E' un concetto molto anni '80, fa parte della mentalità d'altri tempi ben radicata in persone che poco o nulla conoscono del sesso e del pericolo malattie (i produttori porno spesso e volentieri, ma anche tanti attori, che anche se vanno a trombare per lavoro non hanno le idee troppo chiare sui meccanismi che governano quello che invece dovrebbero conoscere bene).Len801 ha scritto: Strano quanti attori porno fanno film gai e film straight. Quando girano scene gai mettono il condom, e quando scopano attrci non lo mettono. Il culo di un attore gai e' infettato, ma quello dell'attrice femminile no?
Quello che dici è ovviamente corretto e è palese: i test HIV spesso non vengono fatti. Perché, se venissero fatti non ci sarebbe bisogno del condom. L'unica discriminante è l'ignoranza, la convinzione che sia più facile infettarsi con un culo maschile piuttosto che con uno femminile.
Così, con l'uomo si usa il condom (ma anche con i trans), con la donna no. Ai produttori che confezionano film hard andrebbe spiegato che l'AIDS era diffuso negli anni '80 tra i gay molto più che tra gli etero(trent'anni fa era tristemente vero) per varie motivazioni: ignorando la malattia non usavano il preservativo perché tanto non c'era pericolo di gravidanze indesiderate, in più c'era uno stretto rapporto tra omosessualità, eroina, marchette in cessi pubblici per comprare la droga e scambio di siringhe.
Nel 2013 i gay usano il preservativo molto di più degli eterosessuali che, spesso e volentieri, quando vedono una fica perdono la testa e non pensano di certo a proteggersi (Madameweb è un piccolo esempio che raccoglie questo pensiero). In più i tempi sono cambiati e le pere nei cessi pubblici non vanno più di moda.
Spiegatelo ai letterati che vorrebbero esportare il sesso nel mondo producendo film porno e che non sanno nemmeno che a oggi (almeno qua da noi), le persone più a rischio per l'HIV (e per tante altre malattie) non sono più i gay.
I gay hanno già dato e ne sono morti tanti, hanno passato il testimone e il preservativo hanno imparato a usarlo. Sarebbe ora che imparassero a usarlo anche gli altri.