[O.T.] Consiglio: Una ricetta facile facile per far colpo?

[scb]

Ma, a differenza della carne cruda battuta al coltello (tartare) o del carpaccio, non riscuote molto successo nel resto della regione... a Torino qualche anziano burlone la chiama "carn ciornia" (carne che puzza di figa)

Probabile presenza di Gardnerella

che sarebbe, se non erro, il batterio responsabile del fenomeno ragazza pescheria, giusto?

[Pim]

no dai , vomito cambiamo discorso perfavore

[anxxur]

La carne in salamoia (con diverse denominazioni) la fanno anche nel nordovest, in alcune valli occitane piemontesi e in valle d'aosta.

Ma, a differenza della carne cruda battuta al coltello (tartare) o del carpaccio, non riscuote molto successo nel resto della regione... a Torino qualche anziano burlone la chiama "carn ciornia" (carne che puzza di figa)

Boh, io trovo la carne salada profumatissima, forse dipende da che aromi vengono utilizzati.
O forse mi piace la ciornia.

[anxxur]

Non so se la carne cruda sia mangiata anche in altre regioni, chiedo a voi lumi : prsonalmente ricordo solo una tavolata di siciliani disgustati per questa nostra abitudine ed estremamente diffidenti davanti ad un bellissimo carrello di bolliti misti grosso come una betoniera

Che io sappia, in Emilia la carne cruda non ha alcuna tradizione.

[xx86]

Ma, a differenza della carne cruda battuta al coltello (tartare) o del carpaccio, non riscuote molto successo nel resto della regione... a Torino qualche anziano burlone la chiama "carn ciornia" (carne che puzza di figa)

Probabile presenza di Gardnerella

In generale batteri anaerobi.....tra i più pericolosi da non dimenticare il clostridium botulinum.

Comunque in generale fate parecchia attenzione a consumare carne, pesce o molluschi crudi o poco cotti......batteri e parassiti vari sono sempre dietro l'angolo.

[Defender]

Che io sappia, in Emilia la carne cruda non ha alcuna tradizione.

No anxxur, a Parma il cavallo pesto è una tradizione

[anxxur]

Che io sappia, in Emilia la carne cruda non ha alcuna tradizione.

No anxxur, a Parma il cavallo pesto è una tradizione

Ah, buono a sapersi. Credevo che i piatti a base di carne cruda in Emilia fossero importati e non autoctoni.

[scb]

E io credevo che noi appuli fossimo gli unici magnacavalli dello stivale...

[donegal]

E io credevo che noi appuli fossimo gli unici magnacavalli dello stivale...

In Piemonte ci sono alcuni paesi dell'astigiano dove hanno una lunga tradizione di salumi, stufati e agnolotti d'asino (molto buoni)

Le macellerie equine si trovano anche da noi, anche se non credo che il gradimento sia alto come in Puglia, dove avete anche un grande ricettario in merito.



Ho saltato pranzo.
In questo momento avrei una voglia matta di un panino col polipo alla brace di cui hai parlato pagine fa...

[xx86]

Con quella carne macinata io farei le polpette

[scb]

Il cavallo è mangiato da noi in molti modi diversi, ma secondo me la ricetta di riferimento è la salsiccia di cavallo fatta a Barletta, da cucinare rigorosamente su brace di ulivo, ben scaduta e ridotta quasi a cenere.

[anxxur]

Mio padre (nato più a nord di me) mi parlava sempre del risotto con le salamelle di cavallo.

[Defender]

ma c'è differenza tra acqua frizzante e liscia per la pastella?

Nessuna, l'acqua fizzante non è fondamentale per ottenere una buona pastella.

Il processo stesso di creazione della pastella comporta la sbattitura con frusta, allontanando quindi il gas aggiunto in precedenza.

Per avere una pastella veramente buona serve un'acqua fine e non dura (per esempio l'acqua panna). Se c'è un segreto penso che sia questo.

[anxxur]

Io non faccio la pastella battendola con la frusta. Mi limito a mescolare col cucchiaio.

[Helmut]

Il cavallo è mangiato da noi in molti modi diversi

A Trani ho mangiato le bracciole di cavallo a mo' di involtino con la bistecca, il pecorino, l'aglio e il prezzemolo, cucinate in padella con il pomodoro, e il sugo di cottura veniva utilizzato per condire le orecchiette.

Il PIU' GRANDE ATTORE DI TUTTO IL CINEMA MONDIALE ce ne ha dato un saggio nei due capolavori "Roba da ricchi", dove interpretava magistralmente il cav. Petruzzullo "re delle orecchiette" e ne "La liceale nella classe dei ripetenti" dove, in una scena che ha fatto la storia del cinema, si abbuffava di orecchiette condite con il sugo di cavallo mentre, preoccupato, attendeva sua figlia (una deliziosa Gloria Guida) studentessa di liceo a Trani.