Una chicca speciale: la copertina della rivista che ritrae la Juve "campione 1999-2000", regolarmente in edicola!
Se non ci fossero, i gobbi, bisognerebbe inventarli!
LE MIGLIORI DALLA SUDDETTA RIVISTA
"Lo scudetto numero 26 è arrivato al termine di una stagione incredibile, fatta di prodezze balistiche di Zidane, di rapine di Superpippo, rigori magistrali di Del Piero, parate fantastiche di Van Der Sar e tanta cattiveria dei nemici storici della Juve che hanno blaterato di strapotere psicologico della squadra e di sudditanza degli arbitri, argomento quest'ultimo vecchio come il mondo e solo frutto dell'invidia per una società che orgogliosamente puó mostrare una bacheca di trofei che nessun'altra società puó vantare, Vogliamo aprirla questa bacheca e leggere con gli occhi lucidi quello che c'è stampato sulle tantissime coppe? Facciamolo insieme e godiamo nel vedere 26 scudetti, 9 coppe Italia, due Champion League ('85 e '96), una coppa delle Coppe ('84), tre coppe Uefa ('77, '90 e '93>, due Supercoppe europee ('85 e '96>, due Supercoppe d'italia ('95 e '97) e altrettante coppe Intercortinentali ('85 e '96). Puó bastare e avanza per far morire di invidia tutti quelli che vedono la Juve sempre davanti alla loro squadra al termine di campionati che quasi sempre premiano la migliore formazione. E quest'anno non ci sono grandi dubbi su quale squadra abbia dominato la stagione senza concedersi soste: la Juve, la nostra magica Juve. Una squadra che ha condotto la danza dalla prima giornata all'ultima, concedendosi solo 8 giorni di follia quando con le due sconfitte con il Milan e con la Lazio al Delle Alpi ha corso il rischio di vanificare un'intera stagione da primattrice. Buon per la Juve che la Lazio abbia alla fine mostrato i difetti di sempre (si squaglia al sole primaverile) e che soprattutto Ancelotti abbia ridato subito grinta ai suoi con la successiva partita spettacolo a Milano contro l'Inter"
"Il grandissimo risultato di questa straordinaria annata ha lasciato il segno nei commenti dei principali protagonisti del calcio italiano. Dopo aver speso chilometri di piombo per dimostrare che nei confronti della "Signora" del calcio italiano c'è sempre un atteggiamento di eccessivo rispetto da parte della classe arbitrale, i cronisti sportivi nemici della Juve hanno dovuto ammettere a mezza bocca di aver esagerato e che i successi della magica Juve non sono dovuti a fattori esterni ma solo a una incontestabile superiorità di gioco e forza di volontà . Il primo grande nemico è stato certamente il presidente della Lazio, Cragnotti, che dopo aver pianto lacrime amare per le molte occasioni perse nel campionato (l'ennesimo da buon protagonista ma mai da trionfatore) ha dovuto ammettere che "il successo finale degli uomini di Ancelotti è onestamente giusto perchè nel corso di tutto il campionato la squadra bianco-nera ha saputo giocare sempre con quella determinazione che si richiede a una formazione di vertice. Non altrettanto ha saputo fare la mia Lazio ma questo è un altro discorso" . Parole tristi di chi ha creduto a un certo punto di poter insidiare il primato juventino trovandosi poi, alla fine, con l'ennesimo pugno di mosche in mano."
"A San Siro Shevchenko e l'arbitro sono superiori alla Juve [...]. Pronta strigliata di Ancelotti e grande prova d'orgoglio della squadra che a San Siro, strapazza due volte con Darko Kovacevic i nerazzurri prendendo la rincorsa per quel titolo numero ventisei quanto mai meritato. Con il contemporaneo balbettio della Lazio a questo punto le ultime gare diventano poco più che una formalità burocratica."
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