tiffany rayne ha scritto:Chissà se la storia italiana sarebbe cambiata se nel 1978 invece di rapire Moro i brigatisti rossi avessero rapito Andreotti. Lui si che ne aveva segreti da raccontare.
hellen ha scritto:con la distinzione della politica italiana in 2, prima repubblica e seconda repubblica ha fatto si che gente come Andreotti per l'opinione pubblica diventasse un dinosauro del passato anche se era ancora in vita e anche quando con le sue conoscenze di persone e fatti avevano un peso politico enorme, condivido la il sentimento di defender
nel monologo mai avvenuto e interpretato da Tony Servillo nel film il divo, dove ammette l'agghiacciante teoria della tensione di perseverare il male per garantire il ""bene"" penso che descriva molto bene l'ipocrisia di quegli anni
anche se oggi di caxxate divertenti su e un po' scabrose ne ho sentite molte, quelle che mi ricordo sono:
Rip: riposa in prescrizione
e
"insabbiamo Giulio Andreotti"
da brividi
"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
R.I.P.
Nessuno potrà mai vantare una longevità e una conoscenza, da protagonista o da comprimario, della politica della Repubblica pari alla sua.
Ed ora che è morto certamente sarà a lungo oggetto di studi storici come e forse più di quanto da vivo lo è stato di inchieste giornalistiche e/o giudiziarie.
Per cui forse non cadrà mai definitivamente nell'oblio con buona pace di ogni suo detrattore.
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]
Mi stava simpatico perché le sue battutine nascondevano una visione pessimistica dell'uomo e della storia. Per lui l'uomo era un legno storto e il mondo una palla di sterco. Condivido.
Il guaio è che con le sue azioni ha contribuito a formarmi quest'opinione
Parliamo di uno che è stato 18 volte ministro (8 volte della difesa e 5 volte alla Farnesina), 7 volte presidente del consiglio. Rivelando i suoi segreti saltava in aria mezzo mondo occidentale.
Invito a considerare che ad oggi Silvio è stato presidente del consiglio per 9 anni, più di chiunque altro nella storia repubblicana (per non parlare del n° di donne). Vedrete che il Silvio sorpasserà i record del Giulio.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
storicamente le prime notizie certe su Andreotti risalgono all'accoltellamento di Giulio Cesare, pare che sia stato visto confabulare con Bruto poco prima
"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
rufus t. firefly ha scritto:il tempo ha attenuato l'odio
Il tempo e la discesa in campo. Certi paragoni gli hanno giovato di sicuro. Pensa te.
hanno giovato anche a caracalla
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
dell ha scritto:storicamente le prime notizie certe su Andreotti risalgono all'accoltellamento di Giulio Cesare, pare che sia stato visto confabulare con Bruto poco prima
del resto, lui stesso diceva che lo incolpavano di tutto, tranne delle guerre puniche
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Defender ha scritto:Per uno come me che non ha vissuto politicamente il periodo della Prima Repubblica l'astio generale verso Andreotti si è tramutato in una sottile simpatia. Poi mi sono ovviamente informato sul personaggio ma tuttora non gioisco ne lo disprezzo.
Se fossi vissuto nella sua epoca qualcosa mi dice che molto probabilmente avrei un'altra opinione. Ovvio.
Link, letture e opinioni personali che mi possano indirizzare verso la retta via sono sempre bene accette.
rufus t. firefly ha scritto:
quanto alle letture, posso scommettere che difficilmente si potrà trovare qualcosa di meglio del coccodrillo di ceccarelli domani su repubblica
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
dell ha scritto:storicamente le prime notizie certe su Andreotti risalgono all'accoltellamento di Giulio Cesare, pare che sia stato visto confabulare con Bruto poco prima
del resto, lui stesso diceva che lo incolpavano di tutto, tranne delle guerre puniche
Normale! Lui era nato dopo le tre guerre puniche!
Sul dopo non ci giurerei!
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
Ha iniziato con la politica durante gli anni universitari alla FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), da poco più che neolaureato leggenda (o verità) vuole sia stato contattato espressamente su richiesta di De Gasperi per collaborare con lui, il 12 giugno 1946 è entrato a far parte dell'Assemblea Costituente e da allora praticamente non ha mai smesso di fare politica e di sedere in parlamento e vi sembra strano che ai funerali del Grande Torino ci fosse lui, giovane vecchio Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, a rappresentare il V° Governo De Gasperi? Praticamente la sua vita, e forse quella d'ormai pochissimi sopravvissuti, ha coinciso con la vita politica della Repubblica. Per cui dubito ci siano altri, compreso Sua Nanezza a meno che come vaticinato dal defunto Scapagnini non sia immortale, che possano eguagliare o superare la sua longevità politica.
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]