Non ti preoccupare, anche il buon Lenin diceva cose già masticate.repeat ha scritto:Azz!Plo Style ha scritto: Diciamo che è stato ampiamente teorizzato. Andando anche oltre gli stati.
Soltanto nella società comunista, quando la resistenza dei capitalisti è definitivamente spezzata, quando i capitalisti sono scomparsi e non esistono piú classi (non v'è cioè piú distinzione fra i membri della società secondo i loro rapporti coi mezzi sociali di produzione), soltanto allora «lo Stato cessa di esistere e diventa possibile parlare di libertà». Soltanto allora diventa possibile e si attua una democrazia realmente completa, realmente senza alcuna eccezione. Soltanto allora la democrazia comincia a estinguersi, per la semplice ragione che, liberati dalla schiavitù capitalistica, dagli innumerevoli orrori, barbarie, assurdità, ignominie dello sfruttamento capitalistico, di uomini si abituano a poco a poco a osservare le regole elementari della convivenza sociale, da tutti conosciute da secoli, ripetute da millenni in tutti i comandamenti, a osservarle senza violenza, senza costrizione, senza quello speciale apparato di costrizione che si chiama Stato. L'espressione: «lo Stato si estingue» è molto felice in quanto esprime al tempo stesso la gradualità del processo e la sua spontaneità. Soltanto l'abitudine può esercitare, ed eserciterà certamente, una tale azione, poiché noi osserviamo attorno a noi milioni di volte con quale facilità gli uomini si abituano a osservare le regole per loro indispensabili della convivenza sociale, quando non vi è sfruttamento e quando nulla provoca l'indignazione, la protesta, la rivolta e rende necessaria la repressione. La società capitalistica non ci offre dunque che una democrazia tronca, miserabile, falsificata, una democrazia per i soli ricchi, per la sola minoranza. La dittatura del proletariato, periodo di transizione verso il comunismo, istituirà per la prima volta una democrazia per il popolo, per la maggioranza, accanto alla repressione necessaria della minoranza, degli sfruttatori. Solo il comunismo è in grado di dare una democrazia realmente completa: e quanto piú sarà completa, tanto piú presto diventerà superflua e si estinguerà da sé.
(Lenin, Stato e Rivoluzione)
Mi ci ritrovo pienamente.
Devo preoccuparmi?
L'istituto della proprietà privata, come origine di una cascata di effetti negativi, è antichissimo. Sei pertanto in buona compagnia. Nel mito panindiano, e ancor più nella sua variante bauddha, si dipana in nidana (catene di successione).
1 trysna, la propensione agli oggetti e alle sensazioni, da cui
2 paryesana, l'andar cercando gli oggetti bramati, da cui
3 labha, l'ottenimento temporaneo degli stessi, da cui
4 viniscaya, la gratificazione che se ne trae, da cui
5 kamachandas, il desiderio che pianifica le attività egoistiche per il mantenimento, da cui
6 adhyavasana, lo sforzo perseverante per ottenere e conservare la proprietà dell'oggetto, da cui
7 parigraha, l'afferare tutt'attorno l'oggetto, l'appropriazione, da cui
8 matsarya, il rapace senso del mio, da cui
9 araksa, il tesaurizzare l'oggetto custodendolo e proteggendolo dagli altri, delimitazione dei confini
Se ciò non si verificasse, il mondo non conoscerebbe il combattimento, la lite, la discussione, la calunnia e la menzogna.
Ma il punto uno, processo psicologico alla base dei mali sociali, non è eliminabile.