[O.T.] BLASFEMIA ("sensibili" non entrate)
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[O.T.] BLASFEMIA ("sensibili" non entrate)
Nessun intento 'polemico'. La storia della blasfemia è lunga e ricchissima. Chi di voi riconosce un certo valore politico e formativo alla blasfemia, come critica sociale e culturale, è invitato a postare qui testi, immagini e opere che a tale tradizione fanno riferimento.
Non si offenda nessuno, è un topic a puro scopo conoscitivo, chi non ha piacere di leggere si astenga.
Non si offenda nessuno, è un topic a puro scopo conoscitivo, chi non ha piacere di leggere si astenga.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
UN BLASFEMO
(dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato)
Fabrizio De Andrè
Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore,
più non arrossii nel rubare l'amore
dal momento che Inverno mi convinse che Dio
non sarebbe arrossito rubandomi il mio.
Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
non avevano leggi per punire un blasfemo,
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte,
mi cercarono l'anima a forza di botte.
Perchè dissi che Dio imbroglió il primo uomo,
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
a ignorare che al mondo c'e' il bene e c'è il male.
Quando vide che l'uomo allungava le dita
a rubargli il mistero di una mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermó con la morte, inventó le stagioni.
... mi cercarono l'anima a forza di botte...
E se furon due guardie a fermarmi la vita,
è proprio qui sulla terra la mela proibita,
e non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato
ci costringe a sognare in un giardino incantato.
(dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato)
Fabrizio De Andrè
Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore,
più non arrossii nel rubare l'amore
dal momento che Inverno mi convinse che Dio
non sarebbe arrossito rubandomi il mio.
Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
non avevano leggi per punire un blasfemo,
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte,
mi cercarono l'anima a forza di botte.
Perchè dissi che Dio imbroglió il primo uomo,
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
a ignorare che al mondo c'e' il bene e c'è il male.
Quando vide che l'uomo allungava le dita
a rubargli il mistero di una mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermó con la morte, inventó le stagioni.
... mi cercarono l'anima a forza di botte...
E se furon due guardie a fermarmi la vita,
è proprio qui sulla terra la mela proibita,
e non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato
ci costringe a sognare in un giardino incantato.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
JACOPONE DA TODI
Stabat Mater Dolorosa
1. Stabat mater dolorosa
iuxta crucem lacrimosa,
dum pendebat filius.
Cuius animam gementem
contristatam et dolentem
pertransivit gladius.
2. O quam tristis et afflicta
fuit illa benedicta
Mater unigeniti!
Quae maerebat et dolebat,
pia Mater, dum videbat
nati poenas incliti!
3. Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si videret
in tanto supplicio?
Quis non posset contristari
Christi (oder: piam) Matrem contemplari
dolentem cum filio?
4. Pro peccatis suae gentis
vidit Iesum in tormentis
et flagellis subditum;
vidit suum dulcem natum
moriendo desolatum,
dum emisit spiritum.
5. Eia Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum lugeam!
Fac, ut ardeat cor meum
in amando Christum deum,
ut sibi complaceam!
6. Sancta Mater, istud agas,
crucifixi fige plagas
cordi meo valide!
Tui nati vulnerati
tam dignati pro me pati
poenas mecum divide!
7. Fac me vere tecum flere,
crucifixo condolere,
donec ego vixero!
Iuxta crucem tecum stare
te libenter (oder: et me tibi) sociare
in planctu desidero.
8. Virgo virginum praeclara,
mihi iam non sis amara:
fac me tecum plangere.
Fac, ut portem Christi mortem,
passionis fac consortem
Et plagas recolere!
9. Fac me plagis vulnerari,
cruce fac (oder: hac) inebriari
oder: fac me crucem inebriari
ob amorem filii! (oder: et cruore filii)
Inflammatus et accensus
Oder: Flammis ne urar succensus,
per te, Virgo, sim defensus
in die iudicii!
10. Fac me cruce custodiri
morte Christi praemuniri,
confoveri gratia!
Oder: Christe, cum sit hinc exire,
da per matrem me venire
ad palmam victoriae.
Quando corpus morietur,
fac, ut animae donetur
Paradisi gloria!
Amen! In sempiterna saecula. Amen.
Stabat Mater Dolorosa
1. Stabat mater dolorosa
iuxta crucem lacrimosa,
dum pendebat filius.
Cuius animam gementem
contristatam et dolentem
pertransivit gladius.
2. O quam tristis et afflicta
fuit illa benedicta
Mater unigeniti!
Quae maerebat et dolebat,
pia Mater, dum videbat
nati poenas incliti!
3. Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si videret
in tanto supplicio?
Quis non posset contristari
Christi (oder: piam) Matrem contemplari
dolentem cum filio?
4. Pro peccatis suae gentis
vidit Iesum in tormentis
et flagellis subditum;
vidit suum dulcem natum
moriendo desolatum,
dum emisit spiritum.
5. Eia Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum lugeam!
Fac, ut ardeat cor meum
in amando Christum deum,
ut sibi complaceam!
6. Sancta Mater, istud agas,
crucifixi fige plagas
cordi meo valide!
Tui nati vulnerati
tam dignati pro me pati
poenas mecum divide!
7. Fac me vere tecum flere,
crucifixo condolere,
donec ego vixero!
Iuxta crucem tecum stare
te libenter (oder: et me tibi) sociare
in planctu desidero.
8. Virgo virginum praeclara,
mihi iam non sis amara:
fac me tecum plangere.
Fac, ut portem Christi mortem,
passionis fac consortem
Et plagas recolere!
9. Fac me plagis vulnerari,
cruce fac (oder: hac) inebriari
oder: fac me crucem inebriari
ob amorem filii! (oder: et cruore filii)
Inflammatus et accensus
Oder: Flammis ne urar succensus,
per te, Virgo, sim defensus
in die iudicii!
10. Fac me cruce custodiri
morte Christi praemuniri,
confoveri gratia!
Oder: Christe, cum sit hinc exire,
da per matrem me venire
ad palmam victoriae.
Quando corpus morietur,
fac, ut animae donetur
Paradisi gloria!
Amen! In sempiterna saecula. Amen.
blasfhm...a (blasfàªmia)
da bl£sfhmoj
sostantivo femminile
1) calunnia, detrazione, discorso dannoso
2) discorso empio contro la divina maestà , bestemmia
blasfhm...a: nom. sing.
blasfhm...ai: nom. pl.
blasfhm...an: acc. sing.
blasfhm...aj: acc. pl., gen. sing.
(+à
da bl£sfhmoj
sostantivo femminile
1) calunnia, detrazione, discorso dannoso
2) discorso empio contro la divina maestà , bestemmia
blasfhm...a: nom. sing.
blasfhm...ai: nom. pl.
blasfhm...an: acc. sing.
blasfhm...aj: acc. pl., gen. sing.
(+à
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Blasphemy
From Wikipedia, the free encyclopedia.
Blasphemy is the defamation of the name of God or the gods, and by extension any display of gross irreverence towards any person or thing deemed worthy of exalted esteem. In this broader sense the term is used by Sir Francis Bacon in the Advancement of Learning, when he speaks of "blasphemy against learning". Many cultures disapprove of speech or writing which defames the God or gods of their established religions, and these restrictions have the force of law in some countries.
The public domain 1913 Webster's Unabridged Dictionary defines blasphemy as:
Blasphemy (Blas"phe*my) n. [L. blasphemia, Gr. : cf. OF. blasphemie.]
* An indignity offered to God in words, writing, or signs; impiously irreverent words or signs addressed to, or used in reference to, God; speaking evil of God; also, the act of claiming the attributes or prerogatives of deity. When used generally in statutes or at common law, blasphemy is the use of irreverent words or signs in reference to the Supreme Being in such a way as to produce scandal or provoke violence.
* Figuratively, of things held in high honor: Calumny; abuse; vilification.
The Catholic Encyclopedia has a more extensive article on Blasphemy (http://www.newadvent.org/cathen/02595a.htm).
Sometimes the word "blasphemy" is used loosely to mean any profane language, for example in "With much hammering and blasphemy, the locomotive's replacement spring was finally fitted.".
[edit]
Blasphemy laws
There has been a recent tendency in Western countries towards the repeal or reform of blasphemy laws, and these laws are only infrequently enforced where they exist. Such laws still exist in several countries, such as in Austria (Articles 188, 189 of the criminal code), Finland (Section 10 of chapter 17 of the penal code), Germany (Article 166 of the criminal code), Italy, The Netherlands (Article 147 of the criminal code), Spain (Article 525 of the criminal code) and United Kingdom. In the United States, the First Amendment guarantees a relatively unlimited right of free speech, although some US states still have blasphemy laws on the books. Chapter 272 of the Massachusetts General Laws states, for example:
Section 36. Whoever wilfully blasphemes the holy name of God by denying, cursing or contumeliously reproaching God, his creation, government or final judging of the world, or by cursing or contumeliously reproaching Jesus Christ or the Holy Ghost, or by cursing or contumeliously reproaching or exposing to contempt and ridicule, the holy word of God contained in the holy scriptures shall be punished by imprisonment in jail for not more than one year or by a fine of not more than three hundred dollars, and may also be bound to good behavior.
British author Salman Rushdie's novel The Satanic Verses was seen by many Muslims to contain blasphemes against Islam, and Iranian clerical leader Ayatollah Khomeini issued a fatwah in 1989 calling for Rushdie's death (although strictly this was in response to Rushdie's claimed apostasy, not the novel's supposed blasphemy). The fatwa was not accepted universally by the Muslim Ulema as the way to deal with the problem of Rushdie's book. Some British Muslims called for Rushdie to be tried under English law for blasphemy, but no charges were laid, as the English legal system recognises blasphemy only against the Christian faith. The Rushdie case stimulated debate on this topic, with some arguing the same protection should be extended to all religions, while others claimed the UK's ancient blasphemy laws were an anachronism and should be abolished. Despite much discussion surrounding the controversy, the law was not amended. The last British person to be imprisoned for blasphemy was John William Gott in 1922, for comparing Jesus to a clown. [1] (http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/3753408.stm)
Many take the view that accusations of blasphemy and anti-blasphemy legislation are examples of the special pleading logical fallacy where the chosen religion is extended protection from rational enquiry and ridicule that is not extended to other topics.
http://en.wikipedia.org/wiki/Blasphemy
From Wikipedia, the free encyclopedia.
Blasphemy is the defamation of the name of God or the gods, and by extension any display of gross irreverence towards any person or thing deemed worthy of exalted esteem. In this broader sense the term is used by Sir Francis Bacon in the Advancement of Learning, when he speaks of "blasphemy against learning". Many cultures disapprove of speech or writing which defames the God or gods of their established religions, and these restrictions have the force of law in some countries.
The public domain 1913 Webster's Unabridged Dictionary defines blasphemy as:
Blasphemy (Blas"phe*my) n. [L. blasphemia, Gr. : cf. OF. blasphemie.]
* An indignity offered to God in words, writing, or signs; impiously irreverent words or signs addressed to, or used in reference to, God; speaking evil of God; also, the act of claiming the attributes or prerogatives of deity. When used generally in statutes or at common law, blasphemy is the use of irreverent words or signs in reference to the Supreme Being in such a way as to produce scandal or provoke violence.
* Figuratively, of things held in high honor: Calumny; abuse; vilification.
The Catholic Encyclopedia has a more extensive article on Blasphemy (http://www.newadvent.org/cathen/02595a.htm).
Sometimes the word "blasphemy" is used loosely to mean any profane language, for example in "With much hammering and blasphemy, the locomotive's replacement spring was finally fitted.".
[edit]
Blasphemy laws
There has been a recent tendency in Western countries towards the repeal or reform of blasphemy laws, and these laws are only infrequently enforced where they exist. Such laws still exist in several countries, such as in Austria (Articles 188, 189 of the criminal code), Finland (Section 10 of chapter 17 of the penal code), Germany (Article 166 of the criminal code), Italy, The Netherlands (Article 147 of the criminal code), Spain (Article 525 of the criminal code) and United Kingdom. In the United States, the First Amendment guarantees a relatively unlimited right of free speech, although some US states still have blasphemy laws on the books. Chapter 272 of the Massachusetts General Laws states, for example:
Section 36. Whoever wilfully blasphemes the holy name of God by denying, cursing or contumeliously reproaching God, his creation, government or final judging of the world, or by cursing or contumeliously reproaching Jesus Christ or the Holy Ghost, or by cursing or contumeliously reproaching or exposing to contempt and ridicule, the holy word of God contained in the holy scriptures shall be punished by imprisonment in jail for not more than one year or by a fine of not more than three hundred dollars, and may also be bound to good behavior.
British author Salman Rushdie's novel The Satanic Verses was seen by many Muslims to contain blasphemes against Islam, and Iranian clerical leader Ayatollah Khomeini issued a fatwah in 1989 calling for Rushdie's death (although strictly this was in response to Rushdie's claimed apostasy, not the novel's supposed blasphemy). The fatwa was not accepted universally by the Muslim Ulema as the way to deal with the problem of Rushdie's book. Some British Muslims called for Rushdie to be tried under English law for blasphemy, but no charges were laid, as the English legal system recognises blasphemy only against the Christian faith. The Rushdie case stimulated debate on this topic, with some arguing the same protection should be extended to all religions, while others claimed the UK's ancient blasphemy laws were an anachronism and should be abolished. Despite much discussion surrounding the controversy, the law was not amended. The last British person to be imprisoned for blasphemy was John William Gott in 1922, for comparing Jesus to a clown. [1] (http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/3753408.stm)
Many take the view that accusations of blasphemy and anti-blasphemy legislation are examples of the special pleading logical fallacy where the chosen religion is extended protection from rational enquiry and ridicule that is not extended to other topics.
http://en.wikipedia.org/wiki/Blasphemy
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
The last British person to be imprisoned for blasphemy was John William Gott in 1922, for comparing Jesus to a clown.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Pakistan: leggi sulla blasfemia
Le leggi sulla blasfemia
Sia gli ahmadis sia i cristiani sono stati soggetti a molteplici abusi. Un facile strumento di discriminazione e maltrattamento sono le leggi nazionali sulla blasfemia che sono state regolarmente usate per maltrattare, intimorire e detenere membri delle minoranze religiose o membri della maggioranza religiosa che in qualche modo interpretano, insegnano o discutono la loro religione in una maniera non ortodossa.
Negli ultimi anni, dozzine di persone sono state accusate di reati religiosi in Pakistan. In tutti i casi noti ad Amnesty International le accuse di blasfemia e altri reati religiosi sembrano essere arbitrarie. Accuse contro ahmadis e cristiani sembrano essere state presentate solamente a causa dei loro credi religiosi. Le reali ragioni per le accuse di blasfemia sono varie: le prove disponibili in molti casi suggeriscono che le accuse sono presentate da individui spinti da ostilità personale o dal desiderio di guadagnare vantaggi economici o politici, o semplicemente come misura per intimorire e punire membri delle comunità delle minoranze religiose.
Le minacce e l'uso della violenza contro i membri delle minoranze religiose sono largamente condonate da parte dello stato, e hanno condotto ad un clima di paura per le minoranze, accresciuto dal rischio reale di condanna a morte, mentre gli accusatori si sentono incoraggiati dall'impunità con la quale essi possono compiere tali abusi.
Oltre alla natura discriminatoria delle leggi, Amnesty International è preoccupata non solo del fatto che l'uso attuale delle leggi viola il diritto alla libertà di religione, ma anche che i processi per reati di blasfemia e di altri reati religiosi in Pakistan non soddisfano gli standard internazionali di equità . Una caratteristica comune delle accuse di blasfemia e degli altri reati religiosi in Pakistan è la maniera nella quale essi sono accettati acriticamente dalle autorità dell'accusa, che possono essere esposte loro stesse ad intimidazioni, minacce e accuse, qualora non dovessero accettarli. Amnesty International è anche preoccupata per l'uso in questi casi della pena di morte, che è praticamente l'unica pena per chiunque sia condannato di blasfemia.
Amnesty International ha esortato ad abolire le leggi sulla blasfemia, in modo particolare il paragrafo 295C del codice penale pakistano, che conduce ad una pena capitale obbligatoria; sostiene inoltre che, mentre continuano ad essere in vigore, dovrebbero essere introdotte modifiche significative per prevenirne gli abusi. Nell'aprile 2000, il generale Musharraf aveva annunciato che sarebbero state introdotte tutele procedurali per cercare di diminuire gli abusi di queste leggi, ma l'emendamento proposto è stato ritirato il mese dopo, in seguito a pressioni degli ulema (studenti islamici) e della gente.
La mancanza di una adeguata tutela giuridica ha provocato effetti devastanti per i membri delle minoranze religiose che sono arbitrariamente privati della vita e della libertà fondamentali, di un senso di sicurezza nel quale essi possono vivere le loro vite con dignità e sicurezza e cercare di vivere una vita, inclusi l'educazione e il lavoro, in un ambiente libero dalla discriminazione e dalla paura.
http://www.amnesty.it/crisi/11settembre ... giose.php3
Le leggi sulla blasfemia
Sia gli ahmadis sia i cristiani sono stati soggetti a molteplici abusi. Un facile strumento di discriminazione e maltrattamento sono le leggi nazionali sulla blasfemia che sono state regolarmente usate per maltrattare, intimorire e detenere membri delle minoranze religiose o membri della maggioranza religiosa che in qualche modo interpretano, insegnano o discutono la loro religione in una maniera non ortodossa.
Negli ultimi anni, dozzine di persone sono state accusate di reati religiosi in Pakistan. In tutti i casi noti ad Amnesty International le accuse di blasfemia e altri reati religiosi sembrano essere arbitrarie. Accuse contro ahmadis e cristiani sembrano essere state presentate solamente a causa dei loro credi religiosi. Le reali ragioni per le accuse di blasfemia sono varie: le prove disponibili in molti casi suggeriscono che le accuse sono presentate da individui spinti da ostilità personale o dal desiderio di guadagnare vantaggi economici o politici, o semplicemente come misura per intimorire e punire membri delle comunità delle minoranze religiose.
Le minacce e l'uso della violenza contro i membri delle minoranze religiose sono largamente condonate da parte dello stato, e hanno condotto ad un clima di paura per le minoranze, accresciuto dal rischio reale di condanna a morte, mentre gli accusatori si sentono incoraggiati dall'impunità con la quale essi possono compiere tali abusi.
Oltre alla natura discriminatoria delle leggi, Amnesty International è preoccupata non solo del fatto che l'uso attuale delle leggi viola il diritto alla libertà di religione, ma anche che i processi per reati di blasfemia e di altri reati religiosi in Pakistan non soddisfano gli standard internazionali di equità . Una caratteristica comune delle accuse di blasfemia e degli altri reati religiosi in Pakistan è la maniera nella quale essi sono accettati acriticamente dalle autorità dell'accusa, che possono essere esposte loro stesse ad intimidazioni, minacce e accuse, qualora non dovessero accettarli. Amnesty International è anche preoccupata per l'uso in questi casi della pena di morte, che è praticamente l'unica pena per chiunque sia condannato di blasfemia.
Amnesty International ha esortato ad abolire le leggi sulla blasfemia, in modo particolare il paragrafo 295C del codice penale pakistano, che conduce ad una pena capitale obbligatoria; sostiene inoltre che, mentre continuano ad essere in vigore, dovrebbero essere introdotte modifiche significative per prevenirne gli abusi. Nell'aprile 2000, il generale Musharraf aveva annunciato che sarebbero state introdotte tutele procedurali per cercare di diminuire gli abusi di queste leggi, ma l'emendamento proposto è stato ritirato il mese dopo, in seguito a pressioni degli ulema (studenti islamici) e della gente.
La mancanza di una adeguata tutela giuridica ha provocato effetti devastanti per i membri delle minoranze religiose che sono arbitrariamente privati della vita e della libertà fondamentali, di un senso di sicurezza nel quale essi possono vivere le loro vite con dignità e sicurezza e cercare di vivere una vita, inclusi l'educazione e il lavoro, in un ambiente libero dalla discriminazione e dalla paura.
http://www.amnesty.it/crisi/11settembre ... giose.php3
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Lippi: "La bestemmia è cultura"
"E' solo un modo di parlare toscano"
Marcello Lippi e le bestemmie. Il ct azzurro è stato bacchettato, accusato di blasfemia, per aver detto di aver detto "un paio di bestemmie" dopo il gol subito per mano delle Slovenia, ma respinge le critiche. "Capisco che l'Italia è un Paese cattolico - dice - e non ha la filosofia toscana, ma se io dico che ho tirato un paio di bestemmie in maniera scherzosa, subito spunta un cardinale... Si tratta solo di un modo di parlare nostro".
Lippi (Ap)
Oltre che da quelle dei giornalisti, adesso il commissario tecnico della Nazionale italiana deve guardarsi anche dalle critiche di preti e cardinali. Non sono piaciute sue alcune dichiarazioni su "un paio di bestemmie tirate", e qualcuno, per l'esattezza il Cardinal Angelini, commentatore sportivo a Radio Vaticana, ha sostenuto che in azzurro ormai vanno solo i raccomandati. Il tecnico si difende da entrambe le accuse, a partire dal capitolo blasfemia... "Io faccio il mio lavoro con grande entusiasmo perchè è quello che amo fare - dice - E lo faccio al di fuori delle negatività che vengono dall'esterno. Perchè poi i cardinali se la prendono perchè io ho detto di aver sparato due o tre bestemmie dopo il gol, senza conoscere la cultura tradizionale della Toscana. Si tratta solo di un modo di parlare nostro: è come dire bianco, verde, giallo o rosso".
Dalla blasfemia alle raccomandazioni... "Il cardinale - risponde Lippi - evidentemente sa perfettamente come vanno le cose da queste parti. Si vede che il cardinale ha la conoscenza perfetta dell'ambiente lui sa, evidentemente, che convochiamo i giocatori dopo colloqui con procuratori e dirigenti vari. Peró al momento i raccomandati sono finiti. Quindi quelli che garantiscono il maggior tornaconto al momento sono esauriti".
"E' solo un modo di parlare toscano"
Marcello Lippi e le bestemmie. Il ct azzurro è stato bacchettato, accusato di blasfemia, per aver detto di aver detto "un paio di bestemmie" dopo il gol subito per mano delle Slovenia, ma respinge le critiche. "Capisco che l'Italia è un Paese cattolico - dice - e non ha la filosofia toscana, ma se io dico che ho tirato un paio di bestemmie in maniera scherzosa, subito spunta un cardinale... Si tratta solo di un modo di parlare nostro".
Lippi (Ap)
Oltre che da quelle dei giornalisti, adesso il commissario tecnico della Nazionale italiana deve guardarsi anche dalle critiche di preti e cardinali. Non sono piaciute sue alcune dichiarazioni su "un paio di bestemmie tirate", e qualcuno, per l'esattezza il Cardinal Angelini, commentatore sportivo a Radio Vaticana, ha sostenuto che in azzurro ormai vanno solo i raccomandati. Il tecnico si difende da entrambe le accuse, a partire dal capitolo blasfemia... "Io faccio il mio lavoro con grande entusiasmo perchè è quello che amo fare - dice - E lo faccio al di fuori delle negatività che vengono dall'esterno. Perchè poi i cardinali se la prendono perchè io ho detto di aver sparato due o tre bestemmie dopo il gol, senza conoscere la cultura tradizionale della Toscana. Si tratta solo di un modo di parlare nostro: è come dire bianco, verde, giallo o rosso".
Dalla blasfemia alle raccomandazioni... "Il cardinale - risponde Lippi - evidentemente sa perfettamente come vanno le cose da queste parti. Si vede che il cardinale ha la conoscenza perfetta dell'ambiente lui sa, evidentemente, che convochiamo i giocatori dopo colloqui con procuratori e dirigenti vari. Peró al momento i raccomandati sono finiti. Quindi quelli che garantiscono il maggior tornaconto al momento sono esauriti".
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 74691
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
I VANGELI GNOSTICI
I 52 testi scoperti a Nag Hammadi, in Egitto, includono poemi, miti e detti attribuiti a Gesù molto differenti da quelli del Nuovo Testamento. La studiosa Elaine Pagels esamina questi documenti e le loro implicazioni.
Da: The Gnostic Gospels, di Elaine Pagels, 1979
Nel dicembre del 1945 un abitante di un villaggio arabo fece una sorprendente scoperta archeologica nell'Alto Egitto.... [continua]
http://www.laportadeltempo.com/Indagini ... ostici.htm
I 52 testi scoperti a Nag Hammadi, in Egitto, includono poemi, miti e detti attribuiti a Gesù molto differenti da quelli del Nuovo Testamento. La studiosa Elaine Pagels esamina questi documenti e le loro implicazioni.
Da: The Gnostic Gospels, di Elaine Pagels, 1979
Nel dicembre del 1945 un abitante di un villaggio arabo fece una sorprendente scoperta archeologica nell'Alto Egitto.... [continua]
http://www.laportadeltempo.com/Indagini ... ostici.htm
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA IRLANDESE:
Non si è mai sposato
Non ha mai avuto un lavoro fisso.
La sua ultima richiesta è stata qualcosa da bere.
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA PORTORICANO:
Si chiamava Jesus.
Aveva costantemente guai con la legge.
Sua madre non era sicura di chi fosse suo padre.
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA GRECO:
Parlava gesticolando.
Beveva vino ad ogni pasto.
Lavorava nel settore delle costruzioni.
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA NERO:
Chiamava tutti "fratello".
Non aveva un indirizzo fisso.
Nessuno lo voleva assumere.
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA CALIFORNIANO:
Non si tagliava mai i capelli.
Era sempre scalzo.
Ha inventato una nuova religione.
E FINALMENTE, LA PROVA CHE GESU' ERA ITALIANO:
E' andato a lavorare nell'impresa di suo padre.
Ha vissuto in casa fino a 33.
Era convinto che sua madre fosse vergine.
Sua madre era convinta che lui fosse Dio.
Non si è mai sposato
Non ha mai avuto un lavoro fisso.
La sua ultima richiesta è stata qualcosa da bere.
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA PORTORICANO:
Si chiamava Jesus.
Aveva costantemente guai con la legge.
Sua madre non era sicura di chi fosse suo padre.
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA GRECO:
Parlava gesticolando.
Beveva vino ad ogni pasto.
Lavorava nel settore delle costruzioni.
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA NERO:
Chiamava tutti "fratello".
Non aveva un indirizzo fisso.
Nessuno lo voleva assumere.
TRE MOTIVI PER DIRE CHE GESU' ERA CALIFORNIANO:
Non si tagliava mai i capelli.
Era sempre scalzo.
Ha inventato una nuova religione.
E FINALMENTE, LA PROVA CHE GESU' ERA ITALIANO:
E' andato a lavorare nell'impresa di suo padre.
Ha vissuto in casa fino a 33.
Era convinto che sua madre fosse vergine.
Sua madre era convinta che lui fosse Dio.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
JACOPONE DA TODI - O papa Bonifazio, molt'à i iocato al mondo
O papa Bonifazio, molt'à i iocato al mondo;
pensome che iocondo non te 'n porrai partire1!
Lo mondo non n'à usato lassar li sui serventi,
ched a la scivirita se 'n partano gaudenti2.
Non farà lege nova de farnete essente,
che non te dìa presente, che dona al suo servire3.
Bene lo mme pensai che fussi satollato
d'esto malvascio ioco, ch'al mondo à i conversato4;
ma poi che tu salisti enn ofizio papato,
non s'aconfà a lo stato essere en tal disire5!
Vizio enveterato convertes'en natura;
de congregar le cose granne n'à ' auta cura6;
or non ce basta el licito a la tua fame dura,
messo t'èi a 'rrobatura, como asscaran rapire7.
Pare che la vergogna dereto agi iettata,
l'alma e lo corpo à i posto a llevar to casata8;
omo ch'en rena mobele fa grann'edificata,
subito è 'n ruinata, e no li pó fallire9.
Como la salamandra sempre vive nel foco,
cusì par che llo scandalo te sia solazzo e ioco10;
dell'aneme redente par che ne curi poco!
Là 've t'accunci 'l loco, saperà ilo al partire11.
Se alcuno ovescovello pó covelle pagare,
mìttili lo fragello che lo vól' degradare12;
poi 'l mandi al cammorlengo, che se deia acordare;
e tanto porrà dare che 'l lassarai redire13.
Quando nella contrata t'aiace alcun castello,
'n estante mitti screzio enfra frat'e fratello14;
all'un getti el braccio en collo, all'altro mustri el coltello;
se no n'assente al tuo appello, menaccili de firire15.
Pènsite per astuzia lo mondo dominare;
ció ch'ordene l'un anno, l'altro el vidi guastare16.
El mondo non n'è cavallo che sse lass'enfrenare,
che 'l pózzi cavalcare secondo tuo volere!17
Quando la prima messa da te fo celebrata,
venne una tenebria per tutta la contrata18;
en santo non remase luminera apicciata,
tal tempesta levata là 've tu stavi a ddire19.
Quando fo celebrata la 'ncoronazione,
non fo celato al mondo quello che c'escuntróne20:
quaranta omen' fór morti all'oscir de la masone!
Miracol Deo mustróne, quanto li eri 'n placere21.
Reputavi te essare lo plu sufficà¯ente
de sedere en papato sopre onn'omo vivente22;
clamavi santo Petro che fusse respondente
s'isso sapìa neiente respetto al tuo sapere23.
Punisti la tua sedia da parte d'aquilone,
<es>cuntra Deo altissimo fo la tua entenzione24.
Per sùbita ruina èi preso en tua masone
e null'o<m> se trovóne a poterte guarire25.
Lucifero novello a ssedere en papato,
lengua de blasfemìa, ch'el mondo à i 'nvenenato 26,
che non se trova spezia, bruttura de peccato,
là 've tu si enfamato vergogna è a profirire27.
Punisti la tua lengua contra le relà¯uni,
a ddicer blasfemia senza nulla rasone28;
e Deo sì t'à somerso en tanta confusione
che onn'om ne fa canzone tuo nome a maledire29.
O lengua macellara a ddicer villania,
remproperar vergogne cun granne blasfemìa30!
Nè emperator nè rege, chivelle altro che sia,
da te non se partia senza crudel firire31.
O pessima avarizia, sete endopplicata,
bever tanta pecunia, no n'essere saziata32!
Non 'l te pensavi, misero, a ccui l'à i congregata,
chè tal la t'à arrobata, che no n'eri en pensieri33.
La settemana santa, ch'onn'omo stava 'n planto,
mandasti tua famiglia per Roma andare al salto34;
lance giero rompenno, faccenno danz'e canto;
penso ch'en molto afranto Deo <'n> te deia ponire35.
Intro per Santo Petro e per Santa Santoro
mandasti tua famiglia faccenno danza e coro36;
li pelegrini tutti scandalizzati fóro,
maledicenno tu' oro e te e to cavalieri37.
Pensavi per augurio la vita perlongare!
Anno dìne nè ora omo non sperare!38
Vedem per lo peccato la vita stermenare,
la morte appropinquare quand'om pensa gaudere39.
Non trovo chi recordi papa nullo passato,
ch'en tanta vanagloria se sia sì delettato40.
Par ch'el temor de Deo dereto agi gettato:
segno è d'om desperato o de falso sentire41
http://www.scuolaonline.wide.it/Pagine/C6.html[/img]
O papa Bonifazio, molt'à i iocato al mondo;
pensome che iocondo non te 'n porrai partire1!
Lo mondo non n'à usato lassar li sui serventi,
ched a la scivirita se 'n partano gaudenti2.
Non farà lege nova de farnete essente,
che non te dìa presente, che dona al suo servire3.
Bene lo mme pensai che fussi satollato
d'esto malvascio ioco, ch'al mondo à i conversato4;
ma poi che tu salisti enn ofizio papato,
non s'aconfà a lo stato essere en tal disire5!
Vizio enveterato convertes'en natura;
de congregar le cose granne n'à ' auta cura6;
or non ce basta el licito a la tua fame dura,
messo t'èi a 'rrobatura, como asscaran rapire7.
Pare che la vergogna dereto agi iettata,
l'alma e lo corpo à i posto a llevar to casata8;
omo ch'en rena mobele fa grann'edificata,
subito è 'n ruinata, e no li pó fallire9.
Como la salamandra sempre vive nel foco,
cusì par che llo scandalo te sia solazzo e ioco10;
dell'aneme redente par che ne curi poco!
Là 've t'accunci 'l loco, saperà ilo al partire11.
Se alcuno ovescovello pó covelle pagare,
mìttili lo fragello che lo vól' degradare12;
poi 'l mandi al cammorlengo, che se deia acordare;
e tanto porrà dare che 'l lassarai redire13.
Quando nella contrata t'aiace alcun castello,
'n estante mitti screzio enfra frat'e fratello14;
all'un getti el braccio en collo, all'altro mustri el coltello;
se no n'assente al tuo appello, menaccili de firire15.
Pènsite per astuzia lo mondo dominare;
ció ch'ordene l'un anno, l'altro el vidi guastare16.
El mondo non n'è cavallo che sse lass'enfrenare,
che 'l pózzi cavalcare secondo tuo volere!17
Quando la prima messa da te fo celebrata,
venne una tenebria per tutta la contrata18;
en santo non remase luminera apicciata,
tal tempesta levata là 've tu stavi a ddire19.
Quando fo celebrata la 'ncoronazione,
non fo celato al mondo quello che c'escuntróne20:
quaranta omen' fór morti all'oscir de la masone!
Miracol Deo mustróne, quanto li eri 'n placere21.
Reputavi te essare lo plu sufficà¯ente
de sedere en papato sopre onn'omo vivente22;
clamavi santo Petro che fusse respondente
s'isso sapìa neiente respetto al tuo sapere23.
Punisti la tua sedia da parte d'aquilone,
<es>cuntra Deo altissimo fo la tua entenzione24.
Per sùbita ruina èi preso en tua masone
e null'o<m> se trovóne a poterte guarire25.
Lucifero novello a ssedere en papato,
lengua de blasfemìa, ch'el mondo à i 'nvenenato 26,
che non se trova spezia, bruttura de peccato,
là 've tu si enfamato vergogna è a profirire27.
Punisti la tua lengua contra le relà¯uni,
a ddicer blasfemia senza nulla rasone28;
e Deo sì t'à somerso en tanta confusione
che onn'om ne fa canzone tuo nome a maledire29.
O lengua macellara a ddicer villania,
remproperar vergogne cun granne blasfemìa30!
Nè emperator nè rege, chivelle altro che sia,
da te non se partia senza crudel firire31.
O pessima avarizia, sete endopplicata,
bever tanta pecunia, no n'essere saziata32!
Non 'l te pensavi, misero, a ccui l'à i congregata,
chè tal la t'à arrobata, che no n'eri en pensieri33.
La settemana santa, ch'onn'omo stava 'n planto,
mandasti tua famiglia per Roma andare al salto34;
lance giero rompenno, faccenno danz'e canto;
penso ch'en molto afranto Deo <'n> te deia ponire35.
Intro per Santo Petro e per Santa Santoro
mandasti tua famiglia faccenno danza e coro36;
li pelegrini tutti scandalizzati fóro,
maledicenno tu' oro e te e to cavalieri37.
Pensavi per augurio la vita perlongare!
Anno dìne nè ora omo non sperare!38
Vedem per lo peccato la vita stermenare,
la morte appropinquare quand'om pensa gaudere39.
Non trovo chi recordi papa nullo passato,
ch'en tanta vanagloria se sia sì delettato40.
Par ch'el temor de Deo dereto agi gettato:
segno è d'om desperato o de falso sentire41
http://www.scuolaonline.wide.it/Pagine/C6.html[/img]
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
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