(OT) Alexander
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In questo periodo tutti a vedere il capolavoro del maestro Kim Ki-Duk: Ferro 3. A seguire megadibattito sul montaggio analogico etc.
Scherzi a parte il film non dev'essere male, magari un pó pesante ma con spunti interessanti (e quanti film al giorno d'oggi hanno spunti interessanti?) almeno secondo un mio amico. Io aspetteró la versione casalinga, per me sempre più soddisfacente del cinema.
Scherzi a parte il film non dev'essere male, magari un pó pesante ma con spunti interessanti (e quanti film al giorno d'oggi hanno spunti interessanti?) almeno secondo un mio amico. Io aspetteró la versione casalinga, per me sempre più soddisfacente del cinema.
- cohiba1972
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Noi italiani abbiamo il palato fine, a tavola, a letto e anche al cinema; conosciamo bene il cinema d'autore, abbiamo il gusto per il bello, siamo, per natura, un popolo di esteti.
Soprattutto, peró, abbiamo una storia importante alle spalle.
Troy, Alexander, Il gladiatore, tutte produzioni made in USA che possono piacere come no, degustibus non disputandum est, asserivano, saggiamente, i nostri antenati, come possono piacere, o meno, film italiani, francesi, cinesi, russi, il punto della questione, secondo me, è un altro.
Il cinema è un mezzo di comunicazione di massa, come la TV, i registi, per comunicare un'idea, un messaggio, devono necessariamente scendere a compromessi con le regole del mercato, sono "costretti" a scegliere alcuni attori anzichè altri, sono "costretti" a filtrare i contenuti, a semplificare i concetti, il prodotto finale non puó che essere dunque globalizzato, di massa e quindi povero di qualità , ma ha un merito inengabile ed oggettivo: diffonde un messaggio, narra una storia.
Caro Balkan, Alexandros è un tuo mito, dunque tu ne conosci la storia, ma, per nostra sfortuna, i miti delle nuove generazioni sono bel altri, quindi ben vengano film sulla leggenda di Troia o sulla storia di Alexandros, come ben vengano le fiction sui santi o su alcuni personaggi di rilevante importanza sociale ma quasi sconosciuta, il loro merito è quello di far conoscere, anche se al caro prezzo dell'approssimazione e della massificazione, peraltro assolutamente necessarie per diffondere il più possibile il messaggio (Alexander, ad esempio, andrà nelle sale europee, in India, In Sud America...) la storia, il nostro passato, le nostre origini.
Se lo scopo è nobile, dunque, chiudiamo un occhio sulla superficialità , chi, magari affascinato da un film, approfondirà gli argomenti, avrà infiniti altri mezzi di studio a disposizione, il cinema dunque, come la TV, possono divenire utili strumenti di lancio di un'informazione da approfondire in un secondo tempo.
L'importante è che la ricostruzione storica sia fedele, verosimile.
Godiamoci Fellini e facciamoci quattro risate con i Vanzina dando a ciascuno il giusto valore.

Soprattutto, peró, abbiamo una storia importante alle spalle.
Troy, Alexander, Il gladiatore, tutte produzioni made in USA che possono piacere come no, degustibus non disputandum est, asserivano, saggiamente, i nostri antenati, come possono piacere, o meno, film italiani, francesi, cinesi, russi, il punto della questione, secondo me, è un altro.
Il cinema è un mezzo di comunicazione di massa, come la TV, i registi, per comunicare un'idea, un messaggio, devono necessariamente scendere a compromessi con le regole del mercato, sono "costretti" a scegliere alcuni attori anzichè altri, sono "costretti" a filtrare i contenuti, a semplificare i concetti, il prodotto finale non puó che essere dunque globalizzato, di massa e quindi povero di qualità , ma ha un merito inengabile ed oggettivo: diffonde un messaggio, narra una storia.
Caro Balkan, Alexandros è un tuo mito, dunque tu ne conosci la storia, ma, per nostra sfortuna, i miti delle nuove generazioni sono bel altri, quindi ben vengano film sulla leggenda di Troia o sulla storia di Alexandros, come ben vengano le fiction sui santi o su alcuni personaggi di rilevante importanza sociale ma quasi sconosciuta, il loro merito è quello di far conoscere, anche se al caro prezzo dell'approssimazione e della massificazione, peraltro assolutamente necessarie per diffondere il più possibile il messaggio (Alexander, ad esempio, andrà nelle sale europee, in India, In Sud America...) la storia, il nostro passato, le nostre origini.
Se lo scopo è nobile, dunque, chiudiamo un occhio sulla superficialità , chi, magari affascinato da un film, approfondirà gli argomenti, avrà infiniti altri mezzi di studio a disposizione, il cinema dunque, come la TV, possono divenire utili strumenti di lancio di un'informazione da approfondire in un secondo tempo.
L'importante è che la ricostruzione storica sia fedele, verosimile.
Godiamoci Fellini e facciamoci quattro risate con i Vanzina dando a ciascuno il giusto valore.




tralascio il passo sugli italiani esteti "per natura"...cohiba1972 ha scritto:Noi italiani abbiamo il palato fine, a tavola, a letto e anche al cinema; conosciamo bene il cinema d'autore, abbiamo il gusto per il bello, siamo, per natura, un popolo di esteti.
i registi, per comunicare un'idea, un messaggio, devono necessariamente scendere a compromessi con le regole del mercato, sono "costretti" a scegliere alcuni attori anzichè altri, sono "costretti" a filtrare i contenuti
Godiamoci Fellini e facciamoci quattro risate con i Vanzina dando a ciascuno il giusto valore.
volevo dire che non credo al mito del regista "puro" che pero' viene "costretto" a cambiare la sua opera d'arte per colpa dei produttori cattivi. Anzi, molto spesso i registi pensano GIA' i propri film come li vediamo in sala...
e a me Vanzina non mi ha mai fatto ridere!!!



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"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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- balkan wolf
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choiba:
"Caro Balkan, Alexandros è un tuo mito, dunque tu ne conosci la storia, ma, per nostra sfortuna, i miti delle nuove generazioni sono bel altri, quindi ben vengano film sulla leggenda di Troia o sulla storia di Alexandros, come ben vengano le fiction sui santi o su alcuni personaggi di rilevante importanza sociale ma quasi sconosciuta, il loro merito è quello di far conoscere, anche se al caro prezzo dell'approssimazione e della massificazione, peraltro assolutamente necessarie per diffondere il più possibile il messaggio (Alexander, ad esempio, andrà nelle sale europee, in India, In Sud America...) la storia, il nostro passato, le nostre origini. "
purtroppo ti devo dar ragione non avevo considerato il lato divulgativo ( e inevitabilmente semplificatore ) che effettivamente è presente ed importante
la cosa che più mi fa incazzare del nuovo "grande cinema hollywoodyano" è quel cazzo di effetto disneyland... i personaggi le situazioni le caratterizzazioni e perfino la struttura dei film sono ormai uno standard ( un pó d'azione un pó di fica una trama articolata ma non troppo complessa ) e cambia solo la confezione...
l'elfo del signore degli anelli il gladiatore romano il supereroe o il cavaliere jedi sono solo "costumi" vedi sempre quei cazzo di yankee con le loro facce da yankee dietro... appunto come se andassero a disneyland ed entrassero di volta in volta sulla giostra "fantasy tolkeniano" "antica roma" o "guerre stellari"
inoltre mancano ormai da anni le sceneggiature originali non si creano più nuovi personaggi ( lampante è il saccheggio dei fumetti marvel )
ora pur rimanendo nel genere leggero e d'intrattenimento solo 10-15 anni fà esistevano ancora i "personaggi"... indiana jones o iena plinskin ( mica fronte del porto cazzo
) erano indiana jones e iena plinskin erano ben definiti e unici non uno standard a cui applicare un costume diverso di volta in volta
l'ultimo personaggio originale e ben distinto credo sia il neo di matrix ( che molto prob. verrà ricordato come cult di fine millennio )
fine della sparata...
vado a rivedermi assassinio sul tevere con er monnezza

"Caro Balkan, Alexandros è un tuo mito, dunque tu ne conosci la storia, ma, per nostra sfortuna, i miti delle nuove generazioni sono bel altri, quindi ben vengano film sulla leggenda di Troia o sulla storia di Alexandros, come ben vengano le fiction sui santi o su alcuni personaggi di rilevante importanza sociale ma quasi sconosciuta, il loro merito è quello di far conoscere, anche se al caro prezzo dell'approssimazione e della massificazione, peraltro assolutamente necessarie per diffondere il più possibile il messaggio (Alexander, ad esempio, andrà nelle sale europee, in India, In Sud America...) la storia, il nostro passato, le nostre origini. "
purtroppo ti devo dar ragione non avevo considerato il lato divulgativo ( e inevitabilmente semplificatore ) che effettivamente è presente ed importante
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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cohiba1972 ha scritto:Noi italiani abbiamo il palato fine, a tavola, a letto e anche al cinema; conosciamo bene il cinema d'autore, abbiamo il gusto per il bello, siamo, per natura, un popolo di esteti.
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Troy, Alexander, Il gladiatore, tutte produzioni made in USA che possono piacere come no, degustibus non disputandum est, asserivano, saggiamente, i nostri antenati, come possono piacere, o meno, film italiani, francesi, cinesi, russi, il punto della questione, secondo me, è un altro.
Il cinema è un mezzo di comunicazione di massa, come la TV, i registi, per comunicare un'idea, un messaggio, devono necessariamente scendere a compromessi con le regole del mercato, sono "costretti" a scegliere alcuni attori anzichè altri, sono "costretti" a filtrare i contenuti, a semplificare i concetti, il prodotto finale non puó che essere dunque globalizzato, di massa e quindi povero di qualità , ma ha un merito inengabile ed oggettivo: diffonde un messaggio, narra una storia.
Caro Balkan, Alexandros è un tuo mito, dunque tu ne conosci la storia, ma, per nostra sfortuna, i miti delle nuove generazioni sono bel altri, quindi ben vengano film sulla leggenda di Troia o sulla storia di Alexandros, come ben vengano le fiction sui santi o su alcuni personaggi di rilevante importanza sociale ma quasi sconosciuta, il loro merito è quello di far conoscere, anche se al caro prezzo dell'approssimazione e della massificazione, peraltro assolutamente necessarie per diffondere il più possibile il messaggio (Alexander, ad esempio, andrà nelle sale europee, in India, In Sud America...) la storia, il nostro passato, le nostre origini.
Se lo scopo è nobile, dunque, chiudiamo un occhio sulla superficialità , chi, magari affascinato da un film, approfondirà gli argomenti, avrà infiniti altri mezzi di studio a disposizione, il cinema dunque, come la TV, possono divenire utili strumenti di lancio di un'informazione da approfondire in un secondo tempo.
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Quoto in pieno, peró considara che molti italiani sono anti-esteti e massificatori
Balkan, l'hai visto Alexander? E Troy? Mi viene qualche dubbio...balkan wolf ha scritto:choiba:
"Caro Balkan, Alexandros è un tuo mito, dunque tu ne conosci la storia, ma, per nostra sfortuna, i miti delle nuove generazioni sono bel altri, quindi ben vengano film sulla leggenda di Troia o sulla storia di Alexandros, come ben vengano le fiction sui santi o su alcuni personaggi di rilevante importanza sociale ma quasi sconosciuta, il loro merito è quello di far conoscere, anche se al caro prezzo dell'approssimazione e della massificazione, peraltro assolutamente necessarie per diffondere il più possibile il messaggio (Alexander, ad esempio, andrà nelle sale europee, in India, In Sud America...) la storia, il nostro passato, le nostre origini. "
purtroppo ti devo dar ragione non avevo considerato il lato divulgativo ( e inevitabilmente semplificatore ) che effettivamente è presente ed importante
la cosa che più mi fa incazzare del nuovo "grande cinema hollywoodyano" è quel cazzo di effetto disneyland... i personaggi le situazioni le caratterizzazioni e perfino la struttura dei film sono ormai uno standard ( un pó d'azione un pó di fica una trama articolata ma non troppo complessa ) e cambia solo la confezione...
l'elfo del signore degli anelli il gladiatore romano il supereroe o il cavaliere jedi sono solo "costumi" vedi sempre quei cazzo di yankee con le loro facce da yankee dietro... appunto come se andassero a disneyland ed entrassero di volta in volta sulla giostra "fantasy tolkeniano" "antica roma" o "guerre stellari"
inoltre mancano ormai da anni le sceneggiature originali non si creano più nuovi personaggi ( lampante è il saccheggio dei fumetti marvel )
ora pur rimanendo nel genere leggero e d'intrattenimento solo 10-15 anni fà esistevano ancora i "personaggi"... indiana jones o iena plinskin ( mica fronte del porto cazzo) erano indiana jones e iena plinskin erano ben definiti e unici non uno standard a cui applicare un costume diverso di volta in volta
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E poi: BALKAN FINALMENTE ANTI-YANKEE?? QUANTO MANCA PER BALKAN FILO-SOVIET??



Noi italiani abbiamo il palato fine?Ma in quale altro paese al mondo una imbambolata Manuela Arcuri verrebbe considerata una attrice?cohiba1972 ha scritto:Noi italiani abbiamo il palato fine, a tavola, a letto e anche al cinema; conosciamo bene il cinema d'autore, abbiamo il gusto per il bello, siamo, per natura, un popolo di esteti.
Soprattutto, peró, abbiamo una storia importante alle spalle.
Se lo scopo è nobile, dunque, chiudiamo un occhio sulla superficialità , chi, magari affascinato da un film, approfondirà gli argomenti, avrà infiniti altri mezzi di studio a disposizione, il cinema dunque, come la TV, possono divenire utili strumenti di lancio di un'informazione da approfondire in un secondo tempo.
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Ho avuto la pessima idea di vedere la scemeggiato Imperia e debbo dire che anche rispetto agli altri prodotti merdaset è una boiata pazzesca da Pingitore è lecito aspettarsi il peggio ma stavolta ha superato se stesso
ricostruzione storica fasulla attori basiti battute cretine se questo è quello che produciamo noi è inutile pigliarsela cogli yankee.
P.S.
Poi lei continua ad avere il culo basso
Ultima modifica di dostum il 22/01/2005, 14:23, modificato 1 volta in totale.
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romeone io boicotto sistematicamente il cinema commerciale da parecchi anni
quanto all' anti yankee dal punto di vista del "modello culturale di massa" lo sono sempre stato e mooolto più di tanti anti-amerikani di gomma che ci sono in europa...
sul filo soviet
ho appena finito di postare nell'altro topic... se hai dubbi puoi chiedere allo zio di rita faltoyano o al padre di simona valli... STRONZO!!!!

quanto all' anti yankee dal punto di vista del "modello culturale di massa" lo sono sempre stato e mooolto più di tanti anti-amerikani di gomma che ci sono in europa...
sul filo soviet



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Beh, allora valli a vedere i film: prob. sono diversi da quello che pensibalkan wolf ha scritto:romeone io boicotto sistematicamente il cinema commerciale da parecchi anni
quanto all' anti yankee dal punto di vista del "modello culturale di massa" lo sono sempre stato e mooolto più di tanti anti-amerikani di gomma che ci sono in europa...
sul filo sovietho appena finito di postare nell'altro topic... se hai dubbi puoi chiedere allo zio di rita faltoyano o al padre di simona valli... STRONZO!!!!
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romeone lo sai che un piccolo pezzo del tuo biglietto va in tasse a bush vero?
e lo sai che un centesimo del tuo divertimento è direttamente convertito in piombo nel cranio di un irakeno vero?
intendiamoci a me non frega un cazzo ( anzi
) peró voi che siete "buoni e pacifisti" a ste cose dovreste pensarci no?
e lo sai che un centesimo del tuo divertimento è direttamente convertito in piombo nel cranio di un irakeno vero?
intendiamoci a me non frega un cazzo ( anzi


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Il lato divulgativo di questo tipo di cinema (e in scala nazionale delle fiction) è senza dubbio importante. Il problema è che ben poca gente, stimolata da ció che ha visto, si documenterà ulteriormente con testi più seri e approfonditi sulla storia di Alessandro, Troia, ecce, ecce. Anzi, spesso accade il fenomeno opposto: la gente, dopo aver visto un filmetto da due soldi che semplifica la storia o la stravolge addirittura si ritiene ferratissima in materia e va in giro a pontificare e a sfoggiare la propria "cultura" in materia, senza neanche farsi sfiorare dall'idea di approfondire. E non si trae alcun vantaggio da tutto ció...
Sono d'accordissimo con ció che dice Balkan a riguardo della mancanza ASSOLUTA di originalità nelle sceneggiature moderne...ogni volta che si va al cinema, salvo rarissimi e graditi casi, sembra di assistere allo stesso film con gente diversa. E questo è un problema che riguarda la quasi totalità della produzione cinematografica odierna.
Sono d'accordissimo con ció che dice Balkan a riguardo della mancanza ASSOLUTA di originalità nelle sceneggiature moderne...ogni volta che si va al cinema, salvo rarissimi e graditi casi, sembra di assistere allo stesso film con gente diversa. E questo è un problema che riguarda la quasi totalità della produzione cinematografica odierna.
aspetto la recensione di loller.
Il link alla mia pagina subscribestar, se volete sostenere il mio lavoro come illustratore zozzo qui potete:
https://subscribestar.adult/stokkafilippo
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ho letto cose che non condivido,
sulla divulgazione degli eventi storici, per quanto resi superficiali... Achille non è mai entrato in troia, è già questo è un falso storico, cmq il film è fatto bene, in fondo più che una narrazione di eventi trattasi di favoletta col cattivo, il bravo e il perfido.
Sugli Italiani esteti del cinema... non vorrei sollevare un vespaio ma reputo i film di fellini delle emerite cazzate, raffigurazioni paranoiche noiose e tedianti, sull'oscar della dolce vita ci sarebbe da discutere, in quegli anni cinecittà era la mecca del cinema americano, ci hanno pagato una cambiale.
In Italia il film più costoso mai realizzato sembra sia stato il pinocchio di benigni, 40.000.000 di euro, a far gli americani si rischia di fare la fine dei sorci, il più grande flop della nostra storia cinematografica, non possiamo competere con le favole e gli investimenti usa, accontentiamoci dei verdone, degli aldo giovanni e giacomo e via così.
se facciamo un ragionamento terra terra... meglio spendere 7.50 euro per un'americanata come troy o alexander piuttosto che per film come il cartaio dove l'assassino si individua alla fine dei titoli di testa.
sulla divulgazione degli eventi storici, per quanto resi superficiali... Achille non è mai entrato in troia, è già questo è un falso storico, cmq il film è fatto bene, in fondo più che una narrazione di eventi trattasi di favoletta col cattivo, il bravo e il perfido.
Sugli Italiani esteti del cinema... non vorrei sollevare un vespaio ma reputo i film di fellini delle emerite cazzate, raffigurazioni paranoiche noiose e tedianti, sull'oscar della dolce vita ci sarebbe da discutere, in quegli anni cinecittà era la mecca del cinema americano, ci hanno pagato una cambiale.
In Italia il film più costoso mai realizzato sembra sia stato il pinocchio di benigni, 40.000.000 di euro, a far gli americani si rischia di fare la fine dei sorci, il più grande flop della nostra storia cinematografica, non possiamo competere con le favole e gli investimenti usa, accontentiamoci dei verdone, degli aldo giovanni e giacomo e via così.
se facciamo un ragionamento terra terra... meglio spendere 7.50 euro per un'americanata come troy o alexander piuttosto che per film come il cartaio dove l'assassino si individua alla fine dei titoli di testa.
- balkan wolf
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eddy:
"non vorrei sollevare un vespaio ma reputo i film di fellini delle emerite cazzate, raffigurazioni paranoiche noiose e tedianti"
niente vespaio tranqui affermazioni come questa le reputo semplicemente "incapacità di intendere e di volere"
cmq. de gustibus
regista preferito per curiosità ?
sulla necessità di buget alto non sono daccordo il più grande action movie ( non lo dico solo io ovv. ) della storia è prob. hard boiled di woo costato 10 volte meno di qualunque film yankee... ho preso volutamente un genere dove il buget conta molto
il cinema è un arte e per fare arte serve solo la testa giusta e un pó di tecnica
"non vorrei sollevare un vespaio ma reputo i film di fellini delle emerite cazzate, raffigurazioni paranoiche noiose e tedianti"
niente vespaio tranqui affermazioni come questa le reputo semplicemente "incapacità di intendere e di volere"

cmq. de gustibus
regista preferito per curiosità ?
sulla necessità di buget alto non sono daccordo il più grande action movie ( non lo dico solo io ovv. ) della storia è prob. hard boiled di woo costato 10 volte meno di qualunque film yankee... ho preso volutamente un genere dove il buget conta molto
il cinema è un arte e per fare arte serve solo la testa giusta e un pó di tecnica
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