[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
anch'io pensare Renzi magna magna Roma
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
In pratica è parimenti cazzaro ma, cosa molto grave a suo detrimento, non ha soldi, tv, giornali, banche etc. etc...... 

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
è un volgare imitatore di Obama, dice di essere un "pop-dem".
questo è il risultato quando si cercano di SCIMMIOTTARE gli americani


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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Non è certo uno "fedele alla linea"Drogato_ di_porno ha scritto:è un volgare imitatore di Obama, dice di essere un "pop-dem".


La via in su è la via in giù. (Eraclito)
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
mi sego dunque sono
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
da quando si è candidato alla segreteria PD ha perso molti consensi a destra. i berlusconiani (che sono gli elettori più coglioni in assoluto) lo avrebbero votato se si fosse limitato alla premiership. "schierandosi" ufficialmente (prima era nel PD ma non sembrava volerci stare) non lo voteranno più.criptico ha scritto:Non è certo uno "fedele alla linea"Drogato_ di_porno ha scritto:è un volgare imitatore di Obama, dice di essere un "pop-dem".ma qualche idea, a differenza di molti altri competitor alla guida del PD, ce l'ha. Vincerà il Congresso e poi lo giudicheremo. Per ora mi piace che non fa sconti a nessuno.
un punto a suo vantaggio è che a differenza di Bersani ha capito che contano solo i sondaggi e arraffare voti.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
finalmente si.GeishaBalls ha scritto: Si può disprezzare il berlusconismo senza essere anti Berlusconi? Possiamo semplicemente chiedere che se ne vada dai coglione e che a destra emerga qualcuno magari di onesto e liberale?
ma io non mi candido.


"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
vabbe' aspettiamo l'8 dicembre
che fretta c'e' tanto va tutto allo s-fascio

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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Dudù lo conosce bene perché è l'unico che riesca a guardarlo negli occhi
Storie tese tra Brunetta e Dudù "Botolo, levati dai piedi..."
Al capogruppo Pdl non piace il cagnetto: è tra i pochi visitatori di Palazzo Grazioli che non lo coccola (e qualcuno lo ha pure sentito inveire...)
In un'intervista al Corriere della Sera, Renato Brunetta è tornato a pungolare il governo: "O Letta e il Pd cambiano profondamente la legge di stabilità ed evitano la decadenza di Berlusconi, o le larghe intese sono finite, e si va a votare". Concetti che il capogruppo Pdl ha più volte ripetuto. E per completare la sua visione d'insieme, Brunetta aggiunge che le elezioni saranno provocate da Matteo Renzi, che è "superficiale e ondivago, ma non sciocco, e sa che per reggere quella gabbia di matti che è diventato il Pd, per tenere insieme Civati e D'Alema, Cuperlo e la Puppato, l'unico modo è andare a votare subito". Oltre alla politica, una nota di colore (riportata da La Stampa). Si parla della superstar di Palazzo Grazioli, il cagnetto Dudù, tanto caro a Francesca Pascale e Silvio Berlusconi. Il Cavaliere continua a ripetere che il cane "è intelligentissimo" e che "gli manca solo la parola". Tutti i visitatori della residenza romana, farebbero a gara per vezzeggiarlo. Una sola eccezione: Brunetta, appunto. C'è chi lo ha udito intimare al "botolo", ossia Dudù: "Levati dai piedi".
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Marina studia con Del Debbio

Marina studia da leader politico: va a ripetizioni da Del Debbio
Marina Berlusconi studia e, secondo Repubblica e molte indiscrezioni di stampa, si prepara al grande salto, quello in politica. Che però smentisce con fermezza Il papà, Silvio Berlusconi, sarebbe sempre più convinto che sia lei la scelta giusta per sfidare Matteo Renzi sulla strada che porta a Palazzo Chigi. A villa San Martino in molti credono nella primogenita del Cavaliere e per questo si punta dritti verso l'investitura presidenziale: i consiglieri più fidati adesso parlano con Marina, le suggeriscono cosa studiare e la preparano al dibattito pubblico, al contraddittorio.
Eppure Marina, secondo le indiscrezioni, sempre con più insistenza partecipa agli incontri del lunedì tra Berlusconi e i giornalisti del gruppo Finivest. Loro hanno il compito di temprare il futuro leader di Forza Italia e di darle i consigli giusti. Come riporta Repubblica, lo stratega sarebbe Paolo Del Debbio: incontra Marina ogni giovedì, le tiene lezioni di storia politica ed economia. Si presenta con le slide e tira dritto. Marina ascolta e si prepara a diventare guida della destra italiana: non ha paura del "salto" perché farebbe di tutto per accontentare il padre e sa di poter lasciare le aziende di famiglia in buone mani.
Dell'Utri, Ermolli, Bertolaso Ecco la squadra che lavora insieme a Marina
L'idea è quella di contrapporre alla marcia trionfale di Matteo Renzi del'8 dicembre (data delle primarie Pd) l'investitura ufficiale di sua figlia Marina. Silvio Berlusconi già immagina la scena davanti agli 800 componenti del Consiglio nazionale del Pdl che proprio il giorno dell'Immacolata ratificheranno il passaggio a Forza Italia, così come deciso due giorni fa.
Nonostante le grandi perplessità di Gianni Letta e di Fedele Confalonieri il Cavaliere sta lavorando per il grande giorno con una squadra scelta nell'inner circe tra i pretoriani più fidati che affiancherà la rampolla Berlusconi che avrà il delicato compito di sfidare Renzi. Marcello Dell'Utri, rivela Repubblica, è stato visto entrare e uscire a più riprese nelle ultime settimane a Palazzo Grazioli. E poi Bruno Ermolli, cda Mediaset, ma soprattutto scudiero di mille battaglie al suo fianco dagli anni Settanta. E ancora Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile e Giancarlo Galan al quale spetterà il talent scouting. La svolta familiare, con tanto di brand Berlusconi, sembra davvero cosa fatta.

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Silvio ha segnato la via
Fuorionda di Rabino, deputato di Sc: “A Roma resto per la gnocca”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/10/ ... ca/251260/
Fuorionda di Mariano Rabino, deputato piemontese di Scelta Civica, a Tgcom24. La gaffe, ripresa da “Striscia la notizia” (Canale5), immortala il parlamentare mentre, assieme all’esponente Pd Ernesto Carbone, attende il collegamento con Paolo Liguori. E a un certo punto racconta un aneddoto: “Una signora mi ha chiesto: ‘Perché quando vai a Roma poi non vuoi tornare più a casa?’. Io le ho risposto: ‘Non per i privilegi, ma per due cose: la gnocca e il tempo’. Guarda, io in cinque anni a Torino in consiglio regionale” – continua – “quando ero nel Pd, non ho visto la gnocca che ho visto qui a Roma in sei mesi“
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
secondo Ipsos (Pagnoncelli), il 68% dell'elettorato berlusconiano ha la licenza elementare, media o nessun titolo di studio.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Infatti è il tipo di elettorato che, parola del berlusca, lui ha sempre inseguito. Aggiungendo che deve avere il quoziente intellettivo di un bambino di 9 anni.Drogato_ di_porno ha scritto:secondo Ipsos (Pagnoncelli), il 68% dell'elettorato berlusconiano ha la licenza elementare, media o nessun titolo di studio.
Non è che Pagnoncelli ha semplicemente utilizzato questa affermazione per il sondaggio senza prendersi la briga di andare intervistare realmente questi "elettori?"
Ultima modifica di Superfissato il 29/10/2013, 14:56, modificato 3 volte in totale.
Tua moglie com'è? E' comprensiva, basta menaje...
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Appunto.
Perchè Pagnoncelli non viene da me a chiedere cosa ne penso del Berluscazz.?
Perchè Pagnoncelli non viene da me a chiedere cosa ne penso del Berluscazz.?
Il maschio scelto dalla femmina non è colui che le sembra più attraente,
ma colui che la disgusta di meno. (Charles Darwin)
Coito Ergo Cum.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Si rivolge alla maggiore fetta elettorale:Drogato_ di_porno ha scritto:secondo Ipsos (Pagnoncelli), il 68% dell'elettorato berlusconiano ha la licenza elementare, media o nessun titolo di studio.
http://www.corriere.it/cronache/08_magg ... 6ba6.shtml
il 50% degli italiani ha solo la terza media
[Scopri]Spoiler
Indagine Istat: uno su dieci non completa l’obbligo, in Sicilia e Campania si arriva al 14-15% di abbandoni MILANO - Molti, troppi studenti italiani abbandonano la scuola prima di aver conseguito un titolo di studio superiore e quasi la metà degli italiani ha solo la licenza media. È triste il quadro dell’istruzione fotografato dall’Istat per «100 statistiche per il Paese - Indicatori per conoscere e valutare». La fuga dai banchi interessa soprattutto il meridione: in Sicilia e Campania rispettivamente 15 e 14 studenti su cento non completano nemmeno il percorso dell’obbligo. La quota di abbandoni più contenuta (6,2%) si registra invece nel Friuli-Venezia Giulia. Valori negativi si riscontrano, tuttavia, anche al Nord: in Valle D’Aosta siamo all’11,7%, in Liguria e Piemonte al 10,8%. Al Centro il Lazio spicca con il suo 11,7%. In generale nell’anno scolastico 2005-2006 la quota di giovani che ha lasciato al primo anno gli studi superiori è dell’11,1%. FANALINO DI CODA - Nel 2007 il 48,2% della popolazione italiana tra i 25 e i 64 anni ha conseguito come titolo di studio più elevato la licenza della scuola media inferiore, valore distante dalla media Ue27, che ci colloca nelle ultime posizioni insieme a Spagna, Portogallo e Malta. Sempre l’anno scorso poco più del 75% dei giovani tra i 20 e i 24 anni ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore. Un tasso inferiore a quello della media comunitaria (77,8%). In ambito comunitario sono alcuni Paesi di recente ingresso quelli che presentano i più elevati tassi di scolarizzazione superiore: in Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia 9 studenti su 10 hanno conseguito almeno il diploma superiore. In Italia, infine, circa il 41% dei giovani tra i 19 e i 25 anni risulta iscritto a un corso universitario nell’anno accademico 2005-06, ma la tendenza è in crescita. Nell’indagine c’è anche la conferma che l’Italia per l’istruzione spende meno degli altri paesi europei: nel 2005 l’incidenza degli investimenti in istruzione e formazione sul Pil è pari al 4,4%, ampiamente al di sotto della media dell’Ue27 (5,1%). ABBANDONI PRECOCI - Il valore medio della Ue27 si aggira (dato 2006) attorno al 15,3% di abbandoni precoci. L’Italia è al 20,8%. Mentre tra i Paesi virtuosi spiccano Slovenia (5,2%), Repubblica Ceca (5,5%) e Polonia (5,6%). Il miglioramento, comunque, nel nostro Paese c’è stato: nell’arco degli ultimi quattro anni, tra il 2004 e il 2007, nel nostro Paese l’incidenza di abbandoni precoci è scesa di 2,8 punti percentuali al Mezzogiorno e di 3,6 punti al Centro-Nord. Nel 2007 solo la provincia autonoma di Trento e il Lazio hanno raggiunto obiettivi vicini a quelli di Lisbona (10,6 e 10,9%). Altre regioni con valori contenuti sono Friuli (12,6%) e Umbria (12,7%). Quelle più distanti dai diktat di Lisbona sono Campania (29%) e Puglia (25%). Tra il 2006 e il 2007 gli abbandoni sono aumentati in Valle D’Aosta, Liguria, Toscana, Molise e Campania. 07 maggio 2008 PIÙletti giorno settimana mese 1«L’Italia ti spezza il cuore» L’articolo che divide gli Usa 2«Gadget truccati in regalo ai leader Così Putin voleva spiare l’Europa» 3Bonev rivela: cercai di parlare a Silvio e Francesca 4«Pacchetto casa da cambiare, ci stiamo lavorando» 5Corte dei conti: «Con la manovra condizioni per una tregua fiscale» 6Studentesse -prostitute a 14 e 15anni, 5 arresti per sfruttamento: una è la mamma - Corriere.it 7D’Alema al veleno su Renzi: «Come Virna Lisi, con quella bocca può dire ciò che vuole» 8Isaac, il bambino che non sente il dolore 9Le accuse di Pif, Crisafulli annuncia querele «Falsità su di me e sui rapporti con un boss» 10Pallone d’oro 2013: nella lista dei 23 l’unico italiano è Pirlo, niente da fare per Balotelli IN PRIMO piano Diritti tv, le motivazioni dell’Appello «Berlusconi ideatore e organizzatore del sistema» Corte dei Conti: «Tregua fiscale possibile» Allarme poveri, raddoppiati in cinque anni «Pacchetto casa da cambiare, ci stiamo lavorando» D’Alema al veleno su Renzi: «Come Virna Lisi, con quella bocca può dire ciò che vuole» INTERNI Il consigliere Pd: «Mio lo scontrino del wc pubblico? Stai ascoltando 105 Radio FM [Radio 105] ] ndagine Istat: uno su dieci non completa l'obbligo, in Sicilia e Campania si arriva al 14-15% di abbandoni
MILANO - Molti, troppi studenti italiani abbandonano la scuola prima di aver conseguito un titolo di studio superiore e quasi la metà degli italiani ha solo la licenza media. È triste il quadro dell'istruzione fotografato dall'Istat per «100 statistiche per il Paese - Indicatori per conoscere e valutare». La fuga dai banchi interessa soprattutto il meridione: in Sicilia e Campania rispettivamente 15 e 14 studenti su cento non completano nemmeno il percorso dell'obbligo. La quota di abbandoni più contenuta (6,2%) si registra invece nel Friuli-Venezia Giulia. Valori negativi si riscontrano, tuttavia, anche al Nord: in Valle D'Aosta siamo all'11,7%, in Liguria e Piemonte al 10,8%. Al Centro il Lazio spicca con il suo 11,7%. In generale nell'anno scolastico 2005-2006 la quota di giovani che ha lasciato al primo anno gli studi superiori è dell'11,1%.
FANALINO DI CODA - Nel 2007 il 48,2% della popolazione italiana tra i 25 e i 64 anni ha conseguito come titolo di studio più elevato la licenza della scuola media inferiore, valore distante dalla media Ue27, che ci colloca nelle ultime posizioni insieme a Spagna, Portogallo e Malta. Sempre l'anno scorso poco più del 75% dei giovani tra i 20 e i 24 anni ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore. Un tasso inferiore a quello della media comunitaria (77,8%). In ambito comunitario sono alcuni Paesi di recente ingresso quelli che presentano i più elevati tassi di scolarizzazione superiore: in Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia 9 studenti su 10 hanno conseguito almeno il diploma superiore. In Italia, infine, circa il 41% dei giovani tra i 19 e i 25 anni risulta iscritto a un corso universitario nell'anno accademico 2005-06, ma la tendenza è in crescita. Nell'indagine c'è anche la conferma che l'Italia per l'istruzione spende meno degli altri paesi europei: nel 2005 l'incidenza degli investimenti in istruzione e formazione sul Pil è pari al 4,4%, ampiamente al di sotto della media dell'Ue27 (5,1%).
ABBANDONI PRECOCI - Il valore medio della Ue27 si aggira (dato 2006) attorno al 15,3% di abbandoni precoci. L'Italia è al 20,8%. Mentre tra i Paesi virtuosi spiccano Slovenia (5,2%), Repubblica Ceca (5,5%) e Polonia (5,6%). Il miglioramento, comunque, nel nostro Paese c'è stato: nell'arco degli ultimi quattro anni, tra il 2004 e il 2007, nel nostro Paese l'incidenza di abbandoni precoci è scesa di 2,8 punti percentuali al Mezzogiorno e di 3,6 punti al Centro-Nord. Nel 2007 solo la provincia autonoma di Trento e il Lazio hanno raggiunto obiettivi vicini a quelli di Lisbona (10,6 e 10,9%). Altre regioni con valori contenuti sono Friuli (12,6%) e Umbria (12,7%). Quelle più distanti dai diktat di Lisbona sono Campania (29%) e Puglia (25%). Tra il 2006 e il 2007 gli abbandoni sono aumentati in Valle D'Aosta, Liguria, Toscana, Molise e Campania.
sfascio cose, meno gente.