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eddywolf
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#46 Messaggio da eddywolf »

Dante vs Milton ??? non bestemmiamo

per quanto riguarda Quentin Tarantino, il più grande sceneggiatore e regista vivente, possimo dire che è un dissacratore ma sicuramente non un autore comico.

gli americani hanno alcune caratteristiche fondamentali, sono un popolo nato dalla feccia del mondo che si è riversata in quei territori, hanno l'innato bisogno di primeggiare, la totale assenza di un retroterra culturale e storico, nonchè artistico, li induce a monetizzare tutto.

possiamo ridicolizzare berlusca, parlare di itaglietta e italioti... ma lasciamo stare la cultura e l'arte.

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Squirto
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#47 Messaggio da Squirto »

eddywolf ha scritto: per quanto riguarda Quentin Tarantino, il più grande sceneggiatore e regista vivente, possimo dire che è un dissacratore ma sicuramente non un autore comico.
dunque, ripercorriamo per chi legge superficialmente.
zuccherina ha detto che odia un qualcosa che lei definisce "umorismo americano". Dato che tale cosa non esiste, le sono stati elencati una serie di personaggi che hanno prodotto "umorismo" negli U.S.A., ma in modi diversissimi tra loro (ragion per cui non esiste UN "umorismo americano"). Tarantino figurava NON certo perchè autore comico (queste scemenze lasciale dire a zuccherina), ma perchè i suoi film sono carichi ANCHE di umorismo.
You are what you is (Frank Zappa)
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eddywolf
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#48 Messaggio da eddywolf »

infatti
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Drogato_ di_porno
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#49 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Sono un grande appassionato di storia inglese, per hobby personale conosco perfettamente il passato delle isole britanniche. Peraltro la filosofia è il mio campo di studi e forse anche del tuo Squirto, come leggo dal tuo profilo. Qualche appunto veloce:

1)La Britannia ha cessato di essere colonia romana alla fine del III secolo quando gli imperatori avevano ben altri problemi a cui badare. A partire dal 407 d.C., quando le truppe romane stanziate in Britannia offrirono il potere a un loro generale, l' isola venne completamente abbandonata a se stessa. Non solo, ma i pirati Angli, Juti e Sassoni praticarono con sempre maggiore insistenza le loro scorrerie tanto che dal 430 la popolazione celtico-romana dell' isola non fu più nemmeno in grado di difendersi da sola.
Nell' VIII secolo la Britannia era tutto fuorchè una colonia romana: i Celti erano stati completamente massacrati o ridotti in schiavitù e i pochi sopravvissuti si erano rifugiati sulle montagne del Galles o erano emigrati nella penisola armoricana (Francia) che da loro prende il nome di Bretagna (l' unico posto dove si conserva la più antica lingua celtica).
L' Inghilterra era stata romanizzata solo in superficie nella zona meridionale per via dei suoi giacimenti di stagno, la lingua, la toponomastica, le forme di sfruttamento del suolo delle popolazioni germaniche spazzarono via in un battito di ciglia le omologhe strutture romane o dei Britanni. Non solo, ma i Sassoni, unici fra tutti i Germani, furono gli unici a non adottare il latino nei loro codici ufficiali, spettó alla Chiesa di Roma, nel 500 d.C., riannodare i rapporti fra il continente e l' isola.

2)Si puó discutere su Shakespeare, Milton, Dante, Boccaccio, Galileo o Newton ma non sulla grandezza filosofica dell' Italia. A parte che non ha senso definire "italiani" Tommaso D' Aquino, Anselmo D' Aosta, Boezio ecc. o "inglesi" Duns Scoto, Scoto Eriugena, Ockham, peró mi chiedo: i Romani erano "italiani"? Virgilio è da considerarsi un poeta "italico", "latino" o "italiano"?
Non esiste alcun pensatore o corrente di pensiero paragonabile alle grandi rivoluzioni filosfiche operate in Francia, Germania e Inghilterra. Non esiste alcun pensatore italiano che possa venir paragonato a un Bacone, un Hobbes, uno Locke o uno Hume. Negli ultimi due secoli, filosoficamente parlando, l' Italia è stata semplicemente una provincia franco-tedesca.
Non intendo sminuire l' intensissimo sforzo culturale prodotto dalle università  "italiane" medievali, dell' Umanesimo o del Rinascimento, ma le grandi rivoluzioni che hanno segnato il corso del pensiero moderno sono avvenute altrove.
sono un popolo nato dalla feccia del mondo che si è riversata in quei territori, hanno l'innato bisogno di primeggiare, la totale assenza di un retroterra culturale e storico, nonchè artistico, li induce a monetizzare tutto.
Questo è un giudizio assolutamente soggettivo che mi sento di condannare in toto. L' espressione "feccia del mondo" è identica alla definizione USA dell' estrema destra come "rifiuto biologico" dell' Europa. Per carità , ognuno ha le sue idee...
Eddy non incazzarti, non ti sto dando del nazista, l' odio e il disprezzo per gli americani sono molto diffusi in tutti gli schieramenti.
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"Magari è il contrario, no?"
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Squirto
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#50 Messaggio da Squirto »

Drogato_ di_porno ha scritto:i Romani erano "italiani"? Virgilio è da considerarsi un poeta "italico", "latino" o "italiano"?

Non esiste alcun pensatore o corrente di pensiero paragonabile alle grandi rivoluzioni filosfiche operate in Francia, Germania e Inghilterra. Non esiste alcun pensatore italiano che possa venir paragonato a un Bacone, un Hobbes, uno Locke o uno Hume. Negli ultimi due secoli, filosoficamente parlando, l' Italia è stata semplicemente una provincia franco-tedesca.
Non intendo sminuire l' intensissimo sforzo culturale prodotto dalle università  "italiane" medievali, dell' Umanesimo o del Rinascimento, ma le grandi rivoluzioni che hanno segnato il corso del pensiero moderno sono avvenute altrove.
E' il contrario. Virgilio era latino (italico si puó anche dire, ma è più una appartenenza geografica, come per gli Etruschi), non "italiano". Siamo noi italiani che culturalmente veniamo dai latini. O meglio, dalla cultura greco-romana. Tanto che ancora oggi parliamo la lingua di derivazione "latina" che più somiglia al latino insieme allo spagnolo (se si esclude ovviamente il caso del logudorese in Sardegna).

Sulla seconda cosa ti sbagli, a mi modo di vedere. Col tuo ragionamento la sminuisci sul serio, l'importanza dell'Umanesimo e del Rinascimento. Pico della Mirandola, Leonardo, Leon Battista Alberti e tutti gli altri erano al centro della riflessione filosofica europea di quegli anni. Cartesio (considerato il padre della scienza moderna) è figlio diretto di quella cultura rinascimentale, della matematizzazione dello spazio e della riscoperta degli studi classici che si fece tra il 1300 e il 1500 nei vari Stati della penisola italica.

E poi, diamine, perchè Galileo sarebbe meno di Hume non lo capisco proprio. E alla base delle nostre riflessioni contro la pena di morte, non c'è forse ancora il pensiero di Beccaria?
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eddywolf
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#51 Messaggio da eddywolf »

Drogato,
non mi ritengo razzista, anzi, forse sono uno dei pochi "non" antiamericani del forum, feccia del mondo è una espressione forte, lo riconosco, ma non credo si possa negare che per un certo periodo l'america sia stata terra di conquista da parte di persone che non se la passavano bene nel resto del mondo, non solo in europa.

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Drogato_ di_porno
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#52 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Squirto ha scritto:Sulla seconda cosa ti sbagli, a mi modo di vedere. Col tuo ragionamento la sminuisci sul serio, l'importanza dell'Umanesimo e del Rinascimento. Pico della Mirandola, Leonardo, Leon Battista Alberti e tutti gli altri erano al centro della riflessione filosofica europea di quegli anni. Cartesio (considerato il padre della scienza moderna) è figlio diretto di quella cultura rinascimentale, della matematizzazione dello spazio e della riscoperta degli studi classici che si fece tra il 1300 e il 1500 nei vari Stati della penisola italica.

E poi, diamine, perchè Galileo sarebbe meno di Hume non lo capisco proprio. E alla base delle nostre riflessioni contro la pena di morte, non c'è forse ancora il pensiero di Beccaria?
Sono d' accordo su Virgilio, un po' meno sul resto. Ovviamente non esiste l' assoluto, ognuno fornisce la sua interpretazione. Definire chi è più grande fra questo e quello come fa zuccherina o considerare a comparti stagni scienza, arte, filosofia è assurdo. La mia idea è sostanzialmente questa: l' "Italia" (per quanto puó valere questa espressione geografica) ha molto da insegnare agli altri popoli sul versante artistico, molto meno sul versante scientifico e filosofico.
Adesso rispondi alla domanda sulla Canalis...guarda che ti inventi pur di svignartela... :D
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#53 Messaggio da balkan wolf »

io farei semplicemente notare la lievissima differenza tra una cultura "decorativa" e una cultura "evolutiva"

senza sminuire la prima ( che anzi personalmente ritengo fondamentale ) c'è una grossa differenza tra quello che è un patrimonio statico dell'umanità  ( l'arte italiana o la musica tedesca ) e quello che piaccia o non piaccia è la naturale evoluzione del pianeta terra...

si parla inglese si applica il capitalismo e si governa con democrazie bi-partitiche...

la cultura anglo sassone è il modello dominante piaccia o non piaccia... ora o crediamo che la storia si muova a culo o evidentemente il maggior peso culturale ( intesa in senso ampio ) ha determinato questo stato di cose

detto questo anche dal punto di vista "decorativo" la gran bretagna ( e in parte minore gli usa ) sta alla pari delle altre grandi culture occidentali ( francia italia germania in primis spagna e russia in secundis :-) )

ovv. ogniuno con le sue ecellenze...

imho l'italia è una superpotenza assoluta nelle arti visive mentre dal punto di vista letterario è sopravalutata ( dalla nostra orrida scuola ) e leggermente "provinciale" ( leopardi non è rimbaud cazzo!!! )...

postilla per eddy

se tarantino ( simpatico intendiamo ) è il maggior genio cinematografico vivente... takeshi kitano chi è dio in terra??? :-)
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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ronsard
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#54 Messaggio da ronsard »

Drogato_ di_porno ha scritto:Dopo aver visto questo film ho capito perchè Axel ha definito Arianna Jolie "una delle più grandi troie in circolazione".
ma è già  uscito in Italia ?

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Helmut
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#55 Messaggio da Helmut »

balkan wolf ha scritto:
rassegnati sei uno schiavo degli yankee

il kapitalismo è invincibile... se vivi spendi e se spendi te lo pigli nel culo è agevoli gli attuali padroni ( gli yankees )

"(...) i mercanti e i potenti della Terra piangeranno e faranno cordoglio, perchè nessuno comprerà  più le loro merci: nè oro, nè indaco, nè argento; niente porpora e oggetti d'avorio, nè tessuti di lino e seta (...) i naviganti, i marinai e i trafficanti se ne staranno ben lungi (...) ah, la grande città  dove tutti si erano arricchiti nella sua magnificenza! Ora è ridotta a un deserto."
APOCALISSE 18, 11-20

balkan, che cos'è se non la fine di un sistema economico basato sullo scambio in denaro quale è il capitalismo???
E' già  tutto scritto da 6000 anni!!!
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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dostum
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#56 Messaggio da dostum »

Helmut ha scritto:
"(...) i mercanti e i potenti della Terra piangeranno e faranno cordoglio, perchè nessuno comprerà  più le loro merci: nè oro, nè indaco, nè argento; niente porpora e oggetti d'avorio, nè tessuti di lino e seta (...) i naviganti, i marinai e i trafficanti se ne staranno ben lungi (...) ah, la grande città  dove tutti si erano arricchiti nella sua magnificenza! Ora è ridotta a un deserto."
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balkan, che cos'è se non la fine di un sistema economico basato sullo scambio in denaro quale è il capitalismo???
E' già  tutto scritto da 6000 anni!!!
Caro Helmut allora capitava passassero dalle parole ai fatti....


Quei cristiani fondamentalisti che incendiarono l'antica Roma


Gerhard Baudy, lo studioso tedesco che scrisse, anni addietro, un saggio sul ruolo del serpente negli antichi riti iniziatici, rilancia - come ormai è d'uso - dal piccolo schermo (quello londinese di Channel 4) una vecchissima ipotesi: che cioè l'incendio di Roma, il famoso incendio «neroniano» del 19 luglio dell'anno 64 dopo Cristo, fosse in realtà  stato appiccato non già  da un imperatore matto e megalomane, ma da gruppi «estremisti» e fanatici cristiani, i quali odiavano Roma come epicentro dell'immoralità  e della perversione. Speriamo che Baudy voglia informare i telespettatori di quanto antica, autorevole, e comunque controversa, sia la ipotesi ora ripresentata come «novissima». Esattamente cento anni fa la svisceró un notevole studioso italiano, Carlo Pascal nel volume L'incendio di Roma e i primi cristiani , e, per tacere d'altri, cinquant'anni dopo la ripropose il sempre acuto, anche se spesso audace, Leon Herrman ( Quali cristiani incendiarono Roma ). In Italia ha fatto il punto sulla questione un saggista bravissimo e dall'efficace scrittura quale Massimo Fini nel suo Nerone, duemila anni di calunnie (Mondadori 1993, capitolo sesto). Il fulcro di queste ipotesi è, di sicuro, un passo di Tacito nel libro quindicesimo degli Annali (capitolo 44), celebre anche perchè si dilunga sulla persona di Gesù, presentato come ispiratore del gruppo sovversivo chiamato, dal suo nome, «cristiano». Lì Tacito tratta, appunto, dell'incendio di Roma, e dice che, dei cristiani, venivano arrestati «quelli che confessavano». Ovviamente è ben chiaro ai moderni che le confessioni si possono ottenere in vari modi. E dunque il convincimento che Tacito mostra di avere intorno alla colpevolezza di quei cristiani non è tale da tranquillizzare conclusivamente gli studiosi. Tacito considera quei fanatici con disprezzo e raccapriccio. Vede in costoro un gruppo politico-religioso che si contrappone frontalmente a Roma, con fanatismo che oggi chiameremmo «fondamentalistico».
E non v'è dubbio che gruppi di cristiani - se non appunto i cristiani come tali - considerassero Roma, soprattutto la grande capitale imperiale, come il luogo della sozzura morale, del libertinaggio, una nuova Babilonia. E le invettive vaghe, e perció tanto più efficaci, dell' Apocalisse rimbombavano nelle loro teste. Appiccare il fuoco nel centro del potere, nel cuore stesso dell'impero, annichilire col fuoco la città  immorale, la patria del peccato, la nuova Babilonia, era un disegno di attuazione non difficilissima: sicuramente meno complicato che abbattere le Torri Gemelle o il Pentagono, com'è accaduto negli scorsi mesi.

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#57 Messaggio da Squirto »

Helmut ha scritto: "(...) i mercanti e i potenti della Terra piangeranno e faranno cordoglio, perchè nessuno comprerà  più le loro merci: nè oro, nè indaco, nè argento; niente porpora e oggetti d'avorio, nè tessuti di lino e seta (...) i naviganti, i marinai e i trafficanti se ne staranno ben lungi (...) ah, la grande città  dove tutti si erano arricchiti nella sua magnificenza! Ora è ridotta a un deserto."
APOCALISSE 18, 11-20

E' già  tutto scritto da 6000 anni!!!
e perchè si parla di avorio e porpora, e non di "carri senza cavalli", "navi che volano", eccetera? Ma in base a che cosa dovrei credere che un testo scritto da alcuni uomini migliaia di anni fa debba contenere "previsioni" (o meglio, certezze) sul futuro? E se poi la catastrofe deve arrivare, a che pro ammonire? Tanto succede...

Quella roba ha la stessa validità  di Nostradamus, di un romanzo di fantascienza, o delle dieci righe che potrei scrivere io in questo momento "prevedendo" il futuro... ma per favore... :bleh:
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#58 Messaggio da zuccherina.italiana »

APACHE VS MANGUSTA

il modello dell'apache e' spagnolo


BOMBA ATOMICA VS PETARDI

la potenza e la validita' di una nazione non e' misurabile su quanti morti fai

ISRAELE HA L' ATOMICA L' ITALIA NO

idem

EURO PIU' FORTE NON SIGNIFICA UN CAZZO,

a me non interessano le ipotesi,contano i fatti

IL PETROLIO à‰ LA SOLUZIONE E LO SARA' ANCORA PER MOLTI ANNI A VENIRE

perche' qualcuno boicotta l'energia alternativa
il motore a idrogeno esiste dagli anni 60


NELLO SPORT MEDAGLIERI OLIMPICI INFINITAMENTE SUPERIORI ALL' ITALIA
NEGLI ALTRI SPORT NON PARLIAMONE (SOLO VALENTINO ROSSI CI SALVA)

noi abbiamo il calcio


NEL PORNO PER UN ROCCO CI SONO 30 PETER NORTH, JOHN HOLMES, TOM BYRON, RON JEREMY, JAKE STEED E CHI PIU' NE HA PIU' NE METTA.
QUANTO ALLE DONNE...LASCIAMO PERDERE.
rocco infatti e' meglio di questi messi assieme.
comunque ci sono notevoli attori italiani
sul fatto che siano visibili quelli americani non e' certo per meriti ma qui andiamo off topic



BRUCE SPRINGSTEEN VS BATTISTI?

vuoi paragonare uno che suona l'armonica contro battisti?

TI CONCEDO SOLO LA CUCINA,


grazie

PER TUTTO IL RESTO SE NE PUO' DISCUTERE (TRATTANDOSI DI ELEMENTI SOGGETTIVI: ARTE, MODA, AUTO...
la moda italiana E' OGGETTIVA,LA FERRARI E' OGGETTIVA,LEONARDO E' OGGETTIVO

E NON TIRARMI FUORI DANTE PERCHà‰ GLI USA ESISTONO SOLO DAL 1776 POTREI CITARTI HEMINGWAY, MELVILLE, WHAROL...[/quote]
RODARI,ZUCCHERO E I VARI CANTAUTORI{COMUNQUE SE PREFERISCI POETI CLASSICI C'E' UNGARETTI,MANZONI,MONTALE}
SUL FATTO DI ANDY E' SOLTANTO L'ENNESIMA STRONZATA.
IN AMERICA SPUTI SU UNA TELA E' DIVENTA UN CAPOLAVORO

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#59 Messaggio da Squirto »

zuccherina.italiana ha scritto: IN AMERICA SPUTI SU UNA TELA E' DIVENTA UN CAPOLAVORO
notare la E' (verbo essere) al posto della congiunzione... adoro zuccherina... :DDD :DDD :DDD
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#60 Messaggio da zuccherina.italiana »

eddywolf ha scritto:Dante vs Milton ??? non bestemmiamo

per quanto riguarda Quentin Tarantino, il più grande sceneggiatore e regista vivente, possimo dire che è un dissacratore ma sicuramente non un autore comico.

gli americani hanno alcune caratteristiche fondamentali, sono un popolo nato dalla feccia del mondo che si è riversata in quei territori, hanno l'innato bisogno di primeggiare, la totale assenza di un retroterra culturale e storico, nonchè artistico, li induce a monetizzare tutto.

possiamo ridicolizzare berlusca, parlare di itaglietta e italioti... ma lasciamo stare la cultura e l'arte.
EDDY POSSO ANCHE DARTI RAGIONE,pero' non dimenticarti che l'america ha inventato la carne macinata dentro due fette di pane.

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