scb ha scritto:Proviamo a fare un pò di ipotesi tattiche.
L'arrivo di Pazzini potrebbe (ripeto: potrebbe) risolvere un bel pò di problemi offensivi ad un milan che negli ultimi anni è stato caratterizzato da una certa inconsistenza offensiva (ovviamente tolto ibra).
Lì davanti c'è finalmente uno che la palla la butta dentro.
Considerata la relativa povertà tecnica della nuova rosa, fossi in Allegri inizierei a fare un certo tipo di ragionamenti all'antica, che forse potrebbero toglierci un pò di castagne dal fuoco.
Servono esterni mobili, offensivi, capaci di verticalizzare e di vedere Pazzini in area, per poi servirlo con un sacco di cross. La manovra ad imbuto, che denota il Milan dai tempi di Ancelotti in poi, mi sembra inadeguata con questi interpreti.
Oddio, già ai tempi di Ancelotti c'erano delle partite che quel continuo accentrarsi mi aveva sbullonato i coglioni.
Qui nasce la mia ipotesi:
E se ricominciassimo a prendere in considerazione il caro vecchio 4-4-2? Modulo da molti definito obsoleto, ma che a mio avviso -con i giusti movimenti- ha ancora molto da dire.
Sir Alex Ferguson docet
Una difesa a quattro dove i terzini, per loro natura, dovrebbero garantire copertura, diagonali difensive e qualche incursione alternata: quando scende il sinistro, il destro resta a coprire, e viceversa.
Converrete che con i moduli sinora utilizzati, la presenza in fascia dei soli terzini ha creato spesso problemi in fase di diagonale e di copertura.
In mezzo, due giocatori eterogenei, come da copione. Visione e regia (Montolivo, ma potrebbe andar bene anche Constant) + Sbarramento ed inserimento (Nocerino o, in chiave minore, Flamini/Ambrosini).
Esterni di centrocampo alti.
Qui il nodo della questione. Servono uomini tecnici, atleticamente competitivi, in gradi di fare la doppia mossa dell'ala di una volta:
Penetrazione in area per concludere e/o spinta sulla fascia da perfezionare con cross degni di nota.
Il tutto, ovviamente, combinando le caratteristiche dell'ala con quelle del collega terzino che gli copre il culo.
A sinistra abbiamo dietro solo Antonini, per ora (Didac si è operato di pubalgia, scoperta la magagna che volevano rifilare al Valencia, starà fuori due mesi). A lui affiderei solo il compito di tenuta, qualche moderata incursione. Davanti a lui metterei tutta la vita Emanuelson: l'ala sinistra è il suo ruolo. Mette cross con il contagiri, sa spingere, ma possiede anche il passo per entrare in area e concludere.
Destra: Abate corre come un cavallo ma manca in fase di cross. Davanti a lui serve un uomo offensivo, dai piedi buoni, capace di accentrarsi: perchè non Boateng?
Attacco: Pazzini sta lì a prendere i cross e a fare a sportellate. Dietro di lui la seconda punta. deve svariare su tutto il fronte offensivo, liberare spazi per le ali, iniziare il pressing, mettere un pò di pepe al culo alla difesa avversaria. in quel ruolo, credo che Robinho possa fare del bene. E' quello che ha iniziato meglio la preparazione, potrebbe dire la sua. Pato mi sa tanto che magari sta anche in salute, ma resta il solito corpo estraneo, non interagisce, non fa manovra, non fa un cazzo, serve come un capezzolo su una natica. Boh, vedremo. In tale ottica, Kakà non sarebbe poi così inutile, se dovesse arrivare (spero comunque di no).
Comunque, la mia ipotesi per il Milan operaio e minore di questa nuova era:
Abbiati
Abate(De sciglio) Bonera Yepes Antonini (Didac Vilà)
Boateng Montolivo Nocerino Emanuelson
Robinho (Pato) Pazzini
Servono un terzino sinistro ed un regista un pò più dinamico di Montolivo.
Si badi, ipotesi realistica e che tiene in debita considerazione la situazione di merda in cui ci dibattiamo
Io aggiungo il fatto che Montolivo e Pazzini ai tempi di Firenze avevano una buonissima intesa. Qui il contesto sarà molto diverso ma chissà mai...