O.T. COMPAGNI DI SCUOLA!!!

[xx86]

ps: purtroppo i pischelli che vedo in giro le rare volte che esco di sabato, mi sembrano molto più "criminali" di quanto lo ero io dieci anni fa.

Concordo, ho avuto anche io la stessa impressione......un tempo eravamo più goliardi e meno delinquenti......forse anche più "indietro", chi lo sa.....

beh non per fare discorsi alla "non è un paese per vecchi", ma sbarbatelli che guidano e bevono contemporaneamente ne vedo tanti, guidando macchine più potenti di quella che ho consumato io (alla fine oggi anche la macchina più schifosa ha più di 60 cv, già abbastanza per ribaltarsi a dovere). per noi il massimo della trasgressione erano un paio di negroni belli tosti o alzare il gomito alla festa della birra. "babbi" anche nella stupidera, ma meglio così!

per questo il sabato preferisco starmene a casa con la mia ragazza, troppi scemi in giro, troppo sbattimento per parcheggi, posti nei locali, un paio di settimane fa mi hanno proposto un'attesa di 30 min per sedersi per una cioccolata calda! ma andate in mona!

ora vedo le foto su facebook di mio cugino, appena iniziato le superiori, e sembrano fin troppo precoci: sigarette, discoteche, ragazzine... mah, ricordo ancora quando il primo di noi pucciò il biscotto e lo raccontò nei cessi della scuola all'intervallo. sembrava avesse scalato il k2

Comunque anche io sono stato tra i primi della compagnia ad avere la patente......guidavo la macchina di mio padre ossia una passat 1800 a gas del '92 con 90cv, la classica macchina da albanesi. Aveva pure l'alettone

p.s.: adesso è la mia macchina

[TD]

gli anni delle superiori sono anni di cazzeggio consapevole

poi gli ITIS erano dei veri e propri zoo

io mi ricordo che non avevamo un aula fissa e si transumava da un aula ad un laboratorio ad un'altra aula che non era quella di partenza, più di una volta agli inizi degli anni scolastici capitava di andare nel posto sbagliato mentre il professore ci aspettava da tutt'altra parte, ricordo che un inverno dopo 2 ore di laboratorio dovevamo tornare in aula ma a causa di lavori dovevamo uscire dall'istituto, siccome faceva freddo ci siamo accampati in un corridoio isolato, chi fumava ha cominciato a fumare, abbiamo preso il quaderno di uno dei compagni sfigati abbiamo fatto una palla di carta ed è partito un mega torneo di calcio con le cartelle come porta dopo quasi 2 ore siamo stati raggiunti da un bidello che era stato incaricato di ritrovarci, arrivati in aula il prof aveva la gazzetta sulla cattedra in pratica anche lui si era fatto i cazzi suoi

[imamaniac]

facevamo tot ore di teoria e tot ore di laboratorio, la teoria con il professore vero e proprio le altre con gli assistenti di laboratorio. Ad esempio sulle materie Elettronica, Elettrotecnica, Telecomunicazioni
Ricordo che durante il laboratorio di elettronica dovevamo creare tot cose con basette, cavi, chip, led ecc. Una volta facciamo tutto, finiamo, testiamo e si brucia tutto. Chiamiamo l'assistente: "A professò qui s'è bruciato tutto com'è?", e lui: "Eh v'ha detto pedalino".......c'ha detto pedalino. Stesso assistente che si diceva rubasse le borchie delle macchine, distraeva i commessi dell'autogrill x la spesa proletaria e sul pullman in gita prese il microfono ed annunciò la sosta perchè "devo cambià l'acqua ar pesce"

[Termopiliano]

questo topic si presta ad un sotto argomento che alcuni hanno già in parte trattato e cioè: Che fine hanno fatto le compagne che ci hanno fatto divertire? ma soprattutto quelle che avevano la nomea di ragazze facili erano davvero facili o erano solo leggende? e adesso come sono?

Bel "sotto argomento" TD...

Alle medie nella mia classe c'erano appena 6 ragazze, equamente distribuite tra "santarelline" (e "snob") e "disinibite" (termine migliore non mi viene).
Tra quelle del secondo gruppo due (su tre) sono sposate e con figli. Dell'altra non ho notizie recenti, penso sia all'estero o qualcosa del genere. Pare comunque che la nomea nel tempo sia stata discretamente confermata dai fatti (ha cambiato diversi ragazzi e ogni volta gli venivano attribuite "relazioni parallele").

Comunque, nota a margine, ai tempi delle fine scuole medie-inizio scuole superiori (seppur non parlo certo degli anni '60 o '70) anche una "pomiciata" era presa per segno inequivocabile della facilità di costumi, figurarsi l'andare un pochettino più in là. Chi ci provava subito si beccava l'etichetta di "porca" (termine molto usato dalle mie parti, ben più da "zoccola"). Chissà perché poi.


Comunque in quanto a presenza femminile in classe sono sempre stato discretamente sfortunato.
Sei ragazze alle medie. Nei cinque anni delle superiori il numero massimo di ragazze in classe è stato di 5 unità (e ovviamente perlopiù fidanzate o irragiungibili per "comuni mortali").

[TD]

facevamo tot ore di teoria e tot ore di laboratorio, la teoria con il professore vero e proprio le altre con gli assistenti di laboratorio. Ad esempio sulle materie Elettronica, Elettrotecnica, Telecomunicazioni
Ricordo che durante il laboratorio di elettronica dovevamo creare tot cose con basette, cavi, chip, led ecc. Una volta facciamo tutto, finiamo, testiamo e si brucia tutto. Chiamiamo l'assistente: "A professò qui s'è bruciato tutto com'è?", e lui: "Eh v'ha detto pedalino".......c'ha detto pedalino. Stesso assistente che si diceva rubasse le borchie delle macchine, distraeva i commessi dell'autogrill x la spesa proletaria e sul pullman in gita prese il microfono ed annunciò la sosta perchè "devo cambià l'acqua ar pesce"

mitici furono due miei compagni, dovevano fare un impianto citofonico al pannello, loro lo fanno ma invece che alimentarlo in bassa tensione 24V lo attaccarono al 220V, non erano dei fulmini ma quella volta furono i primi a finire, e l'impianto citofonico era discretamente complicato, tutti eccitati chiamano il prof questo arriva perplesso ma fiducioso simula la chiamata, pulsanti e suonerie fuse e forte odore di bruciato con laboratorio impraticabile per qualche minuto

[Masuka]

ho appreso la notizia questa mattina, pare che un mio vecchio compagno di scuola, sia in ospedale.

compagno è un parolone. è stato in classe con noi 1 anno. in classe effettivamente forse 45 giorni. poi è passato all'itis. in tutto tra scientifico e itis ci ha messo 8 anni per farne 5.

comunque pare che alla fine dell'odissea scolastica non abbia mai iniziato a lavorare "onestamente". è fuggito in spagna perchè aveva dei debiti con qualcuno di losco del posto. tornato a natale dopo 10 anni circa viene gambizzato appena sceso dal treno. in pratica lui era al binario 1 e la sua rotula al 3.

nei paesini la voce gira in fretta

[Masuka]

questo topic si presta ad un sotto argomento che alcuni hanno già in parte trattato e cioè: Che fine hanno fatto le compagne che ci hanno fatto divertire? ma soprattutto quelle che avevano la nomea di ragazze facili erano davvero facili o erano solo leggende? e adesso come sono?

Bel "sotto argomento" TD...

Alle medie nella mia classe c'erano appena 6 ragazze, equamente distribuite tra "santarelline" (e "snob") e "disinibite" (termine migliore non mi viene).
Tra quelle del secondo gruppo due (su tre) sono sposate e con figli.

anche le ragazze "più facili" che erano al liceo con me sono sposate con figli. una ne ha 4!
altre hanno finito l'uni e sono fidanzate da secoli con la stessa persona (ma di racconti in giro ce ne sono...)

[Loris Batacchi]

ho appreso la notizia questa mattina, pare che un mio vecchio compagno di scuola, sia in ospedale.

compagno è un parolone. è stato in classe con noi 1 anno. in classe effettivamente forse 45 giorni. poi è passato all'itis. in tutto tra scientifico e itis ci ha messo 8 anni per farne 5.

comunque pare che alla fine dell'odissea scolastica non abbia mai iniziato a lavorare "onestamente". è fuggito in spagna perchè aveva dei debiti con qualcuno di losco del posto. tornato a natale dopo 10 anni circa viene gambizzato appena sceso dal treno. in pratica lui era al binario 1 e la sua rotula al 3.

nei paesini la voce gira in fretta

azz...

beh non solo nei paesini. due o tre anni fa un mio compagno delle elementari, di quelli con cui giochi sempre assieme, vicini di banco, ma di cui perdi le tracce pur abitando vicino, è morto in un incidente stradale davvero spaventoso. viaggiava su un'audi TT guidata da un amico. tarda notte, alta velocità, insomma hanno centrato una fila di alberi che delimitavano una curva in zona san siro e da quello che si dice sembra siano morti carbonizzati. tempo un giorno e la voce è giunta immediatamente.

[Masuka]

torniamo a parlare di quando eravamo arrapati al liceo va....

ci avete fatto caso che nelle foto di classe le ragazze, almeno ai miei tempi (e sono 10 anni fa, non 30!!) avevano maglione largo o maglietta larga. adesso ombelico di fuori e pantaloni a vita bassa. sono nato 8/10 anni troppo presto

[Paperinik]

C'è una foto di me assieme a mia sorella e mia cugina, scattata da mia nonna dietro casa, io avevo circa 6 anni e loro poco più. Mia sorella sembrava Arlecchino, mia cugina scesa dal barcone poco prima ed io in pantaloni a pinocchietto, cintura col lembo che mi arrivava ai piedi e bretelle. Una faccia che era tutto un dire.
Roba da denuncia.
Ma almeno allora stavo bene...nostalgia anni '90...

[TD]

torniamo a parlare di quando eravamo arrapati al liceo va....

ci avete fatto caso che nelle foto di classe le ragazze, almeno ai miei tempi (e sono 10 anni fa, non 30!!) avevano maglione largo o maglietta larga. adesso ombelico di fuori e pantaloni a vita bassa. sono nato 8/10 anni troppo presto

lo diceva anche tuo padre quando guardava la tua foto del liceo paragonando le tue compagne alle sue

guardando i ciuffi delle mie compagne invece si vede chiaramente la causa del buco nell'ozono

[Masuka]

torniamo a parlare di quando eravamo arrapati al liceo va....

ci avete fatto caso che nelle foto di classe le ragazze, almeno ai miei tempi (e sono 10 anni fa, non 30!!) avevano maglione largo o maglietta larga. adesso ombelico di fuori e pantaloni a vita bassa. sono nato 8/10 anni troppo presto

lo diceva anche tuo padre quando guardava la tua foto del liceo paragonando le tue compagne alle sue

guardando i ciuffi delle mie compagne invece si vede chiaramente la causa del buco nell'ozono

sicuramente lo diceva anche mio padre!

chissà tra 10 anni

[Gin]

Al liceo (classico) eravamo in classe in 27, di cui solo 5 maschi: una culandra con la faccia da topo ed i classici modi "ma ddaiiii!!!" con smorfiettina e sorrisino; l'alter ego del geom. Filini (occhiali a fondo di bottiglia e modi goffi compresi); il sosia di slash dei gun's, orecchino e jack daniel's compreso (ma molto bravo); il bellissimo e sportivissimo (ma scarsissimo a scuola, tanto che l'ultimo anno si ritirò perchè capì che non ce l'avrebbe mai fatta a prendere la matura) ed il sottoscritto.
Chissà come gli altri descriverebbero me...
22 ragazze quindi: il paradiso? Macchè, una bella merda invece. L'unica strafiga, con occhi azzurri e tettone, conscia del fatto che ogni sua provocazione ci causava l'afflusso di 3 litri di sangue ai corpi cavernosi (rubandoli da quelli destinati al cervello, e rendendoci sostanzialmente degli automi col cazzo in tiro), non faceva altro che portare l’attenzione sul suo debordante davanzale, e con le altre compagne (che poi pensando di screditarla ce lo venivano subito a riferire, non sapendo che invece non facevano altro che fornirci materiale per seghe) si vantava quotidianamente delle sue imprese sessuali, tutte con ragazzi almeno almeno universitari, quando non addirittura trentenni. Ovvio che per noi non ci fosse la minima chance di godere, un giorno, delle sue “gnelle” (così le chiamava).
Le altre? Ma sì, qualcuna carina (sul 6, 6 e mezzo massimo) ma nulla di che. Quella col bel culo ma la faccia (but her face, butterface, come gli americani chiamano le donne con un gran corpo ed un viso orrendo) brufolosa e nasona; quella carina, come lineamenti, ma inculonizzata tipo portaerei già a 15 anni; quella bellina ma magrissima, tipo che la prendevi per un braccio e si metteva a piangere che avevi paura di averglielo rotto; quella che “sì, tutto al posto giusto”, ma sessuofobica a tal punto che in gita a RA comprai un accendino che invece della fiamma faceva uscire un cazzo, e minacciò di denunciarmi alla profe suora laica, che mi avrebbe sicuramente sospeso, per una roba del genere; profe 60 zitellona sfigatona, e pure barbuta. Il resto? La fiera dei freak…quella con le ferite in testa, la spinellomane (che fu pure beccata e non venne in gita a vienna l’ultimo anno perché non poteva lasciare l’italia), la ciccionazza boteriana, la strabica (e Venere non c’entrava niente), la puzzona (orrore!), una magrissima con gli occhi azzurri che si era convinta di essere la sosia della bruni e si firmava carla, ma in realtà era la sosia di linda blair ne L’Esorcista, specificamente nella scena del vomito verde a spruzzo; Rummenigge, così chiamata per le sue “affusolate” cosce; e compagnia cantando. Ma la cosa grave, grave davvero, è che erano tutte secchione convintissime che ti sputtanavano se ti vedevano copiare durante le versioni, che non suggerivano, che se il profe si dimenticava di interrogare, glielo ricordavano, che guai a fare una battuta, “non siamo mica al bar”…manica di maltrombate….anzi, almeno le maltrombate qualche siluro di carne con cui fare un po’ di sweet in&out lo rimediavano….queste non hanno MAI avuto la benchè minima storiella con NESSUNO, a parte la troiona tettona di cui detto prima ed un paio che sicuramente qualche pompino (di nascosto, perché non sta bene) lo tiravano, il resto era l’anti sesso.
I professori? Merda allo stato né solido (che ha il vantaggio di pulirsi facilmente) né liquido (che almeno esce senza sforzo, manco te ne accorgi); no, loro erano quella merda un po’ duretta, che devi pure spingere, ma anche morbidissima che si attacca a tutti i peli e se hai la sfiga di doverla fare in giro, col cazzo che solo con 2 o 3 fazzoletttini riesci a pulirti, per non parlare della puzza che ti lascia! Dio santo.
Oltre alla suora laica di italiano e latino, per storia e filo avevamo una pantafobica che disprezzava tutto e tutti, diceva che il saluto romano è più igienico perché non devi toccare l’altra persona, ci dava del LEI per tenere le distanze e MAI una volta in tutto il liceo si è lasciata andare ad un discorso che non vertesse su un argomento del programma; quella di mate, una figa atomica uguale a Margot di Lupin, sempre scollata, sempre in mini, per colpa della quale dovevo continuamente andare in bagno….non ce la facevo proprio a seguire la lezione, ed il primo quadrimestre il 4 era assicurato…per fortuna che lei capiva che le sbavavo dietro alla follia, e nel secondo mi faceva domande facili per farmi recuperare; in fin dei conti, se mi fosse interessata la sua materia, mica sarei andato al classico.
Quella di greco era un’arpia che godeva nell’umiliare il malcapitato di turno, e quando trovava l’aoristo perfetto su cui un minimo inciampavi, ci pensava lei a darti la spintarella per farti rovinosamente cadere del tutto….e rideva, rideva…gli altri manco li ricordo, o forse solo a sprazzi, la sfigata di francese che i compiti li ha corretti (forse) il primo anno e negli altri 4 ti dava SEMPRE, immancabilmente, lo stesso voto, che tu non superassi “je m’appelle” o che riscrivessi, migliorandoli, Hugo e Dumas.
Storielle amorose? Nessuna, in quel contesto si studiava e basta…Scherzi? Giochi? Maddechè, la stronzona “Signora professoressa guardi cosa ha fatto Gin!” era sempre pronta alla spiata…un vomito.
Mamma mia quanto ho scritto….e sarei solo all’inizio. Mi rendo conto che o dico tutto, e non finisco più; o smetto, che tanto già qualcuno che arrivi fin qui nella lettura sarà davvero difficile da trovare…

[xx86]

Pure io al liceo avevo compagne non particolarmente avvenenti ma tutte simpatiche e disponibili.....una sola era la "zoccola" della classe, pure secchia ma scema che pareva ritardata. Roba da far cascare le braccia......che corpo da favola però, coi pantaloni a vita bassa e il perizoma che usciva......quante monetine ci abbiamo lanciato dentro noi maschi. E lei rideva, infilava la mano e ce le restituiva! ahahah

[Drogato_ di_porno]

questo 3d sta evolvendo verso l'amarcord nostalgico che è il motivo per cui non vado ai coscritti...tant'è...

la vera sfida era fra il fifty truccato (portato a 90cc col davanti piombato perche a 120 km/h traballava tutto) e il 125 carenato! Un mio amico col fifty faceva la gara al mattino per venire a scuola col vicino fighetto (125 munito). la sua soddisfazione era arrivare primo rischiando l'osso del collo (altro che moto GP).

sulle ragazze facili: alle medie si era in piena crisi ormonale e capitava che ragazze assi da stiro esplodessero da un anno all'altro in zona seno con una quinta latteria. nella mia scuola ne avevo 3 così che all'uscita dalla scuola si facevano venire a prendere da ragazzi di 20 anni con la macchina. Non penso che andassero a cantare "non ho l'età". Neppure che si limitassero ai seghini. Come lo so? Facile: anni dopo una di loro mi confessò candidamente di aver perso la verginità (a 13 anni) scopando sulla macchina...diciamo che alle medie lo sviluppo fisico era molto differenziato, c'erano ragazzi/e che sembravano adulti e altri che sembravano bambini. Alle superiori comiciavano ad emergere fattori "sociali", ovvero le più fighe puntavano quelli col grano. Alcune delle ragazze più fighe e facili scopavano con operai e manovali per "fare esperienza", in attesa di arrivare a 25-30 anni e sistemarsi col ragazzo bene, laureato, gradito ai genitori. Ne ho viste tante scopare per anni con avanzi di galera e poi sistemarsi (dopo aver scopato tanto e bene). La nonna di mia cugina mi ha detto che la nipote (mia cugina) si sta "facendo le ossa" su carpentieri e idraulici (terroni) ma di non illudersi, che i genitori non li vogliono. A tempo debito metterà la testa a posto e si piazzerà col ragazzo bene perchè "se no a 60 anni cosa giri in padella?". Purtroppo non è l'unica nonna che ho sentito fare discorsi simili...

Ogni tanto vado su FB per vedere che aspetto hanno i vecchi compagni. Di recente ho scoperto che uno delle medie fa il pilota sui jumbo negli USA. Vedendo le "foto di classe" che qualcuno posta mi prende una malinconia atroce. Forse è la buona memoria che mi frega. Ho ricordi limpidissimi, piuttosto dettagliati, e mi sconvolge che persone all'epoca tanto importanti per me (passavamo insieme giornate intere) oggi non rappresentino più niente. è una cosa che mi uccide. possiamo fare a meno di tutto, nulla conta. ci si abitua a tutto.

voglio raccontare un episodio: alle medie con la squadra di calcio del paese vicino giocavamo molti "derby" (fra campionato, tornei estivi, amichevoli). Nella squadra avversaria c'era un ragazzo fisicamente sviluppato che quando giocavamo in trasferta arrivava allo stadio abbracciato a 3 ragazze. aveva uno stuolo di fans/cheerleaders, sembrava Julian Ross della Mambo. Durante la partita le ammiratrici sugli spalti urlavano a squarciagola il suo nome. Si vociferava fosse il nipote di un ex giocatore della Juve (non so se fosse vero). Essendo fisicamente più sviluppato mi incuteva paura specie quando dovevo marcarlo a uomo. Nutrivo amore/odio per lui, sotto sotto lo invidiavo e ammiravo. Insomma, ai miei occhi era un supereroe invincibile e superfigo, destinato a restare tale in eterno. Più di una volta durante lo svolgimento del match mi soffermai a guardare con disperazione le "sue" ragazze sugli spalti. Finite le medie lo persi di vista. Circa una dozzina d'anni dopo (a 25 anni o giù di lì) mi trovo a girare per le vie del centro di un'altra città. Per attraversare la strada mi fermo al semaforo vicino ad un gruppo di operai che stanno asfaltando. erano sudici da far schifo, misti italiani/extracomunitari. Tra loro vedo LUI. Sono fisionomista, lo riconosco subito. Il supereroe dio delle donne dell'adolescenza non esisteva più. Al suo posto, di fronte a me, c'era un ragazzo magro, rinsecchito, sciupato, lercio, coi capelli radi, un mozzicone di sigaretta in bocca, una bottigliaccia di vino appoggiata per terra, rugoso, che bestemmiava e diceva parolacce. Era a torso nudo con la pelle seccata dal sole. Un pochino più alto di me ma io grosso il doppio. In mezzo allo smog, il traffico infernale, la puzza. Si accorge che lo osservo e mi lancia un'occhiata torva. Ovviamente non sapeva chi fossi io. Non immaginava che cosa avesse rappresentato per me. Non sapeva il dolore che stavo provando in quel momento, il dolore che si prova nel constatare la perduta bellezza di una donna. Se era successo, se il passato esiste, era successo in un'altra vita. Meglio non andarci ai coscritti: quel tempo fa parte del Mito e la razionalità non deve sporcarlo.