[O.T.] Crisi economica

Scatta il fluido erotico...

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Fred Connelly
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5896 Messaggio da Fred Connelly »

Kronos ha scritto:
Fred Connelly ha scritto:Hai ragione: capirai però che qui in Italia si tende a crederlo molto facilmente vedendo i tanti sfasci causati da gestioni pubbliche (municipalizzate, aziende di stato, aziende parastatali / private sovvenzionate con socializzazione delle perdite, ecc.).
non cominciamo con la cazzata che il privato e' sempre meglio del pubblico.
Infatti, non è sempre meglio. C'è scritto da diverse parti comunque che il modello di banca centrale che si è ampiamente diffuso fra i paesi più avanzati è quello di un istituto che dia significative garanzie di indipendenza sebbene alcune correnti politiche amino l'intervento dello Stao in ogni ambito possibile. Questo è un dato di fatto. Nel caso della Banca d'Italia si parla di un istituto di diritto pubblico che vede quote di partecipazione al suo capitale per il 95% da parte di istituti finanziari privati mentre la parte rimanente è detenuta da enti pubblici. Indipendentemente dal fatto che all'interno del capitale di Bankitalia ci siano privati, il servizio erogato è un servizio pubblico attuato secondo un mandato concordato con lo Stato.
L'indipendenza la si cerca per evitare sfraceli. E' inutile discutere su questo fatto visto che è appurato e verificabile con qualche ricerca per chi avesse dubbi.

Anche il mandato di gestione del servizio pubblico radiotelevisivo potrebbe venire affidato ad un privato sapendolo e volendolo fare. Anche qui non si contano i sostenitori di questa posizione.

Sul privato vs. pubblico come erogatore di servizi pubblici devi anche aggiungere che in certe condizioni diviene necessario valutare seriamente l'ipotesi di delegare alla competizione privata certi servizi. Da più parti lo si ipotizza (l'entrata dei privati) ad esempio per mettere in salvo il patrimonio culturale italiano. Molti siti ora in malora potrebbero tranquillamente venire gestiti da privati su di un mandato che garantisca determinati standard (verificabili e prevedendo deterrenti per prevenire carenze nel servizio) per il servizio pubblico che è richiesto.
Dire che ipoteticamente il pubblico potrebbe gestire tutti i beni culturali italiani senza problemi, tipo come dichiarano i grillini magari non nello specifico per il settore Cultura ma per tanti altri ambiti ho sentito fare continuamente questo discorso a pappagallo, lascia il tempo che trova visto che è ciò che è stato fatto per 60 e passa anni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Decine di siti storico-culturali di primaria importanza sono in una situazione di emergenza estrema e i soldi e le capacità per cambiare rotta non paiono esserci continuando con l'attuale sistema.

Citare come hai fatto i numerosi fallimenti della politica italiana nell'attuare liberalizzazioni fa bene come promemoria ma non sposta di una virgola la bontà dell'approccio teorico di delegare al mercato certi servizi: e i casi virtuosi nel mondo non si contano (così come i casi dove si è fallito, magari per l'inettitudine politica o per la mala fede degli autori di quei provvedimenti, per i loro conflitti d'interessi).


Sulla Fed (da Wikipedia):
Il Federal Reserve Act regolamenta attività, poteri e composizione della Federal Reserve. La legge fu firmata e promulgata dal Presidente Woodrow Wilson il 23 dicembre 1913.

La Fed è una agenzia pubblica e indipendente del governo statunitense, con finalità pubblicistiche e con alcuni aspetti di natura privatistica. La Fed viene considerata una banca centrale indipendente perché le sue decisioni non sono ratificate da alcun organo del potere esecutivo o legislativo. Inoltre, i membri del Board una volta nominati non possono essere rimossi fino alla scadenza del loro mandato. Le 12 banche federali regionali rappresentano l'articolazione operativa del sistema di banca centrale degli Stati Uniti e sono organizzate come enti di diritto privato. Le Federal Reserve Bank emettono azioni solo alle banche membre. Questa è condizione necessaria per essere ammesse ad operare sotto la vigilanza della Fed, ma non è condizione obbligatoria per l'esercizio dell'attività bancaria. Una banca può scegliere di non far parte del Federal Reserve System. In questi casi, la banca può essere vigilata da altre entità, come ad esempio, l'Office of the Comptroller of the Currency (OCC) e la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC). Le azioni delle banche di riserva federale non possono essere vendute, negoziate o date in pegno, i dividendi, per legge sono pari al 6 per cento annuo. La restante quota di utili viene trasferita al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.

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Fred Connelly
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5897 Messaggio da Fred Connelly »

Kronos ha scritto:E' tutta colpa dei politici?
comincio a pensare che il principale responsabile sia il popolo bue che li vota e li lascia fare impunemente
Vero. Molti poi al momento opportuno attaccano chi hanno votato, un voto fatto senza un reale spirito critico ed una seria valutazione delle alternative (lo dicono le indagini demoscopiche), quando nei fatti hanno semplicemente ottenuto ciò che era prevedibile fin da prima del voto. Del resto è un po' un rito per l'italiano medio quello di attaccare l'inetto mascalzone votato su cui ci si poteva tranquillamente documentare prima del voto. Prima ci si fa abbindolare da un pagliaccio o un lestofante (in alcuni i casi si trovano soggetti che incarnano entrambe le qualità), magari che ha offerto qualcosa in cambio del voto (voto di scambio, clientelismo), poi si critica, poi in alcuni casi si arriva alle Piazzale Loreto. Un rito che l'Italiano ripete per pulirsi la coscienza: in questo modo ritiene di avere sempre ragione e mai nessuna colpa. Di fatto è un non volersi prendere le proprie responsabilità messo in pratica delegando a terzi le decisioni con un mandato in bianco (costituito dal non essersi informati adeguatamente, dall'aver votato con criteri di scelta scellerati).

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5898 Messaggio da repeat »

Fred Connelly ha scritto:Infatti, non è sempre meglio. C'è scritto da diverse parti comunque che il modello di banca centrale che si è ampiamente diffuso fra i paesi più avanzati è quello di un istituto che dia significative garanzie di indipendenza sebbene alcune correnti politiche amino l'intervento dello Stao in ogni ambito possibile. Questo è un dato di fatto. Nel caso della Banca d'Italia si parla di un istituto di diritto pubblico che vede quote di partecipazione al suo capitale per il 95% da parte di istituti finanziari privati mentre la parte rimanente è detenuta da enti pubblici. Indipendentemente dal fatto che all'interno del capitale di Bankitalia ci siano privati, il servizio erogato è un servizio pubblico attuato secondo un mandato concordato con lo Stato.
L'indipendenza la si cerca per evitare sfraceli. E' inutile discutere su questo fatto visto che è appurato e verificabile con qualche ricerca per chi avesse dubbi.

Anche il mandato di gestione del servizio pubblico radiotelevisivo potrebbe venire affidato ad un privato sapendolo e volendolo fare. Anche qui non si contano i sostenitori di questa posizione.

Sul privato vs. pubblico come erogatore di servizi pubblici devi anche aggiungere che in certe condizioni diviene necessario valutare seriamente l'ipotesi di delegare alla competizione privata certi servizi. Da più parti lo si ipotizza (l'entrata dei privati) ad esempio per mettere in salvo il patrimonio culturale italiano. Molti siti ora in malora potrebbero tranquillamente venire gestiti da privati su di un mandato che garantisca determinati standard (verificabili e prevedendo deterrenti per prevenire carenze nel servizio) per il servizio pubblico che è richiesto.
Dire che ipoteticamente il pubblico potrebbe gestire tutti i beni culturali italiani senza problemi, tipo come dichiarano i grillini magari non nello specifico per il settore Cultura ma per tanti altri ambiti ho sentito fare continuamente questo discorso a pappagallo, lascia il tempo che trova visto che è ciò che è stato fatto per 60 e passa anni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Decine di siti storico-culturali di primaria importanza sono in una situazione di emergenza estrema e i soldi e le capacità per cambiare rotta non paiono esserci continuando con l'attuale sistema.

Citare come hai fatto i numerosi fallimenti della politica italiana nell'attuare liberalizzazioni fa bene come promemoria ma non sposta di una virgola la bontà dell'approccio teorico di delegare al mercato certi servizi: e i casi virtuosi nel mondo non si contano (così come i casi dove si è fallito, magari per l'inettitudine politica o per la mala fede degli autori di quei provvedimenti, per i loro conflitti d'interessi).


Il "privato" (e per "privato" si intendono le società di capitale, non certo il "buon padre di famiglia" che viene retoricamente evocato per rendere più morbida o accettabile la svendita del patrimonio pubblico a questi squali) ha in mente solo una cosa: fare soldi. Farne tanti, altrimenti si guarderebbe bene dall'investire i suoi capitali in qualunque impresa. Per i soldi è disposto a calpestare tutto: ambiente, leggi, persone. Se lo Stato (che ha a cuore la salute di tutti noi) non mettesse dei vincoli ambientali, il "privato" devasterebbe tutto e di più, se da questa devastazione potesse aumentare del 2% il suo profitto. Se lo Stato non avesse le leggi, il "privato" si farebbe sempre giustizia da solo, e sarebbe la giustizia del Tiranno. Se lo Stato non garantisse i lavoratori e il lavoro, il "privato" schiavizzerebbe i bambini e le donne, pagandoli una miseria o, altrimenti, delocalizzerebbe le sue fabbriche in Burundi o in qualche sperduta nazione di morti di fame per pagare 1 quello che qui deve pagare 10. .

La cosa più aberrante, dal mio punto di vista, è che qualcuno trovi addirittura giusto o normale che una banca, a capitale quasi tutto "privato", gestisca la politica monetaria di uno Stato, avendo facolta di emettere e prestare moneta al tasso di interesse stabilito, ovviamente, da lei.

Il "privato" sta distruggendo il mondo perché risponde ad un solo Dio: il denaro.

Dovremmo pretendere più pubblico e meno privato.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5899 Messaggio da Alex Teflon »

Ecco la cazzata del secolo. Il privato e' in attivo, la sua famiglia e' in attivo. Se incassa 10 euro va a comprare un pacco di biscotti da 5. Il pubblico non avendo la minima idea di cosa significhi sbattersi e guadagnare denaro, incassa 10 e spende 25. Con degli sprechi pazzeschi. BASTA stato. Tutte le storture economiche, il mercato dell'auto drogato come la Tommasi, le aziende statali parastatali e partecipate devono andare sul mercato domattina.

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Kronos
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5900 Messaggio da Kronos »

Fred Connelly ha scritto: Citare come hai fatto i numerosi fallimenti della politica italiana nell'attuare liberalizzazioni fa bene come promemoria ma non sposta di una virgola la bontà dell'approccio teorico di delegare al mercato certi servizi: e i casi virtuosi nel mondo non si contano (così come i casi dove si è fallito, magari per l'inettitudine politica o per la mala fede degli autori di quei provvedimenti, per i loro conflitti d'interessi).
nell'approccio teorico tutto e' fattibile: perfino il sistema comunista teoricamente e' piu' efficente di quello del libero mercato.
poi la pratica manca in vacca ogni teoria.

preferisco senza discussioni uno stato efficente che mi garantisca servizi ad un privato che in nome del mercato persegue profitto e non la finalita' di servizio.

Facendo un esempio abbastanza banale, un gestore privato mai cablerebbe a fibra ottica un intero paese semplicemente perche' non genera alti profitti a breve termine: un operatore pubblico invece lo farebbe, perche' valuterebbe l'erogazione universale del servizio rispetto al profitto in se.

Una riprova sulla pelle di tutti gli italiani di quel che dico?

Ai tempi della sip pubblica ci han provato i manager pubblici (e molto lungimiranti) a cablare l'intero paese a fibra col progetto socrate, ma i politicanti (che pochi anni dopo la svendettero ai fautori del libero mercato dei miei coglioni) li bloccarono in vista delle liberazzazioni della posa dei cavi che i famosi amanti del libero mercato predissero essere il grande business degli anni 2000.

Sono passati 25 anni e nessun privato in regime di libero mercato ha investito in una infrastruttura diffusa su tutto il paese e strategica per l'economia.
Questa sarebbe la bonta' e l'efficenza del libero mercato?
Ma fammi il piacere.

Bisogna smetterla una volta per tutte di pensare che l'avidita' e l'egoismo siano i motori ideali per ottenere beni e servizi in un mondo che ha risorse finite e non tutte rinnovabili.

Pensare che il libero mercato sia adatto ad ogni aspetto della nostra societa' e' una bestemmia ed un controsenso in termini: non e' piu' efficente di altri sistemi, tende ad ampliare il divario tra simili (e non certo per merito o capacita') e quel che e' peggio crea abusi che non si sanano di certo con il mercato stesso.

Crederlo e' non solo criminale, ma imbecille.

La leva finanziaria e l'accumulo del capitale sono pura follia in un pianeta con 7 miliardi di persone.
Serve un modello di sviluppo totalmente diverso e sostenibile.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5901 Messaggio da Kronos »

Alex Teflon ha scritto:Ecco la cazzata del secolo. Il privato e' in attivo, la sua famiglia e' in attivo. Se incassa 10 euro va a comprare un pacco di biscotti da 5. Il pubblico non avendo la minima idea di cosa significhi sbattersi e guadagnare denaro, incassa 10 e spende 25. Con degli sprechi pazzeschi. BASTA stato. Tutte le storture economiche, il mercato dell'auto drogato come la Tommasi, le aziende statali parastatali e partecipate devono andare sul mercato domattina.
teflon meglio che ti vai a studiare la crisi del debito negli usa ed in gran bretagna: magari scopri che i privati hanno contratto tanti di quei debiti che a confronto lo stato e' virtuoso :D

tu vivi sulla luna se pensi che il privato spenda meno di quel che guadagni: la crisi dei subprime nasce proprio dalla sovraesposizione del privato che non riesce piu' a pagare servizi essenziali come l'assicurazione sanitaria (privata) o la scuola ai figli (privata) e cosi' decide di mollare il mutuo casa dichiarare il chapter 11 e ripartire.
Il virtuoso che tanto elogi vive da tempo al di sopra delle proprie possibilita', esattamente come fanno molti italiani ed europei di questi tempi.
Il problema nasce quando non puoi permetterti servizi essenziali che in mano ai privati lievitano di costo in modo impressionante senza darti piu' di quanto un servizio pubblico efficente ti darebbe.

Se lo stato risulta inefficente non vuol dire che non sia capace, ma semplicemente che devi mettere le persone adatte ai posti adatti.
devi avere una classe dirigente efficente ed efficace, cosa che manca al nostro paese in primis per colpa dei propri cittadini.

Non e' solo colpa del furbetto se le cose non vanno, ma del popolo bue che non fa nulla per fermare questi cialtroni: siamo talmente assuefatti alla corruzione ed al malaffare che lo subiamo passivi credendo che non sia possibile risolvere il problema.
Che e' esattamente quello che i furbi vogliono farti credere, cosi' ti rifilano una falsa soluzione, come la privatizzazione a lungo raggio su tutto.

Se credi davvero alla favola del libero mercato ti invito a prender casa in lazio e a pagare una follia l'acqua senza che il servizio ti venga garantito.
Oppure vai a vivere a taranto in prossimita' dell'ilva e chiediti dove il privato adempia ai regolamenti per la tutela della salute pubblica e del territorio.

Poi vediamo se sei cosi' convinto che il pubblico sia da buttare.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5902 Messaggio da Alex Teflon »

Kronos sei diventato il mio idolo. Sono sicuro che hai studiato fino a cinquant'anni, e nella vita non hai mai rischiato un penny di tuo. Basta. Basta. Basta. Preferisco 10000000 di volte vivere in uno stato fallito di suo come gb o usa piuttosto che in un paese che ti dice chi devi essere e come devi vivere.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5903 Messaggio da Kronos »

Alex Teflon ha scritto:Kronos sei diventato il mio idolo. Sono sicuro che hai studiato fino a cinquant'anni, e nella vita non hai mai rischiato un penny di tuo. Basta. Basta. Basta. Preferisco 10000000 di volte vivere in uno stato fallito di suo come gb o usa piuttosto che in un paese che ti dice chi devi essere e come devi vivere.
Premesso che di questi tempi conviene studiare finche' campi (gli esami, si sa, non finiscono mai) stai descrivendo quello che accade negli usa: esisti solo se sei come di dicono di essere, non certo per quel che sei.

Inoltre vedo che le sommosse dell'anno scorso in uk sono rimaste ad imperitura memoria.

Vai, vai a far la fame a londra e prega di non trovare qualcuno del BNP che scopre che sei itagliano :D
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5904 Messaggio da Alex Teflon »

Fa specie vedere come la libertà sia recepita in modo diverso a seconda di che tipo di lavaggio del cervello ti viene fatto da piccolo. Ad alcuni da le vertigini, ad altri eccita, a molti opprime. Per me e' un profumo inebriante. Assoluto. Potersi muovere liberamente, accendere oggi e spegnere domani. E' meraviglioso. Ma c'e sempre qualcuno che ti dice: no, troppa libertà fa male, bisogna controllare, reprimere. Vaffanculo. Preferisco mille volte essere truffato da un uomo libero in un posto libero che essere raggirato continuamente da uno stato truffatore in un luogo a libertà limitata. Amen.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5905 Messaggio da GeishaBalls »

come dicono a Bologna, mi pare di sognare. Ancora che pensa che poichè non tutto il privato è buono è meglio che le aziende siano gestite dallo stato?

E' possibile sperare in uno stato che fa le regole e le fa rispettare senza intervenire direttamente? Oppure uno stato che investe nelle infrastrutture (linee ferroviarie, autostrade, fibra ottica) ma non nella gestione del servizio?

Cosa vuol dire che gli imprenditori privati sono cattivi, squali, inquinano? Come dire che gli italiani stuprano, uccidono, rubano. Mah

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5906 Messaggio da repeat »

GeishaBalls ha scritto:come dicono a Bologna, mi pare di sognare. Ancora che pensa che poichè non tutto il privato è buono è meglio che le aziende siano gestite dallo stato?

E' possibile sperare in uno stato che fa le regole e le fa rispettare senza intervenire direttamente? Oppure uno stato che investe nelle infrastrutture (linee ferroviarie, autostrade, fibra ottica) ma non nella gestione del servizio?

Cosa vuol dire che gli imprenditori privati sono cattivi, squali, inquinano? Come dire che gli italiani stuprano, uccidono, rubano. Mah
Be', se non hai ancora capito che l'unica bussola che orienta gli imprenditori è il PROFITTO non so cosa fare.
Il PROFITTO, non il "bene comune".

Se dipendesse dagli imprenditori... NEL NOME DEL PROFITTO... farebbero lavorare ancora donne e bambini (pagandoli una miseria), inquinerebbero senza pietà laghi, fiumi, mare, aria e terra (e già lo fanno, nonostante le leggi e le campagne ambientaliste), legalizzerebbero la Pedofilia (e ci farebbero su una bella industria).

La soluzione non è quella di tornare al Sovrano Assolutista (il profitto è un sovrano assolutista). La soluzione è nel ricacciare indiestro questo mostro che sta impoverendo gli uomini, divorando tutte le conquiste sociali che hanno ottenuto - spesso a prezzo della vita - in decenni e secoli di lotta, distruggendo il mondo e accaparrandosi tutti i beni fondamentali del pianeta.

Il MALE MINORE è il pubblico. Ci abbiamo messo secoli per capirlo, ma lo stiamo dimenticando, facendoci confondere dalla propaganda di questi "signori". Bisogna lottare perché ciò che è pubblico (e cioè, ciò che è mio e tuo) funzioni, questo è il NOSTRO unico interesse.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5907 Messaggio da repeat »

Kronos ha scritto: teflon meglio che ti vai a studiare la crisi del debito negli usa ed in gran bretagna: magari scopri che i privati hanno contratto tanti di quei debiti che a confronto lo stato e' virtuoso :D

tu vivi sulla luna se pensi che il privato spenda meno di quel che guadagni: la crisi dei subprime nasce proprio dalla sovraesposizione del privato che non riesce piu' a pagare servizi essenziali come l'assicurazione sanitaria (privata) o la scuola ai figli (privata) e cosi' decide di mollare il mutuo casa dichiarare il chapter 11 e ripartire.
Il virtuoso che tanto elogi vive da tempo al di sopra delle proprie possibilita', esattamente come fanno molti italiani ed europei di questi tempi.

Il problema nasce quando non puoi permetterti servizi essenziali che in mano ai privati lievitano di costo in modo impressionante senza darti piu' di quanto un servizio pubblico efficente ti darebbe.

Se lo stato risulta inefficente non vuol dire che non sia capace, ma semplicemente che devi mettere le persone adatte ai posti adatti.
devi avere una classe dirigente efficente ed efficace, cosa che manca al nostro paese in primis per colpa dei propri cittadini.

Non e' solo colpa del furbetto se le cose non vanno, ma del popolo bue che non fa nulla per fermare questi cialtroni: siamo talmente assuefatti alla corruzione ed al malaffare che lo subiamo passivi credendo che non sia possibile risolvere il problema.
Che e' esattamente quello che i furbi vogliono farti credere, cosi' ti rifilano una falsa soluzione, come la privatizzazione a lungo raggio su tutto.

Se credi davvero alla favola del libero mercato ti invito a prender casa in lazio e a pagare una follia l'acqua senza che il servizio ti venga garantito.
Oppure vai a vivere a taranto in prossimita' dell'ilva e chiediti dove il privato adempia ai regolamenti per la tutela della salute pubblica e del territorio.

Poi vediamo se sei cosi' convinto che il pubblico sia da buttare.
Parole da scolpire nel cuore e nella mente.
Grazie.

Oramai la gente si è convinta che è meglio buttare il bambino con l'acqua sporca. Non capiscono che questa è esattamente la soluzione che VUOLE il "privato": accaparrarsi i beni pubblici e lucrare miliardi in regime di monopolio sui servizi fondamentali di cui ogni cittadino ha bisogno.
Fra un po' privatizzeranno l'aria... e la gente verrà convinta che sarà per il loro bene.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5908 Messaggio da repeat »

Un ultimo appunto sulla "libertà" e sulla retorica della libertà.

In questo sistema l'unità di misura della libertà è il denaro. Più ne hai e più sei "libero". Se non ne hai, invece, sei solo "libero" di morire di fame, senza che nessuno ti ascolti o ti aiuti. Se hai un lavoro sei più "libero" rispetto a chi non ce l'ha. Se hai una casa di tua proprietà sei più "libero", rispetto ad uno che vive in affitto. Se hai i soldi per farti curare nei migliori ospedali del mondo sei sicuramente più "libero" rispetto ad un poveraccio che, spesso, muore in qualche corsia di un qualunque ospedale di provincia. E così via...

La vera libertà, invece, dovrebbe avere un'altra unità di misura: la responsabilità. Non puoi essere "libero" se non sei anche responsabile: delle azioni che fai, del mondo che ti circonda, del bene comune.
Essere "liberi" di bombardare un paese straniero che non ti ha fatto niente, solo perché ti interessano i suoi pozzi di petrolio o le sue ricchezze, è un tipo di "libertà" aberrante. E' la libertà del Tiranno. Cioè, la libertà di fare quel che si vuole. Una libertà irresponsabile, appunto. Quindi, di fatto, la negazione della libertà.
Libertà è partecipazione, non indifferenza. Libertà è conoscenza. E' scelta consapevole. E' valutazione del rischio, buon senso, intelligenza. La libertà è prudenza, perché questo mondo lo dobbiamo lasciare ai nostri figli o ai nostri nipoti nelle migliori condizioni possibili.
Dobbiamo tornare a comportarci da uomini e da cittadini. E' tempo di smettere di "consumare"; è tempo di "ragionare".
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5909 Messaggio da criptico »

Un applauso per Kronos e Repeat. :023
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5910 Messaggio da GeishaBalls »

repeat ha scritto:
GeishaBalls ha scritto:come dicono a Bologna, mi pare di sognare. Ancora che pensa che poichè non tutto il privato è buono è meglio che le aziende siano gestite dallo stato?

E' possibile sperare in uno stato che fa le regole e le fa rispettare senza intervenire direttamente? Oppure uno stato che investe nelle infrastrutture (linee ferroviarie, autostrade, fibra ottica) ma non nella gestione del servizio?

Cosa vuol dire che gli imprenditori privati sono cattivi, squali, inquinano? Come dire che gli italiani stuprano, uccidono, rubano. Mah
Be', se non hai ancora capito che l'unica bussola che orienta gli imprenditori è il PROFITTO non so cosa fare.
Il PROFITTO, non il "bene comune".

Se dipendesse dagli imprenditori... NEL NOME DEL PROFITTO... farebbero lavorare ancora donne e bambini (pagandoli una miseria), inquinerebbero senza pietà laghi, fiumi, mare, aria e terra (e già lo fanno, nonostante le leggi e le campagne ambientaliste), legalizzerebbero la Pedofilia (e ci farebbero su una bella industria).

La soluzione non è quella di tornare al Sovrano Assolutista (il profitto è un sovrano assolutista). La soluzione è nel ricacciare indiestro questo mostro che sta impoverendo gli uomini, divorando tutte le conquiste sociali che hanno ottenuto - spesso a prezzo della vita - in decenni e secoli di lotta, distruggendo il mondo e accaparrandosi tutti i beni fondamentali del pianeta.

Il MALE MINORE è il pubblico. Ci abbiamo messo secoli per capirlo, ma lo stiamo dimenticando, facendoci confondere dalla propaganda di questi "signori". Bisogna lottare perché ciò che è pubblico (e cioè, ciò che è mio e tuo) funzioni, questo è il NOSTRO unico interesse.
Ammiro la tua sicumera ma ti devo svelare che la realtà è più complessa. La tua posizione è: il privato pensa al profitto e QUINDI NECESSARIAMENTE è disposto a fottere gli altri (leggi incluse).

Non penso di convincerti ma ti racconto una parte della verità, poiché vedo le cose dall'interno delle aziende e decidendo assunzioni o licenziamenti (se fossero possibili), spostare produzioni all'estero e tutte le brutte cose delle imprese.

Ma ti chiedo: il profitto è legittimo? cioè un imprenditore può rischiare un capitale per averne una utilità oppure no?

E se un'azienda trae profitto dal vendere a prezzi convenienti prodotti migliori, non è un "bene" per i propri clienti? non è un "bene" anche per i propri fornitori, e per i dipendenti e per la società nel suo complesso tramite le tasse? Il profitto è per gli azionisti ma c'è anche un "bene comune".

Se ammetti che il problema non è il profitto in quanto tale, se ammetti che una azienda corretta è una ricchezza per dipendenti, manager, azionisti, clienti, fornitori e società, allora devi spostare le tue accuse sul sistema delle aziende sleali, non corrette e dello stato che non controlla e non fa rispettare le regole.

Di più, esiste un etica anche nelle imprese, che va oltre alla paura della guardia di finanza o delle ispezioni dei NAS

Io decido di non stuprare bambine - e non farei una industria sulla pedofilia come arrivi a dire - non solo perché è contro la legge ma perché ho dei principi. Non conosci nessuno con etica? E nessuno di questi ha fatto una sua impresa? Altrimenti direi che ti circonda un mondo triste

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