[O.T.] Quando ti uccide lo Stato
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- donegal
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Lo sdegno del questore di Padova: "lo stronzetto ha pure vomitato sul sedile della macchina"
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
scusa donegal ma visti i momenti concitati, tra una molotov e l'altra, non riesco a capire se scherzi ..o se hai parafrasato.. una cosa detta diversamente..donegal ha scritto:Lo sdegno del questore di Padova: "lo stronzetto ha pure vomitato sul sedile della macchina"

Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
superflowerpunkdiscopop ha scritto:scusa donegal ma visti i momenti concitati, tra una molotov e l'altra, non riesco a capire se scherzi ..o se hai parafrasato.. una cosa detta diversamente..donegal ha scritto:Lo sdegno del questore di Padova: "lo stronzetto ha pure vomitato sul sedile della macchina"
Amaro sarcasmo sulle prime dichiarazioni della questura di Padova
Ultima modifica di donegal il 11/10/2012, 17:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
mar giu 26, 2012 10:52 am
Ora..sappi che te la canti e te la suoni, lazialesuperflowerpunkdiscopop ha scritto:Io chiedo cortesemente all'Amministrazione di questo forum, se fosse possibile cambiare il titolo.
Come detto altre volte è un tema delicato, e seppur io non sia mai stato molto tenero con le F.O. non ci tengo minimamente a passare come ideatore di un topic dove spesso per troppa emotività (non è rivolto al fede o a nessun in particolare) si sia facile preda di esternazioni un pò troppo colorate, visto che poi le stesse potrebbero essere usate contro di noi.
Non si tratta di codardia, ma diciamo che il titolo aiuta a esternare troppo veementemente i propri disappunti per le malefatte che riguardano coloro che la legge la dovrebbero tutelare, non infrangerla.
Non sono neanche sicuro di avere in mente un titolo migliore, quindi chiedo la vostra gentile collaborazione, a patto che gli amministratori vogliano accogliere la mia richiesta.
grazie.
PS: avevo pensato a una cosa tipo " Mai più UNO BIANCA"
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Non dormirò la notte per il dispiacere!superflowerpunkdiscopop ha scritto:senti x86, non credere che ti dedicherò altri insulti, puzzi di fascio reazionario e per me, forumisticamente parlando sei morto e vai in ignore, ti dovessi mai incontrare nella vita, ti capiterà di conoscere personalmente in che maniera tratto quelli che fanno violenza ai bimbi, ai fasci e ai leccaculo come te, addio nullità.
Ritornando al discorso, alcuni poliziotti e carabinieri in precedenza, si erano rifiutati "SISTEMATICAMENTE" di prendere il bambino dai piedi, visto che in altre occasioni si era aggrappato alla rete del letto, o in un modo non "consono" che non fosse quello del prenderlo per mano, perchè per chi non lo sapesse i bambini si accompagnano per mano, SOPRATUTTO IN CASI DEL GENERE

Per il resto, la legge si applica e basta, il resto è aria fritta.
E' una situazione orrenda quella che si vede nel video ma ripeto, non sono i poliziotti che hanno portato a tutto questo. I responsabili o meglio gli irresponsabili sono altri che pensano che i figli siano come giocattoli da rubarsi e nascondersi a vicenda.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
giàdonegal ha scritto:superflowerpunkdiscopop ha scritto:scusa donegal ma visti i momenti concitati, tra una molotov e l'altra, non riesco a capire se scherzi ..o se hai parafrasato.. una cosa detta diversamente..donegal ha scritto:Lo sdegno del questore di Padova: "lo stronzetto ha pure vomitato sul sedile della macchina"
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Ore 17.15. Arrivano le scuse del capo della polizia Manganelli
«Profondo rammarico» per quanto avvenuto a Padova è espresso dal capo della Polizia, Antonio Manganelli raggiunto telefonicamente dall’Ansa. Manganelli porge le sue scuse ai familiari del bimbo prelevato da scuola a Cittadella e assicura «massimo rigore nell’inchiesta interna avviata»
E ora chi lo spiega agli ottusi del forum?
«Profondo rammarico» per quanto avvenuto a Padova è espresso dal capo della Polizia, Antonio Manganelli raggiunto telefonicamente dall’Ansa. Manganelli porge le sue scuse ai familiari del bimbo prelevato da scuola a Cittadella e assicura «massimo rigore nell’inchiesta interna avviata»
E ora chi lo spiega agli ottusi del forum?
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Inchiesta non vuol dire colpevolezza.....e sul fatto che la madre abbia più volte violato la legge riguardo il provvedimento del giudice che dici?
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Nel frattempo, finalmente, una vuoce fuori dal coro (mentre IL CAPO DELLA POLIZIA CHIEDE SCUSA) ed è quella del senatore Maurizio Saia, ops scusate, è uno scorreggione del vecchio MSI, poi uno vede fasci ovunque.
SOLO i pedofili e i NAZI o le persone in malafede, possono dire di fronte a uno scempio tale, dove peraltro molto probabilmente la legge è stata anche infranta, che la legge è legge, anche perchè mi sembra che nello stesso caso, altri uomi delle FFOO hanno preferito ricordarsi che sono anche loro padri e non solo servi.
(EDIT: se ce ne fosse il caso, il termine è riferito in generale a qualsiasi persone è costretta ad ubbidire nella vita, contro la sua volontà e sopratutto anche sapendo che quello che sta per fare è contro la propria morale e i propri principi, in tal caso essendosi alcuni rifiutati di fare una cosa del genere, credo che sia chiaro io non mi riferisca per nulla a un poliziotto o a un carabiniere in maniera del tutto generica)
Maurizio Saia (Padova, 26 ottobre 1958) è un politico italiano, senatore della Repubblica.
Laureato in giurisprudenza a Bologna, promotore di servizi finanziari. A 14 anni si iscrive al Fronte della Gioventù di Padova, l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale. Dopo pochi mesi avviene il primo eccidio delle Brigate Rosse con l'assassinio di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci.
Diventa fiduciario del FdG per l'Istituto Vescovile "Barbarigo" dove frequenta il Liceo Scientifico. A 16 anni si iscrive al MSI-DN.
Dopo la maturità si iscrive a Giurisprudenza a Padova e poco dopo diventa Presidente del FUAN, l'organizzazione universitaria del Movimento Sociale, per l'Ateneo di Padova. Costretto a trasferirsi all'Ateneo di Bologna dopo aver subito l'ennesima aggressione davanti al Liviano da parte dell'Autonomia Operaia.
Nel 1980 diventa per la prima volta Consigliere Comunale ad Abano Terme, facendo quasi raddoppiare i voti al MSI della città termale.
Nei primi anni Ottanta collabora con la rivista "Linea", diretta da Pino Rauti, con l'inserto "Linea Nordest". Aderisce in due Congressi del MSI alle tesi politiche di Pino Rauti (Linea Futura e Spazio Nuovo) di cui, nel XIII Congresso del MSI (Roma, 1982), è eletto unico delegato per il Nordest. Al XIV Congresso del MSI (Roma, 1984) si avvicina al pensiero di Beppe Niccolai e contribuisce a fondare anche a Padova il Circolo (vicino alla Nuova Destra di Marco Tarchi) "La Radice del Tempo" e il Circolo "Ernst Junger" di cui è Presidente. Al XV Congresso del MSI di Sorrento aderisce alla componente di Mimmo Mennitti (Proposta Italia), sostenendo la candidatura a Segretario di Pino Rauti. In quegli anni collabora con la rivista "Proposta" diretta dall'On. Mennitti e successivamente con "L'Italia Settimanale" diretta da Marcello Veneziani.
Dal 1985 al 1995 è eletto due volte Consigliere di Quartiere per il MSI. Fino allo scioglimento del MSI, nel 1994, è per 15 anni costantemente dirigente provinciale a Padova, componente del Comitato Centrale e dal 1990 della Direzione Nazionale, sempre del MSI. Nel 1993 tra i trenta fondatori dei Circoli promotori Alleanza Nazionale, di cui sarà il primo Coordinatore Regionale del Veneto.
Dal Congresso di Fiuggi del 1995 è, fino allo scioglimento, componente della Direzione Nazionale di AN. È stato Commissario Provinciale della Federazione di AN di Padova, successivamente eletto Presidente Provinciale.
Nel 1994 si candida al Parlamento Europeo per AN.
Nel 1995 viene eletto per la prima volta Consigliere Comunale di Padova, il Consigliere più votato di tutto il Consiglio ed è capogruppo per 5 anni di AN.
Nel 1996 si candida alla Camera dei Deputati nel collegio di Cittadella: sostenuto dal centrodestra, ottiene il 31% dei voti e viene sconfitto dal rappresentante della Lega Nord, Flavio Rodeghiero. Nel 1998 viene scelto da AN come osservatore italiano per studiare le politiche sulla sicurezza attuate dal sindaco Rudolph Giuliani, nella città di New York, esperienza che lascerà il segno nell'impegno degli anni a seguire in Comune e in Parlamento.
Nel 1999 è rieletto ancora col maggior numero di preferenze di tutto il Consiglio Comunale di Padova e viene nominato Assessore della Giunta Destro con le seguenti deleghe: sicurezza e polizia locale, commercio, tributi, problematiche del lavoro. Fa diventare il Corpo di Polizia Municipale di Padova un modello nazionale: 150 nuove assunzioni, prima città con una squadra cinofila di P.M., prima città con una squadra in mountain bike, prima città con una squadra di interventi straordinari di P.G., prima città con un posto di polizia misto Polizia di Stato – P.M., prima città con sistema di telesorveglianza cablato congiunto P.M. – P.S.- C.C.
Nel 2001 è eletto Deputato Nazionale per AN, al Collegio 14 di Padova: col 44% di preferenze e 37.752 voti, batte il candidato dell'Ulivo Andrea Colasio.
Nel 2004 è rieletto Consigliere Comunale a Padova per AN ed è ancora Capogruppo. Nel 2006 è eletto Senatore per AN. Nel 2008 è eletto Senatore in quota AN nel PdL.
Nell’agosto del 2010 lascia il Gruppo del PdL, partecipando alla costituzione al Senato del Gruppo di Futuro e Libertà, aderendo convintamente al progetto di Gianfranco Fini e divenendo Coordinatore Regionale del Veneto. Entra in crisi col Partito dopo il Congresso di Bastia Umbra quando FLI esce non solo dal Governo ma anche dalla maggioranza di centrodestra, abdicando agli obbiettivi per cui era nato. Esce da FLI al Congresso di Milano nel febbraio 2011. Contribuisce assieme ad altri senatori allo scioglimento del Gruppo FLI e alla nascita del Gruppo di Coesione Nazionale al quale appartiene tuttora. [1]
SOLO i pedofili e i NAZI o le persone in malafede, possono dire di fronte a uno scempio tale, dove peraltro molto probabilmente la legge è stata anche infranta, che la legge è legge, anche perchè mi sembra che nello stesso caso, altri uomi delle FFOO hanno preferito ricordarsi che sono anche loro padri e non solo servi.
(EDIT: se ce ne fosse il caso, il termine è riferito in generale a qualsiasi persone è costretta ad ubbidire nella vita, contro la sua volontà e sopratutto anche sapendo che quello che sta per fare è contro la propria morale e i propri principi, in tal caso essendosi alcuni rifiutati di fare una cosa del genere, credo che sia chiaro io non mi riferisca per nulla a un poliziotto o a un carabiniere in maniera del tutto generica)
Maurizio Saia (Padova, 26 ottobre 1958) è un politico italiano, senatore della Repubblica.
Laureato in giurisprudenza a Bologna, promotore di servizi finanziari. A 14 anni si iscrive al Fronte della Gioventù di Padova, l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale. Dopo pochi mesi avviene il primo eccidio delle Brigate Rosse con l'assassinio di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci.
Diventa fiduciario del FdG per l'Istituto Vescovile "Barbarigo" dove frequenta il Liceo Scientifico. A 16 anni si iscrive al MSI-DN.
Dopo la maturità si iscrive a Giurisprudenza a Padova e poco dopo diventa Presidente del FUAN, l'organizzazione universitaria del Movimento Sociale, per l'Ateneo di Padova. Costretto a trasferirsi all'Ateneo di Bologna dopo aver subito l'ennesima aggressione davanti al Liviano da parte dell'Autonomia Operaia.
Nel 1980 diventa per la prima volta Consigliere Comunale ad Abano Terme, facendo quasi raddoppiare i voti al MSI della città termale.
Nei primi anni Ottanta collabora con la rivista "Linea", diretta da Pino Rauti, con l'inserto "Linea Nordest". Aderisce in due Congressi del MSI alle tesi politiche di Pino Rauti (Linea Futura e Spazio Nuovo) di cui, nel XIII Congresso del MSI (Roma, 1982), è eletto unico delegato per il Nordest. Al XIV Congresso del MSI (Roma, 1984) si avvicina al pensiero di Beppe Niccolai e contribuisce a fondare anche a Padova il Circolo (vicino alla Nuova Destra di Marco Tarchi) "La Radice del Tempo" e il Circolo "Ernst Junger" di cui è Presidente. Al XV Congresso del MSI di Sorrento aderisce alla componente di Mimmo Mennitti (Proposta Italia), sostenendo la candidatura a Segretario di Pino Rauti. In quegli anni collabora con la rivista "Proposta" diretta dall'On. Mennitti e successivamente con "L'Italia Settimanale" diretta da Marcello Veneziani.
Dal 1985 al 1995 è eletto due volte Consigliere di Quartiere per il MSI. Fino allo scioglimento del MSI, nel 1994, è per 15 anni costantemente dirigente provinciale a Padova, componente del Comitato Centrale e dal 1990 della Direzione Nazionale, sempre del MSI. Nel 1993 tra i trenta fondatori dei Circoli promotori Alleanza Nazionale, di cui sarà il primo Coordinatore Regionale del Veneto.
Dal Congresso di Fiuggi del 1995 è, fino allo scioglimento, componente della Direzione Nazionale di AN. È stato Commissario Provinciale della Federazione di AN di Padova, successivamente eletto Presidente Provinciale.
Nel 1994 si candida al Parlamento Europeo per AN.
Nel 1995 viene eletto per la prima volta Consigliere Comunale di Padova, il Consigliere più votato di tutto il Consiglio ed è capogruppo per 5 anni di AN.
Nel 1996 si candida alla Camera dei Deputati nel collegio di Cittadella: sostenuto dal centrodestra, ottiene il 31% dei voti e viene sconfitto dal rappresentante della Lega Nord, Flavio Rodeghiero. Nel 1998 viene scelto da AN come osservatore italiano per studiare le politiche sulla sicurezza attuate dal sindaco Rudolph Giuliani, nella città di New York, esperienza che lascerà il segno nell'impegno degli anni a seguire in Comune e in Parlamento.
Nel 1999 è rieletto ancora col maggior numero di preferenze di tutto il Consiglio Comunale di Padova e viene nominato Assessore della Giunta Destro con le seguenti deleghe: sicurezza e polizia locale, commercio, tributi, problematiche del lavoro. Fa diventare il Corpo di Polizia Municipale di Padova un modello nazionale: 150 nuove assunzioni, prima città con una squadra cinofila di P.M., prima città con una squadra in mountain bike, prima città con una squadra di interventi straordinari di P.G., prima città con un posto di polizia misto Polizia di Stato – P.M., prima città con sistema di telesorveglianza cablato congiunto P.M. – P.S.- C.C.
Nel 2001 è eletto Deputato Nazionale per AN, al Collegio 14 di Padova: col 44% di preferenze e 37.752 voti, batte il candidato dell'Ulivo Andrea Colasio.
Nel 2004 è rieletto Consigliere Comunale a Padova per AN ed è ancora Capogruppo. Nel 2006 è eletto Senatore per AN. Nel 2008 è eletto Senatore in quota AN nel PdL.
Nell’agosto del 2010 lascia il Gruppo del PdL, partecipando alla costituzione al Senato del Gruppo di Futuro e Libertà, aderendo convintamente al progetto di Gianfranco Fini e divenendo Coordinatore Regionale del Veneto. Entra in crisi col Partito dopo il Congresso di Bastia Umbra quando FLI esce non solo dal Governo ma anche dalla maggioranza di centrodestra, abdicando agli obbiettivi per cui era nato. Esce da FLI al Congresso di Milano nel febbraio 2011. Contribuisce assieme ad altri senatori allo scioglimento del Gruppo FLI e alla nascita del Gruppo di Coesione Nazionale al quale appartiene tuttora. [1]
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
Re: [O.T.] Assassini in divisa
Ti diranno che finché non c'è un processo non si può provare nulla. Considerando quanto durano i processi non avrai modo e tempo di sentir dir loro che qualcosa è andato storto (nel caso succedesse questo, s'intende). Sembrano aggressivi ma in realtà se la svignano alla chetichella quando le cose si mettono al brutto e parlano così perché hanno sempre paura di tutto.superflowerpunkdiscopop ha scritto:Ore 17.15. Arrivano le scuse del capo della polizia Manganelli
«Profondo rammarico» per quanto avvenuto a Padova è espresso dal capo della Polizia, Antonio Manganelli raggiunto telefonicamente dall’Ansa. Manganelli porge le sue scuse ai familiari del bimbo prelevato da scuola a Cittadella e assicura «massimo rigore nell’inchiesta interna avviata»
E ora chi lo spiega agli ottusi del forum?
Super, mi permetto un consiglio. Non ha senso sparare a zero sulla Polizia, davvero. Per farti passare la voglia basta che ti immedesimi un attimo nelle Forze dell'Ordine che non usano la violenza a gratis. Una volta capito questo, mi è anche passata la rabbia per certe situazioni. Te forse te la prendi perché hai la percezione che la violenza rimanga impunita. Prova però a pensare un attimo a quando verranno fuori i nomi di quelli che hanno strattonato quel bambino (a torto o a ragione non m'interessa, tanto non è questo il punto). Tu riusciresti a vivere in un posto dove tutti ti considerano un pezzente? Guarda che la galera è il meno, fidati. L'opinione pubblica è cattiva, cattivissima. Anche se sembra che tutto passi così non è.
Fregatene sul torto o sulla ragione, ci saranno inchieste che ricostruiranno l'accaduto meglio di come può essere fatto qua. Mettiti nei panni di un qualsiasi poliziotto che in questo momento sta rischiando la vita e si accorge che tutta Italia gli sta sputando addosso in quanto possessore di una divisa.
Fai come me. Vedi che non m'incazzo più? Sono diventato zen e mi sono automoderato con tutti

Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
donegal ha scritto:superflowerpunkdiscopop ha scritto:scusa donegal ma visti i momenti concitati, tra una molotov e l'altra, non riesco a capire se scherzi ..o se hai parafrasato.. una cosa detta diversamente..donegal ha scritto:Lo sdegno del questore di Padova: "lo stronzetto ha pure vomitato sul sedile della macchina"
Amaro sarcasmo sulle prime dichiarazioni della questura di Padova
Nel dettaglio, questa affermazione qui (fonte : Il Mattino di Padova)
Eduardo Suozzo, dirigente della Questura di Padova, fornisce la sua versione dell'accaduto: ''Non ci risulta nessun trascinamento del bambino da parte degli agenti, non so quali immagini abbiate voi. Siamo intervenuti solo dopo che il padre l'aveva abbracciato ottenendo un rifiuto violento (testate, pugni, calci) da parte del bambino''
La dichiarazione è stata rilasciata prima che il video avesse diffusione nazionale.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Si ma se le hanno tolto l'affido un motivo ci sarà. Di solito nella stra-grande maggioranza dei casi l'affido dei figli va alle madri, perchè in questo caso le è stato tolto?imamaniac ha scritto:che è na mamma....
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Re: [O.T.] Assassini in divisa
Il Fede ha scritto:Ti diranno che finché non c'è un processo non si può provare nulla. Considerando quanto durano i processi non avrai modo e tempo di sentir dir loro che qualcosa è andato storto (nel caso succedesse questo, s'intende). Sembrano aggressivi ma in realtà se la svignano alla chetichella quando le cose si mettono al brutto e parlano così perché hanno sempre paura di tutto.superflowerpunkdiscopop ha scritto:Ore 17.15. Arrivano le scuse del capo della polizia Manganelli
«Profondo rammarico» per quanto avvenuto a Padova è espresso dal capo della Polizia, Antonio Manganelli raggiunto telefonicamente dall’Ansa. Manganelli porge le sue scuse ai familiari del bimbo prelevato da scuola a Cittadella e assicura «massimo rigore nell’inchiesta interna avviata»
E ora chi lo spiega agli ottusi del forum?
Super, mi permetto un consiglio. Non ha senso sparare a zero sulla Polizia, davvero. Per farti passare la voglia basta che ti immedesimi un attimo nelle Forze dell'Ordine che non usano la violenza a gratis. Una volta capito questo, mi è anche passata la rabbia per certe situazioni. Te forse te la prendi perché hai la percezione che la violenza rimanga impunita. Prova però a pensare un attimo a quando verranno fuori i nomi di quelli che hanno strattonato quel bambino (a torto o a ragione non m'interessa, tanto non è questo il punto). Tu riusciresti a vivere in un posto dove tutti ti considerano un pezzente? Guarda che la galera è il meno, fidati. L'opinione pubblica è cattiva, cattivissima. Anche se sembra che tutto passi così non è.
Fregatene sul torto o sulla ragione, ci saranno inchieste che ricostruiranno l'accaduto meglio di come può essere fatto qua. Mettiti nei panni di un qualsiasi poliziotto che in questo momento sta rischiando la vita e si accorge che tutta Italia gli sta sputando addosso in quanto possessore di una divisa.
Fai come me. Vedi che non m'incazzo più? Sono diventato zen e mi sono automoderato con tutti. Dopodiché, i forumisti fuffa che ragionano come le vecchiette ci sono e ci saranno sempre, indipendentemente da quello che scrivi e da come lo scrivi.

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Re: [O.T.] Assassini in divisa
ribadisco che il problema NON è a decisione in se (che potrebbe e porbabilmente è corretta), ma come è stata gestita l'azione...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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