[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
hoover
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 4549
Iscritto il: 19/08/2009, 16:02

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1336 Messaggio da hoover »

repeat ha scritto: A parte l'ovvia replica che una democrazia che abbia paura di sè stessa (del voto popolare, cioè) è una democrazia svuotata completamente di significato e di futuro... e infatti è morta, almeno in Italia.
Più che morta secondo me è sospesa. E' triste, è una sconfitta, ma è giusto così.A cosa serve, nel bel mezzo di una crisi, dare una scheda in mano a chi passa da Berlusconi a Grillo nell'arco di una nottata?
Tanto vale che decidano direttamente nella stanza dei bottoni, tempo e soldi risparmiati...

repeat ha scritto: Uno Stato che non può spendere - se non facendosi prestare i soldi a tassi di usura da strozzini-finanzieri (che poi sono gli stessi che, attraverso le loro agenzie di rating, qualificano o declassano il tuo debito pubblico) - è uno stato che è morto e non ha più ragion d'essere.
In questo sistema non c'è speranza. Destra, sinistra, Monti, Pinco Pallino: non cambia niente.

Abbiamo perso definitivamente la possibilità di fare le politiche che vogliamo. Dobbiamo ubbidire ("fare i compiti") alla finanza internazionale. La stessa che, SE VUOLE, ci presta i soldi... e se non vuole ci manda all'inferno.
Se l'abbiamo persa è solo colpa nostra, quindi è inutile lamentarsi. 40 e passa anni di "trullallero trullallà", poi ovvio che ti portano il conto da pagare e sono cazzi.

Ora, immagina di essere Napolitano, chi manderesti a trattare con gli strozzini?
Berlusconi, Bersani, Maroni, Di Pietro, Grillo, Casini, Vendola o Monti?
Ovviamente Monti...
"Big trouble in little vachina"
"ANNO STATI I ROMS!!"
#COLPADELSINDICO!!!!1!

Avatar utente
repeat
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1534
Iscritto il: 26/03/2010, 12:32

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1337 Messaggio da repeat »

hoover ha scritto:
Se l'abbiamo persa è solo colpa nostra, quindi è inutile lamentarsi. 40 e passa anni di "trullallero trullallà", poi ovvio che ti portano il conto da pagare e sono cazzi.

Ora, immagina di essere Napolitano, chi manderesti a trattare con gli strozzini?
Berlusconi, Bersani, Maroni, Di Pietro, Grillo, Casini, Vendola o Monti?
Ovviamente Monti...
Vedi, il tuo è sempre il ragionamento del "meno peggio". Lo stesso che ha condotto questo paese al burrone su cui si trova. Ti sto chiedendo di guardare oltre. Di ragionare in termini "positivi", e non di "meno peggio".

Ora, immagina di essere un cittadino, chi manderesti a rappresentare i TUOI interessi?
Gli stessi che hanno sgovernato il paese fino ad ora, consegnandolo alla grande finanza internazionale?
Ovviamente no...

Monti è solo - si fa per dire - la foglia di fico della politica inetta (che tu, io e tanti altri deprechiamo) e della grande finanza internazionale che ci sta strozzando. Non è la soluzione. E' parte del problema. E' il garante richiesto dagli speculatori internazionali affinché loro possano procedere, nel tempo e con assoluta serenità, all'acquisizione di larga parte dei beni del nostro paese. Perché è chiaro che non avendo i soldi per pagare il debito ed essendo obbligati a chiudere il bilancio pubblico in parità (o, addirittura, in avanzo primario!), se non vorremo smantellare del tutto lo stato sociale, saremo costretti a vendere, alle grandi banche del nord europa, larga parte dei nostri beni.

Ma non lo vedi? Oramai mangiamo pane e spread a colazione e a cena. Non perché interessa noi, ma perché serve a loro. Non è una nostra priorità, ma una loro. Le nostre sono o sarebbero altre... Tra un po' ci convinceranno che per "salvare il paese" e "pagare i debiti" dovremo vendergli la rete elettrica, quella idrica, il settore delle telecomunicazioni, e poi, magari, anche il Colosseo, il Quirinale, la pianura padana, il vesuvio, Pompei, la Galleria degli Uffizi e quant'altro. E nonostante tutto questo, dovremo continuare a tagliare le spese per la scuola, quelle per la sanità, per la giustizia, per le pensioni.

Perché nessuno parla o affronta la questione di ridiscutere il debito pubblico?

Invece di pagarlo senza fiatare, facendo un grande favore alla finanza internazionale, non potremmo cominciare a rinegoziarlo, andando a vedere come è composto e a chi lo dobbiamo?
Il giappone ha un debito pubblico pari al 200% del PIL. Nessuno, in giappone e nel resto del mondo, se ne fa un problema. Perché il nostro debito pubblico deve essere un problema?

Siamo nella situazione del too big to fail. Avremmo in mano tutte le carte per poter imporre uno stravolgimento a 360 gradi della questione, pena la minaccia di uscire dalla moneta unica e rimetterci in proprio, mandando in malora gli affari di questi speculatori e affondando il sistema della moneta unica.

E' evidente a tutti che tentare di onorarlo "facendo i compiti", appunto, significa non avere risorse da mettere in circolazione per aiutare la nazione ad uscire dalla crisi economica.

Non ci sono altre soluzioni. O si rinegozia il debito e si riporta la questione entro limiti ragionevoli, magari rivedendo anche i parametri di Maastricht e i vincoli di bilancio, oppure si esce da questo trappolone mortale che è l'euro e si torna alla sovranità monetaria e alla nostra bella liretta.

"Fare i compiti" significa consegnarsi a morte certa. Lenta, ma certa.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

Avatar utente
hoover
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 4549
Iscritto il: 19/08/2009, 16:02

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1338 Messaggio da hoover »

Certo, non mi piace la logica del meno peggio, ma stiamo parlando di soldi, il pragmatismo è d'obbligo.

Il Giappone ha un debito del 200 e passa per cento, vero, ma a "casa sua", non è sotto il controllo di nessuno e si risolverà i suoi problemi in casa.
Il nostro debito invece per quanto ne so l'abbiamo sottoscritto in buona parte con istituzioni estere, a cui dell'Italia non importa nulla. Sono delle merde, su questo non ci piove. Che si debbano rinegoziare gli accordi non ci sono dubbi, ma lo scudo anti-spread tanto odiato dalla Merkel non dovrebbe servire per pararci il culo e abbassare gli interessi?

Ora, chi lo ha sottoscritto questo debito? Quelli che abbiamo eletto negli anni. Osserva le cifre e dimmi se i politici sono tutti uguali. Prodi in totale -9%. Andreotti +15%, Craxi +20%, Berlusconi +16%...

Immagine
"Big trouble in little vachina"
"ANNO STATI I ROMS!!"
#COLPADELSINDICO!!!!1!

Avatar utente
Drogato_ di_porno
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 77985
Iscritto il: 20/06/2002, 2:00

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1339 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Purtroppo il Giappone ha la sua moneta e cresce del 4,1% su base annua (+1% nel primo trimestre). Il PIL degli USA è cresciuto dell' 1,5% nel secondo trimestre, del 2% nel primo e del 4,1% nel quarto trimestre del 2011.

Il nostro PIL fa segnare un pesante passivo. L'Italia ha il terzo debito pubblico al mondo ma non possiede la terza economia al mondo.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

Avatar utente
repeat
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1534
Iscritto il: 26/03/2010, 12:32

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1340 Messaggio da repeat »

hoover ha scritto:Certo, non mi piace la logica del meno peggio, ma stiamo parlando di soldi, il pragmatismo è d'obbligo.

Il Giappone ha un debito del 200 e passa per cento, vero, ma a "casa sua", non è sotto il controllo di nessuno e si risolverà i suoi problemi in casa.
Il nostro debito invece per quanto ne so l'abbiamo sottoscritto in buona parte con istituzioni estere, a cui dell'Italia non importa nulla. Sono delle merde, su questo non ci piove. Che si debbano rinegoziare gli accordi non ci sono dubbi, ma lo scudo anti-spread tanto odiato dalla Merkel non dovrebbe servire per pararci il culo e abbassare gli interessi?

Ora, chi lo ha sottoscritto questo debito? Quelli che abbiamo eletto negli anni. Osserva le cifre e dimmi se i politici sono tutti uguali. Prodi in totale -9%. Andreotti +15%, Craxi +20%, Berlusconi +16%...

Immagine
Tutto giusto, Hoover.

L'esempio nipponico sta lì a dimostrare che il vero problema non è l'ammontare del debito. E quindi se sotto Prodi il debito è calato del 9%, mentre sotto Berlusconi è aumentato del 16% mi interessa relativamente. Avere il 100% o il 120% del debito pubblico cambia relativamente. Diventa, invece, importantissimo se, per entrare a far parte di una moneta comune, devi ottemperare a dei precisi vincoli di bilancio. Ma questo problema ce lo siamo procurati da soli. Avevamo la liretta, che potevamo svalutare tutte le volte che volevamo, sostenendo la domanda interna a nostro piacimento, favorendo le esportazioni e mettendolo nel culo alla grande finanza internazionale, e invece ci siamo scelti "la moneta forte" (che andava bene soprattutto ai tedeschi).

Non è il debito pubblico il problema.
Il problema vero è: A) la composizione di quel debito (più della metà del nostro debito pubblico appartiene agli investitori stranieri, è debito estero, come si dice); B) l'impossibilità di far fronte alle esigenze di bilancio, per sostenere la domanda e fare ripartire il ciclo dei consumi, in assenza di sovranità monetaria.

Io comprendo bene che onorare i debiti verso la grande finanza mondiale possa essere un argomento caro ad una certa cultura liberista o di destra... ma "la sinistra", a mio avviso, dovrebbe avere a cuore ben altri interessi.
Ad esempio, dovrebbe cominciare seriamente ad interrogarsi sui due punti che ho evidenziato sopra. Come si fa a rilanciare un'economia disastrata o in recessione, porgendo una mano ai milioni di poveri, in una situazione in cui lo Stato non può spendere (perché i soldi non sono i suoi) ed è costretto a chiudere il Bilancio strozzando le poche risorse disponibili entro vincoli asfissianti e non più sopportabili?

Il rigore di bilancio è una cosa buona e giusta.... magari l'avessimo praticato nei decenni scorsi! Ma non può essere un totem o un dogma perché in economia esistono i cicli: nei periodi di grassa una rigorosa politica di bilancio è auspicabile, in quelli di magra, invece, la spesa pubblica diventa l'unica vera risorsa dell'economia.
D'altra parte, non sta scritto da nessuna parte che il debito pubblico sia, di per sè, sia un male. Diventa tale solo quando finisci nelle mani degli strozzini! Diventa un male, cioè, quando i soldi che ti servono non puoi più stamparteli da solo, ma devi farteli prestare da gente che specula sulla tua economia e fa scommesse sul tuo paese.

Lo scudo anti-spread, infine. Per conto mio, è una boiata pazzesca! E lo sarebbe anche se questi soldi fossero "a fondo perduto". E' una pezza che, nel lungo periodo, non potrà tappare il buco, perché il volume d'affari che sviluppa la grande finanza internazionale, creativa e futurista come nessuno mai nella storia dell'umanità, è enormemente superiore a qualunque stanziamento possa fare la timida ed impacciata Europa. Sarà solo l'ennesimo bagno di sangue, un pozzo senza fondo nel quale gettare miliardi di euro (che potrebbero essere investiti più utilmente in altro modo). Piuttosto che sprecare risorse in questo modo, cioè solo per appagare le voglie speculative dei soliti noti, molto meglio prendere atto dell'oggettiva insostenibilità della situazione. O qui si reinventa la politica monetaria di questo continente oppure siamo destinati al tracollo. E, temo, ad un conflitto.

Felice di sbagliarmi, ovviamente.
:wink:
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

Avatar utente
hoover
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 4549
Iscritto il: 19/08/2009, 16:02

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1341 Messaggio da hoover »

repeat ha scritto:
L'esempio nipponico sta lì a dimostrare che il vero problema non è l'ammontare del debito. E quindi se sotto Prodi il debito è calato del 9%, mentre sotto Berlusconi è aumentato del 16% mi interessa relativamente. Avere il 100% o il 120% del debito pubblico cambia relativamente.
Era proprio questo il succo del mio discorso, quando parlavo di politici diversi tra loro. Come puoi dire che il 100% o il 120% sono la stessa cosa?

Se guardiamo a quella tabella ed eliminiamo Andreotti+Craxi+Berlusconi otteniamo che senza di loro il nostro debito pubblico sarebbe non il 120% ma il 70%, una differenza mostruosa!
Mentre se eliminassimo Prodi il debito sarebbe non al 120% ma al 130%.

Magari in una situazione di debito al 70% ci saremmo potuti esporre molto meno con hli strozzini all'estero...

ps. il mio è solo un discorso da cittadino mediamente informato. Non ho basi di economia sufficienti per sostenere quello che dico, però secondo me ci sono differenze che si notano anche senza avere un certo tipo di istruzione...
"Big trouble in little vachina"
"ANNO STATI I ROMS!!"
#COLPADELSINDICO!!!!1!

boss
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 3450
Iscritto il: 16/01/2002, 1:00
Località: Cremona

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1342 Messaggio da boss »

dai dai politici sinistrorsi, adesso che berlusca ha detto che ritornerà (!?!?) dai allarghiamo il buco del c..o e facciamoci sodomizzare politicamente come negli ultimi 18 anni!!!

Avatar utente
repeat
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1534
Iscritto il: 26/03/2010, 12:32

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1343 Messaggio da repeat »

Zone a luci rosse, da Napoli a Milano De Magistris ha (ri)scoperto la falla a sinistra

La proposta del primo cittadino partenopeo si arena, l'assessore della giunta Pisapia dice no (nonostante una raccolta firme che deve essere discussa per legge dal consiglio comunale) e Renzi ignora il tema. Pd e Sel: "Progetti? Non ne abbiamo". I Radicali: "E' come ai tempi del Pci: l'urgenza è sempre altro"


Le zone a luci rosse non piacciono a sinistra. Dopo giorni di polemica tra il sindaco di Napoli De Magistris e il cardinale cittadino con scambio di accuse, strappi e marce indietro, il sindaco non ha trovato solidarietà alcuna fuori dal perimetro campano, neppure una sponda da parte di quei colleghi in camicia arancione che dovevano diventare il “partito dei sindaci”. Men che meno dai leader del centrosinistra. Ma la questione, pur nel silenzio generale, è tutt’altro che archiviata perché in due grandi città, Caserta e Milano, il tema della legalizzazzione della prostituzione sta per materializzarsi direttamente nei consigli comunali, dove non potrà essere eluso. E rischia di far deflagrare le contraddizioni storiche, di natura ideologica o morale, che non consentono neppure alla sinistra di avere una soluzione diversa dalla repressione del fenomeno sociale. Una soluzione fatta di ordinanze e sanzioni che – dati alla mano – non servono a nulla, come dimostra il caso di Roma (21mila le multe comminate da settembre del 2008, 600 quelle effettivamente pagate secondo fonti sindacali del Fp Cgil).

LA RACCOLTA FIRME DEI RADICALI
Ma se la repressione e la proibizione non funzionano, si può affrontare il problema in maniera diversa? Questo chiedeva De Magistris in solitaria. O quasi, perché ci stanno provando anche i Radicali che hanno appena depositato a Caserta e Milano una raccolta firme per regolamentare e legalizzare i sex-workers. Il modello, spiega il segretario Mario Staderini, è quello invalso in altri paesi e che in Italia potrebbe essere applicato a leggi vigenti tramite i poteri dei sindaci. Quartieri a luci rosse, zone periferiche adibite ad aree per l’incontro tra domanda e offerta (non per il consumo), possibilità di organizzare la “professione” anche in forme cooperative e così via. La novità sta nel fatto che le firme, cinquemila, sono apposte su un documento di delibera di iniziativa popolare che secondo gli statuti cittadini viene iscritta all’ordine del giorno del consiglio ed entro 30 giorni deve essere necessariamente discussa. Lì sarà impossibile per gli amministratori non prendere posizione pro o contro.

A Caserta le firme sono state depositate il 25 giugno e la discussione non è neppure iniziata. Nessuno stupore, visto che il sindaco Pio Del Gaudio arriva dalle fila di An, è sostenuto da una coalizione dove il mondo cattolico (Udc e Nuova Dc) fa sentire il suo peso e ha appena varato un’ordinanza che inasprisce le sanzioni. “Il primo consiglio utile è quello del 15 settembre ma qui il sindaco è il Monsignor Farina”, dice Luca Bove, militante dei Radicali che ha raccolto le firme. “Certo la sinistra su questi temi proprio non c’è, non si fa proprio sentire, non ha un’idea. In città nessuno ci ha dato una mano a raccogliere firme e nessuno ha firmato”. Battaglia persa, dunque.

IL CASO MILANO
Più interessante, e forse dirompente, l’effetto che l’iniziativa potrebbe avere su un’altra piazza. A Milano, dove le firme (5mila) sono state appena depositate e arrivano a suonare la sveglia su un tema rimasto appeso al chiodo di un’agenda di governo attentamente “moderata”. “Non c’è nel programma di Pisapia”, taglia corto l’assessore alla sicurezza Marco Granelli, che invece rivendica le azioni di contrasto della polizia locale. In effetti a pagina 26 del programma di coalizione la parola prostituzione compare, ma l’intendimento programmatico non va oltre la generica indicazione di “mettere in campo tutti gli strumenti necessari a contrastare il fenomeno”. E’ passato un anno, quali strumenti? Per ora gli stessi ereditati dal centrodestra tra ordinanze, sanzioni, blitz e controlli. Insomma niente di innovativo rispetto alla logica generale della repressione del fenomeno. “Facciamo attività di contrasto che ci permettono di chiudere un alloggio al mese in cui si pratica la prostituzione in forme abusive e con le caratteristiche della resa in schiavitù delle donne”, rivendica l’assessore. I dati della Questura, della Caritas e dell’Osservatorio regionale sulla tratta indicano però che a Milano e dintorni “operano” 20mila prostitute. Il passo della sola repressione, a questi ritmi, impiegherà 1.600 anni a fare “piazza pulita”.

A meno che si ribalti la prospettiva e la piazza pulita diventi quella che le amministazioni locali costruiscono regolarizzando, disciplinando e legalizzando. “Non c’è neppure la scusa delle leggi nazionali – attacca Staderini – perché siamo stati ben attenti a proporre soluzioni compatibili con l’assetto normativo vigente. Qui verranno al pettine tutte le reticenze e le rimozioni che da 40 anni spingono il centro sinistra a non avere una posizione chiara”. L’accusa è frontale: “Il mondo cattolico e le alte sfere vaticane, per motivi ideologici loro, ritengono che proibire sia il modo migliore per controllare i fenomeni sociali. Preferiscono far finta di non vedere le condizioni criminali in cui versano le vittime della tratta e della riduzione in schiavitù. Predicano l’astinenza e… ma qui meglio che non dica altro. Ma il punto è che anche la sinistra italiana, da Vendola al Pd, non è culturalmente attrezzata”.

E se lo conferma anche quello straordinario “papa laico” della sinistra che è Dario Fo, il tema, si può star certi, c’è tutto: “La sinistra questi temi li ha sulla punta della lingua ma alla fine non esce nulla. E’ una storia antica, dalle lotte sul problema delle droghe minime e tante altre questioni sulle quali il partito comunista che fu e il PD adesso è sempre stato lento. Lento nel prendere sul serio i problemi sociali, lento nel vagliare e produrre possibili soluzioni. Il termine che mi viene in mente è flaccico, conservatore. Penso che le forze migliori della sinistra dovrebbero essere oggi le prime a sollevare il dibattito e proporre una vera inchiesta nazionale con esperti, professionisti del sesso, studiosi, dati. E poi impegnarsi a tirare le somme e le soluzioni, elaborare una sua proposta. Ma certo non vorrei una Milano come Amsterdam con le vetrine del sesso esposte in strada”.

IL VUOTO A SINISTRA
Se una reticenza a sinistra esiste nel trattare certi temi e uscire allo scoperto con proposte proprie, è oggi più che mai visibile. Da quando cioé ha ricevuto il mandato a governare alcune impotanti città italiane, rispolverando per altro una parola impegnativa e antica come ‘rivoluzione’. E’ su questo terreno che il dibattito oggi diventa interessante per davero. I Radicali ripetono il refrain, pungolano con nomi e congnomi: “La sinistra di oggi, dal Pd a Vendola, non è culturalmente attrezzata per rispondere”. Al suo interno – questa la tesi – da quarant’anni si consuma uno scontro sotterraneo. Si saldano la sinistra ex comunista storicamente meno attenta ai diritti della persona e quella cattolica che fa problemi di morale. La parte più liberal, socialista e pragmatica che si ispira ai paesi anglossassoni per trovare ispirazione ne viene soffocata. “Negli anni Settanta – dice Staderini – succedeva proprio così: si proponevano i temi dell’aborto, della contraccezione, delle droghe e del divorzio e la sinistra massimalista rispondeva che l’urgenza era tutta su altri temi, sui diritti del lavoro, sull’unità sindacale che si andava costruendo. Quello era l’orizzonte decisivo… Così il dibattito sui temi della legalizzazione e dei diritti individuali veniva sistematicamente rimosso e le voci dell’area liberale soffocate sul nascere appena rivendicassero una prospettiva diversa, che affrontasse questi temi in modo non ideologico, prendendo atto di un fenomeno sociale che non si risolve con proibizione e repressione ma con il loro contrario, legalizzandolo e consentendo allo Stato di disciplinarne i limiti e di sottrarre terreno alla criminalità”.

A ben guardare di legalizzazione in effetti non parlano né i programmi del Pd né quelli di Sel. Proposte nuove non ce ne sono. La sinistra ha un’idea chiara da proporre? “Al momento no, la sinistra deve elaborare una proposta ma è molto difficile fare una sintesi delle diverse anime su problemi tanto delicati”, ammette il responsabile nazionale dei Diritti Monica Cerutti (Sel). “C’era stato un tentativo di promuovere l’auto-organizzazione dei sex workers con il ministro Turco ma non se n’è fatto più nulla. Certo – apre la Cerruti – forse sperimentazioni come quelle proposte a Napoli si potrebbero fare ma serve una legge nazionale e in ogni caso non possono essere ridotte a dei ghetti”. Più o meno le ragioni usate dalla destra e dal mondo cattolico, quando accettano il confronto sul tema. Di lì, non ci si muove.

E il Partito Democratico? “Non se ne parla nemmeno”. Appunto, non se ne parla nemmeno. Per la capogruppo Affari sociali alla Camera Margherita Miotto “come regolare la prostituzione per il Pd non è una priorità nazionale. Non credo neppure sia necessario fare una nuova legge contro la prostituzione. Il fenomeno colpisce certe città e lì può essere contenuto come fanno i sindaci e i servizi sociali”. Parole che contrastano con i dati che vedono la fabbrica delle lucciole, dopo la mafia e la droga, come terza industria del Paese (70mila “addette”, il 65% in strada). Ma davvero le priorità nazionali del Pd sono ridotte alla legge elettorale, alle primarie e alle alleanze? “No calma, Bersani ha presentato 15 giorni fa il documento di intenti con le priorità del Paese che sono frutto di altrettanti documenti corposi votati dalla segreteria nazionale sui temi del lavoro, della politica estera, delle riforme costituzionali. Abbiamo affrontato quello sui diritti civili ma non abbiamo votato il capitolo sulla prostituzione perché abbiamo ritentuto che non fosse una priorità assoluta del Paese”. Dunque si, il tema della prosituzione e dei diritti e delle regolazioni resta fuori dall’agenda di governo. Anche chi potrebbe ribaltarla da una prospettiva più riformista non sembra però avere più intenzione di così.

Il sindaco Matteo Renzi si prepara a contendere la leadership nazionale e il ruolo di premier, ma il portavoce spiega che “Matteo lo ripete da tempo, a Firenze non c’è un problema di emergenza prostituzione. Il fenomeno c’è in città ma limitatamente alla via Forlanini, vicino alla nuova università. Ce l’hanno soprattutto i comuni intorno, Calenzano per le nigeriane, Pontassieve per le slave… Infatti nessuno finora ci ha mai posto il problema di un quartiere a luci rosse o altro”. E poco importa se Renzi, da candidato premier, dovrà rispondere anche alle istanze di città che il problema ce l’hanno eccome. Molti degli interpellati a sinistra sbuffano o riattaccano. Alcuni si parano dietro grandi discorsi intorno all’educazione degli uomini, al problema culturale. Peccato che la legge che doveva istituire corsi sull’educazione sessuale a scuola è ferma in Parlamento dal 1975. Non era una priorità del Paese.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... ra/342646/
--------------------------------------------------------------------------
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

Avatar utente
Drogato_ di_porno
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 77985
Iscritto il: 20/06/2002, 2:00

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1344 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Grandi manovre a sinistra: l'ambizioso bambino prodigio Renzi, molto bambino e poco prodigio, vola alla convention di Obbama (affà l'ammerigano). Intanto gioca il tutto per tutto: chiede a Bersani il "duello tv" in vista delle primarie.

Vendola e Bersani sono formalmente alleati: solo che il primo vuole i matrimoni gay e cooptare Di Pietro, il quale è a sua volta SEVERAMENTE pressato da Grillo. La Bindi nega i matrimoni gay (max unioni civili) e guarda a Casini. Nella disperata impresa di barcamenarsi Bersani guarda a tutti e nessuno: "campo dei progressisti aperto a tutti purchè non settari".

Infine la legge elettorale, col problema del premio di maggioranza alla coalizione (che ovviamente Berlusconi non vuole), i collegi e le preferenze.

Ora, i problemi non mancano di là: gli ex AN e i forzaitalioti sono ai ferri corti. Tuttavia possiamo incolpare Silvio di tutto ma non del fatto che a sinistra ci sia il nulla: da Grillo agli ex Margherita è uno scempio umano. Insomma, che colpa ne ha Silvio se la sinistra è un'astrazione della mente?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

Avatar utente
repeat
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1534
Iscritto il: 26/03/2010, 12:32

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1345 Messaggio da repeat »

Il nuovo che avanza...
:roll:

Il "grande patto" dei maggiorenti
l'organigramma che blinda i big del Pd

Lo schema prevede Bersani premier, Veltroni alla presidenza della Camera e D'Alema ministro. E' più sicuro se si evitano le primarie e lo scontro con il sindaco Renzi. L'accordo sta garantendo una tregua nel partito tra i big. Franceschini verso la segreteria, Fioroni e Bindi al governo.


ROMA - Il patto di potere tra i big a cui si riferisce Matteo Renzi è anche l'organigramma dell'ultimo giro. È la spartizione di poltrone dei "vecchi", come si evince chiaramente dalle parole del trenta-quarantenne Matteo Orfini, unito al sindaco di Firenze solo dalla voglia non di mandare tutti a casa ma di non vederli più in prima fila. "Nessuno ex ministro dovrà tornare al governo nel 2013", avverte Orfini facendo capire che molti invece scaldano i muscoli. Ma anche Antonello Soro, prudente e navigato ex capogruppo del Pd alla Camera ora transitato all'authority per la privacy, descriveva, alla vigilia dell'estate, una futuribile divisione dei compiti: "Franceschini spera nella presidenza della Camera, ma per quel posto è in corsa Veltroni. A Dario daranno la segreteria del Pd".
Qualcosa più di una voce, dunque. Qualcosa, anzi molto meno di un patto blindato che sarebbe comunque sottoposto a un numero infinito di variabili, la prima della quale non è irrilevante: vincere le elezioni e gestire il ricambio di governo. In questo caso, quello che il Foglio ha chiamato "papello" ma che in realtà è vero un toto-poltrone, disegna così l'Italia del 2013. Pier Luigi Bersani premier, Rosy Bindi vicepremier, Veltroni presidente della Camera, D'Alema ministro degli Esteri o commissario europeo, Franceschini segretario del Pd, Fioroni ministro. Secondo Renzi questo tipo di intesa spiega l'insolita assenza di litigiosità tra le correnti democratiche. E sta alla base, per esempio, dell'equidistanza di Veltroni sulle primarie mentre gran parte dei veltroniani riconoscono nel sindaco di Firenze il vero erede del programma illustrato al Lingotto nel 2007. Ma la pianificazione a tavolino è reale? Pur coinvolto direttamente, sono mesi che Beppe Fioroni mette in guardia i suoi colleghi dalla sindrome dell'ultimo giro. "E se alla fine ci spazzassero via tutti?", dice.
In nome di quell'organigramma, si alzerebbero anche le dichiarazioni di chi vorrebbe evitare le primarie. La Bindi (pronta a correre nella complicata gara per il Quirinale) dice che non sa se si faranno, lo stesso Fioroni chiede a Renzi di dimettersi da sindaco se davvero ha intenzione di correre, Veltroni - che in subordine potrebbe approdare ad un "megaministero" per i Beni culturali e le Comunicazioni - vuole capire "primarie per cosa". Il duello interno come grimaldello per rinnovare il partito e soprattutto far saltare "l'organigramma", insomma. È così? Orfini le interpreta anche in questa chiave: "È chiarissimo perché qualcuno non le vuole. Scompaginano antiche consuetudini, rimettono in discussione big senza voti. Ma sono utili proprio per questo. Le primarie tra Renzi e Bersani si devono fare. Pier Luigi le vincerà". Con quali garanzie per i dirigenti più esperti?

(Repubblica.it)
-----------------------------------------------------------

Questi stanno a fa' di nuovo i conti senza l'oste...

I nomi, poi, sono davvero affascinanti: Veltroni, D'Alema, Bindi...
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

Avatar utente
Helmut
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 11720
Iscritto il: 05/11/2002, 1:00
Località: Estremo Nordest

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1346 Messaggio da Helmut »

repeat ha scritto: I nomi, poi, sono davvero affascinanti: Veltroni, Dalema, Bindi...
Puro vecchiume. :o
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

Avatar utente
repeat
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1534
Iscritto il: 26/03/2010, 12:32

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1347 Messaggio da repeat »

Helmut ha scritto:
repeat ha scritto: I nomi, poi, sono davvero affascinanti: Veltroni, Dalema, Bindi...
Puro vecchiume. :o
... e un posticino a Violante non glielo vogliamo dare?
:lol:
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

Avatar utente
imamaniac
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1484
Iscritto il: 25/06/2012, 11:24
Località: Roma

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1348 Messaggio da imamaniac »

che odio profondo
I'm a rock'n'roll outlaw

Avatar utente
Drogato_ di_porno
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 77985
Iscritto il: 20/06/2002, 2:00

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1349 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Se per qualche congiunzione astrale la "sinistra" tornasse al governo durerebbe meno dei due Ulivi. Bertinotti fece saltare tutto dopo 2 anni, Mastella dopo 1 anno e mezzo, questo giro dovremmo fare 365 giorni tondi.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

Avatar utente
cicciuzzo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 55381
Iscritto il: 25/03/2007, 11:24
Località: Milano

Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#1350 Messaggio da cicciuzzo »

fermo restando che concordo col "puro vecchiume" di Helmut, mi sembra però più gossip/pettegolezzo che realtà....
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”