appulos ha scritto:Che tristezza ieri sera. La partita mi ha dato lo spunto per riflettere, da nostalgico quale sono, agli ultimi anni della storia rossonera.
Sheva contro Ibra, il vecchio contro il nuovo, il ragazzino timido forgiato dal colonnello Lobanovski venuto dalle steppe ucraine e lo sborone metà slavo metà svedese che incuteva timore nel ghetto di Malmoe.
Ucraina - Svezia è stata la cartina di tornasole della terribile differenza tra questi due giocatori. La potenza, la tecnica e l'istinto atavico del gol che hanno fatto di Sheva un goleader assoluto in tutte le competizioni dalla Champions al trofeo Tim ad agosto (uno dei primi tre attaccanti di tutta la storia rossonera) contro la classe e l'eleganza fine a se stessa di un ragazzone campione di karate troppo poco decisivo nei momenti che contano.
Infatti a mio avviso paragonare Sheva ad altri giocatori è impossibile. Parlo dei tempi del Milan. Aveva tutto, compresa una notevole visione di gioco ed un senso di squadra, sicuramente forgiato da quel grande uomo che era il Colonnello. E poi, come giustamente hai fatto notare, aveva una regolarità di rendimento impresionante, oltre che una duttilità tattica di prim'ordine. Ha fatto la mezza punta, la prima punta, l'unica punta. L'ultimo anno al Milan giocò anche come rifinitore/trequartista.
Era forte di testa, di destro, di sinistro. Aveva classe senza essere lezioso, era veloce, ma anche fortissimo nei contrasti. Vedeva la porta, faceva gol da opportunista e gol sopraffini. Era corretto, non rompeva il cazzo a nessuno. In una parola, è stato il più completo attaccante della storia del Milan. Non il più grande (Marco non si discute), ma il più completo. Gli auguro ancora tanti gol, non sono mai riuscito ad odiarlo.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017