Valentina Nappi: cazzi e cazzate
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
... scusa valentina ma dov'è che cerchi di scopare a gratis con i fan? ecco questa è una cosa che mi interessa parecchio, vorrei scoparti se possibile, come rimaniamo?
- valentinainpuntadi
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
L'unica questione interessante che si è sollevata è quella della "conquista".
Personalmente non condivido affatto la logica della "conquista", ma se anche facciamo riferimento a tale logica, i rapporti non cambiano di una virgola. Sesso "indiscriminato" o "conquista", l'asimmetria resta sempre la stessa. Non a caso la letteratura, il cinema, ecc. hanno nella maggior parte dei casi rappresentato modelli in cui tocca al maschio l'onere della conquista. Il gioco della "conquista" sarebbe paritario se vi fosse una perfetta simmetria, come sarebbe ad esempio, ipoteticamente, nella "conquista" dell'amicizia fra due ragazzi di dodici anni che giochino a calcio nella stessa squadra e per i quali non vi siano elementi (come una differente considerazione "sociale" all'interno del gruppo) che pongano uno dei due in una posizione differente rispetto all'altro. Ma nel gioco della "conquista" fra maschio e femmina le cose non vanno così, mediamente non c'è simmetria. Ci sono ruoli diversi di cui si trova traccia perfino nelle stesse maledette "regole" del galateo. Faccio notare che non si tratta di una necessità di natura, dato che esistono piccole popolazioni, geneticamente identiche a noi (tutti gli umani sono sostanzialmente uguali dato che non esistono razze), in cui i ruoli sono invertiti o in cui vi è una perfetta uguaglianza dei ruoli. La cultura quindi può fare molto. E anche i maschi possono fare molto, ad esempio incominciando a disprezzare le fighe di legno e ad avere una maggiore stima delle ragazze "facili". Se ogni maschio si rifiutasse categoricamente di sposare una femmina che non fosse in grado di dimostrare di aver avuto almeno mille partner sessuali prima di lui, ogni ragazzo di liceo scoperebbe con tutte le ragazze dell'istituto di suo gradimento (preoccupate dalla possibilità di non collezionare un numero sufficiente di partner e quindi restare zitelle ossia non riprodursi). E sarebbero queste ultime a dover "conquistare" i maschi. Esistono popolazioni in cui accade qualcosa del genere (dove la logica è: "se hai molti partner vuol dire che 'meriti' e quindi ti sposo, se hai pochi amanti vuol dire che non 'meriti' e quindi ti lascio"). Quindi ragazzi, abbiate stima delle slut e disprezzate le fighe di legno, fidanzatevi con le slut e lasciate a casa le fighe di legno! E prendete in considerazione la possibilità di diventare bisessuali. Che è, tanto per restare in tema, l'opzione più simmetrica.
P.S. Vedo che Gambo192 ha capito tutto. Infatti ha scritto: "che certe cose possano essere arte (scacchi, circuiti stampati, ecc.) non significa che tutti quelli che le fanno siano artisti. Anche la Medicina è un'Arte, ma questo non vuol dire che il tuo dermatologo sia un artista". Bravo, bravissimo: risposta esatta! Infatti conta il "come", non il "che".
Personalmente non condivido affatto la logica della "conquista", ma se anche facciamo riferimento a tale logica, i rapporti non cambiano di una virgola. Sesso "indiscriminato" o "conquista", l'asimmetria resta sempre la stessa. Non a caso la letteratura, il cinema, ecc. hanno nella maggior parte dei casi rappresentato modelli in cui tocca al maschio l'onere della conquista. Il gioco della "conquista" sarebbe paritario se vi fosse una perfetta simmetria, come sarebbe ad esempio, ipoteticamente, nella "conquista" dell'amicizia fra due ragazzi di dodici anni che giochino a calcio nella stessa squadra e per i quali non vi siano elementi (come una differente considerazione "sociale" all'interno del gruppo) che pongano uno dei due in una posizione differente rispetto all'altro. Ma nel gioco della "conquista" fra maschio e femmina le cose non vanno così, mediamente non c'è simmetria. Ci sono ruoli diversi di cui si trova traccia perfino nelle stesse maledette "regole" del galateo. Faccio notare che non si tratta di una necessità di natura, dato che esistono piccole popolazioni, geneticamente identiche a noi (tutti gli umani sono sostanzialmente uguali dato che non esistono razze), in cui i ruoli sono invertiti o in cui vi è una perfetta uguaglianza dei ruoli. La cultura quindi può fare molto. E anche i maschi possono fare molto, ad esempio incominciando a disprezzare le fighe di legno e ad avere una maggiore stima delle ragazze "facili". Se ogni maschio si rifiutasse categoricamente di sposare una femmina che non fosse in grado di dimostrare di aver avuto almeno mille partner sessuali prima di lui, ogni ragazzo di liceo scoperebbe con tutte le ragazze dell'istituto di suo gradimento (preoccupate dalla possibilità di non collezionare un numero sufficiente di partner e quindi restare zitelle ossia non riprodursi). E sarebbero queste ultime a dover "conquistare" i maschi. Esistono popolazioni in cui accade qualcosa del genere (dove la logica è: "se hai molti partner vuol dire che 'meriti' e quindi ti sposo, se hai pochi amanti vuol dire che non 'meriti' e quindi ti lascio"). Quindi ragazzi, abbiate stima delle slut e disprezzate le fighe di legno, fidanzatevi con le slut e lasciate a casa le fighe di legno! E prendete in considerazione la possibilità di diventare bisessuali. Che è, tanto per restare in tema, l'opzione più simmetrica.
P.S. Vedo che Gambo192 ha capito tutto. Infatti ha scritto: "che certe cose possano essere arte (scacchi, circuiti stampati, ecc.) non significa che tutti quelli che le fanno siano artisti. Anche la Medicina è un'Arte, ma questo non vuol dire che il tuo dermatologo sia un artista". Bravo, bravissimo: risposta esatta! Infatti conta il "come", non il "che".
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
Ti sfugge però un particolare, uno può anche sposare una slut ma dopo il matrimonio non deve fare piu' la slut.
Il marito italico standard non sopporta le corna.
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
Quando si cerca di definire bella una cosa, un gesto, un'opera qualsiasi, si è soliti aggiungere al sostantivo l'aggettivo (arte / artistico); è più che altro un modo per valorizzare, per specificare un qualcosa di eccezionale.
Il porno non ha nulla a che fare con l'ARTE in senso stretto, con gli artisti che hanno fatto la storia della musica, della pittura, del cinema (tradizionale), ma come ho citato nel mio post precedente, se voglio definire bella una scena, un atto sessuale, un atto che coinvolge, per caratterizzarlo meglio posso tranquillamente dire " Ecco, quello è un pompino fatto ad ARTE", senza tirare in ballo paragoni inappropriati.
Per la questione del valore della figa rispetto al cazzo, si è, dal mio punto di vista, cercato di vedere la cosa dal punto di vista commerciale; mi spiego meglio, in un modo come quello pornografico, la figa vale più del cazzo, è infatti è uno dei pochi settori, forse l'unico, in cui la donna guadagna di più, è più famosa e ricercata del maschio, e questo non è certo un motivo di vanto per il gentil sesso. Forse è questo quello che stai dicendo Valentina, e che vorresti cambiare?
P.s. Valentina questo per me non è una scena fatta ad ARTE:
Il porno non ha nulla a che fare con l'ARTE in senso stretto, con gli artisti che hanno fatto la storia della musica, della pittura, del cinema (tradizionale), ma come ho citato nel mio post precedente, se voglio definire bella una scena, un atto sessuale, un atto che coinvolge, per caratterizzarlo meglio posso tranquillamente dire " Ecco, quello è un pompino fatto ad ARTE", senza tirare in ballo paragoni inappropriati.
Per la questione del valore della figa rispetto al cazzo, si è, dal mio punto di vista, cercato di vedere la cosa dal punto di vista commerciale; mi spiego meglio, in un modo come quello pornografico, la figa vale più del cazzo, è infatti è uno dei pochi settori, forse l'unico, in cui la donna guadagna di più, è più famosa e ricercata del maschio, e questo non è certo un motivo di vanto per il gentil sesso. Forse è questo quello che stai dicendo Valentina, e che vorresti cambiare?
P.s. Valentina questo per me non è una scena fatta ad ARTE:



Se preferisci che faccia commenti monosillabici, come un bambino di 10 anni, sappi che hai sbagliato soggetto; poi è chiaro non ho la pretesa di piacere a tutti, pazienza, me ne farò una ragione.Gambo192 ha scritto:Incontinenza verbale, qualcuno lo curi
#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.
Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
boffo ha scritto:... scusa valentina ma dov'è che cerchi di scopare a gratis con i fan? ecco questa è una cosa che mi interessa parecchio, vorrei scoparti se possibile, come rimaniamo?

Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
quante chiacchiere... valentina odio le fighe di legno ok? quando possiamo vederci? io posso ospitare
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
Hai vinto.boffo ha scritto:quante chiacchiere... valentina odio le fighe di legno ok? quando possiamo vederci? io posso ospitare
Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
(Gino Patroni)
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
Comunque hanno già provato in passato a predicare il libero amore, non è mica una novità assoluta. Ha influito poco sulla mentalità odierna, una donna che ha tanti partner viene considerata una puttana e disprezzata dalla società, un uomo che fa lo stesso viene considerato nella maggior parte dei casi in maniera positiva.
Ho l'impressione che anche tra qualche migliaia di anni si ragionerà cosi. La "rivoluzione" nappiana ha poche possibilità di avere successo.
Ho l'impressione che anche tra qualche migliaia di anni si ragionerà cosi. La "rivoluzione" nappiana ha poche possibilità di avere successo.

Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
Grazie Gambo, commosso.Gambo192 ha scritto: Infine: io comprendo quello che intendi, infatti ho anche portato sul forum il concetto dell'élite
Ah, ma allora c'è dietro una disputa di copyright...ora ben comprendo il tuo risentimento verso la Nappi.Gambo192 ha scritto: che fu da te (o dai tuoi collaboratori) scopiazzato sul tuo sito...
Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
ma dove?valentinainpuntadi ha scritto:L'unica questione interessante che si è sollevata è quella della "conquista".
eh lo so che ho ragione, sei tu che vaneggivalentinainpuntadi ha scritto: P.S. Vedo che Gambo192 ha capito tutto. [...] Bravo, bravissimo: risposta esatta! Infatti conta il "come", non il "che".

Valentì, parlaci di Remy.....
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
Facciamo finta che sta pappardella da un quintale (e quelle prima) l'abbia scritta Pasqualino56...valentinainpuntadi ha scritto:L'unica questione interessante...
Ma davvero saremmo passati oltre la terza riga e avremmo buttato vita per scriverne?
Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
Dicembre 2011. Le prime due pagine sono la culla dell'elitarietà odierna: viewtopic.php?f=2&t=31179harlock ha scritto:Grazie Gambo, commosso.Gambo192 ha scritto: Infine: io comprendo quello che intendi, infatti ho anche portato sul forum il concetto dell'élite
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate


“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
ma, se invece di ste articolesse stressa-cazzo mettessi su qualche foto rizza-cazzo, forse saresti più simpatica.
p.s. le emoticon no, sono una forma artistica tutelata da copyright.
p.s. le emoticon no, sono una forma artistica tutelata da copyright.
Yankee-Crew official member: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle ex-soviet e mangia-sushi!
Re: Valentina Nappi: cazzi e cazzate
Le premesse le condivido, nel senso che purtroppo è vero che in Italia c'è la mentalità per cui la donna che va con tanti uomini è ancora da condannare, "la puttana". Del resto siamo in un paese di bigotti (e di bigotti fuori dal tempo, vedi il continuare a cercare di censurare pure una gonna sopra il ginocchio quando poi con una connessione a internet uno ha accesso a qualsiasi cosa). Di sicuro andrebbe cambiato questo modo di vedere le cose, ma non è che si può estremizzare all'opposto sostenendo che una (o uno) debba necessariamente fare sesso con qualsiasi cosa respiri anche se non gli piace o non ne ha voglia, che è un'estremizzazione all'opposto.valentinainpuntadi ha scritto:L'unica questione interessante che si è sollevata è quella della "conquista".
Personalmente non condivido affatto la logica della "conquista", ma se anche facciamo riferimento a tale logica, i rapporti non cambiano di una virgola. Sesso "indiscriminato" o "conquista", l'asimmetria resta sempre la stessa. Non a caso la letteratura, il cinema, ecc. hanno nella maggior parte dei casi rappresentato modelli in cui tocca al maschio l'onere della conquista. Il gioco della "conquista" sarebbe paritario se vi fosse una perfetta simmetria, come sarebbe ad esempio, ipoteticamente, nella "conquista" dell'amicizia fra due ragazzi di dodici anni che giochino a calcio nella stessa squadra e per i quali non vi siano elementi (come una differente considerazione "sociale" all'interno del gruppo) che pongano uno dei due in una posizione differente rispetto all'altro. Ma nel gioco della "conquista" fra maschio e femmina le cose non vanno così, mediamente non c'è simmetria. Ci sono ruoli diversi di cui si trova traccia perfino nelle stesse maledette "regole" del galateo. Faccio notare che non si tratta di una necessità di natura, dato che esistono piccole popolazioni, geneticamente identiche a noi (tutti gli umani sono sostanzialmente uguali dato che non esistono razze), in cui i ruoli sono invertiti o in cui vi è una perfetta uguaglianza dei ruoli. La cultura quindi può fare molto. E anche i maschi possono fare molto, ad esempio incominciando a disprezzare le fighe di legno e ad avere una maggiore stima delle ragazze "facili". Se ogni maschio si rifiutasse categoricamente di sposare una femmina che non fosse in grado di dimostrare di aver avuto almeno mille partner sessuali prima di lui, ogni ragazzo di liceo scoperebbe con tutte le ragazze dell'istituto di suo gradimento (preoccupate dalla possibilità di non collezionare un numero sufficiente di partner e quindi restare zitelle ossia non riprodursi).