Da quando (pochi giorni) ho cominciato a leggere gli interventi in questo Forum con una certa attenzione, prendendo spunto dai fatti di Sara Tommasi, tu sei risultato uno degli utenti che mi è piaciuto di più come forma e sostanza.MauroG ha scritto: ....... in linea di massima, ritengo che sia cortese pagare per le donne alle prime uscite .......
Ovviamente non mi sono trovato sempre d'accordo con te.
E questo è uno dei casi in cui non sono d'accordo.
O meglio, capisco la tua posizione sull'argomento ma ci sarebbe a mio pare da obiettare per bene e con forza.
Ma scusa, perchè è cortese pagare alla prima uscita con una donna?
Voglio dire, insomma, che tempo fa (decenni e decenni fa) si invitava fuori una donna ed era normale pagare. Per i semplici motivi che lei non lavorava e che l'uomo era uomo e la donna donna in termini di atteggiamento e in tutto.
Ma ora loro lavorano (spesso guadagnando più dell'uomo) e non si comportano più secondo quei canoni.
E' difficile innamorarsi davvero di loro poichè hanno poco che possa portarti a ciò.
Non hanno quelle caratteristiche comportamentali che fanno sentire uomo un uomo.
Sono aggressive, isteriche, acide, vanitose e tutto deve girare intorno a loro; hanno abbigliamento, calzature, trucco e capigliature eccessive e volgari.
Bevono e fumano alla grande, sono triviali nel linguaggio e poco fini nei modi e spesso sono pulite solo apparentemente (fate caso a quante volte una donna ha le unghie sporche sotto nella parte interna delle unghie stesse).
E allora perchè pagare noi? In funzione di cosa?
Ripeto: a suo tempo aveva un senso, era addirittura logico e normale.
Ma ora? Perchè pagare noi? Perchè così a loro possano rimanere in tasca i soldi per il parrucchiere e per la ricostruzione unghie? Per i loro capricci, insomma...?