardi
ci sono 7000 società partecipate dallo Stato dalla dubbissima efficienza ma dal certo magna magna dei consigli di amministrazione che, ad esser buoni, piazzano una media di 4 consiglieri per società pagati da pantalone
= 4 x 7000 = 28000 magna magna
e taccio sui dipendenti a nostro carico pure quelli.
€ 40 miliardi

ci sono 7000 società partecipate dallo Stato dalla dubbissima efficienza ma dal certo magna magna dei consigli di amministrazione che, ad esser buoni, piazzano una media di 4 consiglieri per società pagati da pantalone
= 4 x 7000 = 28000 magna magna
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STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
La produttività per addetto è un problema secondario. Da quel che mi risulta in Italia è sempre stata molto bassa ma nei decenni scorsi non impediva la crescita dell'economia. Cosa è cambiato?Helmut ha scritto:Il valore aggiunto prodotto dal singolo lavoratore italiano é 51.000€ nelle aziende sopra i 1000 addetti, in linea con la media europea (59.000€)
E' spaventosamente basso (24.000€) in quelle tra i 5 e i 500 addetti.