la mia lettura è che se hai quella cosa in mezzo alle cosce allora hai anche la "chiave del mondo" anche in campo professionale!
(O.T.)...Le differenze nei lavori.
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PICCHIO007
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Ma secondo voi le varie Pornostar non guadagnano un fottio di soldi?? basta che pensate ad una semplice ballerina di Lap che tra ingaggi e privè si porta a casa mediamente 4.000 euro!
la mia lettura è che se hai quella cosa in mezzo alle cosce allora hai anche la "chiave del mondo" anche in campo professionale!
la mia lettura è che se hai quella cosa in mezzo alle cosce allora hai anche la "chiave del mondo" anche in campo professionale!
dici?PICCHIO007 ha scritto:la mia lettura è che se hai quella cosa in mezzo alle cosce allora hai anche la "chiave del mondo" anche in campo professionale!
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"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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Er Monnezza
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Ho ripescato questo topic perchè ritengo interessante un argomento che ci tocca tutti. (il lavoro)
Che in Italia il lavoro produttivo sia sottopagato è sotto gli occhi di tutti. Ma è un vecchio problema, risalente agli anni '70, quando, con i governi cattocomunisti, si chiuse definitivamente con un politica liberale sui salari.
Abbiamo da una parte un settore altamente protetto dalla concorrenza (pubblico impiego, parastato, grandi gruppi) e dall'altra la maggioranza dei lavoratori (piccole e medie imprese, servizi, lavori ad alta intensità di manodopera) senza tutele, con stipendi ridicoli, che subiscono la pressione della crisi industriale del Paese.
Inoltre, i governi Prodi, D'Alema, Amato hanno di fatto precarizzato il mercato (pacchetto Treu 1997, agenzie interinali 1997, regolarizzazione co.co.co 1999, liberalizzazione totale contratti a termine 2000) senza dare in cambio tutele adeguate contro la disoccupazione (ricordo che il sussidio medio europeo è l'80% contro il nostro vergognoso 40%).
Aggiungiamo poi l'iniqua triplice sindacale che non fa altro che proteggere i già protetti, e la miscela diventa esplosiva.
E questo governicchio e ben lontano dal fare qualcosa di liberale sui salari e sulle tariffe, nonostante la montagna di chiacchere a vuoto di B.
Che in Italia il lavoro produttivo sia sottopagato è sotto gli occhi di tutti. Ma è un vecchio problema, risalente agli anni '70, quando, con i governi cattocomunisti, si chiuse definitivamente con un politica liberale sui salari.
Abbiamo da una parte un settore altamente protetto dalla concorrenza (pubblico impiego, parastato, grandi gruppi) e dall'altra la maggioranza dei lavoratori (piccole e medie imprese, servizi, lavori ad alta intensità di manodopera) senza tutele, con stipendi ridicoli, che subiscono la pressione della crisi industriale del Paese.
Inoltre, i governi Prodi, D'Alema, Amato hanno di fatto precarizzato il mercato (pacchetto Treu 1997, agenzie interinali 1997, regolarizzazione co.co.co 1999, liberalizzazione totale contratti a termine 2000) senza dare in cambio tutele adeguate contro la disoccupazione (ricordo che il sussidio medio europeo è l'80% contro il nostro vergognoso 40%).
Aggiungiamo poi l'iniqua triplice sindacale che non fa altro che proteggere i già protetti, e la miscela diventa esplosiva.
E questo governicchio e ben lontano dal fare qualcosa di liberale sui salari e sulle tariffe, nonostante la montagna di chiacchere a vuoto di B.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."