Fred Connelly ha scritto:zio ha scritto:quest'anno sono state incluse pure le scuole e i locali delle attività noprofit, che in nessun paese europeo sono passibili di questa tassa patrimoniale.
Non mi pare che sia così: non vorrei che tu l'avessi letto su di un giornale clerical-berlusconiano che nella questione IMU-Vaticano stava col Vaticano. C'era stata una sentenza europea che imponeva all'Italia di smettere di favorire fiscalmente le attività commerciali degli enti ecclesiastici: il Vaticano e la CEI si difesero sostenendo che le attività commerciali di questi enti (alberghi, bed & breakfast, scuole private, asili, sale conferenze, ecc.) erano no profit (in realtà alcune tipologie di queste attività come alberghi, sale conferenze, b&b, ecc. si facevano pubblicità e avevano prezzi di mercato anche se un po' più bassi grazie ad esempio al personale costituito da membri del clero e per le agevolazioni fiscali concesse dallo stato italiano: per le leggi vigenti erano quindi considerate attività commerciali non esenti). Ecco che forse un giornale vicino a Berlusconi, e quindi al Vaticano-CEI quando si parla di beni materiali e limitazioni della libertà degli italiani, ha scritto che da quest'anno "anche gli enti no profit pagheranno l'IMU sulle loro proprietà" perchè gli sgravi che venivano concessi fino all'altro ieri sono stati ridotti o annullati (a me non risulta).
C'è una legge che esonera il no profit e credo che le fondazioni bancarie, che formalmente credo siano no profit nonostante controllino le banche a cui fanno riferimento (e siano infarcite di politici, vescovi, ecc.), non pagassero l'IMU proprio grazie a quella legge. Non mi pare di aver sentito che quella legge sia stata abrogata: sarebbe una cosa enorme ed è difficile che passi inosservata o che la notizia tenga banco solo per un giorno e due.
Quelle attività commerciali degli enti ecclesiastici non erano per la legge no profit: molte attività facevano di fatto elusione fiscale non pagando prima l'ICI e poi l'IMU. Si è parlato per anni di questa questione e non mi pare di aver ancora visto il lieto fine (potrei essermelo perso ma non credo...).
Anche la Bocconi non pagava l'IMU in nome del no profit.
zio ha scritto:inoltre alle ditte costruttrici, che versano inutile dirlo in grave crisi, sono stati tassati gli immobili accatastati ma invenduti, andando ad affossare ulteriormente il settore edile, togliendo le poche risorse liquide.
Certo che vanno tassati: del resto è assolutamente normale visto che sono nella loro disponibilità (possono ad esempio venire ipotecati per ottenere finanziamenti).
GeishaBalls ha scritto:Tasse sulla prima casa: in Italia è meno dell'1% - direi lo 0,7%- quello che in USA Len ci conferma essere circa il 3%. Rispetto ad UK siamo a metà ed in generale tra i più bassi.
Le tasse non fanno comodo, ma non sarebbe meglio togliere quelle sul lavoro?
Secondo una nota del Fondo Monetario Internazionale e di molti che scrivono di Economia assolutamente si. Ma l'IMU Berlusconi l'ha usata come ancora di salvezza in campagna elettorale e ora, in vista della prossima, deve accollare agli italiani i costi di quella campagna (e della prossima): perchè è chiaro che esattamente come avvenne con l'ICI, quei soldi che in buona parte andavano ai Comuni andranno recuperati in altro modo, non è che verranno interamente compensati con riduzione degli sprechi.
fred perdonami ma il mio non era un tono da difesa della pagnotta.
pertanto:
certo che le attività commerciali siano esse del vaticano, delle parrocchie, delle congregazioni o altro debbano pagare imu.
ho pure detto che qualora il paese lo chiedesse, le attività reali noprofit, specie quelle educative, se necessario dovrebbero fare attività di bilancio per far rientrare la tassa imu nel bilancio stesso, trovando altre voci da mettere a reddito per compensare o voci sulle quali risparmiare ed efficentare.
in generale però ritengo che chi realizza il bene comune secondo le norme e gli indirizzi indicati dallo stato, dovrebbe essere favorito nell'esercizio delle sue funzioni. es. le scuole paritarie. ma questo è un altro discorso e non cambia niente di quello che ho scritto prima.
sulla seconda tua osservazione la mia non era una dichiarazione di illegittimità delle tasse sulla costruzione. era una constatazione. se vuoi ti elenco precisamente i costi cui si va incontro per una attività immobiliare.
se parti dal progetto urbanistico, più del 60% sono tasse. ovvio che poi la casa costi cara in italia. ma ripeto: è una constatazione. giusto o non giusto è così.
infine non mi pare che i beni invenduti di qualsiasi attività commerciale siano tassati. vanno in bilancio come beni di magazzino e servono appunto a far tornare un bilancio sano o a chiedere mutui ipotecari, non in tasse.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw